Di Gat
QUESTA SERIE DI POST ha nel titolo l’allusione che a Zelig venga creato apposta un clima ad alta pressione, in cui tutte le emozioni legate al mondo dello spettacolo (ansia, paura, competitività, precarietà) vengono esasperate al massimo. L’esasperazione si fonda su alcune semplici regole che, grattando sotto la superficie degli atteggiamenti ufficiali, vengono applicate con grande efficacia:
1) Non dare mai l’idea DEFINITIVA che qualcuno è stato preso.
2) Non dare mai l’idea DEFINITIVA che qualcuno è stato scartato.
3) Alterna SPERANZE a DELUSIONI cocenti.
4) Fai in modo che le gente RITORNI, sempre.
5) Comportati come se tutto si svolgesse in totale trasparenza, ma crea un “VUOTO DI INFORMAZIONI”.
QUESTO viola la routine solita del mondo dello spettacolo: l’artista fa un provino, se piace viene richiamato, se non piace non viene richiamato ed è libero di dedicarsi ad altro.
INVECE, sembra che a Zelig interessi che egli rimanga e che si impegni allo sfinimento nella speranza di essere scelto. Ma anche quando verrà scelto si troverà in condizioni precarie, comunque.
PER MANTENERE questo clima di mistero occorre “occultare” le informazioni. Non si tratta proprio di mentire, ma di nascondere la verità sulle scelte. Come è spiegato in un post precedente (vedi link) la mancanza di certezze induce i comici a diventare frenetici, a cercare di avere le risposte che allevieranno il loro perenne stato di ansia. Ovviamente le risposte definitive non arrivano mai.
Ci vuole un grande pelo sullo stomaco per gestire una situazione del genere. Il numero di comici da tenere sotto schiaffo è elevato, aumenta di anno in anno, e tutti o quasi tutti devono essere tenuti sotto una pressione ai limiti del tollerabile. È un lavoro duro, e i “massimi vertici Zelig” lo fanno.
2 Risposte a “ZELIG, LA CREAZIONE ARTIFICIALE DELL’ANSIA(4). Alta pressione: come crearla”