Claudio Bisio è il numero 1 dei conduttori (seguono tutti gli aggettivi positivi di questo mondo e forse non bastano…), e si è sempre adoperato per far risaltare al massimo il comico cui faceva da spalla, anche quando il pezzo non era proprio a prova di bomba.
Altri conduttori anche bravi non fanno così, si inseriscono nei vuoti, nelle mancanze del comico presunto debole con delle battute, prendono loro le risate, fanno un po’ come il torero col toro: piantano le battute come banderilla sulla schiena del malcapitato.
Il pubblico si diverte e la cosa funziona non per merito di chi è al centro della scena, ma per chi gli dovrebbe fare da spalla. È anche un gioco facile e non dà la misura di quanto valga il comico, non lo si fa crescere (a meno che non lo si voglia relegare già dall’inizio a bersaglio e basta).
Bisio, giustamente, ha sempre cercato di valorizzare chi aveva al suo fianco, facendo un passo indietro, mettendosi al suo servizio.
Questo atteggiamento è crollato di fronte a Simone Barbato, il mimo dell’ultima edizione di Zelig. Lo si è visto soprattutto nella puntata del 30.03.2010 (vedi link).
Presente anche la brava Vanessa Incontrada, Bisio si è dedicato al “massacrarlo di battute”, come farebbe di solito un conduttore un po’ egoista con un comico considerato debole.
Il sottotitolo di ogni battuta di Bisio era: questo qua non fa ridere, ma chi ce l’ha messo sul palco? Solo dopo 45 secondi ne aveva già sparate tre su questo tono.
Simone Barbato ha anche qualche trovata buona (esilarante quella del flipper), però non meriterebbe forse che fosse verificata l’efficacia di ciò che fa? Non dovrebbe tentare di stare sul palco 3/4 minuti facendo lui il comico, con l’ausilio di una spalla che è comunque la numero 1 delle spalle?
Insomma, una cantante giovane che tutti gli acuti glieli fa Mina, imparerà mai a diventare una cantante professionista? Certamente no.
Ho trovato il tutto poco comprensibile, probabilmente un segno dei tempi e ho provato a fare delle ipotesi:
1) La direzione artistica e autorale di Zelig considera che Simone Barbato non regga neanche i 3/4 minuti, quindi abbia bisogno dell’intervento di Bisio e delle sue battute che salvano il pezzo comico (c’è da chiedersi perché allora gli facciano fare tv).
2) Oppure è considerata una genialata ammazzare di battute Barbato, che magari così diventa un personaggio simpatico.
3) oppure è ininfluente tutto: di Simone Barbato si sa già che farà il solito anno standard zelighiano e poi “tanti saluti”.
4) Oppure è prevista la vendita di un pacchetto che comprende spettacoli con Simone Barbato, Claudio Bisio e Vanessa Incontrada.
Domanda: possibile che non ci fosse un altro metodo, magari meno efficace come resa televisiva, ma più di aiuto a Simone Barbato e alla sua crescita artistica?
Ciao a tutti. Innanzitutto complimenti per il lavoro del blog. Penso che ci sia sempre un periodo difficile all’inizio e poi si possa navigare a tutta birra. Io seguo il cabaret perche’ mi piace, mi piace ridere e far ridere gli amici. Leggo spesso il blog perche’ ha un punto di vista diverso. Mi piacciono gli approfondimenti e vorrei leggerne di piu’. Penso che Bisio e’ un grande e mi fa ammazzare dal ridere ogni volta che e’ in tv. Io rido anche con il mimo, che e’ assurdo. L’unico appunto che posso fare al blog, appunto (scusate il gioco di parole ma penso che ci puo’ stare in un blog come questo, no?!) e’: i miei genitori mi hanno sempre insegnato che nessuno ti regala niente nella vita, quindi e’ normale che uno faccia tanta fatica e sudore per arrivare in televisione. Fosse cosi’ facile fare la tv, io non farei l’operaio ma magari condurrei un reality. Ripeto, non e’ una critica (ci tengo a sottolinearlo non una , ma due o tre volte), ma solo una considerazione senza doppi sensi o cose dette tra le righe. Se volete io scrivo nel tempo libero delle battute e mi piacerebbe mandarvele perche’ penso che il blog possa servire anche a questo. Volevo anche chiedervi scusa perche’ ho messo un indirizzo mail che non esiste altrimenti ho paura che finisco in una lista di mail e arrivano un sacco di mail che non voglio ricevere. Vi leggo cosi’.Ciao
Ciao Mario, continua a seguirci! Se vuoi mandare delle battute, non le pubblicheremo, ma resteranno nella sezione commenti, basta che le mandi a mo di commento (ma roba pulita senza azzo, ulo e iga). Il vantaggio è che risulteranno scritte da te (se sono originali) e può far fede l’apparizione sul blog. Svantaggio: puoi essere recensito, sbertucciato da altri commentatori… perché sulle battute c’è poco da ridere, hai visto cosa sta succedendo a Daniele Luttazzi? ciao Mario!
Le mie erano supposizioni, non conosco Simone >Barbato….ma come attore se mi dicono di baciare un uomo perchè nel copione la mia parte lo richiede, lo farei.
Se poi mi parlano o mi ridono dietro…non è una cosa che mi riguarda,
Comunque in disaccordo con molti a me….queste discussioni piacciono.
Non ho visto Zelig in tv, l’ho saltato a piè pari.
Ho visto solo la 1° puntata. (per scelta non guardo più molto la televisione) ero curioso delle scelte scenografiche per il teatro e Zelig dimostra sempre buongusto, o comunque in linea con il mio modo di assaporare il bello.
Il mio essere presentatore è molto simile a Bisio, essere spalla, a meno che non tocchi a me.
Mi rifiuto di pensare che Bisio lo faccia per elevarsi di tono, non credo ne abbia bisogno.
Quindi anche se non ho visto.
Presumo sia una scelta registica per rendere il personaggio simpatico o per dare la possibilità a Bisio di Sfogarsi dopo tanti anni obbligato a subire.
Diciamo che hanno trobato una testa di legno o l’agnello sacrificale, da porre sull’ara.
Registicamente parlando mi divertirei di più nel vedere Claudio Bisio prendere a MAZZATE quelli che lo hanno preso in giro martoriandolo di battutine.
Ma se il pubblico è contento…che sia.
IO AL COSPETTO DI BISIO Saluterei così “Ave Claudio Bisio morituri te salutant “…..oltretutto ha un bellissimo nome.
Claudio Masiero
Caro Claudio, sempre ave al grandissimo Bisio, però è degradante definire Barbato una testa di legno o un agnello. La vecchia scuola dice che se uno ha qualche talento bisogna svilupparlo. Barbato ha delle belle trovate surreali, e la vecchia scuola dice che bisogna sviluppare quelle lì, e che questo è il lavoro del talet scout, dell’allenatore, del direttore artistico. Se un calciatore è debole di sinistro mica gli fai fare delle partite tutte giocate sulla fascia sinistra col pubblico che gli ride dietro.
Old Habits die hard, old sodiers just fade away…
Scusate ma , questo modo di gestire i commenti del sito mi manda in confusione…la rispota è sopra…ciao a tutti.
Claudio Masiero
Anche a noi, novizi del web. La Redazione
Ciao sono una ragazza di Cortona (AR).. Simone Barbato è meraviglioso!! e poi…dai è mio parente, il fratello di mia nonna è suo nonno… lo so, è un po complicato!!! apparte che.. la mia vita è un po’ complicata.. a dire la verità sono alla ricerca di un raggio di fortuna..
saluti a tutti..
Jenny
>Ciao sono una ragazza di Cortona (AR)…
Cortona? Il paese originario della famiglia di Jovanotti…
Ma, soprattutto, è il paese a cui Franco Migliacci (autore tra l’altro di Nel blu dipinto di blu) ha dedicato la canzone che fa:
Paese mio che stai sulla collina
disteso come un vecchio addormentato
la noia l’abbandono il niente
son la tua malattia
paese mio ti lascio e vado via
che sara’ che sara’ che sara’
che sara’ della mia vita chi lo sa
so far tutto o forse niente
da domani si vedra’
e sara’ sara’ quel che sara’