Precisazione al post su Marino Guidi
11 GiuFORSE, per non andare in giro con una “pistola carica”, non sarebbe meglio adottare delle semplici regole? Proviamo a metterne giù qualcuna:
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6 Risposte to “Precisazione al post su Marino Guidi”
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Tempo fa, dopo la scomparsa di Marino, un suo amico intimo mi chiese di scrivere qualcosa a riguardo in sua memoria.
Non mi sono mai permesso per rispetto ad una persona che non conoscevo molto, ma col quale ho condiviso solo tre o quattro serate della mia vita.
Questa sera mi voglio sbilanciare a chiosa di questo post.
Ai figli dico di esserne orgogliosi, sicuramente essere artisti non va di pari passo all’essere genitori…Ci sono persone che quando si muovono tutt’intorno a loro la gente sorride…vostro padre era una di queste, anche quando non era sul palco.
Questo era quello per cui era nato.
Mi piace pensare che Marino Guidi nell’istante stesso in cui, abbia guardato in faccia la vecchia signora le le abbia detto:
“Siamo sulla terra ferma e io sono alla guida, se si potesse fare un’ altro momento preferirei !”
Claudio Masiero
Secondo me siete ancora fuori strada, io ci sono dentro e secondo voi sono uno di quelli che è finito nel tritacarne.
Vi sbagliate, io faccio il comico e questo indipendentemente dal fatto che io possa fare TV o meno, faccio un lavoro che prevede anche il fatto di andare in TV, invece da come la dite voi sembra primario.
Non lo è.
Ai ragazzi che frequentano il lab Zelig di Genova che mi onoro di dirigere insegno, mi si passi il termine, prima di tutto questo, la TV può arrivare come no e loro lo hanno capito talmente bene che da questo lab è nato un gruppo che fa serate, si diverte e guadagna.
Il mio post precedente è stato cancellato perchè conteneva insulti, vero, ma ho risposto agli insulti con gli insulti visto che come comico mi sento insultato da ciò che scrivete, è la mia opinione ed è non condivisibile.
Vi ho chiesto di cancellarmi e mi avete risposto che è comodo insultare e poi andarsene, vero e allora scriverò ma non ve la prendete se sarò sempre e comunche in disaccordo con le vostre opinioni che ritengo quanto meno infondate.
Vi prego solo di una cosa lasciate stare Marino, se non altro per i suoi figli.
Ciao Daniele.
Nessuno dice che sei finito nel tritacarne. Sei un animale da palco e questo blog sta dalla parte degli animali da palco (vogliamo chiamarli mestieranti? Vogliamo chiamarli gente forte sul live?). Tu fai parte di quel gruppo di gente libera che può vivere del proprio mestiere.
Però è giusto che chi si avvicina al mondo dei laboratori e alla speranza di fare tv legga anche la voce “controcorrente” di questo blog, come monito: “attenzione ragazzi, potreste non uscirne più, passare di delusione in delusione”. Ci sono tante trappole emotive in cui chi vuole fare tv può cascare e noi cerchiamo di elencarle una ad una, anche correndo il rischio di sembrare eccessivi. Talvolta i laboratori (magari senza che chi li gestisce sia responsabile) fungono da specchietti per le allodole.
Su Marino accogliamo la tua proposta: non scriveremo più una riga a riguardo.
Con stima nei tuoi confronti per il professionista e per l’uomo.
La Redazione
Ciao Daniele,
sei la dimostrazione vivente, che la PERSONA fa la differenza! Sono felice per il tuo lab e per chi lo frequenta. Evidentemente ti sei posto nei loro confronti con onestà. Sapendo che la tv può o non può arrivare, il comico DECIDE di frequentare o meno un laboratorio. E se decide di frequentarlo e “lega” con gli altri, poi nascono idee, spettacoli e serate! Se avessi frequentato il tuo lab, probabilmente ora non sarei qui a frequentare questo blog, che aldilà del presunto astio personale del suo fondatore, dice purtroppo cose vere. Cose che peò, fortunatamente, non riguardano te e il tuo operato. E questo ti fa onore. Riguardano purtroppo altri contesti che fanno parte dello stesso ingranaggio e se c’è la possibilità di “denunciare” questa situazione, credo sia doveroso farlo!
Ti abbraccio con la stima di stima di sempre!
Giulia
con la stima e non con la stima di stima,ovviamente!
Giulia ciao, grazie. Purtroppo qua si dicono cose vere (e quel che è peggio “risapute”).
Ma nessuno si senta sminuito.
Dobbiamo uscirne, tutti.
La Redazione