Di Alex
Da quando Ananas Blog ha aperto è venuta fuori una cosa: il sistema non è criticabile, a meno che non sei un disturbato, invidioso, disonesto. Vuoi vedere che è un sistema perfetto che può essere esportato in altri settori?
Ideona, usiamolo per le scadenze fiscali!
Invece di un commercialista che fa una dichiarazione tutto da solo (roba old school, superata) il Laboratorio Fiscale: un cast d’una decina di commercialisti, ognuno che fa un pezzo di dichiarazione.
Il cliente viene ricevuto da un ragioniere/conduttore dai modi brillanti che dà ritmo alla dichiarazione, introduce gli altri “artisti commercialisti”, e ogni tanto fa battute sulla stupidità della segretaria gnocca (lei ribatte prendendolo in giro sulla pancetta, sul riporto e sull’età avanzata).
Un commercialista si occupa degli interventi a schiaffo. Usa dei tormentoni che rimangano nella testa del cliente:
(Entra) A chi lo dà l’8 per mille? (Esce)
(Entra) Ha dei familiari a carico? (Esce)
(Entra) Ha delle spese sanitarie da scaricare? (Battuta) Ha portato gli scontrini? (Controbattuta ed esce).
Poi c’è il commercialista monologhista che deve spiegare al cliente come tenere i registri. Il monologo richiede attenzione per essere capito. Ha un accento milanese, per intercettare i clienti del nord (Uei, mi faccia vedere il registro dei beni ammortizzabili, che ci diamo un’occhiatina…).
Poi c’è il mago commercialista che, tra lo stupore del cliente, fa sparire l’imponibile e lo fa riapparire in un’aliquota più bassa; oppure emette una falsa fattura che, passando da un conto off-shore, si trasforma in fondi neri, così come un fazzoletto rosso, messo nel pugno, esce fuori blu.
Poi c’è il personaggio: il commercialista del sud che ha la parlata piena di strafalcioni: “Maroooooo, vi siete comperate la Bi Emme Vu e ciavete solo 7.000 euri di reddito?! Maronna du Carmine, ma ci stanno gli studi di settore, riuscite almeno a dimmostrare che vivite sulle spalle dei gennitori? Che avete ereditate da nu parente ricche?”
Poi il commercialista clown, che allevia la sofferenza della cifra da pagare facendo degli animali coi palloncini e strappando un sorriso.
Insomma, conduzione, interventi a schiaffo e gente che fa solo 3 minuti di 7 e 40: c’è un bel ritmo e gli obblighi fiscali passano via che è un piacere… Così i commercialisti non saprebbero più fare il loro mestiere, non verrebbero pagati o prenderebbero solo un rimborso spese, e lo studio incasserebbe tutto.
Altra idea: il Laboratorio Messa, con un parroco conduttore e un bel gruppo di diaconi che entrano seguendo una scaletta basata sul ritmo. Alla fine tutto il cast sull’altare a salutare il pubblico mentre viene ripetuto in coro il tormentone “La Messa è finita andate in pace”.
Oppure il laboratorio prostituzione: una prostituta passeggia, l’altra elenca i prezzi, un’altra le prestazioni, un’altra ancora sale in macchina, un’altra fugge dal pappone, un’altra si rifugia in una comunità protetta…
Pensa che avevamo un metodo per migliorare la società e ci era sfuggito!
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