Comici che copiano altri comici (?)

28 Set

La questione: “ci sono comici che copiano i pezzi, i personaggi e le battute di altri comici?” Ha occupato la sezione commenti di post che parlavano d’altro. Vorremmo tentare di spostare la discussione in questa sede. Sarebbe bello citare esempi di “copiaggio” fornendo qualche prova d’appoggio. Esempio, se dico che Politi ha copiato, posso citare Steve Eleki che faceva il mago scozzese prima di lui e di cui c’è un video (http://video.google.it/videoplay?docid=2652227670557614749#docid=-7813957406897528776). Così uno ha lo spunto per fare qualche ricerca e per farsi un’opinione sulla cosa. Poi se Eleki ha preso da altri maghi scozzesi del passato, è interessantissimo sapere da chi e fare un ulteriore raffronto. Sarebbe bello anche raccontare come nascano le voci di copiaggio: rievocare l’aneddoto di cui si è stati testimoni. Oppure in positivo: non è vero che uno ha copiato perché (per dire) ha solo preso da uno standard del passato di patrimonio comune (come Ivan Graziani e Phil Collins, per fare un esempio musicale). La Redazione

74 Risposte to “Comici che copiano altri comici (?)”

  1. hibol.com ottobre 23, 2012 a 10:21 am #

    I am really thankful to the holder of this site who has
    shared this enormous paragraph at here.

  2. alberto luglio 28, 2012 a 7:55 am #

    Luttazzi indifendibile? Quella su Luttazzi fu una campagna di killeraggio mediatico due mesi dopo il suo fantastico intervento a Raiperunanotte. Ci riuscirono raccontando solo metà della storia. Lo spiega bene questo blog aggiornato: http://anti-diffamazione.blogspot.it/
    Ci cascarono in molti, compresi i Wu Ming. Anche loro, informati a metà, non seppero spiegarsi la cosa e usarono addirittura analisi freudiane. Una replica dettagliata ai loro post è qui: http://abbagliowuming.wordpress.com/

  3. ETO' gennaio 3, 2011 a 9:33 PM #

    Finalmente l’ho trovato….QUESTO FA VERAMENTE VOMITARE….
    Guardate questo link dal min. 2’33”:

    (http://www.youtube.com/watch?v=NOWUvv6W50I)
    ( Martin Scozzese )

    e poi, se non avete ancora rimesso per lo scandalo,
    guardate questo link dal min. 4’58”:

    (http://www.youtube.com/watch?v=U9pAQKQoWRU)
    ( IL GRANDE, IL MITICO…FRANCESCO SCIMEMI )

  4. AAA ottobre 21, 2010 a 3:45 PM #

    Magari non sarà a tema, ma lo linkerò anche sul post “comici che copiano i comici”.
    Crddo che anche Matteo Marini ha speso dei soldi, studiato e creduto in un progetto e poi ….

    (ci vedo delle similitudini e spero che non ci sia dolo … spero)

    Zelig off ha mandato in onda

    ( http://www.video.mediaset.it/video/zelig_off/monologhisti/187429/andrea-gioacchino-intervista.html )

    Presumono sia copiato da

    ( http://www.youtube.com/watch?v=GPxLj5yHQJI&feature=related )

  5. Filippo Giardina ottobre 6, 2010 a 4:52 PM #

    X Anonimo
    Non faccio più battute con giochi di parole e/o doppi sensi da molti anni.
    Saluti

  6. notitiae settembre 29, 2010 a 8:13 PM #

    Grazie per le notizie freschissime e per la qualità dei post, Complimenti.
    Da NotitiAE… Link http://notitiae.wordpress.com

  7. ananasblog settembre 29, 2010 a 4:51 PM #

    Buonasera.

    Nessuno ha risposto al tema: riproporre una gag visiva appartenente a qualcuno del passato (senza citare la fonte) è uguale a riproporre una battuta? In tal caso assolviamo Luttazzi?
    La Redazione

    • Andrea settembre 29, 2010 a 7:24 PM #

      Riproporre una gag visiva è molto più difficile.
      Devi saperlo fare, o la citazione rischia di essere più debole dell’originale.

      Ecco un esempio di un cabarettista italiano che riprende alcuni temi (grandi classici) esplorati anche da un mimo canadese (se non erro).

      sollevatore di pesi:
      (http://www.youtube.com/watch?v=ZIefx0qaiTs)
      e
      (http://www.youtube.com/watch?v=_l7lsW1_8Q8)

      cabina automatica:
      (http://www.youtube.com/watch?v=g0FCqt4hMts)
      e
      (http://www.youtube.com/watch?v=MTGJ5nlg_Ys)

      • AAA settembre 30, 2010 a 7:39 PM #

        AAApprossimativamente simili … ma molto molto aaapprossimativamente.

      • Carlo Della Santa ottobre 13, 2010 a 5:41 PM #

        Sono d’accordo che riproporre una gag visiva, specie se di mimo sonoro, sia più difficile. I temi da me ripresi non sono grandi classici, li definirei bensì routine o canovacci del genere del mimo o pantomima. Non solo Courtemanche (il mimo canadese) si è cimentato nel sollevamento pesi, ma tanti altri mimi, addirittura i Giancattivi in “Non stop”. Come la gag della macchinetta, altra “routine” del mimo e del cabaret. Mimi di fama mondiale la proposero al “Festival della Pantomima di Firenze” del ’79 ed addirittura monologhisti come Daniele Raco l’hanno tradotta in monologo. Io più che a Courtemanche, che all’epoca non conoscevo, mi sono ispirato ad una gag del ’80 di Maurizio Micheli tratta da “A tutto gag”. Altra routine è quella del panello o della quinta dal quale spuntano teste e mani. Famosissima quella degli Umbilical Brothers sulla musica Canon, ma prima di loro chissà in quanti l’hanno fatta… M. Marceau per esempio nel suo spettacolo “Mr. Bip”. Adesso con internet è facile vedere di tutto, copiare di tutto, ma allo stesso modo è facile confondersi su tutto se non si ha una cultura in materia. La visual comedy in Italia è conosciuta pochissimo, tanti comici che ben poco sanno cosa è e come si fa l’hanno copiata da internet e riproposta nel live ed in tv. Ed allora, causa ignoranza, si mette tutto nei soliti due calderoni: o sono bravissimi, originali, geniali o hanno copiato. Non si riesce a distinguere (nella visual comedy o mimo comico) chi copia da chi interpreta e porta avanti uno studio artistico sul mimo. Questa cosa non accade (o accade in misura molto inferiore) per la magia, molto più diffusa, conosciuta e studiata in Italia. I maghi professionisti e non improvvisati (e ce ne sono tantissimi) sanno vita, morte e miracoli delle routine; sanno chi le ha riprese, chi le ha portate avanti, chi ha aggiunto modifiche geniali, chi ha creato un nuovo genere dalle ceneri di un vecchio, ed allora si sa chi copia pedissequamente o chi ripropone in maniera artistica e/o geniale le routine.
        Mi fa piacere che AAA definisca i pezzi da te proposti “molto molto approssimativamente (simili)”, sembra aver colto l’enorme differenza fra i due pezzi: la differenza di stile mimico, di ritmi, di premesse comiche, di scelte ecc. Almeno così ho colto io… non ho colto bene invece il tuo post. Non ho capito se voleva essere un esempio di copiatura o reinterpretazione. In ogni modo, oltre al mio punto di vista mi sento di citare artisti che credo lo condividano. In primis Arturo Brachetti. Ha visto entrambe i pezzi, li ha apprezzati tanto che quello della macchinetta fotografica me lo ha fatto fare nel suo spettacolo “I Corti” con Aldo Giovanni e Giacomo. Non credo che Arturo non conosca Courtemanche, anzi so per certo che lo conosce. Entrambe i pezzi sono stati fatti al Piccolo Iovinelli e a Bra con Serena Dandini, che mi ha selezionato col pezzo della cabina, mentre il pezzo del sollevatore di pesi è nato proprio al laboratorio del Piccolo con Claudio Fois. Se poi ti firmerai non solo col nome ma anche col cognome, magari scopriamo che ci conosciamo pure.
        Carlo Della Santa.

        • Carlo Della Santa ottobre 13, 2010 a 5:45 PM #

          RETTIFICO: il titolo dello spettacolo di Aldo Giovanni e Giacomo con la regia di Arturo Brachetti era “Anplagghed”.

        • ananasblog ottobre 13, 2010 a 6:19 PM #

          >La visual comedy in Italia è conosciuta pochissimo
          Carlo della Santa, è vero. Grazie per il contributo alla discussione, molto interessante.
          Un aneddoto: quando ho visto per la prima volta i bulgari di Aldo Giovanni e Giacomo ho subito pensato che fossero molto molto simili al circo del Gran Pavese (visti live nel 1984 o giù di lì): in quel caso erano I Gemelli Ruggeri e Vito, ma forse anche il Gran Pavese ha preso da altri…
          L’Amministratore

    • Claudio Masiero settembre 29, 2010 a 7:46 PM #

      Copiare o citare questo è il problema.

      In questa giostra di impunità, dove il buon senso si chiama furbizia è difficile rispondere.
      Ci si confonde.

      Se in un esercizio al trapezio uno fa un salto mortale triplo, uno per non copiarlo dovrà farne uno quadruplo.
      Se non dovesse riuscirvi sarebbe il secondo trapezista a fare un salto triplo, ma se dovesse farlo senza rete allora tutto cambierebbe.
      Stesso numero di giri ma la pericolosità cambierebbe tutto.
      La stessa battuta detta da due comici differenti non ha lo stesso risultato, gioca molto la presenza scenica e il savoire faire dei singoli, come per i trapezisti la pericolosità.(Fiorello nell’imitazione di Mike sparava ai bambini e li trascinava con l’auto, se dovessi farlo io mi mettono al gabbio…forse)

      Abbiamo due strumenti, la SIAE che dovrebbe tutelare, ma a mio avviso appena viene spostata una virgola considera le due opere differenti.
      Effettivamente 3-1 =2 ma anche 1+1 =2 cambiamo i fattori ma se la chiusa è uguale?
      Dovrebbero decidere cosa tutelare, le parole, l’intenzione o la chiusa.
      Il secondo è la TV, elettrodomestico che fa muovere politici e finanzieri, se “Striscia o le Jene” fanno un servizio scomodo … talvolta corrono.

      Quindi credo che se si crea un pezzo “Originale”(semmai ce ne fossero ancora da creare) venga depositato in SIAE e nel momento che ci sembra simile o copiato avvisare gli organi competenti e loro faranno ciò che devono.
      Nel caso che un artista ed autore pubblichi via etere o cartaceo un’opera, in quell’istante lo mette alla mercè di tutti e diventa di pubblico dominio.
      Se per il cartaceo il rapporto è più intimo e personale, l’emissione televisiva è subliminale, i televisori accesi carpiscono la vista e spesso ascoltati ma molto più facilmente solo sentiti, e questo è già sufficiente ad entrare nell’inconscio di un individuo.
      Concludendo penso che i pezzi visual o di cabaret nel momento in cui li scrivi e li registri li fai nascere, nel momento in cui li pubblichi o li mandi nell’etere ne suggelli indelebilmente la proprietà e oneri … ma anche la loro inevitabile uscita di casa e una nuova vita propria.

      In realtà stiamo discutendo sui diritti d’autore ma in realtà non conosciamo la regola che adottano per tutelarli. Quando non esiste legge e non esiste il buon senso … vince il più forte.

    • renzo settembre 30, 2010 a 11:08 am #

      O condanniamo entrambi…
      Il problema è che assolverei Luttazzi solo per metà. Non puoi copiare citando oltre 250 battute! Sennò è come dice ntvox: “la caccia al tesoro in realtà consiste nel trovare nel monologo una battuta di Luttazzi” Quindi Luttazzi ha esagerato tanto, troppo! Ma per questo si è scusato pubblicando nel suo blog questa battuta:

      Dopo il chiarimento di Luttazzi sulla “Caccia al tesoro”, che regala suoi libri e dvd, un attentissimo ragazzo è riuscito a coronare il sogno della sua vita: aprire un edicola. (Vicidomini Pasquale)

      • ananasblog settembre 30, 2010 a 11:30 am #

        Renzo, bene per l’assoluzione solo a metà: insomma è meglio evitare un clima di linciaggio in un ambiente in cui il copia e incolla è comunque diffusissimo. Coltivare marijuana in Giamaica è meno grave che farlo a Cantù.
        L’A

        • Anonimo settembre 30, 2010 a 11:43 am #

          Faccio notare che un clima di linciaggio nei confronti di chi copia lo aveva ripetutamente alimentato Luttazzi stesso, parlandone sempre con disprezzo nei “suoi” spettacoli. Mi spiace, ma è indifendibile. Parere assolutamente personale. (Antonio)

          • ananasblog settembre 30, 2010 a 11:50 am #

            >Faccio notare che un clima di linciaggio nei confronti di chi copia lo aveva ripetutamente alimentato Luttazzi

            è vero! ed è una storia incredibile, come mai l’ha fatto? Voglio dire: sapeva benissimo che primo o poi l’avrebbero scoperto, sembra un’azione insensata: forse parlava di se stesso (inconsciamente). Oppure vale il principio che il bluff lo devi sostenere fino al limite (vedi il film Rischiose abitudini).
            Bah
            L’Amm

  8. Sergio Silvestri settembre 29, 2010 a 8:52 am #

    Comici che copiano
    Mah, sarebbe un discorso molto lungo articolato, Luttazzi copia? Si un copia incolla di altri spettacoli et voilà pronto uno spettacolo, basta prendere 2/3 battute a comico e il gioco è fatto. Poi ci sono quelli che sentono una battuta e dicono questa è mia me l’hanno rubata, ma invece bisognerebbe chiedersi una cosa è cioè ( personalmente e sono uno che scrive minimo dieci battute al giorno brutte o belle che siano ma le scrivo, la mia bacheca di facebook e li a testimoniare) dicevo che bisogna chiedersi una cosa e cioè che la singola battuta può venire in mente a tutti, esempio se parlo di Gay le chiuse di questo argomento potranno essere 5 o 6 “Dietro, 90° gradi, flessibile, posizione, spalle” è naturale che con innumerevoli comici si vada a chiudere in quel modo e molte sono somiglianti, è l’associazione di idee e non può essere plagio, il punto è: quando è copiato il tema lo svolgimento della stessa battuta il modo per arrivarci, se è uguale allora cade l’associazione di idee e diventa copiatura. Il problema principale è: Che sul palco dobbiamo e vogliamo far ridere e questo per qualche timore di non riuscire ci fa appoggiare a cose già sentite, il rapporto uomo donna è strausato da quasi tutti i comici ma non per questo non fa ridere anzi, pero se l’argomento è quello è naturale che tra corna, amanti, il sesso piccolo, la donna brutta rompipalle ecc ecc le cose sono costrette ad assomigliarsi per forza. Il punto sta che ogni battuta pensata e scritta ce la costruiamo su noi stessi, cioè su quello che siamo, e che dovrebbe essere la nostra credibilità artistica dovrebbe essere come un marchio che ci distingue. Che le cose si somigliano ma non sono uguali ci sono dappertutto faccio un esempio l’avveniristico Avatar sembra che sia un innovazione e lo è per quanto riguardava l’effetto visivo, ma la sceneggiatura ne ricalca mille simili. Colui che viene mandato ad infiltrarsi per carpire le difese nemiche o che viene catturato da esso, e quindi costretto a vivere con un Nemico che prima odiava, ma dopo aver capito la loro cultura il personaggio entra in conflitto con le sue idee e in lui si instaura il dubbio che non siano loro dalla parte del torto, e combatte con il nemico contro i suoi. Cosi a memoria mi viene in mante “L’ultimo Samurai” con Tom Cruise o “Il mio nemico” con Lou Gosset Jr e Dennis Quaid questo è copiare? Non direi il tema è lo stesso, cambia l’ambientazione, la sostanza è quella, ma non è stato copiato niente. Si è preso una struttura simile ma si sono scritte pagine nuove. Ci si è ispirati ad altri personalizzando il tutto. In definitiva Solo chi copia sa che ha copiato, e peggio ad esempio spacciare per proprie barzellette, ma anche qui entriamo in un vespaio da cui difficilmente se ne può uscire. Le barzellette nascono da battute di comici, che una volta dette e con l’attuale tecnologia diventano sms che si tramandano e con internet è un proliferare di queste battute senza citarne la fonte a cui non si riesce più ad attribuire la paternità. Credo sia con la credibilità e con la coscienza di ognuno di noi che dobbiamo fare ammenda. Io personalmente faccio satira per cui fondamentalmente e inconsciamente sono ispirato a George Carlin, ad Alberto Patrucco, a Grillo, comicità che sento al pari della mia ( con le dovute distanze da questi che reputo mostri sacri ) per cui le argomentazione non possono essere che le stesse in quanto l’originalità delle argomentazioni non può esistere, prima di noi sono nati pensatori artisti scrittori le quali opere sono state tramandate nei secoli, noi chi siamo perché ciò avvenga? Io credo che ispirarsi a chi ci piace o prendere spunto su un argomento possa essere veramente quello che diceva Luttazzi un modo per onorare le persone che stimiamo poi se invece si preferisce copiare … beh allora entriamo nel saccheggiare il lavoro altrui, e questo perché penso è la fantasia a mancare. La sostanza è: che se qualcuno è a corto di idee la via più logica sarebbe quella di affidarsi ad un autore, e con lui lavorare in modo serio, ma la cosa è poco funzionale in quanto l’autore ( come me ) lo fa per lavoro e vorrebbe essere pagato per il suo apporto, mentre invece copiare è gratis ed è più pratico forse.

    Per quanto non volere fare serate insieme a tizio o caio per paura che possa rubare battute, potrebbe anche essere visto al contrario non si vuol far serata con qualcuno perché magari gli si è copiata qualche battuta. Ne ho sentite di cose in questi 5 anni che ho scelto questo lavoro. Ho sentito alcune battute da me pensate molto simili a quelle di persone che non avevo mai visto prima ne conosciute eppure la chiusa come spiegato prima era uguale solo lo svolgimento diverso. Non ci saranno mai prove certe di queste diatribe ma ci saranno mille sfaccettature mille verità e mille bugie. Chi scrive continuerà a scrivere, chi copia continuerà a farlo.
    Lo scrivere è una sorta di esternazione delle contraddizioni delle cose che ci circondano e che l’artista ha la sensibilità e la veduta diversa che poi riesce a mettere in chiave ironica. La copiatura è la foto di un quadro.

    • AAA settembre 29, 2010 a 9:58 am #

      Intelligenti parole non c’è che dire, sig. Silvestri.

      Non so perché ma mi sento tirato in causa, sopratutto nella parte finale della sua.

      Lei ha sottolineato un periodo di tempo preciso, negli ultimi 5 anni se non vado errato, periodo che internettamente parlando ha fatto esplodere il “copia e incolla”.
      Fatti riportati o voci su taluni che RUBAVANO le battute ad altri da intimorirli sino al punto di non CONDIVIDERE IL PALCO CON LORO., sono voci o storie di prima di internet, tempi, che di comici se ne contavano 40 o 50 in tutt’ italia. (non 50000 come oggi)
      Tutti conoscevano il repertorio degli altri, e se un TIZIO aggiungeva una battuta PRESA da un collega con il quale aveva condiviso il palco, questo lo si sapeva nel giro di breve …. c’era un ordine morale.

      Siamo sempre liberi di sognare il contrario.

      AAAttenzione quindi.

      • Anonimo settembre 29, 2010 a 11:53 am #

        Difatti è quello che ho affermato, si parlava di comici che hanno paura a salire sul palco per paura che gli vengano rubate le battute, ( io personalmente le metto on line ce ne sono quasi 1500 ripeto molte brutte molte belle alcune carine ma sempre mie e che che fanno parte del mio nuovo spettacolo quindi scrivo di continuo ) IO facevo un analisi diversa non conoscendo questo mondo prima, se non tramite filmati comici ne posseggo quasi 500 spettacoli vari di varia natura. Dico che attualmente la paura potrebbe anche essere quella di salire sul palco perché si ha paura che una battuta “di un altro” sia riconosciuta.
        Ho molto rispetto per chi scrive e le battute possono piacere non piacere ma quando sono scritte sono sempre valide.”

        • Sergio Silvestri settembre 29, 2010 a 12:10 PM #

          Non intendevo tirare in causa nessuno in quanto se affermo una cosa lo farei solo in presenza di fatti conosciuti personalmente e non è il mio caso, la mia era una supposizione di una cosa vista da un altra angolazione. Non è mio assoluto volere ne scopo tirare in causa persone che non conosco, e di cui non ho assolutamente nessuna ragione ne argomentazione per metterne in dubbio le parole.
          Un sorriso
          Sergio

          • AAA settembre 29, 2010 a 3:58 PM #

            Le ho risposto sopra.
            Sig. Sergio Silvestri nel commento delle 9.58 orario blog.

            • Sergio Silvestri settembre 29, 2010 a 4:37 PM #

              E concordo con quanto detto da lei, mi piace ascoltare i racconti dell’epoca i cui magari a capodanno i comici correvano in quanto facevano tre serate. Adoro vedere spettacoli live, due anni fa ho fatto un anno di aperture in un locale ascoltando e vedendo moltissimi colleghi di cui ammiravo e ammiro la capacità e la “mostruosità” intesa come bravura di saper stare sul palco e io sotto a cercare di carpirne le qualità e le sfaccettature insomma la classica gavetta e ne sono orgoglioso.
              Un sorriso
              Sergio

    • Beppe grillo settembre 29, 2010 a 11:27 am #

      La tua non e’ satira ma retorica!!! E i tuoi monologhi sono copiati da grillo e benigni…. Non ispirati… Ma copiati!!! Almeno abbi la decenza di non scrivere idiozie!!! E le battute che fai su facebook….. Evita di sceiverle…. Per quei due o tre che ti fanno i complimenti e’ pieno di gente che ti piglia per il c…o!! Per altro visto il post abbiamo capito che il dono della sintesi non e’ cosa tua!!!

      • Anonimo settembre 29, 2010 a 11:59 am #

        Se lei fosse beppe grillo, mi inchinerei con i maestri bisogna farlo c’è sempre da imparare e molto, ma si sa i nick name sono la sintesi di chi non si è.
        Se e quando ha visto il mio spettacolo, ma ne posso dubitare, non sono cosi famoso da girare spesso anzi diciamo poco potrebbe valutare attentamente se è satira o no. e non mi importa se mi prendono per il culo come afferma lei anzi, lo trovo una cosa molto positiva in ogni caso vuol dire che vengono lette. E siccome so valutare molto cosa significhi far satira con gli avvocati e senza, sopratutto in questi periodi, molte cose sono lasciate volutamente allusive, ma questa è una sottigliezza.
        Un sorriso
        Sergio

      • Claudio Masiero settembre 29, 2010 a 12:02 PM #

        Allora se lei è Beppe grillo … IO domani mi spoglio in centro al Duomo di Milano.

        • Claudio Masiero settembre 29, 2010 a 12:07 PM #

          Non in piazza al CENTRO DEL DUOMO…DENTRO.
          (La Mantia&Masiero)

      • ananasblog settembre 29, 2010 a 4:42 PM #

        Pseudo Beppe Grillo
        >Almeno abbi la decenza di non scrivere idiozie!!!
        Dovrebbe evitare di scrivere insulti, per favore…
        Inoltre scrivere battute tutti i giorni è un esercizio, non è che devono essere tutte dei capolavori
        La Redazione

      • Beata resurrezione ottobre 1, 2010 a 4:52 am #

        In questi mesi mi sono celata/o sotto nickname
        a scopo di movimentare il blog.
        Questo vedo che anche dei grandi lo fanno, penso si divertano seriosamente come.
        Mai e poi mai mi era capitato di leggere una replica così poco educata nei confronti di un collega.
        Pseudo Beppe Grillo credo sia carino tu porga delle scuse.

      • L'Anonimo ottobre 1, 2010 a 8:17 am #

        “Sceiverle” è padano? “Per altro visto il post abbiamo (plurale?) capito che il dono” dell’educazione “non è cosa tua !!!” voi comici siete degli animali invidiosi e così ho deciso ..Beppe grillo ..volevo votarti ma ora ho capito che non ne vale la pena.

        P.S. faccio i mie complimenti a Sergio per le sue battute.. a me piace essere preso per il culo…così posso sempre sperare un giorno di fare sesso con Belen

        • ananasblog ottobre 1, 2010 a 10:10 am #

          L’Anonimo : *ulo non si dice qui, per favore, riuscite a scrivere in modo educato?

      • Sergio Silvestri ottobre 1, 2010 a 5:20 PM #

        Vorrei aggiungere che: Se dice di conoscere la mia bacheca è perché la legge, se parla anche di commenti positivi è perché li legge. Il che mi fa dedurre che: o è tra i miei “Amici” o che, è tra quelli che continuano a leggerla e va bene lo stesso, magari si ispira chissà mai. Se è un collega mi spiace tutta questa acredine, ma mi accusa di copiare i monologhi da Grillo e da Benigni, comici numeri uno in Italia, vabbè almeno avrei puntato su cavalli di razza, ma un po’ mi urta, nella mia bacheca ci sono anche due video sopratutto quello sulla guerra, se per cortesia me lo ripropone fatto da Benigni o da Grillo antecedentemente, ripeto per non fare retorica,( non sullo stesso argomento, perché la satira parla di sesso morte guerra potere e religione .) ma proprio lo stesso monologo allora smetterei subito di farli riporterei indietro i premi vinti in quanto frutto di plagio. Altrimenti posso sospettare che le accuse sono frutto di invidia, ( astio, rancore, rabbia, bile stizza, sinonimi secondo Word 2007.) Io non mi permetterei mai di giudicare i colleghi, ne il lavoro altrui, anzi al contrario apprezzo ogni tipo di comicità anche quello completamente diversa dalla mia, ne mi sogno mai di dire di essere originale ne di aver inventato la comicità, ma mi sforzo e cerco solo di fare questo MESTIERE onestamente, con passione, e molto studio, E se come dice lei faccio retorica,( Magniloquenza, enfasi, ampollosità, pomposità oratoria sinonimi della parola secondo Word 2007 ) aspetto che lei mi spieghi la satira o mi illumini con battute satiriche, perché sa, la satira non è solo rileggere recitare o ricordare quello che dicono i politici o le persone che si tirano in ballo nelle battute, ma anche dare un interpretazione divertente, ironica o sarcastica e creare una chiusa o un opinione altrimenti diventa comizio o una presa di parte verso una sola colorazione politica e lungi da me questo pensiero. Volevo essere sintetico come ancora mi accusa, ma per esprimere questo pensiero avrei dovuto PLAGIARE il classico cavallo di battaglia di Grillo, questo si copiato, ma io le parolacce le uso solo per lavoro.

  9. Uno vale l'altro settembre 28, 2010 a 6:44 PM #

    Secondo me la questione non è “chi copia chi” ma quanto è banale quello che si dice e l’argomento della battuta.
    Vogliamo ancora trovare battute originali nel rapporto uomo-donna ?
    Vogliamo trovare perle di umorismo se si parla di nord e sud?
    Vogliamo incantarci guardando l’ennesimo mimo con il playback delle canzoni?
    “A Milano… A Palermo…” oppure ” mia moglie è così brutta che…” ma anche “mia suocera …” non se ne può più !
    Basta copiare, ma anche basta con i soliti argomenti!

    • Diego Carli settembre 28, 2010 a 10:27 PM #

      Caro “uno vale l’altro”, il problema è che c’è un overdose di comici, è normale che le situazioni dopo un pò si ripetono. Hai dimenticato i monologhi? Il monologo sui single la mamma rapporto con le fidanzate le mogli per gli uomini, shopping, gli uomini tutti uguali, il sovrappeso per le donne. Ma sarà sempre così perchè nel cabaret si porta comunque storie di vita vissuta, generazione di comico dopo generazione. Se vuoi vedere dell’originalità vai a vederti Illana, Thomas Kubinek, Paul Morocco, Ennio Marchetto. Cerca l’originalità nel mondo del teatro comico che ce n’è.
      Diego

  10. ananasblog settembre 28, 2010 a 6:39 PM #

    Segnalazione: un pezzo del glorioso Tommy Cooper http://www.youtube.com/watch?v=pKblP3_EkM0
    è stato ripreso in epoche recenti da Stefano Vigilante

    Poi forse riprendere una clownerie è meno traumatico di una battuta

    • Diego Carli settembre 29, 2010 a 10:03 am #

      Grazie redazione. Questo è il termine giusto per Vigilante: ripreso. Nel caso specifico io non ci trovo nulla di male poichè lui si è ispirato ad un maestro, ad un’icona della comicità, allo stile. Poi i contenuti sono diversi. Io stesso anni fa facevo un pezzo ispirato a Henry Salvador ben cosciente di quello che stavo facendo. Oggi ho una canzone di Gaber in un mio spettacolo con Paolo mio collega, reinterpretata a nostro modo. Ho visto fare pezzi di Jerry Lewis, ho visto interpretare un altro brano di Salvador in uno spettacolo di De Marchi anni fa. Siamo dei copioni? Se dovessimo citare tutte le fonti dei numeri fatti non sarebbe uno spettacolo ma una conferenza. Secondo me copiare è un’altra cosa: è vedere un numero di un collega, magari giovane, ad un laboratorio, con un’idea interessante, con battute e situazioni originali per quanto possibile, senza dire nulla impossessarsi del suo pezzo e farlo ad un provino televisivo con questo pensiero chiaro nella testa: “Lo faccio io che sono più bravo di quello sfigato tanto, dove cacchio vorrà andare senza agganci?”
      La linea di confine tra copiatura, associazione di idee e ispirazione è molto sottile. Ma quando hai quel pensiero in testa allora questo è copiare!
      Riporto un fatto personale:
      Anni fa facevo il numero dello zoologo (ci sono decine di testimoni che possono confermarlo) che apriva con battute sugli animali per poi presentare un finto documentario fatto sempre da me che mimavo degli animali con voce descrittiva fuori campo.
      Ora Antonio Ornano ha fatto l’etologo in TV. Completamente diverso, lontano anni luce da quello che facevo io ma l’idea del personaggio è la stessa. Dovrei dire forse che mi ha copiato? Impossibile. Perchè? Il mio zoologo è un personaggio pre-laboratori, non esistono testimonianze video su youtube (forse Mauro Giorcelli del festival del Cabaret di Torino ha da qualche parte un’impolverato VHS), non l’ho mai proposto ai provini ma solo ai concorsi, Antonio non lo conosco personalmente e non ci siamo mai incrociati.
      Sono cosciente del fatto che se lo dovessi riproporre ora qualcuno mi direbbe “beh, c’è Ornano che lo ha fatto prima di te” ma in fondo ci sta perchè è pura coincidenza di idee e la differenza è che il suo Etologo è più televisivo, il mio Zoologo troppo macchinoso.
      Prendo atto con serenità. L’invidia è una brutta bestia (per restare in tema).
      Un abbraccio a tutti.
      Diego

      • ananasblog settembre 29, 2010 a 10:26 am #

        Diego ciao, per aggiungere, ho visto talvolta lo sketch del tennis di El Tricicle riproposto allegramente…
        allora se uno riprende i maestri e non lo afferma ufficialmente, dovremmo anche assolvere Luttazzi che fa la stessa cosa, a meno che non si consideri che riprendere una battuta sia più grave del riprendere una clownerie (cosa che ha una sua logica)
        Adesso però basta con la storia dell’invidia. Ho consultato i miei collaboratori e abbiamo deciso di rilasciare un comunicato ufficiale (cui daremo risalto in tutte le sedi)…
        Invidia solo ed esclusivamente verso chi:
        A) è giovane e bello
        b) ha successo internazionale col suo talento
        c) fa tanto sesso
        d) è miliardario, ma si gode i soldi senza drogarsi o bere
        e) possibilmente vive in California

        L’Amministratore

        • Diego Carli settembre 29, 2010 a 5:08 PM #

          Ok Redazione. hai ragione basta con l’invidia vero. Ritiro l’epiteto. a parte fare tanto sesso che poi alla lunga diventa un lavoro da facchini pure quello (battuta non mia ma di un amico neanche comico: Aristide Genovese).
          Seriamente, non giustifico Luttazzi ci mancherebbe, io facevo il numero di salvador dell’album fotografico forse convinto che il pezzo fosse così famoso che la citazione era intrinseca in sè. Un pò come quello che rifà “la macchina da scrivere” di Jerry lewis. Comunque chi è senza peccato…
          un abbraccio a tutti.
          Diego

  11. AAA settembre 28, 2010 a 6:02 PM #

    RAGAZZI PARLIAMONE E I FINTI AUTORI CHE SPOPOLANO SI DOVRANNO NASCONDERE COME LUTTAZZI.

    • ananasblog settembre 28, 2010 a 6:40 PM #

      >RAGAZZI PARLIAMONE E I FINTI AUTORI CHE SPOPOLANO SI DOVRANNO NASCONDERE COME LUTTAZZI.

      Per favore, più possibile dati oggettivi… e non si vuole demolire nessuno

  12. L'Anonimo settembre 28, 2010 a 5:20 PM #

    Visto il casino che ha suscitato il mio intervento sul Post di Romina La Mantia colgo volentieri la sfida.
    Sul caso Marrazzo c’è una battuta che dice “sapete perchè Marrazzo dopo lo scandalo è andato in convento? perchè lui la mattina non può fare a meno di farsi due cappuccini”. Questa battuta l’ho sentita la prima volta fatta da un romano “forse” Filippo Giardina poi l’ho risentita detta da Alberto Patrucco e prima di lui anche Danile Raco l’ha usata. Ora anch’io la uso.. posso.. ma soprattutto chi devo citare come autore dopo che l’ho detta.
    Ormai l’inflazione dopo il conio si è ripercossa sulle battute.. per non parlare dei duetti o terzetti comici che fanno schetc mimando le barzellette ( vedi: I Vietato Fumare; Beppe e Ciccio; i duo x duo; e tanti altri minori come I Barisio, i Tre Tre, ecc.)

    • ananasblog settembre 28, 2010 a 6:43 PM #

      >Ormai l’inflazione dopo il conio si è ripercossa sulle battute.. per non parlare dei duetti o terzetti comici che fanno schetc mimando le barzellette ( vedi: I Vietato >Fumare; Beppe e Ciccio; i duo x duo; e tanti altri minori come I Barisio, i Tre Tre, ecc.)

      Cita qualche barzelletta che è stata mimata e dove, please, così si capisce di più
      L R

    • Anonimo settembre 28, 2010 a 8:34 PM #

      Escludo che Patrucco abbia mai detto quella battuta. Dove gliel’hai sentita dire, quella dei cappuccini?

      • L'Anonimo settembre 28, 2010 a 9:24 PM #

        In una località Turistica di cui non ricordo il nome in provincia di Trento quest’estate. Domani, se serve, sarò più preciso, devo sentire il mio informatore.

        • MircocriM settembre 29, 2010 a 12:07 am #

          Gentile L’Anonimo,
          prima dici: “Questa battuta l’ho sentita la prima volta fatta da un romano “forse” Filippo Giardina poi l’ho risentita detta da Alberto Patrucco e prima di lui anche Danile Raco l’ha usata”
          Poi alla replica di Anonimo(“Escludo che Patrucco abbia mai detto quella battuta. Dove gliel’hai sentita dire, quella dei cappuccini?”) rispondi:
          “In una località Turistica di cui non ricordo il nome in provincia di Trento quest’estate. Domani, se serve, sarò più preciso, devo sentire il mio informatore.”
          Ma non avevi usato la prima persona singolare (…poi l’ho risentita da Alberto Patrucco…)??? Cioè l’avresti risentita in provincia di Trento ma devi sentire il tuo informatore…
          Hai messo su un’attività di dossieraggio o semplicemente dei limiti con l’italiano?

          • L'Anonimo settembre 29, 2010 a 7:33 am #

            Può darsi che abbia problemi con l’italiano, d’altra parte non faccio l’autore di mestiere, cmq la spegazione è semplice, l’ho sentita perchè l’ho vista in un video amatoriale girato col cellulare da questo mio amico che si trovava in vacanza in trentino e la località dovrebbe essere Tione ( così mi ha detto poco fa al telefono).

            • ananasblog settembre 29, 2010 a 8:39 am #

              >l’ho vista in un video amatoriale girato col cellulare
              Ecco cerchiamo di verificare

              • L'Anonimo settembre 29, 2010 a 9:00 am #

                Una precisazione: personalmente stimo Tantissimo Patrucco e ritengo che quella battuta fosse stata inserita come condimento aggiuntivo in un contesto di satira assai più ampio al quale Patrucco ci ha abituato. Anzi devo dire che qualche volta ho sentito dire da Crozza in Tv cose che avevo già sentito da Patrucco e francamente la cosa non mi scandalizza più di tanto in quanto, nella satira politica, l’obbiettivo non è solo far ridere ma anche far riflettere chi ascolta sull’arroganza del potere; in questa logica più le battute girano e meglio è. Il senso di quanto ho scritto ieri è che magari, nel dire una battuta , il comico o citi da chi l’ha sentita ovvero specifichi prima di iniziare il monologo che non tutto quello che dirà è farina del suo sacco. I comici inglesi ed americani che fanno satira politica lo fanno spesso di citarsi a vicenda o di prendere spunto da programmi televisivi come il David Letterman Show. Altra cosa sono invece le barzellette spacciate per cabaret, quelle proprio non le sopporto.

                • Anonimo settembre 29, 2010 a 10:27 am #

                  Non era mia intenzione attaccare nessuno. Ero solo curioso e ti ringrazio per i ragguagli. Visto che questa estate ha bazzicato quelle zone, credo che il tuo informatore abbia ragione. Siccome sono il suo autore, nel senso che lavoriamo insieme da quasi dieci anni, mi stupisce di quella battuta perché non ne abbiamo mai parlato. Voglio solo dire una cosa. Noi ci teniamo molto a non copiare nessuno, tuttavia qualche volta può capitare una intuizione uguale. La battuta singola o l’intuizione possono venire a molti, nessuno ha un’esclusiva. Nel caso di Luttazzi, tuttavia, credo ci sia davvero poco di giustificabile. Ora telefono ad Alberto e lo cazzio, perché quella de cappuccini mi sembra una battutina un po’ scarsa. Ciao ragazzi e complimenti per il blog.

              • MircocriM settembre 29, 2010 a 10:39 am #

                Ma no, Anonimo autore di Alberto (saluto entrambi), io gliela lascerei… Già mi pare di vederlo Patrucco quasi buttar via quella battuta alla fine di un discorso comico più articolato… come a dire “è una cagata, stempero un po’”… Una delle sue chiavi credo che sia costruire un’impalcatura solida e sferrare fendenti, e ogni tanto buttar via anche un po’ di limatura (tipo i due cappuccini) come a liberarsene, perchè no!, quasi ‘dichiarando’ consapevolmente di voler dire una piccol vaccata. Una chiave che a me diverte, e che è lontana anni luce da una volontà di plagio.

                • Anonimo settembre 29, 2010 a 11:11 am #

                  Concordo con te. E anche con Sergio Silvestri. E’ una materia molto delicata, in cui è difficile trovare una verità certa. A smascherare la copiatura (questo è vero) possono essere i punti di contatto durante lo svolgimento. Un po’ come le impronte digitali. Nel mio piccolissimo, da questo punto di vista, ricordo alcuni furti davvero eclatanti. Per quanto ci riguarda, applichiamo una regola semplice: quando citiamo, lo comunichiamo. Esempio, riferendoci a Vittorio Emanuele di Savoia, diciamo: “Come diceva Fortebraccio, ha la fronte inutilmente spaziosa.” Durante il dopofestival di Youdem, in riferimento alla canzone di Pupo, commentiamo: “Questa non è mia, ma è davvero un bel pezzo… E’ un bel pezzo che non sentivo una cagata del genere.” Sono passaggi presenti anche su youtube. Credo sia una deontologia minima. Poi quanto capitano somiglianze, spiace, ma credo sia davvero inevitabile.
                  A proposito, mi chiamo Antonio.

                • Sergio Silvestri settembre 29, 2010 a 12:52 PM #

                  Conoscendo Alberto ( Mi permetto di chiamarlo cosi in quanto gli auguri natalizia via sms riesco a scambiarli visto che è uno dei miei idoli ) Avendo letto i suoi libri, avendo visto lo spettacolo tempi bastardi e vedo buio almeno un paio di volte, avendoci parlato, c’era in ballo una progetto con lui come interprete, per cui ho modo di apprezzare l’uomo e il comico, e complimenti ai suoi autori. Ad Alberto non ho mai sentito una battuta di questo genere ( ma non voglio mettere in dubbio ) Solo che non è il suo stile. L’arte di Alberto è quella di snocciolare un tema non si concentra mai su una sola battuta. Se l’ha detta era a margine di un discorso ampio e più articolato.

        • AAA settembre 29, 2010 a 8:45 am #

          Ha ragione ANANASBLOG …. giorno data e ora, video che confermino, niente servizi segreti …. Notizie e dati certi, non diamo vita a malelingue e cattiverie,
          Se si hanno le prove che le si esponga.
          In caso contrario domandiamo.
          es.
          é vero che Diego Abatantuono deve ringraziare il compianto Giorgio Porcaro come artefice del suo successo?
          Ho sentito dire che gli abbia preso o rubato un personaggio.

          e aspettiamo una risposta, che dice Ananasblog?

    • Peppe e Ciccio ottobre 2, 2010 a 6:14 PM #

      Ciao
      Sono Ciccio del duo, Peppe e Ciccio (e non Beppe
      come qui sopra citato, ammesso quindi che siamo noi
      e non altri due)
      Ho letto il tuo commento.
      Volevo gentilmente chiederti, a quale nostro pezzo ti riferisci quando parli di “barzellette mimate”
      Semplicemente perchè non ci risulta!!!
      Sperando che tu ti sia sbagliato
      ti invitiamo a non utilizzare i nomi, dichiarando
      cose false e che non ci fanno affatto PIACERE!!!
      Attendiamo tue risposte, grazie!

      • ananasblog ottobre 3, 2010 a 8:37 am #

        Peppe e Ciccio, è giusto che chi l’ha affermato faccia un esempio, altrimenti prendiamo atto che non avete barzellette mimate (cosa che tra l’altro non è neanche di una gravità estrema, se le ha fatte anche l’ottimo Raul Cremona in prima serata).
        L’Amministratore

    • Daniele Raco novembre 25, 2010 a 1:22 PM #

      Mai fatta quella battuta

  13. G. Rossi settembre 28, 2010 a 4:49 PM #

    >nome sfuggito venne a saper del comportamento ardito, e >senza sollevar questione andò a veder uno spettacolo >del Campagna in questione.
    >Credo che dopo l’esibizione nelle vesti del >personaggio “Pippo la PAIZZA”

    Strano: Paolantoni ricevette unadenuncia da parte di un comico del sud (vatti a ricordare il nome) che sosteneva che Pippo La Paizza fosse suo, ma sembra non se n’è fece nulla della denuncia.
    Eren i tempi di Mai Dire Gol (Pizza controversa? 😉

  14. G. Rossi settembre 28, 2010 a 4:45 PM #

    Ciao a tutti,
    La voce che Pucci copiò da Italo Giglioli secondo me dipende da questo:
    1) Giglioli faceva un pezzo in cui parlava della moglie grezza, rompiscatole, una bestia (come il Pucci)
    2) Giglioli nel pezzo imitava la voce della moglie con accenti bestiali e rauchi (quasi uguali a come ha fatto Pucci dopo)…
    Codesto è il dato oggettivo… poi fate vobis…

    • AAA settembre 28, 2010 a 6:20 PM #

      Dici niente!

    • AAA settembre 28, 2010 a 10:22 PM #

      Un vero peccato che non si riesca a trovare nulla su youtube di questo Italo Giglioli.
      Ci sono comici che non pubblicano nulla per paura che gli rubino le battute eppoi … RAGAZZI smentiamo le voci infanganti e confermiamo la verità.

      VIDEO DI ITALO GIGLIOLI per FAVORE !

      VIDEO DEI FICHI CHE IMITAVANO BAZ con il CD nella maglietta?

      • ETO' ottobre 7, 2010 a 6:54 PM #

        E’ vero…purtroppo è proprio vero…ho avuto il piacere di lavorare con Italo, non conosco di persona Pucci. Chi frequenta ambienti lavorativi nella zona di Milano e di Verghera, io non voglio dire e/o pensare ad un plagio.
        A mio modesto parere, se Italo avesse avuto il palco di colorado come vetrina, avrebbe ottenuto gli stessi risultati di Pucci. (Occhio, dico “gli stessi” perchè non tocca a me giudicare chi è più o meno bravo dell’altro)…dico solo che è un peccato, sprecare due repertori per un solo personaggio…

        • ananasblog ottobre 8, 2010 a 7:58 am #

          >E’ vero…purtroppo è proprio vero…ho avuto il piacere di lavorare con Italo, non conosco di persona Pucci
          ETO’ i pezzi sono simili, poi a onore di Pucci è bravo anche nei talk show, ha sempre la battuta pronta e questa è una dote in più
          L R

  15. GIANLUCA settembre 28, 2010 a 4:34 PM #

    Salve, Guardando la trasmissione di colorado del giorno 19/09/10 su italia 1… quando ci sono i gem boy che cantano la loro cover di waka waka trasformatasi in(racchia racchia) ho notato che ad un certo punto c’e’ un pezzo di canzone che cambia con la base di “rock that body” trasformandola in racchia a bari… PECCATO CHE HANNO PRESO SPUNTO SICURAMENTE DA UN MIO VIDEO COMICO (IO STUDIO COME COMICO E PER ORA FACCIO VIDEO AMATORIALI CHE METTO SU YOU TUBE E FACEBOOK)DOVE IO TRASFORMO LA CANZONE “ROCK THAT BODY” IN ROCCO A BARI!!!! CHE STRANA COMBINAZIONE!STESSA BASE E LEGGERMENTE CAMBIATA LA FRASE… MOLTO STRANA LA COSA VISTO CHE IO QUEL VIDEO L’HO FATTO MESI PRIMA E PRIMA DI RIFARE UN PROFILO FACEBOOK NUOVO, AVEVO CARLETTO DEI GEM BOY COME AMICO… LUI QUELLO ORIGINALE… E SONO CERTO CHE HA VISTO QUESTO MIO VIDEO (VISTO CHE LO PUBBLICAVO MOLTO SPESSO SU FACEBOOK) E MI HA “RUBATO” L’ IDEA MODIFICANDOLA QUEL MINIMO… VERIFICATE VOI STESSI! http://www.youtube.com/watch?v=-5GIvy7iQtk

    • Apnea settembre 28, 2010 a 5:42 PM #

      Pazzesco! O_o’

      • AAA settembre 29, 2010 a 5:28 am #

        Diciamo che sono molto simili?

        Le date parlano da se ma capirete appena dopo il clic

        Siamo nei DORIS days … nell’animazione del termine.

  16. AAA settembre 28, 2010 a 3:12 PM #

    Copio e incollo

    Girò voce nei meandri degli inferi moderni che un tale, detto Pino Campagna Prese a piene mani un personaggio di un collega del quale in questo istante mi sfugge il nome.
    Tale nome sfuggito venne a saper del comportamento ardito, e senza sollevar questione andò a veder uno spettacolo del Campagna in questione.
    Credo che dopo l’esibizione nelle vesti del personaggio “Pippo la PAIZZA” Francesco Paoloantoni gli sferrò un paio di ceffoni (l’ho ritrovato potere di google).
    il sangue schizzo lieve contro il muro e qualcuno a testimoniar il ricordo di tale occasione gli fece la vignetta riportandovi”Questo è il sangue di Pino Campagna”.

    Che dire dell’ora Pucci televisivo ordunque che simil a dismisura come verso e tema ad Italo Giglioli, vedo che questo a Pucci non porta male.

    O di quando i comici non volevan con lui far serata perchè avean paura che gli rubasse le battute.

    O Panariello che autori suoi han preso senza misura alcuna personaggi di comici minori,a tempo a Sergio Sgrilli e poi anche ad altri.

    Che dire di quegli autori che portarono a Coloradi il personaggio di Baz e lo diedero ai Fichi d’India …PRIMA DI PORTARE BAZzoni.

    AAAutori se non avete idee non passatele per vostre pagate chi ve le ha procurate

    AAA cercasi storia vere da riportare

    • stefano nosei febbraio 14, 2011 a 11:48 am #

      ciao ..vi leggo e mi diverto..credo ci sia un errore di persona ..o ci sono due aggressioni e e quindi due lavori per “dexter” sulle tracce di sangue di pino campagna nel locale romano “al fellini”mi risultava fosse aiello il derubato..altri tempi.
      io e scimemi testimoni..saluti
      da un asnziano comico cantante..
      stefano nosei

      • ananasblog febbraio 14, 2011 a 11:55 am #

        >ciao ..vi leggo e mi diverto..credo ci sia un errore di persona
        Un saluto al grande Stefano Nosei!

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