Rassegna stampa libera

27 Ott

LA CRITICA A ZELIG ha una storia che precede l’inizio di Ananas, anche se non ha mai avuto il filo conduttore e la continuità che il blog è riuscito a darle. Ha fatto molto scalpore l’articolo di Flavio Oreglio, ripreso recentemente dal blog, (assieme a uno analogo su Alberto Patrucco) ma non sono state la sole voci critiche. Proviamo a fare una breve rassegna stampa del passato:

NATALINO BALASSO: In un’intervista, Natalino Balasso (a teledicoio.blogosfere.it) spara a zero sulla commercializzazione di Zelig Circus (da non perdere).

GABRIELE CIRILLI (vedi link) e MAX PISU(vedi link): sempre dal medesimo sito intervengono sullo stesso argomento (con toni più moderati).

CLAUDIO BISIO: impedibile e serrata intervista da parte del giornalista dell’Espresso Riccardo Bocca, sui temi scottanti come “quelli di sinistra che fanno i soldi con Mediaset e con i film di Natale”. Nella stessa pagina: la smentita successiva di Bisio, la controsmentita del giornalista. Notare anche il compiacimento verso la parola stronzo (seppur citando Alberto Arbasino) “soddisfazione” tipica dell’ambiente zelighiano, già sottolineata nella serie Zelig Tales.  

ANDREA RIVERA: Il “citofonista” di Serena Dandini spara a zero su Zelig e non solo.

ALDO GRASSO: Un articolo “a fil di rete” in cui si fotografa il lato industriale di Zelig, divenuta una macchina commerciale e… basta.

STEFANO DISEGNI: il geniale autore e disegnatore satirico un po’ di tempo fa è uscito (su Sette, magazine del Corriere della Sera) con una striscia che sembrava un concentrato di Ananas Blog.

Trama: un tale in un bar che sta per raccontare una barzelletta, viene sequestrato da Gino & Michele che lo marchiano a fuoco. I due stanno facendo un rastrellamento di comici (oggi è il numero 274). Tutti devono appartenere a Zelig, e anche quelli che dicono una battuta al bar possono avere un nome buffo e un tormentone, quasi gratis, cedendo i diritti. Una radiografia ferocissima della realtà!

Della striscia conserviamo una foto presa col cellulare, di qualità scarsa. Stefano Disegni si era detto ben felice di spedirci una copia dell’originale, ma non è riuscito ancora a trovarla (per problemi all’hard disk).

Un dettaglio dellesilarante e veritiera striscia di Stefano Disegni

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8 Risposte a “Rassegna stampa libera”

  1. Shortcut ottobre 27, 2010 a 4:44 PM #

    Max Pisu venne richiamato in Zelig Circus in quanto uno che comanda ad ITALIA 1 ha fatto le pulci a Bananas …. e Gino e Michele …. FIUUU MUTI !!!!

  2. ananasblog ottobre 27, 2010 a 11:46 am #

    In appoggio a quello che scrive Shortcut: è vero, assistiamo al vizio tipicamente italiota di indignarsi solo quando ci si trova di fronte a qualcuno percepito debole. Prima si guarda il curruculum, se il curriculum è considerato debole allora si urla, si insulta, si minaccia, ma se un capoprogetto di una trasmissione famosa (per dire) si comporta da arrogante maleducato tutti zitti.
    Italia anno di grazia 2010: patria dei bulletti pavidi.
    L’Amministratore

    • Adam ottobre 27, 2010 a 12:14 PM #

      >STEFANO DISEGNI: il geniale autore e disegnatore satirico un po’ di tempo fa è uscito (su Sette, magazine del Corriere della Sera) con una striscia che sembrava un concentrato di Ananas Blog.

      Disegni quale? Lo stesso che poi ha firmato “stanno tutti bene” o qualcosa del genere, con Belen? Non è per denigrare, è per capire… Un ‘si’ o un ‘no’ sarebbe sufficiente come risposta, non voglio polemizzare…

      • ananasblog ottobre 27, 2010 a 12:52 PM #

        Adam, è il solito metodo denigratorio per sminuire chiunque osi criticare Zelig, visto e rivisto, sentito e risentito, che si ripete sempre uguale ogni volta. Sinceramente HA STUFATO. Infatti metti le mani avanti dicendo “non è per denigrare” sapendo benissimo cosa stai facendo. Perché poi chiedi una cosa che sai già? Se conosci già il dato giungi tu alle conclusioni. Non hai argomenti tuoi per controbattere agli argomenti altrui? Se non li hai, elaborane almeno uno.
        L’Amministratore

        • Adam ottobre 27, 2010 a 1:51 PM #

          Ahahah, lo sapevo… No perché belen sui comici mi sembrava rivoluzione pura. Non denigravo, lasciavo emergere anche una possibile soluzione. Credo che i fatti a volte siano importanti almeno quanto le opinioni

    • sanana ottobre 27, 2010 a 12:47 PM #

      per mia informazione, cos’è un curruculum? e per vostra, c’è un bellissimo articolo sullo stesso tema con intervista a angelo pisani (la repubblica). L’aspetto curioso è che, a parte Natalino Balasso e Alberto Patrucco, tutti gli altri non sono più a Zelig non per scelta loro, ma per non aver tenuto il passo con il degrado del prodotto (e in ogni caso, da fonte quasi certa, passano a tentare la sorte dei provini con una certa frequenza). Cordialità

  3. Shortcut ottobre 27, 2010 a 11:03 am #

    Mamma che silenzio, sembravano tanto dei blasfemi questi di Ananas blog, di fronte a cotante esternazioni …. il silenzio.

    Vi ricordate quando si smetteva di seguire un gruppo musicale perché diventava troppo commerciale?
    Zelig sta finendo di esistere forse?
    Sicuramente ha perso identità.

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  1. Così parlò Enzo Jannacci « - febbraio 3, 2011

    […] critica a Zelig non nasce certo con questo blog (vedi anche post Rassegna stampa libera). Nel 2003 Enzo Jannacci, che è anche uno dei padri del cabaret italiano, aveva tuonato contro il […]

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