Zelig strappa 3.600.000 telespettatori a Sanremo

19 Feb

Ma prende una bruciante  lezione di satira dalla rassegna sanremese.

Luca e Paolo a Sanremo

Nel giorno in cui Silvio Berlusconi veniva mandato a processo per la data del 6 aprile, Zelig registrava la sua 6° puntata, ma Ficarra & Picone (la presunta punta di diamante della satira di quest’anno) non c’erano!

Lo stesso giorno Luca e Paolo, a Sanremo, nel regno della tv ingessata, battevano un colpo forte con “Ti sputtanerò” in cui la chiusa era dedicata in tempo reale al processo sul Ruby Gate.

Ieri a Milano esplodeva (di nuovo) lo scandalo Affittopoli e, fatalità,  è sparita l’imitazione della Moratti che, comunque, non ha mai intaccato un solo tema scottante. Il contributo satirico è arrivato da Teresa Mannino (conduttrice del Se non ora quando? milanese) che, coraggiosamente, ha fatto un pezzo sulle differenze tra Milano e Palermo: le vocali chiuse contro le vocali aperte.

Proprio il giorno prima Benigni, un comico, a proposito di unità nazionale, aveva tenuto inchiodati oltre 19 milioni di telespettatori con quasi 50 minuti di monologo sull’inno nazionale.

E’ incredibile, se si fa il confronto, Zelig mostra di essere più vecchio di Sanremo. Da una parte lo stesso linguaggio ripetitivo e privo di vitalità, dall’altra la rottura degli schemi : a tratti sembrava il formidabile Fantastico 8 con Adriano Celentano.

Anche ieri sera non c’è stata gara. Luca e Paolo hanno maramaldeggiato sull’attualità con “Uno su mille ce la fa” dedicata al leader della sinistra, con la battuta Il 6 aprile dovrebbe essere festa nazionale e con lo strepitoso pezzo in cui lo scandalo Ruby è visto nell’ottica qualunquista autoassolutoria italiota (guarda video). il pezzo andrebbe fatto vedere a Ficarra & Picone, in ginocchio sui ceci, a scopo didattico.

Ieri c’era una sensazione di già visto, a parte l’insolito esperimento dei Comici Anonimi (Cirilli, Manera, Scarpelli). Si sono visti tanti monologhi “vintage” da satira di costume stile Beppe Grillo prima maniera. Enrico Bertolino ha portato un pezzo di formazione, preso dalla sua attività di formatore: come riconoscere le varie tipologie caratteriali, con tanto di lavagna elettronica. In generale stupisce la quantità di comici che portano loro materiale.

Eppure ci troviamo di fronte alla più formidabile macchina autorale mai vista: 22 autori che firmano la trasmissione, che però con quelli impiegati nei laboratori arriverà alla cinquantina. Inoltre il peso autorale è quasi sempre scaricato sul singolo comico. Qundi ci sono in ballo almeno 150 teste autorali impegnate tutto l’anno a creare ossessivamente pezzi.

Risultato: produzione creativa molto vicina alla sterilità. Reddito procapite di battute quasi inesistente. Lo scopo sembra quello di formare una burocrazia autorale, separata dalla gerontocrazia al comando, in cui i comici vadano a impantanarsi per anni.

Ananas Blog (è un lavoro pulito, ma qualcuno lo deve fare)

46 Risposte to “Zelig strappa 3.600.000 telespettatori a Sanremo”

  1. ananasblog febbraio 22, 2011 a 5:39 PM #

    Un articolo di Libero sui “soldi” di Benigni: http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/articolo-23002.htm

    • AAA febbraio 22, 2011 a 7:57 PM #

      Quindi?
      Certo che a parlar male di Berlusconi e dei politici si guadagna bene, chiamalo comunista.

  2. Anonimo febbraio 21, 2011 a 2:35 PM #

    Comunque sia prendo il silenzio alla mia ultima replica come una presa di coscienza di aver preso un granchio e chiudo anche io la mia polemica. Spero solo che si prenda spunto da tutto ciò per dare luogo ad un blog bello sulla satira libera con liber discussioni senza teoremi da affermare senza rancori ma solamente inneggiando alla satira. Che non vuol dire non criticare ma farlo con coscienza e con giudizio senza affermare cose insensate assieme del tipo: “si molti hanno detto che sono stati qualunquisti ma molti hanno detto che sono usciti bene”
    Usiamo la nostra testa per esprimere giudizi e pensieri ma solo con onestà. Un abbraccio a tutti e buon blog

    • ananasblog febbraio 21, 2011 a 5:38 PM #

      >Comunque sia prendo il silenzio alla mia ultima replica come una presa di coscienza di aver preso un granchio e chiudo anche io la mia polemica
      No

    • V febbraio 21, 2011 a 5:58 PM #

      Anonimo
      Quale vigor nelle tue parole, che verbo acceso e quale forza nel tuo cuore, chi sei, colui che conosce la verità?
      Disponine anche a noi. Elevaci alla tua destra …. o DIVINO.
      Ma in cuor mio Anonimo, credo tu sia un insoddisfatto?

  3. Anaconda febbraio 21, 2011 a 12:52 PM #

    E comunque viva luca e paolo, viava ale e franz, viva cornacchione, viva ficarra e picone e viva la satira comunque sia fatta. ogni comico ha uno stile più o meno pungente ma non per questo meno efficace di quella degli altri.

    • Anonimo febbraio 21, 2011 a 1:17 PM #

      Sono d’accordo con te, viva la satira sempre e comunque. L’importante é dare fastidio al potere qualunque esso sia. Solo mi danno fastidio quelli che partono da un assunto (tutto quellonche arriva da zelig fa schifo) e poi fanno di tutto per confermare la loro teoria che svela peró solo il rancore e l’astio. W la satira sempre

      • ananasblog febbraio 21, 2011 a 1:39 PM #

        >W la satira sempre

        e, ovviamente, W il Blog!

        • A. febbraio 26, 2011 a 4:01 PM #

          Ma te le canti da solo?

  4. Anaconda febbraio 21, 2011 a 12:50 PM #

    Mamma mia che casino, calma ragazzi è solo satira!

  5. antinore wild febbraio 21, 2011 a 10:26 am #

    Sulla satira:
    a me personalmente sembra che Grillo non faccia più satira ma politica pura…
    Ficcara e Picone li trovo bravissimi e forse questo è il massimo della satira che gli interessa fare /che vogliono fare.
    Luca e Paolo li trovo coraggiosi… (Luca che non ringrazia Rai e Mediaset per par condicio ma dice che non gliene frega un cazzo… replicando che si potrà in Italia dire quello che si vuole… l’ho trovato sublime…)
    Per la satira dimenticate Alberto Patrucco… forse poco televisivo e un po’ datato in questa tv spazzatura ma sempre caustico ed originale nei suoi monologhi.
    Per il resto mi spiace dirlo ma COrnacchione… trovo che faccia una brutta copia della satira politica… sia una fotocopia sbiadita di comici impegnati di anni fa… idem Parassole quando cerca di fare l’impegnato…
    tutto il resto è: “La Bindi è vergine per scelta degli altri… la Lega ce l’ha sempre duro per via del viagra a Bossi…” e via dicendo…

  6. Anonimo febbraio 21, 2011 a 12:12 am #

    E poi la satira pungente di Sanremo??? Ma se erano di un qualunquismo e di uno scorretto assurdi? Paragonare Fini a Berlusconi! Vergogna! Fini va attaccato per il suo passato ma non é certo il mandante di niente. Sono stati a dir poco scorretti e servizievoli quando hanno pareggiato la satira in nome di una assurda par condicio!

    • ananasblog febbraio 21, 2011 a 8:39 am #

      >E poi la satira pungente di Sanremo??? Ma se erano di un qualunquismo e di uno scorretto assurdi?
      Luca e Paolo sono stati accusati di qualunquismo. Bisogna comunque dividere i contenuti dalla forma. I pezzi erano fatti bene. Poi sull’ideologia che ci sta dietro si può discutere, ma è opinione comune che Luca e Paolo siano usciti bene da Sanremo.
      L’Amministratore

      • Anonimo febbraio 21, 2011 a 9:50 am #

        Ah beh se dividi i contenuti dalla forma!!! Ma se non sai di che stai parlando? I contenuti sono la forma in comicità. Che stai parlando do giurisprudenza dove la forma é sostanza? E comunque sia, quindi anche secondo te i contenuti erano abbastanza qualunquisti ma la forma era perfetta? E dove sarebbe l’imperfezione della forma di Ficarra e Picone? Proprio a Sanremo fecero due interventi meravigliosi, il primo partendo da una forma di improvvisazione (chiaramente davano l’impressione ma penso fossero preparati) ad un pezzo che spaziava dall’attualità a satira su Sanremo. Il secondo pezzo bellissimo e poetico su Pade Pino Puglisi. Un attacco alla mafia dal palco più importante d’Italia. Perfetti per forma e contenuti.
        E comunque tutto questo per dire che i tuoi attacchi inutili e rancorosi tradiscono un tuo malessere che non ti consente di essere lucido ed obiettivo.

        • ananasblog febbraio 21, 2011 a 10:17 am #

          >E dove sarebbe l’imperfezione della forma di Ficarra e Picone?

          Forse non si capisce bene dove stia la satira, quale sia il concept. Ghedini e Alfano sono due poveracci, sprovveduti? Nella realtà uno è una specie di squalo, l’altro una specie di vampiro. Poi si inginocchiano, servilmente, okay, ma sembra che la realtà sia 10.000 volte più cattiva. Forse Ghedini e Alfano sono la parodia dei personaggi portati a Zelig. Sono loro che fanno satira.
          L’A

          • Anonimo febbraio 21, 2011 a 11:19 am #

            1) io li ho messi a paragone ( sempre sbagliato perché ognuno ha la sua specificità e non é giusto fare paragoni ma l’ho fatto per risponderti) sullo stesso palco e non mi hai risposto anzi hai scantonato.
            2) tu hai usato il termine ” maramaldeggiare” sinonimo di sbertucciare, mettere alla berlina e dunque F e P hanno maramaldeggiato su Angelino e Nicolò mettendoli alla berlina, un ministro della giustizia che ha le ginocchiere per quante volte si inginocchia. Lui che dovrebbe garantire la giustizia di tutti si comporta da avvocato dell’imputato partecipando a summit con la difesa del premier composta da avv parlamentari. In una puntata addirittura loro soddisfano le voglie del premier che non può più chiamare ragazze per il vinta bugna. Se non é maramaldeggiare questo.
            3) la satira per definizione si fa contro chi é al potere senza schierarsi ma mettendo sempre in ridicolo il potere. Non esiste la par condicio nella satira, ma nessuno sembra accorgersene.
            Il tutto naturalmente senza nulla voler togliere a Luca e Paolo che ritengo essere due bravissimi comici per tempi e facce.

  7. Anonimo febbraio 21, 2011 a 12:10 am #

    Secondo me non ti hanno mai fatto fare niente a zelig e rosichi da morire. Poi studia ficarra e Picone tutto il loro passato, le loro battute sulla politica sulla lega sulla sinistra (quando la sinistra era al potere) e poi ti pulisci la bocca quando parli di loro.

    • ananasblog febbraio 21, 2011 a 8:48 am #

      >Secondo me non ti hanno mai fatto fare niente a zelig e rosichi da morire

      Intervento “vintage” che riporta a qualche mese fa, quando gli zelighiani rovesciavano sul blog insulti, minacce, accuse bizzarre, attacchi ad personam, mostrando il peggio di sé. Adesso sono scomparsi, travolti dalla loro stessa inconsistenza.
      Colgo l’occasione per far notare come alcuni comici abbiano usato toni particolarmente aggressivi e che, tutti, poi siano stati esclusi dalla prima serata Zelig.
      Cosa significa? A voler pensar male che abbiano sfogato la loro frustrazione di esclusi (sul bersaglio sbagliato). A voler pensare malissimo che abbiano tentato di mostrarsi fedelissimi a Zelig, aggredendo l’unica voce critica sulla piazza. Purtroppo Zelig ha talmente tanta gente sotto di sé che rimane indifferente anche ai gesti più plateali di servilismo .
      Sempre a voler pensare male, eh.
      Roberto Gavelli, Amministratore di Ananas Blog

  8. Caronte febbraio 21, 2011 a 12:00 am #

    A me sembravano pezzi di un qualunquismo imbarazzante per arrivare al numero massimo di telespettatori. Persino loro due rifiutavano la definizione di satira in conferenza stampa. Il pezzo degli ideali della sinistra puzzava di naftalina.

  9. Torre Pedrera febbraio 20, 2011 a 6:46 PM #

    Ficarra e Picone tengono famiglia, non rischiano…

    • Vetrio febbraio 20, 2011 a 9:33 PM #

      Non sentono l’influsso dei venti africani?

  10. Vetrio febbraio 20, 2011 a 11:08 am #

    Questa è la cifra esatta del pubblico di Zelig, 3,6 miloni di spettatori, gli altri non sapendo cosa guardera in tv lasciano scorrere le immagini, solo a tener compagnia.
    Infatti appena si presenta qualcosa di buono da guardare, non si disdegna ad usare il dito per cambiare canale.

  11. Top Gum febbraio 20, 2011 a 9:34 am #

    Pronostico per settimana prossima Zelig 4,9 milioni.

  12. Francesca febbraio 20, 2011 a 8:53 am #

    Caro ananas blog,
    il clamore che hanno suscitato Luca e Paolo è dovuto solo al fatto che loro erano a sanremo e Ficarra e Picone a Zelig. Prova ad immaginarti il pezzo di Ficarra e Picone fatto a sanremo. ti invito a farlo: chiudi gli occhi e immagina i titoli del giorno dopo. Tant’è che ficarra e picone hanno gia fatto sanremo portando ciò che avevano fatto già a zelig e … vatti a leggere i titoloni dei giornali.
    ripeto se mi paragoni la satira forte di guzzanti luttazzi a quella di ficarra e picone potrei darti ragione. i due siciliani devono solo imparare da questi due (ammesso che a loro piaccia fare quel tipo di satira), ma se mi dici che ficarra e picone devono addirittura imparare sui ceci da luca e paolo, le cose sono due: o sei in malafede (e non lo credo) oppure conosci poco gli artisti in questione.

    con rinnovata stima
    francesca

    • ananasblog febbraio 20, 2011 a 3:12 PM #

      >Prova ad immaginarti il pezzo di Ficarra e Picone fatto a sanremo.
      Francesca, può anche essere. Diciamo che a Luca e Paolo “è andato tutto bene”: ti sputtanerò, su youtube, ha superato il milione di click in 2 giorni, sono riusciti a infilare l’attualità in tempo reale (battuta sul 6 aprile) e quando erano presenti loro le curve di ascolto sono sempre salite. Dei loro interventi si è parlato molto.
      La differenza tra Luca e Paolo (con un solo autore alle spalle, Martino Clericetti) e Ficarra e Picone (con 22 autori schierati di fronte) è che i pezzi di Luca e Paolo avevano tutti un’idea. Esempio: il pezzo finto assolutorio su Berlusconi è una parodia della mentalità dell’italiano medio. Lo stile è quello dei fratelli m***a (fingo di parlarne bene ma in realtà dico delle cose tremende).
      Ora non si capisce bene che idea ci sia dietro il pezzo di Ficarra e Picone (ginocchiere a parte). Poi non si sa cosa avrebbero fatto se fossero stati presi a Sanremo. Ovviamente.
      L’A

      • Francesca febbraio 20, 2011 a 9:12 PM #

        Intanto grazie pe rla tua risposta,
        credo che la cosa che ci divide sia semplicemente il gusto comico che è per fortuna personale. Se si butta sulla oggettività difficilmente ne veniamo fuori. Io continuerò a rimanere nelle mie posizioni e tu nelle tue. Questo è il bello. Sarà che come carattere sono sempre molto pacata nella vita e nei giudizi, ecco perchè non trovo “giusta” una certa aggressività nei giudizi. I ceci di cui parlavi nel tuo pezzo mi hanno irritata, anche perchè ficarra e picone sono veramente molto bravi e non meritano questo: secondo me ben inteso. la loro storia “impegnata” parla per loro. dietro la loro leggerezza c’è tanto. veditiliiiii ti pregooooo conosciliiii. Luca e paolo poi a sanremo sono stati grandiiii e qui hai ragione. la satira politica sta attraversando un brutto momento perchè la realtà ha superato la fantasia dei comici.

        alle prossime e spero altrettante piacevoli “battibecchi”

  13. Francesca febbraio 19, 2011 a 11:33 PM #

    Francamente trovo anch’io fuori luogo questo rapporto tra sanremo e zelig. Non capisco proprio che c’entra poi il rapporto tra luca e paolo e altri comici. ognuno fa il suo e potremmo discutere ore su chi è “meglio” di un altro.
    unica nota polemica con chi ha scritto la critica: mi sa che non sei molto ferrato sul campo satira politica, se pensi che addirittura si dovrebbe imparare da luca e paolo (bravissimi) dovresti vedere guzzanti grillo e proprio quei ficarra e picone che, non si capisce perchè, hai infilato nel tuo pezzo. Vai a vedere le loro cose e poi giudica. Lo stesso dicasi di luca e paolo, straordinari quasi sempre, oppure cornacchione, stralunato ed essenzialo. Insomma fatti passare un po’ di rabbia, ingiustificata fralaltro.

    grazie per l’attenzione
    ciao a tutti ragazzi
    francy

    • Paridone febbraio 20, 2011 a 1:34 am #

      “Bruciante lezione di satira dalla rassegna sanremese”.
      Mi indichi in quali momenti? oppure mordi qualunque cosa pensando che sia un osso?

      • ananasblog febbraio 20, 2011 a 7:47 am #

        >Mi indichi in quali momenti? oppure mordi qualunque cosa pensando che sia un osso?

        Un piccolo capolavoro di ciò che si definisce “Anacoluto” (una frase priva di nessi sintattici). Bravo Paridone!
        Per contrastare il tuo elaborato dico: “E’ una bella giornata, vado a fare colazione”
        L’A

        • giovanni febbraio 20, 2011 a 10:20 am #

          E fai bene, evidentemente hai toccato sul vivo quindi fatto centro! Buona colazione.

          • Paridone febbraio 20, 2011 a 10:55 am #

            Occhio alla colite

    • AAA febbraio 20, 2011 a 7:21 am #

      Luca e Paolo, bravi ma paraculistici altro che satira.
      Ficarra e Picone carezzano la satira ma non si spingono sul vivo.

      Perché non parlate di Benigni che si è fatto stabilire una cifra sul suo valore, così facendo si pone al pari dei consumisti. Io attiro tante persone quindi mi pagate.
      Non sarebbe stato molto più di buon senso dire “Non voglio vedere soldi o parlare di cifre, voglio che quel padiglione al Meyer venga rimesso a posto.”

      Stabilendo una cifra, potrebbe essere che questa non venga spesa tutta e magari gli torni in tasca qualcosa, e alla fine dei lavori chi si ricorderà più o ne parlerà più?

      A mio avviso nessuna persona vale 250 mila euri per 45 minuti, a questa stregua convalidiamo che una minorenne in quanto tale, valga qualcosa sul mercato del sesso.
      A chi pensa “Uno con i soldi propri fa ciò che vuole”, in realtà ha la sindrome di Berlusconi.

      • Andrea febbraio 21, 2011 a 8:57 am #

        AAA scrive:
        >A mio avviso nessuna persona vale 250 mila euri per 45 minuti,
        Il fatto è che probabilmente hai ragione, nessuno vale 10 anni di stipendi da operaio per 45 minuti.
        Però, allora, il ragionamento vale ancora di più per i calciatori o i tronisti… anzi, andiamo oltre a questi cliché… anche i compensi dei vari Marchionne e amministratori delegati vari sono assolutamente immorali.
        Anche un comico di Zelig non vale i 10.000 euro che prende a serata alla sagra del cinghiale (e glieli danno… caspita se glieli danno…).
        Sarebbe un discorso molto più ampio.
        Però, commentare Benigni sul suo compenso, è decisamente un’argomentazinoe inconsistente.

        > a questa stregua convalidiamo che una minorenne in quanto tale, valga qualcosa sul mercato del sesso.
        Ehi, piano, hai fatto un salto logico assolutamente senza senso: da un lato parli di leggi del mercato, che ti piacciano o meno, sono assolutamente legali.
        Nel caso del sesso a pagamento con minorenni, siamo nell’ambito dell’illegalità, tutt’altra roba.

        • AAA febbraio 21, 2011 a 11:45 am #

          Come darti torto, i paradossi però portano a pensare.
          Siamo in una società che vive e basa le sue leggi di mercato sul desiderio che ha un pubblico nel vedere una persona piuttosto che un’altra.
          Siamo in una società che viaggia per sesso, e quando si trova in luoghi come Thilandia, Cuba, etc. etc. Il mio salto logico un senso ce l’ha.
          C’è chi brama per andare con una minorenne e spesso se la stessa è consenziente si fa pagare ciò che vuole.
          La legalità in Italia è soggettiva.
          Lasciamo i moralismi altrove.
          Rivedendo Benigni trovo che sia stato scarso, demagogico e qualunquista, lasciando stare il cachet che non sappiamo se mai andranno dove, ma sono fatti loro.

          • AAA febbraio 21, 2011 a 8:00 PM #

            Andrea ciò che volevo dire è che se esiste una domanda, altri tendono a soddisfare con un’offerta.
            La legalità e l’illegalità sono soggettive.
            Parliamo di buon senso delle cose … sempre se ti va!

            • anonimo venereo febbraio 21, 2011 a 10:30 PM #

              Il discorso su Benigni è lungo e complicato ma vorrei solo ricordare a vor signori che egli ha inchiodato al teleschermo quasi 20 milioni di spettatori, quanti una finale dei mondiali di calcio con l’Italia tra le squadre protagoniste. Il regista di San Remo ed i suoi produttori (RAI in primis) hanno fatto un mero calcolo economico. Negli ultimi anni San remo era disertata da un pubblico colto ( circa il 20 % del potenziale), mettendo Benigni si sono accaparrati questo pubblico che a quell’ora o non vede la TV o non vede San Remo. La satira di Roberto è stata pungente ma nazional popolare, la Rai ha avuto gli ascolti, ha incassato i proventi pubblicitari con la piena soddisfazione dei clienti, ha risparmiato perchè se non avesse pattuitouna cifra contrattuale a forfait tra SIAE e diritti di immagine ( visti gli ascolti) avrebbe dovuto sborsare molto di più, dov’è il problema? Il Majer..? se io voglio dare i soldi miei al Majer non lo dico a nessuno primo per la Finanza secondo perchè, se sono contro al governo che dovrebbe finanziare il Majer, non voglio impedire che arrivino anche i proventi governativi..

              • AAA febbraio 22, 2011 a 6:27 am #

                Quella dei proventi al Meyerè una CIARLATA a deviare le polemiche.
                Non si sa ancora nulla e nulla e dato sapere, notiziucole mezze inventate.
                Voci atte a destabilizzare l’opinione pubblica, e i grandi personaggi che ben sanno usarle fanno di noi ciò che vogliono.

                La verità è che quest’uomo con una prestazione da cabarettista da laboratorio, inneggiandosi patriota si è fatto valutare su basi CONSUMISTICHE. Tutto il contrario di ciò che ha detto nel suo proclama. I patrioti son morti POVERI ..ALLA FACCIA !!!!!
                Ci ha pensato lui a DARE IL VALORE AGGIUNTO.

                Torno al paradosso, in un mercato dove vedo Uomini sbavare per la mia minore età, la mia freschezza nelle carni fisso un prezzo e se vogliono pagare, che paghino. Saranno fatti miei se sono minorenne, anche se le leggi dicono di non farlo, esiste anche una legge di mercato CHE SOPRA LE PARTI e le LEGGI DEL BUON SENSO.

                Si è bigato ud un bieco gioco consumistico di DOMANDA/OFFERTA, con la cifra di 250mila euro gli hanno pagato la prestazione a “Vieni via con me” e “Sanremo”

                Ero uno dei 20milioni, bene ho spento il televisore prime della fine dell’esibizione.
                Si riguardi il pezzo a SANREMO e lasci da parte la sua DEVOZIONE a Benigni, come ho fatto io e vedrà che torneremo a parlarne.

              • ananasblog febbraio 22, 2011 a 9:58 am #

                >Il discorso su Benigni è lungo e complicato ma vorrei solo ricordare a vor signori che egli ha inchiodato al teleschermo quasi 20 milioni di spettatori, quanti una >finale dei mondiali di calcio con l’Italia tra le squadre protagoniste.
                è un buon argomento
                LR

    • ananasblog febbraio 20, 2011 a 7:42 am #

      >Francamente trovo anch’io fuori luogo questo rapporto tra sanremo e zelig

      Francy, il rapporto è che si sono sovrapposte. Mentre, se facevi la spola tra I Raccomandati e Zelig, la prima sembrava una trasmissione vecchia, desueta, giurassica, venerdì è successo il contrario: Zelig sembrava invecchiata di colpo. Il clamore che hanno suscitato Benigni e Luca e Paolo contrasta col totale silenzio che ha accompagnato la blandissima satira di Ficarra e Picone. L’unica cosa che aveva mordente era l’imitazione della Santanché non a caso scomparsa dopo una puntata.
      L’A

  14. mile febbraio 19, 2011 a 4:59 PM #

    ahimè è vero! sono critical chic. il fatto è che zelig non mi fa più ridere. e tu dirai: che lo guardi a fare? qui non si tratta di fare paragoni tra uno spettacolo o l’altro, ma sulla diversità di satira. scusami, rispetto il tuo parere, ma la penso diversamente. e se questo significa che sono critical chic sono contenta. baci baci

  15. Pino febbraio 19, 2011 a 4:06 PM #

    critica infelice.

    Che c’entra ragazzi mettere a paragone due cose come Zelig e Sanremo?
    Sanremo è un evento. Zelig un programma. E poi, scusate, andatevi a vedere Ficarra e Picone che ogni venerdì fanno inginocchiare il ministro Alfano ogni volta che lo chiama Berlusconi. Per non dire della loro storia. Oppure guardate cosa fa Cevoli a Zelig, a proposito di politica. Ascoltate anche Mister Forest o la Cortellesi. Ognuno fa il suo mestiere lo fanno bene Luca e Paolo ma anche gli altri. Perchè dovete fare sempre o di qua o di là? Ps: non è che siete un po’ critical chic?

  16. mile febbraio 19, 2011 a 1:20 PM #

    Dovrebbero imparare davvero a fare la satira da luca e paolo, che a sanremo in prima serata e con un parterre affollato da politici di tutti i tipi non hanno avuto paura a fare i loro pezzi veramente graffianti e strepitosi.

  17. Top Gum febbraio 19, 2011 a 11:35 am #

    Penso rimetterò via il pendolino, visto che ho sbagliato per eccesso.

    • giovanni febbraio 19, 2011 a 12:53 PM #

      No dai, sei stato bravo, in tutti i sensi!
      La comictà spumeggiante, ficcante e fresca di Luca e Paolo sia cantate che recitata lascia uno spiraglio di speranza affinchè finisca il monopolio zelig e in tv si possano vedere dei veri professionisti con qualcosa da dire e che possono dare lezioni sul far ridere senza volgarità, esattamente come hanno sempre fatto i grandi comici! Se zelig diventa un carrozzone (come l’Italia) tenuto in piedi solo per dare stipendi ad amici e clienti vari forse sarebbe un bene che affondasse prima possibile perchè sta facendo grossi danni alla tv e alla comicità!

  18. A. febbraio 19, 2011 a 11:13 am #

    ” Lo scopo sembra quello di formare una burocrazia autorale, separata dalla gerontocrazia al comando, in cui i comici vadano a impantanarsi per anni.” potresti gentilmente farmi analisi logica e grammaticale di questa frase?
    Le notizie che dai sono tutte vere? Se fosse cosi complimenti fai un lavoro difficile. Tanti abbracci.

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