Provate a fare la domanda “conosci un’autrice donna?” (riguardo al settore comicità) e otterrete sguardi perplessi, imbarazzo, incapacità di fare nomi spendibili.
Le quote rosa comiche, riguardo la categoria autori, sono inesistenti, mentre nel campo attoriale c’è almeno una minoranza ben agguerrita. Zelig sembra vantare solo una donna (Giovanna Donnini) su 22 che firmano la trasmissione. Mentre sul palco ci vanno la Cortellesi, Teresa Mannino, Debora Villa, Lella Costa, Katia e Valeria, Marta Zoboli (dei Sagapò).
Va peggio a Colorado (nessuna donna autrice, tante “olgettine”). Gli autori di Geppi Cucciari sono tutti maschi. Così succede a Quelli che il calcio… nonostante la conduzione femminile e la presenza della grandissima Virginia Raffaele. Così a Central Station… Eccetera eccetera.
Anche nel campo sitcom/sketchcom la presenza è evanescente. Persino in uno show “in rosa” come Così fan tutte si registra l’en plein di uomini autori, a parte uno o due junior donne.
Le donne non capiscono le battute, quindi non sono capaci di scriverle? L’ambiente è maschilista e ripiegato su se stesso? Forse la seconda riposta è più valida.
A riprova c’è il formidabile Avanzi, con a capo un “triunvirato” di donne (Serena Dandini, Valentina Amurri, Linda Brunetta), conduzione femminile, regia femminile (Franza di Rosa) e cast a trazione femminile. Da allora c’è stata una regressione non solo di presenza, ma anche di qualità…
Allora viene voglia di fare come lo zio matto del film Amarcord: arrampicarsi sull’antennone della Rai di corso Sempione o su quello Mediaset di Cologno Monzese e di mettersi a urlare “Voglio una donnaaaaaaaaaa”. Col rischio che arrivi una suora a tirarti giù e a portarti in manicomio.
La Redazione di Ananas Blog (è un lavoro pulito, ma qualcuno lo deve fare)
L’ha ribloggato su Patataridense ha commentato:
Mimose tante autrici poche, questo era il sottotitolo di un articolo – non troppo recente ma ancora aderente alla realtà odierna – di Ananas Blog nel quale si faceva notare come la presenza femminile nei team di autori comici televisivi sia assolutamente esigua, se non addirittura inesistenze. I motivi possono essere tanti, primo fra tutti è che probabilmente ci sono meno femminucce che “da grandi” vogliono fare le autrici comiche, ma è davvero questo il motivo principale? Scopritelo su Ananas, un blog dedicato al cabaret italiano sia televisivo che dal vivo, che vale assolutamente la pena di tenere d’occhio. Un blog senza peli sulla lingua, che non teme, quando è necessario, di scoprire qualche altarino.
ma poi come è andata a finire? 🙂
Tutte (o quasi) le comiche rinchiuse nei camerini zelig sono autrici dei loro pezzi. Alcune si avvalgono della consulenza dell’autore, il quale, spostando un paio di virgole e cambiando 2 capoversi, poi si bea dell’eventuale successo dell’artista. In caso di insuccesso, sfoga la sua rabbia repressa da comico mancato sulla poveretta, a colpi di:TE L’AVEVO DETTO CHE NON FUNZIONAVA!
>Tutte (o quasi) le comiche rinchiuse nei camerini zelig sono autrici dei loro pezzi.
Giulia, ciao, brutale definizione della realtà…
L’A
..Eccomi! Presente ! Sono proooooooonta ! (sul tono di sono Fiiiiiiiinte della pubblicità)… rimandata a settembre da tutti gli autori maschi in circolazione.. pur essendo dotata di grande comicità .. ( e non sto facendo training autogeno alla mia autostima) sto quasi pensando di snobbare il cabaret live per dedicarmi solo al teatro .. differenza .. cabaret ci sali da sola sul palco .. con il presentatore o il disturbatore.. spesso aspetti il tuo turno con il cartellino con scritto il minutaggio come dal salumiere.. ti diverti con gli amici e amiche ma respiri una gran aria di competizione.. come nelle squadre di calcetto.. a teatro sei sempre con i tuoi amici.. e si è tutti lì per lo stesso scopo dalla convocazione ai saluti finali e ci si ascolta per tutto il tempo e non ci si parla dietro con gli occhi pieni di invidia se il pubblico fa l’applauso al tuo compagno… ma soprattutto dove ci sono registi che sanno cosa vogliono tirare fuori da un attore perchè hanno in testa il risultato finale .. non come gli autori dei comici “che ricercano”.. o meglio fanno ricercare (magari per 1 anno intero) al comico/comica per poi godere come un pazzo e dire… mmmmh non ci siamo… non va bene… già visto.. già sentito.. Oh Mi SONO SFOGATA GRAZIE !
beh.. comunque lunghi anni di consigli di molti autori uomini mi hanno insegnato… e quindi penso di aver imparato a ragionare come ragionano gli autori uomini.. e di avere tanti personaggi in testa da cucire sulle spalle di comici.. o comunque una testa pronta a seguire il filone dell’umorismo di un pezzo / personaggio già impostato.. Comici alla ricerca di un autrice.. se volete sono qui… ma tanto un uomo non si fida mai del parere di una donna… eccezion fatta per la mamma !! Ciao!
>ASPIRANTEAUTRICEDONNAOFFRESI
Manda generalità a: ananasblog@libero.it
Credo che quanto da te descritto sia esattamente quello che si voleva ottenere no? Stroncate sul nascere,ruoli da cretine per una stagione (ohps mi viene proprio in mente l’Arione – con tutto il rispetto ma siamo seri,non è nemmeno brava come comica – l’ennesima meteora femminile),devono fare da contorno,da spalla,da riempitivo e poi nel nulla. Mentre le maggiori trasmissioni si basano su uno zoccolo duro maschile ormai datato e scontato,ognuno si tiene il suo pezzettino di orticello,nessuna donna appartiene a baronie o siede nella stanza dei bottoni. Bella scusa inventare l’8 marzo!Vecchioni scrisse “Una città senza donne”,non è difficile immaginare che a forza di misogeni ogni campo della vita verrà svuotato di un valore aggiunto inesistimabile e unico……amo le donne con cervello.
Provoco : meno gay power e piu’ women pride!
Caro/a Giovanni,
fai conto che io abbia una penna rossa in mano.
Hai visualizzato? Bene.
La acca nella parola ohps te la crocetto. Via, è di troppo.
Ops è più che sufficiente. O, se vogliamo “BritneySpearsizzarci” -passami il termine-, possiamo usare Oops.
Altra correzione:
(“Oops!… I did it again”)
Un mEsogino non so cosa sia.
La definizione corretta è mIsogino.
E, purtroppo, il mondo ne è pieno, su questo hai ragione.
Amo le donne e gli uomini che sanno scrivere correttamente.
Con tutto il rispetto [Cit.],
Crosta
Teoclo, dacci un taglio.
Perchè non ti operi, passata la legge sulle quote rosa potresti avere delle chance…
Zac e Teoclo: tipico esempio di umorismo triste maschile
A giudicare dallo scarno (eufemistico) numero di commenti femminili su ‘sto blog, mi sa che le donne si tengono alla larga anche da qui.
A central station c’è Annalisa Arione
>A central station c’è Annalisa Arione
Bene, su quanti?
bè annalisa arione io me la ricordo più come comica che come autrice…
era solo per informazione
>era solo per informazione
Prende decisioni o resta una “figura marginale”?
Pensavo che fosse una buona notizia…
>Pensavo che fosse una buona notizia…
Lo è, anzi, stiamo cercando…
L’A