Anatomia di uno zimbello (televisivo)

23 Giu

Uno dei fenomeni peculiari del bizzarro mondo comico televisivo italiano è la figura dello “Zimbello”, detto anche “Riempitivo”. Si tratta di una figura destinata a passare, che viene messa in tv proprio per la sua debolezza comica. Il vero problema è questo: lo Zimbello sa di esserlo, oppure è preda di aspettative segrete e struggenti?

Nel primo caso si tratterebbe di un gioco condiviso, nel secondo di una forma di crudeltà, carica di un cinismo disgustoso. Siamo sul filo: potrebbe essere un modo irresponsabile di usare le persone oppure una fucina di talenti… ah saperlo!

Lo zimbello (o Riempitivo) viene valorizzato ben oltre i suoi meriti. E’ come se i capi ci dicessero: “Oh che giusti che siamo, quanto siamo fighi, creiamo l’oro dal nulla!”. Allo stesso modo gli altri comici, i conduttori risaltano nella pochezza altrui. Possono ammazzare il Riempitivo di battute prendendosi loro tutte le risate, tanto poi il gioco funziona comunque.

Può darsi che il Riempitivo (o Zimbello) destinato comunque a una carriera breve e deludente, non abbia tutti gli strumenti per affrontare quel tipo di avventura. E’ molto probabile che diventi un fedelissimo verso chi gli ha dato la grande opportunità. Quelli bravi sono diversi: rompono le palle, se dici una boiata ti guardano storto, con quell’aria che mette il capo di fronte alle proprie debolezze.

Nessun capetto televisivo vuole mostrare i propri punti deboli e c’è gente che lo fa. Magari non ti manda a quel paese, ma il sottile disprezzo te lo fa arrivare. Il Riempitivo (o Zimbello) no: qualsiasi cosa tu dica o faccia ti guarderà con lo sguardo adorante. Non concepirà altre strade, non andrà alla concorrenza.

Questi aspiranti comici sono “star” non solo televisive, ma anche “star dei provini”. Esiste il Riempitivo da tv e quello da provino e da laboratorio. Il principio è lo stesso.

Il vero problema è lo stato psicologico di questa categoria: qualcuno di loro è in gravi difficoltà? Qualcuno sta uscendo devastato dall’esperienza? Può essere aiutato?… Queste domande te le fai se provi empatia, altrimenti guardi il riempitivo, ridi e ti compiaci di quanto sei figo. Forse ti ritieni figo e creativo, ma se tu fossi un uomo gli avresti detto “Non fai ridere, frequenta un buon corso di recitazione, ci vediamo tra 3 anni”.

Ecco, se non hai preso questa posizione ferma, tanto uomo (nel senso nobile del termine) proprio non sei.

Ananas Blog (l’unico servizio pubblico cabarettistico)

2 Risposte a “Anatomia di uno zimbello (televisivo)”

  1. rael luglio 1, 2012 a 11:26 PM #

    sono un po’ OT, ma volevo sapere che fine ha fatto Natalino Balasso?

    • ananasblog luglio 2, 2012 a 4:09 PM #

      >sono un po’ OT, ma volevo sapere che fine ha fatto Natalino Balasso?

      Fa teatro

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