Made in Sud, approdata con buoni risultati su Rai 2 in seconda serata (dal 2013 al giovedì), lascia la solita domanda: vorranno davvero fare concorrenza al monopolio Mediaset – Zelig Colorado? Questo monopolio ha affondato la comicità italiana e l’ha ridotta a uno scalettone privo di anima e di contenuti. Ha praticamente reso il comico un essere inoffensivo. Anche se il momento non è mai stato così favorevole (complice il declino del berlusconismo) c’è da pensare che il salto della quaglia sia ancora lontano.
Prendendo a prestito una famosa battuta dal film Scusate il ritardo: ad un Lello Arena che diceva “Meglio un giorno da leone che 100 da pecora”, Massimo Troisi suggeriva di farsi “50 giorni da orsacchiotto”. Ecco, forse questa è la strada più consona a un’operazione come quella di Made in Sud: un format che ti consenta di vendere meglio gli artisti della tua agenzia, di fare grandi serate collettive nei palazzetti, ma… Poi piazzi Enzo e Sal e i Ditelo Voi a Colorado… e se a Zelig chiamano Alessandro Siani che fai, non lo mandi? (magari a promuovere una pellicola prodotta dalla Colorado Film).
Insomma, l’indipendenza produttiva è una bella cosa, altre zone d’Italia non hanno questa fortuna, ma riconoscendo sempre la superiorità dei due format dominanti. Anzi, c’è la necessità di produrre comicità che sia Zelig – Colorado compatibile (della serie: si sa mai) o che arrivi o che sia passata da quelle parti, rimanendo sempre uguale a se stessa. Perché alla fine i “numeri importanti” li fanno sempre le trasmissioni che si concepiscono a Cologno Monzese e a Sesto San Giovanni.
Inoltre Made in Sud soffre della zavorra di essere percepita “poco nuova”. Non che la novità sia sempre positiva, anzi è la causa principale della banalizzazione comica, della “personaggite acuta”, diciamo che soffre di troppi strizzamenti d’occhio non solo a Zelig – Colorado, ma anche a Bulldozer, Convenscion, Drive In, Insomma, il rischio è che ci sia una patina di “anziano”, non per come venga giudicata dagli addetti ai lavori, ma per come venga percepita dal pubblico stesso… in tal caso fare numeri importanti magari in prima serata (come sta facendo Crozza, cui il pubblico tributa il marchio di qualità e innovazione) è impossibile.
Poi ci sono altri fattori in gioco: la crisi profonda di Mediaset, lo svuotamento di Rai 2, il CDA della Rai ancora a maggioranza PDL (un partito che quasi non esiste più!) e qui siamo in giochi politici più grandi di noi; mentre lo stato di sostanziale sottomissione psicologica verso viale Monza 140 (con Bananas mai così debole come in questo periodo) è una questione politica che ci riguarda tutti, che potrebbe prefigurare addirittura 100 giorni da leone (se non ora quando?), ma che forse consiglierà i più rassicuranti 50 giorni da orsacchiotto.
Ananas Blog (l’unico servizio pubblico cabarettistico)
un altro schema per far ridere? invece di 2/3 minuti ai comici diamoci 7/10 minuti, così invece che solo battute e tormentoni vedremo delle situation comic. Ma te lo fanno fare? Nooo!!! si dice che è un vecchio schema.
in effetti non è facile
Made in sud è un programma fatto molto bene, è ineccepibile questo. Ha un gran ritmo e i presentatori sono molto bravi a tenere il programma. Bisogna essere onesti nel dire che è tecnicamente un prodotto fatto bene. Poi si può anche dire che a quell’ora possono anche rallentare e mettere più monologhi, ma questa è un’altra storia. Ma come programma è collaudatissimo… in prima serata su rai due 3 milioni sono un possibile bersaglio
se fa 3 milioni festeggiamo
Rael che a te non piaccia mis è accettabilie. Ognuno ha i suoi gusti, ma lo schema “avanti il prossimo” non lo ha inventato mica Zelig o Colorado. Esiste da sempre. Da quando nello spettacolo esiste il “numero” esiste anche “e il prossimo numero è…”. Da i tuoi commenti traspare un astio personale. Hai fatto il provino con la Gregoraci e non ti hanno preso?
nessun provino, semplice spettatore…dopotutto anche il padrone di casa non ama lo schema usato dalla trasmissione né il contenuto (condito anche dalle solite offese “simpatiche” verso le donne)….quindi non è astio personale, è un parere personale, come il tuo.
Se il padrone di casa sarei io, non credo di aver mai detto di non amare lo schema o il contenuto!!! Mah…
il padrone di casa del blog Gavelli…mi son spiegato male.
Caro gavelli, se posso permettermi, guarda che non tutto ciò che viene fatto di comico in Italia, viene fatto per fare guerra a qualcun altro! Nessuno ha intenzione di fare gli ascolti di Zelig, o di affondare altre corazzate. Stiamo cercando di fare un buon programma. Stop!
Beh, non si parla di guerra, ma di monopolio versus concorrenza. L’A
non ci state riuscendo, detto con onestà 🙂
Beh…qualcuno diceva che solo i grandi si mettono in gioco, anche rischiando di sbagliare. I mediocri si limitano a non fare!
Non siete grandi, mettetevelo in testa…siete l’ennesima copia di Colorado, Zelig, Bulldozer e via dicendo.
Non esageriamo, vediamo come butta, non è facile liberarsi della maledizione dello scalettone e dalla sindrome Bisio-Hunziker
Rael percepisco troppo astio nelle tue risposte!:) non saremo grandi, ma almeno ci mettiamo in gioco. Non come i mediocri che si limitano a criticare da dietro uno schermo del pc!!! Era questo il senso! Ah, e sentiti pure chiamato in causa se vuoi!;)
chi fa spettacolo deve accettare gli applausi e le critiche…la mediocrità non si quantifica così 🙂
…e le critiche vanno motivate…
ho motivato: il programma così com’è è la copia napoletana di tante altre trasmissioni, sul genere Zelig/Colorado…è possibile che in Italia non si possa usare un altro schema per far ridere in tv?
Ah ecco! La tua “sottile critica”, che definirei attenta e acuta si risolve in “è una copia i Zelig e Colorado”…ebene!
http://pubblicogiornale.it/attualita/social-tv-twitter-nielsen/ tra un po’ (o stanno già) monitorando i commenti via Twitter delle trasmissioni tv. Non sottovaluterei il fatto che Made in Sud generi così tanti commenti (anche se non sempre c’è quello che si desidera). L’A
non trovo altra descrizione al programma…già prima di iniziare sapevo già cosa si sarebbe visto…brutta cosa!
Infatti tu ne capisci invece? poveretto…
Programma orrendo comicità vecchia e provinciale.