Comici travolti dallo Tsunami Beppe Grillo?

23 Feb
Siamo il cabaret, il potere non ci teme...

Siamo il cabaret, il potere non ci teme…

Mi chiamano addirittura al mattino prestissimo per lamentarsi del fatto che, guardando Facebook, sembra che un sacco di comici stiano diventando degli attivisti del Movimento 5 Stelle. “Ma se in questi anni se ne sono stati sempre zitti verso il potere, tutti lì a strisciare per fare tv, a censurarsi da soli, per non rompere le scatole a nessuno, nella speranza di arricchirsi” è il corollario dell’invettiva. Torno a dormire una mezzora poi mi alzo e accendo il computer. Sì, in effetti sembra così. Qualche onda dello tsunami grillino sembra arrivata anche nel mondo del cabaret.  

Per esempio il comico di Zelig Giancarlo Kalabrugovic ha messo nella copertina del suo profilo Facebook la foto del “Mandiamoli tutti a casa” e nela foto del profilo il logo dell’M5S. Con tutto l’affetto del mondo verso questo simpatico comico, ma si potrebbe obiettare che portare per anni un personaggio fatto di tormentoni, giochi di parole, rumori di scooter, imitazioni di Ornella Vanoni e Mara Maionchi, all’interno di un varietà comico che è una cassaforte per gli utili Mediaset, non è la credenziale più grande per dire “mandiamoli tutti a casa”*. Esempi simili ce ne sono diversi.

Più credibili sembrano persone tipo Sergio Silvestri, fuori da ogni logica commerciale televisiva e da molto tempo vicino alle posizioni di Beppe Grillo (prima che diventasse così travolgente).

Poi ci sono altri che si sono schierati su posizioni critiche verso il comico genovese. Si può citare un altro genovese, comico e autore, Matteo Monforte, che ha espresso con pacatezza la sua visione critica (non ho mai visto uno tsunami costruire). Poi c’è chi si è impegnato in campagna elettorale, come Geppi Cucciari che ha affiancato Bersani al comizio di chiusura a Napoli. Claudio Bisio ha fatto parte degli artisti che appoggiavano Ambrosoli alla Regione Lombardia.

Esiste il filone più generale della cosiddetta antipolitica, il postare o il condividere slogan contro la casta politica. Forse non molti comici sanno che quel filone, che molti prendono tremendamente sul serio, è oggetto di una satira ferocissima. Basti guardare l’esilarante Siamo la gente, il potere ci temono. Oppure il più analitico e riflessivo Movimento dei Caproni.

R. Gavelli Amministratore di Ananas Blog (l’unico servizio pubblico cabarettistico).

*Se per anni hai aderito all’estabilishment comico (Zelig) e a quello televisivo e politico (Mediaset + Berlusconi) non sei credibilissimo nel dire “Tutti a casa!”. Lo sarei di più io che sono sceso in campo in modo netto contro l’estabilishment comico rischiando in prima persona. Ma non lo dico, anzi: voto PD e ho pure la tessera della CGIL (sezione Nidl). Ciapasù!

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9 Risposte a “Comici travolti dallo Tsunami Beppe Grillo?”

  1. Anonimo febbraio 24, 2013 a 8:40 am #

    Kalabrugovic è un cittadino libero e può dire ciò che vuole! Anche Paolo Rossi ha lavorato per Fininvest e allora! Anche tu hai lavorato per Zelig, quindi anche tu non sei poi tanto antipolitico.

  2. Anonimo febbraio 23, 2013 a 5:51 PM #

    Ma cosa c’entra? Ci sono realtà televisive che fanno finta satira come striscia e vari comici. Kalabrugovic non fa satira, riesce a far ridere con altro, magari non riesce a trattarli certi argomenti in chiave comica, non è da tutti fare satira. Di sicuro non fa la finta satira che fanno tanti. Uno può fare ridere in maniera grottesca e demenziale ma avere un’idea politica che comunque in borghese può esternarla in interviste, nel suo blog o in un social network.

    • ananasblog febbraio 23, 2013 a 6:00 PM #

      e lo vieni a dire a me? Mi buttano giù dal letto all’alba per lamentarsi!!! L’A

  3. sportingrobin febbraio 23, 2013 a 3:29 PM #

    Non intervengo mai su questo Blog, ma il commento a Kalabrugovic mi sembra sciocco ed insensato. Quindi a ragion di logica dovrebbe votare PDL?
    Francamente non sono d’accordo.

    Robin Scheller

    • ananasblog febbraio 23, 2013 a 6:48 PM #

      Allora non chiamatemi al mattino presto (senza sapere che già faccio levatacce oscene e poi cerco di recuperare un po’ all’alba). L’A
      Poi senza suonare la fanfara, ma sono più credibile io come antipolitico e antisistema di Kalabrugovic e di tanti altri, tiè!

      • Anonimo febbraio 24, 2013 a 12:35 am #

        A Robbè, ma chi te cerca?
        Si te butteno giù dar letto, ma sarà colpa nostra?
        E si ce volevi fà sapè che sei antipolitico fatte st’acronimo: sono tutte illazioni che arginano zanzare zebrate italiane.

        • ananasblog febbraio 24, 2013 a 9:41 am #

          mestamente osservo ripetersi tentazioni antipolitiche che ci ingarbuglieranno

          • Anonimo febbraio 24, 2013 a 5:43 PM #

            La politica è una delle più alte espressioni dell’intelletto umano.
            Quella che in Italia chiamiamo ‘politica’ è un insieme di interessi oligarchici e di lotte per la conquista del potere. Cosa che ha decretato il decino della nazione e ci ha posto su un abisso.
            Non siamo noi che siamo antipolitici.
            Sono loro che sono antiitaliani.

  4. Anonimo febbraio 23, 2013 a 2:24 PM #

    Mi stupisce vedere la politica trattata in questa sede ma se così è,. ben venga.
    Direi che, in tutto quel che queste elezioni possono rappresentare, limpatto sul mondo del cabaret è davvero l’ultima cosa.
    Certo, ognuno guarda al proprio orticello.
    Motivo per il quale, gli ultimi 70 anni sono andati come sono andati.
    Se dei comici – che magari lavorano o hanno lavorato, come l’Amministratore- per Mediaset, sentono l’impulso a cambiare le cose non vedo come ciò possa essere deprecabile.
    Anzi, direi che sarebbero i primi ad avere qualcosa da perdere e quindi il gesto assumerebbe un carattere di vera conversione.
    A patto, naturalmente, che non siano solo post su FB ma un voto vero e proprio.
    E quello per M5S esprimerebbe una volontà di cambiamento.
    Non vedo cosa ci sia di male in questo.
    Se qualcuno obbiettasse qualcosa circa i programmi politici etc., suggerirei di guardare la bella intervista a Travaglio dove dice la sua su programmi & C.

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