Genova per due…

12 Mar

Questo articolo non parla assolutamente di plagi o di copie. La versione “bignami” dei classici del teatro, della letteratura, dei miti religiosi, eccetera, è assolutamente libera e chiunque può farlo. (Per esempio il celebre spettacolo “Tutto Shakespeare in 90 minuti” gira da una trentina di anni). Questo articolo parla dell’opportunità o meno di portare in tv qualcosa di simile a ciò che un collega sta già facendo. Questo articolo parla di un codice deontologico tra professionisti della comicità (che purtroppo non è mai stato scritto). Questi sono i temi del post. Chiunque volesse lasciare dei commenti è pregato di farlo in modo appropriato.

Maurizio Lastrico, da Genova, nell’ultima puntata di Zelig ha portato la versione zip –riassuntino – dell’Antico Testamento (guarda il video). In precedenza aveva fatto il Vangelo. Ho subito pensato a un altro comico della scena genovese, Alessandro Bianchi, che ha in repertorio qualcosa di simile da almeno 13 anni, fin da quando faceva parte dei Cavalli Marci. Questa cosa è ben visibile sul suo canale YouTube, in cui sono caricati un riassuntino di Giulietta e Romeo del 2000 (Cavalli Marci) e un Orfeo ed Euridice fatto al Teatro della Tosse di Genova il 31 dicembre 2012 (in quell’occasione è stato fatto un altro riassuntino, come recita la didascalia del video). Insomma: non solo repertorio, ma anche “produzione recente” (guarda i video in fondo all’articolo)

Visto che Genova è un ambiente fatto di luoghi ricorrenti e di artisti che interagiscono, che si conoscono bene tra loro, è altamente possibile che Maurizio Lastrico conoscesse bene l’attività del collega più “esperto”.

Portare versioni zippate dei classici in tv a Zelig, può determinare in chi faceva qualcosa di simile prima, di sentirsi dire: “Ehi, ma fai i pezzi di Zelig”. Oppure addirittura di vedere il proprio repertorio “poco utilizzabile” in campo televisivo, visto che la tv funziona per SIMILITUDINI.

Questo è il danno che si può causare a un collega, è molto facile da capire quali possano essere le conseguenze. Non servono discorsi arzigogolati.

Allora, che cosa direbbe un codice deontologico che regolasse la professione del comico? Che il primo che arriva in tv è quello che ha ragione? Che non esiste alcuna controindicazione nel fare una cosa del genere? Oppure che si tratta comunque di “furto di idee”? Oppure che è una cosa non sanzionabile, ma comunque poco corretta? Su questo tema arriverà un sondaggio…

Anno 2000:

Anno 2012:

R. Gavelli Amministratore di Ananas Blog (l’unico servizio pubblico cabarettistico)

9 Risposte a “Genova per due…”

  1. Andrea marzo 14, 2013 a 11:53 am #

    Dico la mia, da professionista ma che per un motivo o per l’altro non bazzica né laboratori né concorsi né in tv (non che mi faccia schifo, ma le mie strade, al momento, vanno altrove).

    L’originalità assoluta è una chimera.
    Forse non è già stato fatto tuuuuuuutto, ma probabilmente qualcuno ha avuto un’idea simile, prima o in contemporanea a te. Magari uno sketch è stato partorito uguale da 2 amici una sera in un pub, e morto lì… pensare di essere gli “unici a cui vengono le idee è spesso presuntuoso.

    Tutti, consciamente o inconsciamente, rielaboriamo stimoli che ci vengono dalla nostra educazione e dal mondo attorno a noi. Esiste una memoria “genetica” che ti riporta a petrolini, anche se non l’hai mai visto di persona, che ti riporta al giullare, che ti riporta al teatro greco, anche se non te ne rendi conto. Poi, esistono nuovi modi e nuovi mezzi, che ti permettono di rielaborare in chiave originale i soliti temi.

    Poi esistono, appunto, dei “grandi classici”, dei “format” che legittimamente puoi inserire nei tuoi spettacoli, un po’ come il jazz: ci sono degli standard comuni, sono tanti, qualcuno più inflazionato di altri, ma alla fine sono sempre quelli, ed ogni musicista se ne appropria risuonandoli a modo suo. Chi suona bene, chi suona male, e la popolarità non sempre è legata al talento, come in ogni cosa.
    Poi ci sono musicisti che creano melodie originali, spesso contaminando generi o approfittando di nuove tecnologie: a volte il risultato è geniale, non sempre è buono ma a questi artisti va il mio plauso, sempre e comunque.

    Da cui, il mio commento:

    1> rifare storielle in breve (che siano classici o meno) è un “format”, esatto, come ne esistono altri. Non l’ha usato e non lo useranno solo Alessandro o solo Maurizio; probabilmente l’ha fatto anche Bisio una sera di 15 anni fa, probabilmente in contemporanea la stessa sera lo facevano diverse decine di artisti in locali e localetti e parrocchie in giro per l’italia. E decine di artisti probabilmente lo stanno facendo ancora, anche stasera.
    Ciascuno a modo suo, ma evitiamo la parola “plagio” per questi “esercizi” di comicità.
    Beninteso, questi esercizi va benissimo farli in serata, farli sul palco, improntarci anche un intero spettacolo sopra, è come attingere repertorio dalle barzellette, è una cosa che si fa, anche inconsciamente a volte. Il plagio è compiare un’intera struttura, personaggi, testi, musiche e luci, atmosfere.

    2> però vorrei vedere, in tv qualcosa di più dei format che fanno tutti; oppure dovrebbero essere fatti in maniera talmente originale e geniale che… ok, scusate, dimenticavo di star parlando della tv.
    Magari, starebbe a noi artisti essere un po’ più esigenti da noi stessi,

    ((PS: prima di essere frainteso, non sto dando giudizi su Maurizio o Alessandro, che non conosco, casomai ho giudicato vecchio il format.))

  2. alessandro marzo 14, 2013 a 10:03 am #

    Ciao sono Lesc
    mi ha chiamato Maurizio scusandosi e dicendomi che il pezzo non lo farà più.
    Io sono per la libertà e vorrei che questo caso muovesse a qualcosa di più costruttivo di: non lo faccio più.
    Vorrei che Maurizio uomo di enorme talento non si sentisse limitato ma anche che la mia futura utilizzazione di tale materiale non fosse limitata.
    Mica li ho inventati io i riassuntini. Che fare? Secondo me servono dei principi, un codice deontologico come giustamente accenna il bel Gavelli
    Tempo fa scambiai messaggi con Mauri e la cosa si concluse con la comune approvazione del principio che lo “LO STILE E’ INIMITABILE” .
    Può bastare a sentirci liberi di giocare con le idee anche se utilizzano format simili? Secondo me si, succede con le imitazioni, succede con i dialetti, succede con le battute.
    Inoltre credo che il pubblico colto che sa fare distinzioni ed eventualmente riconoscere somiglianze è limitato e in grado di confrontarsi e capire.
    wikipedia alla voce plagio dice: “Con il termine plagio, nel diritto d’autore, ci si riferisce all’appropriazione, tramite copia totale o parziale, della paternità di un’opera dell’ingegno altrui”. Non mi pare che Maurizio usi il mio stesso materiale. I riassuntini sono un format. come i tg, solo meno usato. o no. Io non lo so, dite voi che avete la giusta distanza per capire e valutare.
    Non chiudiamoci le prospettive, siamo tanti, ma parliamone e proponiamo un decalogo in cui finalmente c’è un orizzonte di riferimento. Fate delle proposte, vi prego, la chiusura no.
    ciao
    Lesc
    p.s. e state calmi

  3. voga marzo 13, 2013 a 12:33 am #

    posso dire che solo un incompetente in malafede riesce a vedere somiglianze oltre all’idea che sì possano sintetizzare dei Classici? come dire che Alessandro bianchi ha plagiato petrolini e il quartetto cetra. sinceramente non capisco se lei, gavelli, ci è o ci fa

    • ananasblog marzo 13, 2013 a 5:50 am #

      C’era scritto di commentare sul tema del post, non di insultare fraintendendo (apposta) oh gigantesco finto ******, il ***** è in fondo a sinistra, puoi accomodarti. L’A

      • Anonimo marzo 13, 2013 a 4:17 PM #

        ATTENZIONE!
        ERRORE!!
        SVISTA!!!!!
        Se si inizia l’articolo dicendo ‘qui non si parla assolutamente di plagi’, l’effetto è che si ottiene solo un commento!!!!
        Correggete subito!!!!!!!!!
        Sennò come fate a dire che il blog è seguito?

        PS:
        la smettete di distribuire insulti a chiunque non la pensi come voi? Tipo il tizio qui sopra chiamato ‘finto stupido’ e consigliato d’andare al cesso? Ci sono tanti blog ben amministrati. Prendete spunto.

Trackbacks/Pingbacks

  1. aggiornamento sulla correttezza tra colleghi… | - marzo 14, 2013

    […] ha rinunciato a portare alla prossima puntata di Zelig lo sketch dei riassuntini (leggi post Genova per due), che aveva innescato anche un sondaggio sulle “similitudini” (vedi sondaggio). Se […]

  2. Sondaggio: similitudini e correttezza tra colleghi | - marzo 13, 2013

    […] spunto dal post precedente (vedi articolo) proviamo a lanciare un sondaggio che tenti di fare chiarezza su un tema scottante come quello […]

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: