Mentre l’ultima puntata di Zelig Circus non ha fatto il “mini botto”, nonostante gli ammiccamenti alla cultura pop (vedi duetto Vernia – Mengoni; Perroni – Gazzè): in totale 3.683.000 telespettatori, share del 14,74%, e Zelig Night avrebbe fatto 2.618.000 telespettaori e lo 18,12% di share (riforma auditel quando?) Zelig si è sovrapposta per 50 minuti con Made in Sud (vedi post precedente) che ha fatto 909.000 telespettatori, e lo share del 6,12% (probabilmente togliendo spettatori all’ammiraglia banananifera).
Nella sovrapposizione si è capito che gli scalettoni sono tutti uguali, con la differenza che a Zelig c’hanno un minimo di alibi culturale, hanno il rimorso della grande tradizione milanese (quasi del tutto persa), ognitanto cercano di mettere il pezzettino di qualità pseudo teatrale, mentre Made in Sud è più “urlata” e senza sensi di colpa verso il cabaret perduto.
Visto che Made in Sud (puntata guardabile sul sito rai.tv) riprenderà appena giovedì 4 aprile, evitiamo il resoconto di quella del primo aprile, più o meno ripetitiva rispetto alle altre. Da segnalare però l’esordio di Santino Caravella, pugliese, che fa il personaggio del lavoratore precario multiplo.
Ananas Blog (l’unico servizio pubblico cabarettistico)
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