La seconda puntata di #Aggratis!, nuovo format comico di Rai 2, ha totalizzato appena 330.000 telespettatori e uno share del 3,93%. Ci sono stati dei correttivi rispetto alla prima puntata: più ritmo, il pubblico più folto e più reattivo con più risate e applausi. Resta purtroppo tutto il carrozzone fighetto patinato + patata + strizzata d’occhio ai gay (non si esce dagli anni ’90!) che penalizza gli stand up comedian. Se fai numeri così bassi vuol dire che i fighetti, gli etero e i gay non ti guardano. Però magari, chissà, c’è più movimento sui social network.
Si parte col Lato B di Chiara Francini inquadrato. Canino pompa il pubblico. Giorgio Montanini su come cambia il carattere con l’alcool; purtroppo si scopre che Eva Ema Stockholma ed Andrea Delogu (chiamata Emma dalla Francini) non ci sono, sostituite da altre due DJ Vocalist patatose: Giorgia Lee e Christie. Cala un velo di tristezza: Andrea, torna in tv ovunque, anche a Linea Verde!… Il giornalista dell’Espresso Tommaso Cerno (che parla come Bebo Storti) viene messo a pedalare; viene lanciato il TwitterThon per aumentare i Follower di Walter Nudo (di cui vedremo anche il primo provino… non si esce dagli anni 90!); Francesco de Carlo monologo sulla pubblicità (se Cicciobello ha compiuto 50 anni, Barbie è una Milf); la Twitter star @stazitta legge un paio di Twitt critici: “è un programma che guardi come un incidente stradale… il regista ha fatto la gavetta coi prediciottesimi” (ricordiamo che i prediciottesimi sono la nuova moda di YouTube).
La porno star e pittrice (e devastata dal chirurgo) Vittoria Risi per attirare sia gli etero che i colti? Bah… Mauro Fratini preceduto da un video, come tutti i comedian di Satiriasi, fa un monologo sulle case e i giovani (la tua condanna a vita: il mutuo); Baby K rapper prodotta anche da Tiziano Ferro, dal suo ultimo CD “Una seria” canta “Non cambierò mai”; video sui “compro oro”; La Pina da Radio DJ che annuncia un grande possibile ritorno al Rap; Gianluca Giugliarelli il separato; Le Brugole (Anna Gaia e Roberta) con la coppia lesbica; video con Velia Lalli che si fa uno in camerino; Walter Nudo al telefono (la Francini: “…ti faccio pure du spaghi” mentre fa il gesto tipico del sesso orale, con mano aperta che si abbassa 4 volte, incredibile ma succede davvero al minuto 52’14”).
Pietro Sparacino con un monologo One Liner e il filo conduttore del “di notte scrivo battute”; momento talk show con porno star che dice “mi piace molto Proust” (alla ricerca del mento perduto? NDR); video Demotivation di Ardone Peluso Massa; Filippo Giardina preceduto da un video in cui Andrea Delogu (wow wow wow) si struscia su di lui (uuuuh) poi fa un monologo un po’ troppo breve su chi dovrebbe andare dallo psicologo (… chi non mai bevuto e si è mai drogato, prendete la vita troppo sul serio); arriva Walter Nudo; Lura De Marchi la moglie stressata; salta il video del Terzo Segreto di Satira (scalzato da Walter Nudo, è la metafora della Rai), sigla con Baby K.
Puntata visibile su Rai.Tv Replay
E, tanto per capire, ecco un prediciottesimo:
Ananas Blog (l’unico servizio pubblico cabarettistico)
SCUSATE TERZA
VAI MARTEDI’ CN LA SEKONDA PUNTATA DI #AGGRATIS!
P.S MAMMA QUANTO ERA BONO WALTER NUDO
ho sbirciato il programma e l’ho fatto con la bonomia del collega e di chi sa che non e’ facile fare programmi che oltre l’intrattenimento abbiano l’obbiettivo di far ridere,una cosa che proprio non digerisco e’ il rimando e la strizzata d’occhio allo strumento twitter: ha preso il posto di ” riceviamo una mail da”…a che serve? a far vedere che conosci l’ultimo mezzo di comunicazione, che sei alla moda’ e’ un escamotage tammarro che sa di provincia ,come quelli c he vogliono esibire il cellulare nuovo.
Ogni cosa va usata per quello che e’ :su twitter si twitta e si segue, con la tv si lavora sull’immagine e sui contenuti.
Andrea DeLogu forever, e’ di una bellezza straripante e in una tv che e’ sempre troppo gay friendly o al contrario maschista e sessista non si riesce a darle il giusto spazio.
ciao a tutti ebuon lavoro. stefano
Aridateci Arbore
sinceramente non si può proprio dire che sia un programma di satira. i comici recitanò ciò che si potrebbe benissimo sentire in colorado o zelig, solo con un gelato in mano. nulla di non visto o sentito. E’ molto più volgare Colorado.
Anonimo facciamo cos’: tu vai in rai e proponi un bel programma di satira e precisi che i comici devono avere libertà assoluta sui testi e sul minutaggio. Prendi il capostruttura e gli dici che “NO, IL COPIONE DELLA PUNTATA NON TE LO MANDO! NON MI INTERESSA LA TUA SUPERVISIONE E IL TUO PARERE!” E poi vediamo che succede, ok?
forse Anonimo è proprio il capostruttura 😉
Il problema non è se il programma sia satirico o no, il fatto è che troppe “sovrastrutture”, allontanano lo spettatore dal fatto che sia un programma comico. Se voglio vedere dei comici, perché devo sorbirmi anche baby k, la pina, la pornostar e il giornalista che pedala?! Sono distrazioni inutili che tolgono tempo ai comici!
Bè, firmare un programma e dissociarsene pubblicamente alla seconda puntata non è da tutti.
Profondi complimenti.
Soprattutto per questo insperato e iperprofessionale ‘dietro le quinte’.
non travisare ciò che dice Giulia. Te lo dico in quanto ex “lavoratore” di rai 2: la direzione artistica sta sempre in alto, gli autori portano l’acqua con le orecchie. L’A
Non traviso.
Giulia Ricciardi ha invitato un altro utente a provare a sottoporre un progetto in Rai e poi a confrontarsi con i capistruttura.
O è un insieme di frasi ( e, allora, poteva tranquillamente scrivere “fai una giravolta e parla con Netanyahu”) oppure si rifaceva a una sua esperienza personale, ‘sfidando’ simpaticamente l’utente a riuscire là dove lei, per certamente invalicabili ostacoli, non è riuscita.
Ciò è seguire quanto scritto, non travisare.
E, di fronte a condizioni di lavoro restrittive o non pienamente confacenti a quanto sperato, un professionista ha due scelte.
Rassegnare le proprie dimissioni.
Fornire il miglior contributo nelle condizioni date.
Noterete certamente come la critica (perchè non leggo ‘autocritica’ in queste frasi ma solo che la colpa è di qualcun altro) non rientri nelle due ipotesi.
Ciò che ho fatto risaltare è soltanto l’atteggiamento scarsamente professionale: tutto qui.
Non è una critica alla persona nè al tipo di lavoro svolto.
E’ una critica alla deontologia.
Questo, leggendo quanto scritto.
Se poi si intendeva altro, bastava scriverlo.
Non per rispondere al posto di Giulia Ricciardi, mi sembra la tua un’interpretazione un po’ troppo negativa. Non mi sembra neanche un voler scaricare colpe. Sicuramente c’è un filone pop – fighetto che ha tracimato anche qui, ma che è presente ovunque con scarsi risultati (esempio: G’Day). Ci si dovrà rendere conto che non funziona. L’A
Te lo rispiego bene.
Non ho ‘interpretato’ e non ho ‘travisato’.
Ho risposto nel mio primo post a Giulia Ricciardi. Ricciardi.
Poi tu hai detto di non travisare.
Ti ho puntualizzato che non stavo travisando ma semplicemente rispondendo a quanto postato da Ricciardi.
E, nel rispondere, non ho interpretato.
Ho solo tirato le somme di un commento che denota -e lo ripeto!- un atteggiamento deontologicamente poco corretto.
Nient’altro.
Le considerazione sul filone pop-fighetto ce le stai mettendo tu, non io.
Ah, tra l’altro… visto che citi gli ‘scarsi risultati’…
Sei tu che avevi creato aspettativa su questo programma, sottintendendo che ‘adesso che ci sono quelli di Satiriasi, vedrete!’.
Abbiamo visto.
PS Non ce l’ho con Satiriasi, ovviamente. Possono fare tutto quel che vogliono, nei loro locali.
a me quelli di Satiriasi piacciono, dovrebbero dargli più spazio, e più attenzione al monologo. Satiriasi nasce dal principio: un microfono e una luce. Taglierei senza pietà tutto il melting pot vipparolo, facciamo esibire chi ha un qualche talento in qualche settore specifico, non dico che gli artisti debbano essere tutti al livello di Elvis Presley e Ann Margret ma un minimo…
Bè, direi che è un’affermazione onesta.
“A me piacciono” e “Io farei così”.
Opinione personale, quindi rispettabilissima.
Saputelli, guardate che si chiama Ema Stokholma. Non Eva.
Che tristezza