Questa è la seconda lezione del corso online sulle basi su come si diventa autore comico televisivo. Il corso è formato da schede tematiche divise in una parte teorica e una di esercizi da fare a casa. Non sono previsti né iscrizioni, né obbligo di frequenza, solo tanta buona volontà (vedi lezione #1)
LEZIONE 2: METTICI PIU’ BATTUTE
Questo concetto è fondamentale e dev’essere padroneggiato dall’aspirante Autore Comico Televisivo (ACT). Fa parte del TRIO DEI FONDAMENTI assieme a “E’ troppo teatrale” e “Bravo, serializzalo”.
SIGNIFICATO – è una chiave universale che può essere applicata a qualsiasi sketch comico che non sia già fortissimo di suo (quindi al 90-95% di tutto ciò che circola). Spesso indica una soluzione ovvia, visto che le battute efficaci non possono che migliorare uno sketch; costituisce anche una facile bocciatura del materiale non interessante e ribalta, SOPRATTUTTO sul comico l’onere della scrittura, liberandone l’ATC; evita tutte le difficoltà di fare una “regia sui tempi comici”, cosa che richiederebbe grande precisione e professionalità.
SINONIMI – “Battutizzalo”, “Ci vogliono delle battute forti“, “Riscrivilo”, “Mettici una chiusa forte”, “La battuta iniziale deve spaccare”.
CASI IN CUI SI PUO’ USARE “METTICI PIU’ BATTUTE”:
– Sketch o monologo o personaggio che prenda poche o nessuna risata.
– Qualsiasi forma di comicità di “situazione” che quindi in sé non abbia battute.
– Sketch o monologo o personaggio che abbia bisogno di una regia sui tempi comici.
– Imitazioni.
– Qualsiasi sketch comico che non interessi, che si sente il bisogno di liquidare velocemente senza troppe spiegazioni.
– Qualsiasi gag, sketch, personaggino, monologo che funzionino ma che non “spacchino”.
L’aspirante ACT può trovare da solo situazioni in cui usare “mettici più battute” ricordando che questo grande luogo comune ha sempre l’effetto di scaricare il peso creativo sul comico e di “respingere” ciò che è poco interessante.
L’aspirante ACT deve allenarsi a non fornire, in ogni caso, troppe spiegazioni, a meno che non intraveda qualche vantaggio possibile (esempio: ti aiuto a battutizzare il tuo sketch se mi dai 1.000 euro), ma si tratterebbe di eventi abbastanza rari. Ripetiamo: “Mettici più battute” nasce e rimane essenzialmente una forma di LAVARSENE LE MANI.
ESERCIZI PRATICI
Gli esercizi servono a migliorare le vostre capacità, sono volontari, non comportano esami né graduatorie. Se ne ricaverete un beneficio andrà solo a vostro esclusivo vantaggio.
Esercizio 1 (osservare):
A) guarda una trasmissione televisiva e compila una lista degli sketch comici che, secondo te, potrebbero aver bisogno di “mettici più battute” B) scrivi le tue osservazioni sulle differenze tra sketch già “battutizzato” e sketch “non battutizzato”. C) Nota se gli sketch poveri di battute vengano “emarginati” nella scaletta della trasmissione o appaiano meno “efficaci”.
Esercizio 2 (partecipare):
A) partecipa a un laboratorio di cabaret. B) concentrati sugli sketch con poche battute o che ottengono poche risate. C) a fine serata fai in modo di avere un dialogo con tutti i comici portatori di “poche battute”.
Esercizio 3 (trattenersi):
A) affibbia a ogni comico il giudizio “mettici più battute” abituandoti a dire a mano a mano lo stesso concetto, con parole differenti (un bravo ATC sviluppa un suo stile, può sembrare che dica ogni volta una cosa nuova, quando invece è la medesima). B) mantieni un atteggiamento benevolo e competente, dai l’idea di “saperla lunga” sulla tv e sui suoi meccanismi. C) allenati a dare meno risposte possibili, a restare “sul vago” a rimandare al comico stesso la responsabilità di “metterci più battute”.
PS, FONDAMENTALE: se un pezzo comico, per sua natura, non ha bisogno di battute, non ha importanza: il tuo intervento creerà l’estinzione del pezzo stesso, si concluderà con un fallimento oppure porterà in alcuni casi a tornare all’idea originale dopo aver perso un sacco di tempo e di energie. Quelli elencati sopra sono tutti lussi che un bravo ATC può permettersi ampiamente.
Gli esercizi pratici possono essere ripetuti nella loro sequenza finché non si padroneggiano con disinvoltura.
Ananas Blog
Fanno parte di quella razza che invece di difendere il lavoro del proprio comico o convincere in riunione che vale, alla prima sbottata del grande capo penna bianca fuggono in ogni direzione come i topi sul veliero che porta Dracula a Londra.
Anche se non fuggissero non ci sarebbe niente da fare comunque.
E’ nota la scia di rancore verso gli autori che “non mi hanno difeso”.
Ma, come detto sopra, non ci potevano fare niente, quindi meglio prendere di mira chi conta davvero. L’A
dai, c’è anche quello… come si chiama.. porca miseria dovrebbe essere uno dei capoccia… che sa dire solo “fa riderissimo” e “fa cagarissimo”… Uzzi!
(io personalmente lo metto fra gli incapaci)
quello che dici è vero al 90%. ci sono autori proprio incapaci (Fantechi, Turati, Andreotti, Boin, Skizzo, Giuffra, quella tipa che è a Zelig, e tanti altri) che non solo ti dicono “mettici più battute” (e graziealcazzo) ma addirittura ti levano quelle che funzionano perchè non hanno proprio idea di quello che stanno facendo. D’altro canto ce n’è un bel gruppo che, però, scrive e scrive bene. (Wilson, Testini, Bottura, Fois, Monforte, Pistarino, Zalone, un tempo Beppe Tosco, ora scalda la sedia e fa danni) me ne sono dimenticati sicuramente alcuni, ma questi ti cambiano veramene il pezzo in meglio. e non mi sembra giusto parlare solo dei cialtroni acolizzati che infangano la scena. Per quanto un comico è il primo autore di se stesso, comunque.
Turati è un bravo battutista (a livello di Wilson? forse), di quelli che tu elenchi come incapaci (termine da cui prendo immediatamente le distanze) non posso giudicare le performance. Anche se due di loro in una circostanza m’hanno irritato parecchio. Vabbè… L’A