La puntata di Colorado del 4 novembre 2013 ha totalizzato 2.473.000 spettatori e lo share del 10.34% in salita (Colorado Cafè 6.52% con 1.932.000 spettatori, qualsiasi cosa significhi).
Data la monotonia degli sketch Ananas si prende un turno di riposo nel commento, in attesa del “Giorno più lungo del Cabaret” che sarà lunedì 11 novembre, con Colorado e Made in Sud in prima serata e con l’esordio di SCQR su Comedy Central e la nuova stagione di Satiriasi alla Locanda Atlantide di Roma (ci saranno anche le prove registrazioni di Metropolis). Stica…
Comunque si può leggere l’ottimo “live” su Tv Blog a cura di Fabio Morasca (vedi qui). Il cast della serata: Didi Mazzilli, Leonardo Fiaschi, Raffaele D’Ambrosio, Andrea Pucci, Max Cavallari, Mauro Villata, Nicoletta Nigro l’Apetta, Gianni Cyano – Bazzoni e Alex De Santis, Eddy Mirabella, Gianluca Fubelli, Gem Boy, Angelo Pintus, I Panpers, Alessandro Bianchi, Monsieur David, Gianluca Impastato – Prapapappo, Barbara Foria, Rino Ceronte e Francesca Giannuzzi, Leonardo Manera, Michelangelo Pulci, Fubelli e Impastato (i pendolari), Dario Cassini, Fratelli Lo Tumolo, Rubes Piccinelli (esordio), Stefano Chiodaroli, Nando Timoteo, Michele La Ginestra, Alberto Farina, Fabrizio Casalino (31 comici).
LO STATO DI COLORADO#
Colorado vanta ancora 2 anni di contratto (oltre a questo) ed è sottoposta crudelmente ai “raggi Mediaset”. Questa è la cosa più divertente. La trasmissione si è scoperto (dal “Marketing Mediaset”) è seguita essenzialmente dai bambini, con l’aggiunta di qualche teenager non particolarmente astuto. Questo è lo zoccolo duro su cui si è deciso di puntare, ritornando il più possibile alla comicità puerile (personaggini, eccetera).
L’altra scoperta che il Marketing Mediaset (da qui in avanti “Ma Me”) ha fatto è che “la trasmissione è ripetitiva”. A parte alcuni top player cui è concesso il privilegio di clonarsi all’infinito (Pintus, Pucci, Bazzoni e pochi altri), per ovviare a questo problema si “ruotano” i comici ma non solo, anche ciò che i comici fanno (ogni volta che qualcuno fa un personaggio diverso oppure sta due puntate fermo e poi ritorna si dovrebbe creare “l’effetto novità” il pubblico dovrebbe dire “wow!”).
E’ un po’ come dire: “hai i brufoli? Muovi la testa a scatti, così non si notano”.
Altra nota un po’ triste: fratello, se ti ruotano in quel modo sei una “pedina sacrificabile”.
UNA PREGHIERA#
Gli incontri tra i manager Mediaset che si muovono seguendo logiche di marketing allo stato puro (Me Ma) e che “impongono la linea” alla Direzione Artistica (Capoprogetto, Colorado Film o chi per loro) sono la vera comicità. Per favore, qualcuno prenda un registratore, una microspia, una telecamera nascosta e riprenda uno di questi esilaranti brain storming. Ne verrebbe fuori una lezione di vita, teatro, cabaret e incultura inarrivabile.
A cura di Alex
Ananas Blog (l’unico servizio pubblico cabarettistico)
Cosa significa “teen ager poco astuto”?
mi hanno riferito la locuzione: “teen-ager rincoglioniti” ho tradotto. L’A
Ok non voglio scatenare polemiche. Volevo solo sapere cosa significasse in questo caso (visto che ho 16 anni e guardo Colorado da una vita).
Posso una domanda??
Ma le risate che si sentono a Colorado durante gli skatch, provengono tutte dal pubblico in sala?? se fosse veramente cosi non servono mica gli autori, ridono anche se scorreggi
Una larga parte delle risate sono registrate. Talvolta alcuni sketch vengono seguiti addirittura in religioso silenzio. Con un po’ di “orecchio” si può arrivare a distinguere le esibizioni in cui ci sono state le risate vere del pubblico presente. L’A
Grazie del chiarimento. Ma servono veramente le risate registrate a far scattare la risata da casa?? cioè dico una battuta triste, con le risate in sottofondo, non trasmette comunque tristezza???
il peggio è il silenzio…
Purtroppo servono.
La risata è contagiosa, non a caso se fai uno spettacolo con 20 persone, per quanto tutto possa funzionare bene, le risate tarderanno a partire e saranno deboli; se fai la stessa identica serata con 200 persone, partiranno risate scroscianti e applausi.
Proprio perché la risata è contagiosa, se inizia uno e sono presenti in 200 invece che in 20, ci sono 10 possibilità in più che un altro spettatore si lasci trascinare dalla risata, e non la trattenga…e il contagio si diffonde, e tutti ridono, mediamente “di più”.
D’altronde, in 20 sei ancora 20 singole unità, mentr ein 200 sei parte di una folla, e segui comportamenti di gruppo, non più personali.
Esiste proprio una “massa critica” di pubblico sotto la quale qualsiasi spettacolo tende a non decollare.
Spostando il ragionamento dal live alla tv, la risata registrata simula la situazionde le live: se sento che tutti ridono di un certo personaggio, o a certe battute, come spettatore medio abbasso le mie barriere e mi lascio trascinare. E sono meglio disposto ad accettare il personaggio e le sue battute. Mi sento, appunto, parte di una folla.
(peraltro, a casa mia, da solo sul divano, la “massa critica” non esiste per definizione).
Che poi, da un meccanismo non malvagio in senso assoluto, si pompino situazioni che mai riceverebbero tante risate, beh, questa è una distorsione, e a certuni trasmette tristezza più che ilarità.
Grazie AndreaM per l’analisi, condivido. Il succo comunque l’hai racchiuso nelle ultima 3 righe. Se un personaggio afferma: “Cade la pioggia!” e segue un boato di risate…che cazzo vuoi condagiare? Saluti..
Si, certo, volevo fare un discorso più generale.
A me le risate registrate non piacevano neanche ai tempi del drive in…
Come si deve fare per rilanciare il live?
>Come si deve fare per rilanciare il live?
Bella domanda, soprattutto perché le azioni che servirebbero al momento sono impossibili da realizzarsi. Proponiamo un elenco:
1) pausa nel bombardamento ripetitivo di comicità televisiva (meno puntate, meno minuti, saltare qualche stagione, meno comici, più qualità)
2) diradare sensibilmente i laboratori (serate collettive con 10 – 20 – 30 comici) che sono diventati la forma di spettacolo dominante.
3) riconvertire più locali possibile a una programmazione di cabaret.
4) privilegiare i monologhisti o stand up comedian
5) agevolazioni fiscali sulla comicità live, così come ci sono quelle sulla musica
6) stop alle false liberatorie (falsa dichiarazione Siae, eccetera)
7) istituire un’associazione di categoria che porti avanti queste istanze
Allo stato attuale la tendenza va verso l’opposto: più comicità tv possibile, per più puntate, magari con 2 stagioni e più l’anno, con più comici possibile, qualità al ribasso costante, laboratori ovunque, emarginazione degli stand up comedian, liberatorie farlocche come unica forma esistente.
Principali responsabili di questo stato di cose:
1) Gino & Michele
2) Mediaset
3) Giancarlo Bozzo e sottoposti
4) Maurizio Totti e Soci
Speriamo che ogni tanto percepiscano i danni fatti e si rigirino un po’ nelle coperte, di notte, sudando.
L’A
sottoscrivo!
quoto anche i punti e le virgole!!!!