Capita di assistere a una seconda serata stand up (quindi fatta solo di monologhi) dopo il successo della prima (leggi post qui) che si era svolta il 26 gennaio nel locale Nadiani presso Fratta Terme (vicino a Bertinoro alta e ridente sulla Romagna). Il pubblico era foltissimo e molto partecipe, merito anche degli organizzatori che hanno saputo creare un’atmosfera notevolmente “british”, quella che si vede nei leggendari locali inglesi e americani.
Venerdì 21 febbraio si sono alternati sul palco Enrico Zambianchi, ideatore dell’iniziativa, la giovane Silvia Cicognani che ha fatto con successo “l’apertura” (vera palestra per un comico) e un sorprendente Domenico Lannutti in qualità di ospite d’onore. Tutti sono stati gratificati dalla gragnuola continua di risate e applausi.
Per dare un senso universale all’evento, ho avuto la conferma della sensazione ricevuta la volta scorsa con Sasà Spasiano. Avevo conosciuto sia Spasiano che Lannutti ai tempi in cui frequentavano i provini tv. La necessità di stare nei 3 minuti rendeva vagamente triste, vagamente innaturale ciò che facevano, invece eccoli qua: animali da palco che puoi ascoltare a lungo senza annoiarti. Tonici, in forma, padroni del palco.
Forse la comicità tv ha cristallizzato la tristezza e il comico tv è diventato uno degli esseri umani che si è meno divertito nell’ultimo decennio. Anche i telespettatori si sono divertiti pochissimo, introiettando la noia della ripetizione (addirittura anche la Littizzetto sembra arrivata al capolinea delle solite battute ripetute all’infinito). Meno male che c’è il palco live, contrapposto alla saudade, alla tristeza du provino. Saravà!
Roberto Gavelli Amministratore di Ananas Blog
Una Risposta a “il monologo spacca 2 (la tristeza du provino)”