
un Eugenio Chiocchi soddisfatto e raggiante a fine incontro
Ieri, giovedì 20 marzo, a Bresso – Milano (sala Consiliare del comune) si è celebrato il primo incontro tra le piccole realtà artistiche e la Siae, il cui sottotitolo era “cambiamo le regole per creare lavoro”. L’incontro era organizzato dall’associazione seriamente comici, su iniziativa del comico professionista Eugenio Chiocchi. Difficile sintetizzare più di due ore di riunione ma ci sarà più di un’occasione per tornare sull’argomento.
Erano presenti Gennaro Milzi Direttore Generale della Siae Lombardia, (e tutto il movimento è seguito con interesse dai vertici DOR nazionali), alcuni mandatari Siae del territorio, rappresentanti del mondo no profit, del teatro ragazzi, dei comuni e una pattuglia di comici, anche se alcuni che avevano giurato esserci hanno avuto contrattempi. C’ero anch’io in quanto Amministratore di questo blog e già veterano di molte battaglie.
Gennaro Milzi si è prodotto in una difesa appassionata della Siae e delle sue politiche, rispondendo a mano a mano anche a tutte le obiezioni e le lamentazioni che venivano sollevate. Sicuramente (e questo ho potuto toccarlo con mano) in questo momento istituzioni come la Siae sono più aperte al confronto rispetto al passato. L’entità malvagia, metà esattore cattivo, metà mostro burocratico potrebbe essere qualcosa che non esiste più.
Ci sono state molte invettive e lamentele, con una certa profusione di episodi personali (esempio: la Siae calcolata sulla capienza di una piazza rispetto agli spettatori reali, i diritti musicali che non arrivano a certe categorie di musicisti, il cabaret che si svolge in una sala ma calcolato sull’interezza del locale, eccetera) e la cosa era inevitabile, anche se poi c’è sempre la necessità di passare dalla protesta alla proposta, dove si è costretti a diventare competenti e ad avere un minimo peso politico.
Nel mio intervento ho sottolineato la mancanza di rappresentatività del mondo comico, cosa che potrebbe diventare una clamorosa opportunità (c’è un vuoto da riempire, per chi prende iniziative in questo senso si aprirebbe delle “praterie”) e ho illustrato il progetto del Lodo Ananas (leggi qui) che sarebbe un piano di tariffe agevolate per i locali che aprono al cabaret.
L’accordo preso alla fine è stato di riunirsi di nuovo a inizio estate, dopo che sarà stato metabolizzato – elaborato nel dettaglio un pacchetto di misure di riforma che possa essere sottoposto ai vertici Siae. Questo è un gradino arduo. I regolamenti Siae, come ha sottolineato Gennaro Milzi, sono stati voluti, elaborati, sperimentati, messi in pratica dagli autori stessi. Vanno distinti gli errori d’interpretazione (che a volte producono abusi) dalle regole vere e proprie.
Comunque ieri giovedì 20 è stato fatto un passo avanti non indifferente. Ci si è occupati di problemi che, detto per inciso, esistono da tempo, ma che negli anni in cui i soldi giravano sono stati messi “sotto al tappeto”. Adesso che la crisi economica è drammatica non possono più essere ignorati.
Roberto Gavelli Amministratore di Ananas Blog
Se non te lo dice nessuno, te lo dico io: bravo Gavelli. Meglio ragionare su queste cose che lagnarsi per la solita Tv.
Facciamo tutto, ci lagniamo e facciamo anche qualcosa ;-).