
Lo devi vedere, ué ué
Made in Sud si sta caratterizzando per buoni risultati numerici (anche se sull’Indice di Gradimento o sulla reale diffusione sui social network ne sappiamo davvero poco) e per un crollo imbarazzante della qualità del prodotto. Su questo iniziano a levarsi voci sempre più perplesse. Nel post precedente avevo segnalato la recensione di Antonio Dipollina di Repubblica (leggi qui l’articolo).
Sul fronte opposto, passando da sinistra a destra, anche Libero, per mano di Francesco Specchia, propone una stroncatura anche più feroce, dal titolo “Made in Sud, l’Italia (e i comici) sull’orlo dell’abisso” (leggi l’articolo), sottotitolo: “Tutti i dubbi, reiterati, del programma di Rai Due”. L’articolo si chiude con un angosciato “miodio, perché?…”.
Nello stesso articolo si scopre che il grande Stefano Disegni ha dedicato una sua parodia pubblicata su SETTE, inserto del Corriere della Sera a Made in Sud che comincia con un finto TG: “Non si ferma l’ondata di violenza in tutto il Paese. Persone che ripetono le battute di Made in sud, il programma di Raidue vengono prese a schiaffoni nei bar , per strada, ovunque. Ci scusiamo per la crudezza delle immagini…”.
Anche se poi la battuta più bella era stata del sito satirico Lercio (leggi qui): “Su Rai Due va in onda una replica di Made in Sud, nessuno se accorge”. Personalmente martedì sera dopo una serie di battute agghiaccianti (sentite in pochi minuti) tipo: “le gemelle zizze zigote” ne ho postate alcune su Facebook raccogliendo la solidarietà di alcuni utenti. E’ servito ad alleviare un po’ il profondo senso di tristezza e lo sgomento. Continua a leggere