al netto di tutto… cosa resta?

10 Nov

Al netto di tutto cosa resta? Cioè, se togliamo le “cattedrali nel deserto” tipo quella degli Arcimboldi, del “tendone da Circus”, del Linear4Ciak; se togliamo gli ospiti vip che poi dovrebbero rivitalizzare il format (ma che lo stanno strangolando); se togliamo tutti gli omaggi alla cultura pop italiana (che spesso è la serie b di un paese già in zona retrocessione) …

Poi, se togliamo i balletti, gli stacchetti, il momento musical (o il conduttore che canta o che canta con l’ospite) e le coreografie e le scenografie abbaglianti che nulla hanno a che vedere coi luoghi  in cui nasce la comicità; se ci liberiamo dall’equivoco della conduzione (nata in modo irripetibile sotto Claudio Bisio che sopravvive, più o meno bene, solo attraverso pallide imitazioni), se togliamo tutto questo cosa resta?…

Se togliamo le durate di 3 ore che, in un’epoca in cui va tutto veloce, non rispondono a nessuna necessità se non quella farlocca dello share. Se poi pensiamo a una pattuglia di “vecchie glorie” condannate a ripetere se stesse unite a un manipolo di cabarettisti nuovi spesso con “capacità attoriali” molto approssimative, come se la comicità potesse fare a meno dei tempi comici (chissà); se alla fine tentiamo di azzerare il gap tra “prima serata”  e “nessuna serata live” (ho fatto 4 puntate e non mi sono servite a niente), che cosa resta?…

Esatto, resta una trasmissione di seconda serata, registrata nel locale storico, là dove il comico si forma o tenta di formarsi, con un pubblico magari ridotto, ma più propenso a fare le ore piccole dietro a un comico. Togliendo tutta la “fuffa” è lì che bisogna andare e/o tornare.

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12 Risposte a “al netto di tutto… cosa resta?”

  1. Un utente anonimo che se lo chiami Francesco si gira novembre 16, 2014 a 9:28 am #

    E forse resterà questo:

  2. Gustavo novembre 13, 2014 a 2:43 PM #

    In questo video Mozzati spiega il vero motivo per vedere Zelig..

    • ananasblog novembre 13, 2014 a 2:56 PM #

      176 visualizzazioni, viralità bassa. Comunque è vero: lo stipendio agli autori. L’A

  3. IL MAGO novembre 11, 2014 a 5:51 PM #

    Ciao, amministratore. Io ho da anni un progetto per una nuova trasmissione, e in questo caso gli attori comici sarebbero protagonisti e non semplici comparse. Tempo fa, la proposi anche a Bananas, indovina con quale risultato? Non dico che io sia il genio che tutti aspettavano, ma la verità è che non c’è nessuna volontà di rinnovarsi e di dare spazio a chi non fa parte della lobby. Augh!

    • ananasblog novembre 11, 2014 a 6:34 PM #

      Sono il Gino Vignali e m’introduco qui grazie a un Acher… Il suddetto progetto, minga per criticare, ce l’aveva il branded content? gli investitori che cacciano il grano? Garantiva un utile alla produzione compresi dividendi e bene-fit? Convinceva la rete e su, su, il Piersilvio e il Fedele? Si fa presto a parlare di programmi e di idee, ma il futùr sarà degli affaristi, così com’è sempre stato. Il creativo nel DNA c’ha il cromosoma della sottomissione o, in alternativa, dell’indipendenza e (perciò di conseguensa) della fame o della marginalizzazione. Spero di essermi stato utile. Il vostro Gino Vignali

  4. An novembre 11, 2014 a 9:33 am #

    gianni allora … zelig one in realtà si chiamava zelig uno ed è stata una prima serata seppur fatta nel locale. è stata parecchio diversa per il numero di esordienti perchè erano pochi i reali debuttanti in tivvù rispetto ai vari zelig off degli anni passati. gli unici ad esordire se non erro sono stati : jakabrosky,tragique,betti,pirovano,parenti,savasta, e baldi. gli altri non erano assolutamente esordienti. non c’erano i ficarra e piccone e i gioele dix, ma c’erano raco, di marco, bagnato, d’ausilio e tante gente che aveva già altri zelig alle spalle. la trasmissione è stata penalizzata dal periodo della messa in onda (tra dicembre e gennaio e dallo spostamento dei giorni della messa in onda) e da una canalis poco funzionale al programma. il pubblico va conquistato con continuità quando ci sono facce nuove o altre seppur già televisive non famosissime ed 8 puntate erano poche in rapporto ai numeri dei comici penalizzati anche dal turn over continuo.

  5. Gianni novembre 10, 2014 a 11:00 PM #

    Zelig one è stato l’ultimo tentativo di fare qualcosa cercando di proporre il cabaret sullo stile delle vecchie edizioni fortunate di anni fa. Ora se la cosa è fallita, di certo non è colpa dei nuovi, infatti questa edizione da “Bagaglino” è nettamente inferiore anzi, di cabaret se ne vede assai poco. Non rischiando si rischia di affondare.

    • ananasblog novembre 11, 2014 a 9:27 am #

      Però a Zelig One sono stati costretti a metterci la Canalis, la Amoroso, i rapper famosi… L’A

  6. Telespettatore novembre 10, 2014 a 1:41 PM #

    Nel 1997 su Italia uno andava in onda “FACCIAMO CABARET” con Bisio ed Antonella Elia che era a tutti gli effetti un programma di Cabaret, poi, è diventato ” ZELIG – Facciamo cabaret”, e ZELIG CIRCUS nel 2003 (sempre più grande) e ZELIG (miscuglio di cose) su canale 5.
    E Colorado e Made in Sud hanno copiato direttamente il format finale del miscuglio di cose e piccoli interventi dei comici che si susseguono alla velocità della luce dicendo sempre le stesse cose, tanto nessuno in tv se lo ricorda (SBAGLIATO!).
    Si dovrebbe tornare a fare un programma come il primo Zelig “FACCIAMO CABARET” e cioè:
    1. Studio piccolo,
    2. presentatori (comico/a),
    3. comici pochi che rimangono almeno 15 minuti sul palco, ma che cambiano ad ogni puntata.

    Il CABARET è un programma per maggiorenni (meglio se seconda serata con la durata di 1 ora), mentre tutti i comici che si travestono in ufo robot ect, per piacere ai bambini e ai bimbominkia, possono essere trasferiti sulle reti specializzare per i Bambini della RAI e di Mediaset.

  7. Ritorno al CABARET novembre 10, 2014 a 12:38 PM #

    Era meglio quando si stava peggio….

    ZELIG, COLORADO e MADE IN SUD:
    Basta vedere questi spazi immensi di palcoscenico con balletti inutili per il cabaret, cantanti che non c’entrano nulla con il cabaret, dj con stacchetti improbabili che non c’entrano nulla con il cabaret, Ospiti famosi che vengono per parlare dei loro film ed i film non c’entrano nulla con il cabaret, presentatrici improbabili che non c’entrano nulla con il cabaret ect ect.

    Insomma, il minuscolo locale di Cabaret in cui si esibisce un solo comico vicino vicino alla gente non esiste più, almeno nelle grandi città (MILANO e NAPOLI), ma per fortuna ancora esistono nelle periferie ed altre città più piccole come ad esempio a Bologna alla “cantina Bentivoglio” (nel blog ne abbiamo parlato), e MONTANINI con il suo programma NEMICO PUBBLICO su RAI 3 si distanzia da questi programmi da BUSINESS dove lui, invece, è a contatto DA SOLO con la gente, ed è una satira pungente ed intelligente, oltre a far ridere (non vediamo l’ora di rivederlo!)
    Oggi esiste al posto del localino il TEATRO con 250/300 posti a sedere + cena e decine di comici che si esibiscono solo 4/5 minuti l’uno, perché si pensa ai SOLDI.
    E lo stesso “FORMAT” si è trasferito nelle TV Generaliste dove lo spettatore deve pure pagare il biglietto per lo spettacolo.
    Mi fa ridere quando dicono che vogliono avvicinarsi al Bagaglino, a Fantastico, ed altri programmi che non c’entrano nulla con il cabaret.
    Presto il pubblico si stancherà di vederli.
    Questi programmi, originariamente di Cabaret, sono diventati un miscuglio di cose che non si capisce più nulla, l’importante e fare il minimo di ascolti per andare ancora in onda e farsi vedere il maggior tempo possibile in TV e fare soldi. Ormai dicono sempre le stesse cose ed aggiungono altre che non c’entrano nulla con il Cabaret.

    Se si vuole fare SPETTACOLO allora parliamo di UN ALTRO GENERE DI PROGRAMMA con Presentatori, showgirl, balletti con professionisti ed ospiti di vari generi artistici, cantanti, comici, attori che vengono a parlare del loro ultimo film ect, come lo erano i programmi della CARRA’ e di PIPPO BAUDO.

    Speriamo che le cose cambieranno e faranno nuovi programmi di CABARET come con NEMICO PUBBLICO e, ultimamente, si avvicina QUANTO MANCA? che è un programma divertente che parla di notizie attuali e non si rifà a nessun format.

    CAMBIAMENTO!

    • Gra novembre 11, 2014 a 12:58 PM #

      Ragazzi posso dire la
      Mia?! Made in sud, Colorado, e lo stesso zelig sono “show comici”. Lo show comico è composto da balletti, musica, pezzi comici e pure sponsor! Montanini è bravissimo ma purtroppo il suo stand up sulla generalista non lo vedrete mai, mettetevi l’anima in pace. Non può stare a suo agio a rai uno o canale 5 uno che parla di “sb**ra” o di trombarsi un pappagallo!

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