parte Campus Comedians: la conferenza stampa

24 Feb
un'immagine dalla conferenza stampa di Campus Comedians

un’immagine dalla conferenza stampa di Campus Comedians

Lunedì 23 febbraio, presso i locali dell’ESU Verona e alla presenza anche del sindaco cittadino Flavio Tosi, si è svolta la conferenza di presentazione dell’interessante progetto “Campus Comedians”, ideato da Cristian Calabrese, progetto di cui Ananas Blog aveva annunciato, a grandi linee, i contenuti in un post del 12 febbraio (leggi qui). Campus Comedians va alla ricerca di giovani stand up comedian, per il momento in ambito universitario veronese, anche se l’iniziativa potrebbe essere in futuro estesa a tutto il territorio nazionale.

Tutto nasce dalla necessità di rinnovare il linguaggio comico in Italia, di fornirlo di quella ventata di aria fresca di cui si sente assolutamente bisogno. Così non si cercherà il comico fatto e finito o già inserito a vario titolo nei circuiti di cabaret, ma il giovane che sia “interessante” perché abbia personalità e qualcosa da dire sui temi legati alla società e alla satira.

10991366_1565101723777635_6922762533481924888_nPer le selezioni, che dureranno fino al 30 aprile, verranno allestiti dei box in sede universitaria, in cui lasciare un video di 1 minuto. La prima “sessione” domani, mercoledì 25 febbraio, dalle 11,30 alle 13,30, presso la mensa San Francesco, quella successiva lunedì 2 marzo presso la facoltà di scienze e medicina. Campus Comedians è realizzato da Comedy Clan con la collaborazione di ESU Verona e delle partecipate veronesi.

Lo stesso Sindaco Flavio Tosi l’ha definito un progetto innovativo, rivolto ai giovani che, avvicinandoli alla comicità, potrebbe in futuro produrre anche delle opportunità lavorative.

Ananas Blog (Long May You Run)

35 Risposte a “parte Campus Comedians: la conferenza stampa”

  1. Davide marzo 1, 2015 a 5:07 PM #

    Ho visto lavorare Calabrese e devo dire che tutti quelli che dicono di conoscerlo hanno visto solo la metà di quello che sa e può fare! Si, di sicuro non è un monologhista, ma nemmeno uno che di comicità non ne conosce nulla. Gli ho sentito fare battute bellissime ed ha sempre idee notevoli. Lo vedo più affine alla comicità Crozziana, anche Crozza se n’era accorto in passato. Non mi va di prendere le difese o di attaccare nessuno, ma tutto sto accanimento lo vedo un po’pilotato! Comunque credo che non voglia insegnare nulla a nessuno. La sua natura manageriale lo porta ad esporsi molto. Penso che abbia molte idee buone, sono convinto che se siamo qui a parlarne, tra invidiosi e sostenitori, un qualcosa di buono forse ci sarà nel progetto. So che tra un po’ farà la seconda edizione del Cooking Show tanto per placare gli animi di quelli che si preoccupavano delle Start up di Calabrese. Se proprio vogliamo fissarci sui termini, e mi pare che la contesa sia anche questa, esiste anche la figura (stand up) del comico one liner che presenta battute anche senza un filo conduttore. Questo Calabrese lo sa fare benissimo. Alcune sue battute gliele invidio molto!

  2. Un utente anonimo che se lo chiami Francesco si gira marzo 1, 2015 a 9:58 am #

    Ho avuto a che fare con cristian calabrese e obbiettivamente devo dire che non c’entra una mazza con monologhi e stand-up e neanche potrebbe insegnarli a qualcuno! Poi magari è stato morso da un montanarini radioattivo e si è trasformato in Standupman, vai a sapere!

    • ananasblog marzo 1, 2015 a 10:50 am #

      Ormai, dato che grazie ad Ananas Blog la questione è diventata pubblica, vigilerò personalmente. Dal progetto uscirà qualcuno che racconta qualcosa di interessante su di sé e sul proprio vissuto giovanile? Oppure ne scaturirà qualche gag pseudo televisiva. Nel secondo caso mi unirò a Montanini e urlerò “A infame!”. Vorrei solo aggiustare un po’ la mira: Cristian Calabrese ha anche un lato organizzativo e manageriale, da quel che ho capito il progetto nasce da questo suo aspetto. L’A

  3. Dipuntato febbraio 26, 2015 a 5:59 PM #

    Ahahah…! Montanini e Calabrese in “Casa Vianello 3.0” !!! …che barba, che noia, che barba, che noia… Andate a ffanculo! (versione stand up). Andate a lavorare! (versione social). Andate a produrre dei sogni! (versione Expo). Andate a cagare! (versione “amici miei”). Comunque andate.

    • Giorgio Montanini febbraio 28, 2015 a 1:23 PM #

      Hai ragione.
      Scusa.

  4. Giorgio Montanini febbraio 26, 2015 a 10:24 am #

    Ci tengo a precisare che di questa situazione potrebbe non fregare un cazzo.
    Ho talmente tante cose da fare che potrei far finta che Cristian Calabrese non esista…però mi vengono in mente i laboratori Zelig (nei quali lui sguazzava), Colorado e monnezza varia…laboratori gestiti da incompetenti, frustrati e reazionari personaggi.
    Vassalli che hanno rovinato una generazione di comici.
    E mentre, faticosamente, ci stiamo liberando di tutti questi incapaci e banalotti, un personaggino minore di zelig, senza nessuna esperienza in monologhi e stand up comedy…apre un campus a Verona.
    Ma c’è qualcuno in questo cazzo di sito internet che ha avuto la curiosità di sapere chi è sto tizio?
    Non ha un monologo visibile, non dico in tv, ma nemmeno su you tube…è da persone civili incazzarsi come bestie.
    Continui a fare i laboratori zelig.
    Impediamogli di raccontare cazzate a sti ragazzi di verona.
    Che gli dirà?
    Ah ma la stand up comedy non è volgare, non si deve per forza parlare di questo o quest’altro…non si fa ridere dicendo le parolacce…ah no, questo però è esagerato.
    Una valanga di puttanate che rovineranno l’immaginario di quei ragazzi.
    Mannaggia la madonna mi ci metto d’impegno per rovinare sta cagata del cazzo.

    • ananasblog febbraio 26, 2015 a 11:31 am #

      Ciao Giorgio, visto che Calabrese ha dichiarato di demandare la direzione artistica ad altri, tenendosi la parte organizzativa, può essere che non vada così come dici tu. Il pericolo di un “commissariamento televisivo in tenera età” c’è sempre, però in questo caso non è detto che la mentalità televisiva prevalga. Si tratta di un’opportunità ormai messa alla luce del sole e sottoposta a dibattito pubblico. Io per esempio ho tutti i requisiti per valutare se una cosa prenda la via giusta o meno. Sono in trincea da anni sul sistema laboratoriale. Ti chiedo solo di uscire dalla modalità “mo lo asfalto” ;). L’A

      • Giorgio Montanini febbraio 26, 2015 a 2:14 PM #

        Roberto, se volevamo capirci ci capivamo sei messaggi fa.
        Hai fatto 600 chilometri per venire a vedere le nostre serate…non credo che all’improvviso puoi confondere quello che facciamo noi con quello che ha fatto fino ad oggi Calabrese…o qualsiasi altra persona faccia il direttore artistico.
        Non ci sono ancora i comedian e già facciamo le scuole per comedian.

        “Case fucking closed”
        Come diceva Paolo Migone.

    • gino febbraio 26, 2015 a 12:13 PM #

      Giorgio, finirà che andrete a caccia insieme, chi disprezza compra!!! tra l’altro è pelato!!!hahahahhahahahaa
      p.s il pezzo della disabile che dice le tabelline da tergo è da lacrime, visto prima…in effetti QUESTO è fare stand up. E’ incredibile che chi professava questo genere si ritrovi a fare l’autore per una trasmissione che è l’esatto opposto…ma si sa, i mutui, l’idraulico da pagare…l’idraulico

      • Giorgio Montanini febbraio 26, 2015 a 2:17 PM #

        Quel monologo l’ho rubato a Calabrese.

  5. Giovanni D. febbraio 25, 2015 a 8:42 PM #

    Bene Signor Cristian Calabrese, allora se non era la sua una critica al genere stand up (leggendo i post precedenti pareva invece di si) faccia i nomi dei comici ai quali le sue invettive sarcastiche erano riferite. Se trasparenza dev’essere che sia se non ha nulla da nascondere. Altrimenti i post sono chiarissimi ovvero, un riferimento al genere e non alle persone che non so a questo punto se sia peggio o meglio. a Lei l’ardua sentenza senza rispondere “a buon intenditor” perché se un comico accusa altri comici dev’essere specifico e non ermetico. Attendo curioso.

  6. Cristian Calabrese febbraio 25, 2015 a 6:26 PM #

    Direi di darci tutti una ridimensionata. Il senso del mio post era palesemente provocatorio e ironico chi mi conosce sa cosa dico. Ho risposto a delle provocazioni continue sui comici Zelig ecc… e alle volte le balle girano. Chi mi vuole male lo potrà usare contro di me. Io non ho paura di nessuno! Io amo quello che faccio e che ho fatto, e se domani Zelig mi dovesse chiamare corro a rapporto! Faccio cose e ne faccio molte e le faccio, alle volte, anche bene; poi gli errori aiutano a crescere. Detto questo, per quanto riguarda il mio progetto sono alla fase uno ovvero: capire se ci sono giovani che possano raccontare il loro mondo attraverso la comicità, per il momento stanno in piedi con un microfono in mano! Non fissiamoci sulle definizioni! Quindi porte aperte a tutti quelli che vorranno darmi una mano; c’è tutto da fare. Oggi abbiamo lavorato bene, abbiamo trovato anche qualcosa d’interessante. Noi vecchi non spaventiamoci dei giovani che avanzano, un mondo senza giovani che mondo sarebbe? Il fondamentalismo porta al fallimento ne abbiamo testimonianza tutti i giorni. A presto…

    • Giorgio Montanini febbraio 26, 2015 a 10:11 am #

      Carissimo, le frasi ecumeniche lasciale per quando vai alla messa.
      I giovani, l’amore e la fratellanza…i fatti sono chiari.
      In tutta la piattaforma youtube non c’è un tuo cazzo di monologo.
      Ti ho detto di mandarmene uno e non me l’hai mandato…che gli racconti a quei ragazzi?
      Ho ricevuto un bel po’ di messaggi di persone che ti conoscono personalmente, di tutto quello che dicevi sulla stand up comedy…e di noi che ci facevamo il culo per portarla avanti.
      Lascia perdere caro, non è roba per te.
      Prima impara a scrivere un monologo, poi uno spettacolo…poi, dopo tanti anni apri un campus.
      Così sei solo uno che cerca di cavalcare l’onda…giuro che non ti mollo, mi hai fatto proprio incazzare.

  7. Giorgio Montanini febbraio 25, 2015 a 2:25 PM #

    Scusate una cosa…ma il padre di questo progetto non è lo stesso cristian calabrese che scriveva questo su un articolo riguardante Saverio Raimondo, proprio su questo blog?
    Non è lo stesso Calabrese che faceva le imitazioni di Bastianich su Zelig?
    Amo i perdenti, davvero, un comico altro non è che un perdente.
    Però se uno proprio non riesce a campare facendo il comico, potrebbe sempre scegliere un altro lavoro.

    Giovani universitari, andate a farvi dire se siete dei bravi comedian, da uno che la stand up comedy nemmeno la conosce e non l’ha mai fatta.

    Cristian Calabrese
    dicembre 7, 2014 at 6:55 pm #
    Sta cosa dello Stand Up mi sta facendo molto ridere… quindi direi che funziona! Daniele per me sei un grande comico a prescindere da ste cazzo di etichette che in questo cazzo di paese dobbiamo sempre dare a ogni cazzo di cosa che si muove cazzo… figa… cazzo. Comici (Stand up, Sister Act, Sit-com, Pop-Up, Don Chuck, Check UP) è l’ora della verità cazzo! Ma quali comici da sti cazzo di Colorado e Zelig … Tutti a fare lo Stand Up … daiii cazzo figa… mettiamo parolacce a cazzo/figa nel monologo di Giacobazzi daiiiiii cazzo/figa. Se mi capiterà di far cagare ad una serata, potro sempre dire: “Ma che cazzo volete… questo è StandUp”. Uno che preferisce rimanere seduto! Vado a magnà un piatto de merda! Ciaoooo se fa pe’ ride cazzo figa… anche un po’ (the) sperma.. se no la merda come la butti giù!

    • ananasblog febbraio 25, 2015 a 3:59 PM #

      POSTO ANCHE QUI:
      Giorgio ciao!
      Penso che la validità del progetto si dimostri “a prescindere” e dai risultati: non è detto che Calabrese non faccia un buon lavoro e che il progetto non si riveli sano. La mia opinione è che le premesse siano valide. Ciò che citi relativo al 7 dicembre 2014, lo prenderei come uno sfogo momentaneo nell’ambito di un periodo in cui sono volati un po’ di insulti e ci sono stati un po’ di litigi trapelati anche sui social network. Valutiamo i risultati. Un abbraccio. L’A

      • Giorgio Montanini febbraio 25, 2015 a 4:22 PM #

        Ciao Roberto,
        l’onestà intellettuale è alla base (o dovrebbe esserlo) di ogni artista (o sedicente tale).
        Adesso molti cabarettari si spacciano all’improvviso per comedian, cercando di rifarsi il look dopo aver visto la loro carriera sprofondare.
        E lo trovo umano, magari non hanno rischiato quello che io e i colleghi di satiriasi abbiamo rischiato sfanculando tutti i circuiti comici classici, ma ci può stare.
        La gente deve magna’.
        Tra l’altro mi sono sempre fatto i cazzi miei, dicessero tutti quello che vogliono, poi sono i fatti che contano.
        Non diventi un comedian solo perché hai l’occhio di bue e il microfono a filo.
        Calabrese però, ha cagato fuori dal vaso…che progetto può portare avanti uno che solo tre mesi fa, sulla stand up, si esprimeva in quel modo?
        Che dirà ai ragazzi ai quali pretenderà di insegnare qualcosa?
        “Questo funziona o questo non funziona”…come avranno detto a lui dopo aver proposto il personaggio di Bastianich a Zelig?!?
        Siamo seri, perché la comicità E’ una cosa seria.
        Nessun progetto è bello “a prescindere”.
        Ma nella sostanza va valutato.
        E nella sostanza, un tipo che non sa nemmeno cosa sia la stand up comedy, seleziona nuovi comedian.
        Oltre che da presuntuosi è anche un po’ da ridicoli.
        Sapete perché non vado nelle università a fare il “Campus sulla fisica nucleare”? Perché della fisica nucleare non so un cazzo.
        Come Calabrese della stand up.
        Gente che non capisce un cazzo di comicità, ha insegnato comicità per vent’anni nei lab di Colorado Zelig ecc ecc…non creiamo nuovi mostri.
        Questa iniziativa è pessima, perché fatta da uno che non è competente…anzi, fino a tre mesi fa era uno che sputtanava il mio lavoro e quello dei miei colleghi.

        • p@gmail.com febbraio 25, 2015 a 5:15 PM #

          C’è poi un particolare inquietante che è questo: FLAVIOTOSI che inaugura un corso di STAND UP. E’ come se VOLDEMORT aprisse l’anno accademico di HOGWARTS

          Com’è che diceva qualcuno? Un po’ di memoria e un punto di vista… http://archiviostorico.corriere.it/2009/luglio/12/Idee_razziste_Tosi_condannato_via_co_9_090712034.shtml

          La verità è che la stand up in Italia oggi sta diventando come il PD: ci montano dentro tutti (E fa bene chi da anni la fa a rivendicare il suo territorio)

        • ananasblog febbraio 25, 2015 a 6:21 PM #

          Giorgio, vediamo comunque, non diamo nulla per scontato, anche Rabin è partito guerriero e poi e diventato un martire della pace tra Israele e i palestinesi 😉 Rob

        • Cristian Calabrese febbraio 25, 2015 a 6:30 PM #

          Tanto per dire: io non ho mai definito la Stand Up così! Sono i comici ai quali mi riferivo nel post che la fanno così!

        • gino febbraio 26, 2015 a 9:14 am #

          OT: avrei chiuso diversamente, ma il pezzo è davvero buono, incredibilmente mi hai fatto ridere! Forse effettivamente qualcosa si muove

          • gino febbraio 26, 2015 a 9:16 am #

            ops, ho postato quello sbagliato, era rivoluzione e cover band

  8. Ciro febbraio 25, 2015 a 1:32 PM #

    Ottima iniziativa con la speranza che presto Zelig, Colorado e Made in Sud scompariranno dalle TV generaliste per dare spazio ad un Nuovo Programma con Giovani Comici di tutta Italia della nuova generazione, mai visti in TV, ma con talento.
    Speramm buon!

  9. gino febbraio 25, 2015 a 12:01 PM #

    encomiabile, ma alla fine del percorso i giovani virgulti dove approderanno? zelig, colorado?made in sud di certo no essendo made in vr…gli sbocchi sono sempre quelli, ammesso che tra 5-10anni ci saranno ancora tali trasmissioni! Molto meglio fare il lavapiatti in UK, imparare bene l’inglese e costruirsela all’estero una carriera di comedian…per il resto avanti che c’è posto!

    • ananasblog febbraio 25, 2015 a 4:05 PM #

      Gino, togliamoci però dalla testa Zelig, Colorado e Made in Sud, che sono i soggetti unici del tuo commento. Per crescere, edipicamente parlando, bisogna “ammazzare il padre”. Io l’ho fatto nel maggio del 1020, aprendo Ananas Blog. L’A

      • gino febbraio 25, 2015 a 4:50 PM #

        Ho citato le trasmissioni televisive che fanno girare il mondo del cabaret. Purtroppo sai benissimo come funziona il tutto, il meccanismo lavorativo è quello: tv come trampolino di lancio>serate>soldi>oblio quando hai finito il repertorio. Ora creare un laboratorio universitario, chiamalo come vuoi, per insegnare la nobile arte, per andare dove? in tv, cioè ripetere il meccanismo? Leggo che l’intento è quello. Cioè dove? Su una tv privata, oppure un canale sperduto nel digitale terrestre? nazionale non credo, il giro è gestito dagli stessi e lo sarà finchè campano, leggi le solite agenzie, che appena notano il giovane cabarettista universitario di talento te lo fregano con 2 lire, nè il giovane universitario di talento oppone la minima resistenza perchè ci ha rimesso solo soldi per arrivare a farsi notare. Tra l’altro Calabrese non è nuovo a simili “start-up” https://www.youtube.com/watch?v=Z79xR_sZwwc
        Il counter mi indica nemmeno 900 visualizzazioni, un po’ pochine per tentare un discorso commerciale. Mi piacerebbe sapere invece se il progetto è sostenuto da sovvenzioni piu’ o meno pubbliche, perchè vedo il faccione di Tosi nella foto, che mi sembra essere il sindaco di Verona o se tutto è fatto per puro spirito filantropico didascalico educativo. Personalmente resto dell’idea che lavapiatti in UK sia meglio

        • ananasblog febbraio 25, 2015 a 6:19 PM #

          Gino, hai esposto una serie di elucubrazioni che ci stanno, ma che se venissero prese alla lettera impedirebbero la nascita di qualsiasi start up. L’A

          • gino febbraio 25, 2015 a 7:32 PM #

            però cerchiamo di non illudere i giovani. Tra l’altro concordo con chi critica Calabrese, secondo me è un po’ troppo zelighiano per poter proporre “vere” novità, inoltre non è assolutamente monologhista, è bravo in altri generi. Fosse stato un Capatonda, come imprevedibilità, ancora ancora. Aspetto di vedere presto in tv o sul web i risultati dell’operazione.

            • ananasblog febbraio 25, 2015 a 7:54 PM #

              Calabrese ha ideato una (chiamiamola così) start up, se funziona bene, tenendo presente che anche chi ha i requisiti spesso fallisce. L’A

              • Giorgio Montanini febbraio 26, 2015 a 11:03 am #

                Roberto, vorrei capire dove nasce tutta questa speranza.
                Resto sorpreso che sia proprio tu a tamponare le critiche.
                Tu che da questo sistema ne sei uscito disgustato.
                Quanti monologhi di Calabrese hai visto per nutrire speranze?
                I fatti contano, le chiacchiere non servono a nulla.
                Calabrese non è un monologhista e non ha nessuna credenziale per poter presentare un progetto del genere.

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