Quando si è alla frutta è evidente. Però a volte ci sono dei segnali che anche la frutta sta finendo e il pranzo è terminato. Ieri nella puntata di Made in Sud, nello sketch dei Ditelo Voi – Volturi si è sentita la seguente battuta, riferita a Rafael, portiere del Napoli (qui su Rai Replay al minuto 45’10”): “è paranormale? no, para ‘na chiavica”, clamoroso caso di autoplagio, tanto che gli stessi hanno subito detto di averla già fatta nella passata edizione (esattamente nella puntata del 28 ottobre 2015 vedi qui). Insomma, segno della volontà di andare avanti sul nulla, fregandosene di cosa si manda in tv, tanto chi vuoi che se ne accorga.

18, 18, 18, 34…
Altro segno di fine frutta è stata la passata puntata di Colorado (vedi qui) del 13 marzo 2015, in cui è stata riciclata, senza alcun pudore, una vecchia barzelletta cavallo di battaglia di Gigi Proietti, cambiando il numero alla base della gag (34 al posto di 18) e cercando di darle una chiave moderna trasportandola su WhatsApp. Segnali di una comicità allo sprofondo, banale, ripetitiva, senza più niente da dire se non nella esposizione senza fantasia dei soliti luoghi comuni.
Ma la gara al ribasso tra Colorado e Made in Sud è solo all’inizio… Chi saprà fare di peggio?
Ananas Blog (bisognerebbe imparare come si sta al mondo, ma è molto meglio combatterlo)
Colorado è alla frutta ma quando ci sono i soldi e le conoscenze giuste, nel pranzo dopo la frutta puoi trovare il dolce, il caffè, l’amaro, la grappa………..se avessero un minimo di dignità si dovrebbero vergognare ma questa è l’italia(LA I MINUSCOLA NON è UN ERRORE DI ORTOGRAFIA.).
Ma tu non hai un cacchio da fare? Vivi su questo blog? Gavelli ti prego fallo amministratore, fallo per noi ti prego…
Ho potuto constatare che in questi programmi (Colorado e dopo Made in sud) gli autori, che dovrebbero vigilare su cosa diranno i comici in una TV Generalista, non gli interessa se i comici non faranno ridere, se copieranno altri comici del passato oppure altri autori, se ripeteranno diverse volte le stesse battute dette nelle edizioni precedenti, tanto ognuno di loro resta sul palco al massimo 3/4 minuti e pensano che la gente non ascolta quello che dicono, ma dimenticano che su internet tutto viene registrato.
E’ questa la comicità del 2015?
Allora meglio tornare indietro con il tempo e rivedere all’infinito i veri comici come Alberto Sordi, Verdone, Troisi, Totò, Peppino…
E’ bello rivedere “la Smorfia di Massimo Troisi” quando si mettevano una calzamaglia nera ed i vestiti di scena erano come quelli della Parrocchia, perché non faceva ridere il trucco ed il vestito tale e quale a qualche personaggio famoso, ma le battute che dicevano e come le dicevano! Le battute erano ORIGINALI e NON le ripetevano in TV, ed i programmi duravano al massimo 2 anni e non di 3 ore come oggi.
Basta con questi programmi commerciali/Business che vogliono durare il più possibile finché gli ascolti (ancora non si è capito come li calcolano) sono intorno al 10%.
Rivogliamo l’originalità e la professionalità di persone che fanno questo lavoro in primis per divertire il pubblico del teatro oppure i telespettatori della tv e NON solo per i SOLDI.
Oggi NON esistono REGOLE e quando qualcuno glielo fa notare, fanno finta di niente e mettono la testa sotto la sabbia, tanto loro pensano di andare in onda in eterno…, ma nulla è eterno!