Sorci Verdi recensione prima puntata

6 Ott
un emozionato J-Ax

un emozionato J-Ax

Il late show Sorci Verdi, condotto da J-Ax, su Rai 2, nella puntata di esordio ha totalizzato 485.000 spettatori e uno share del 5,51%. Qui la puntata per una settimana su Rai Replay. Vediamo cosa è successo: J-AX inizia con un monologo autoironico e con una battuta sulla Rai berlusconizzata, il leitmotiv della serata sarà l’autoironia. Sigla. Presentazione della band a ritmo di musica e qui J-Ax va meglio. Paolo Jannacci. Battute sul nuovo DG Campo Dall’Orto che viene da MTV. “Chi ha soldi per le produzioni non sa niente di cosa è successo dopo il 1973”: sketch su Breaking Bad che diventa una banale fiction all’italiana. Con Michela Giraud. “Ma c’è ancora la Rai?” dicono i sorci/pupazzi che paragonano gli scarafaggi ai capistruttura. J-Ax rincara la dose dicendo che i limiti imposti sono così tanti che è come fare un film porno senza le scopate (leitmotiv ripetuto quasi ossessivamente: la Rai fa schifo, noi pure, però siamo trasgressivi, ma ci sono pochi soldi, come se fosse una sorta di esorcismo).

Video: gli alberi visti come l’invasione degli immigrati. Sketch tutto di fuori contesto (mettono le radici qua). “Come ascolti farà meno di Forte Forte Forte” dicono i sorci. “Sorci verdi è per i looser” (perdenti) dice J-Ax. Augusto Pedari (sosia ufficiale di Alessandro Mannucci che salutiamo) è il giovane attore spalla.  I due fanno le liste alla Saviano/Fazio. Video: Minority Report PIzza: il pizza express che anticipa gli ordini, doveva chiudersi con lui che si tromba lei, pazienza. Paolo Jannacci eccita la band alla Paul Schaffer. Battute sui ragazzi delle start up (foto di Facchinetti), video parodia: la start up, il crowdfunding, coworking, full galaxy, eccetera. Crolla sulla domanda “cos’è?”.

I sorci: ma qualcuno vi sta guardando? lo spettatore Rai si è già tolto la dentiera (il leitmotiv). Ospite Maria De Filippi. Difficile essere cattivi verso colei che potrebbe diventare  la tua fonte di lavoro televisivo, sia per il conduttore che per la band, che per gli autori. “Fai una tv di merda” potrebbe essere l’attacco, ma l’ottima Maria produce e conduce dei talent e J-Ax ha appena fatto un talent (The Voice of Italy) quindi non si può fare per questioni di coerenza. L’ottimo J-Ax svolge il compito con la giusta deferenza (da vedere, per capire come chi è potente metta soggezione, come prevalga l’ansia di far parte del mainstream rispetto alla dura realtà di essere un outsider). Battle Rap, sfida tra  Barbara D’Urso e Maria De Filippi, organizzata dai two fingers. “Ti spacco il culo” dice l’effige della D’Urso. “Ti invito a uomini e donne, della terza età” dice l’effige della De Filippi, eccetera.

La De Filippi vera dice: “molto carina la battle, la devi fare tutte le puntate” (appena arrivata già dispone la scaletta 😉 . Ti senti la Oprah Winfrey italiana? azzarda J-Ax. Parlano dei talent assolvendoli dalle critiche di non produrre alcun talento. Mi piace Bob Dylan, dice Maria e parte l’applauso del pubblico ;). Maria canta Maria Salvador, l’ultimo successo di J-Ax. Video parodia: il social media manager. “I ribelli e gli strani non piacciono alla massa” dice J-Ax che poi ricorda la gavetta negli anni 90. Internet è una discarica, ci sono episodi di bullismo, Matteo Salvini, le foto di Roberto Cavalli in vacanza, chiude sul fenomeni sui pony colorati, cita un paio di volte Umberto Eco.

Battute sui format Real Time: cambio casa, cambio moglie, cambio organi interni. Video parodia: cambio droga. L’eroinomane da strada si scambia col manager cocainomane. Forse lo sketch più riuscito, sempre sul filo classico del fuori contesto. Saluti finali col mantra: speriamo che non sia l’ultima puntata, saluti rappati quindi più efficaci (forse doveva rappare sempre, giocare più “in casa”).

RECENSIONE: ansia assoluta di essere accettati dal mainstream. Scusarsi prima, scusarsi durante, scusarsi dopo. I sorci verdi sono quelli che vedi quando non entri più negli studi di via Mecenate 76 a Milano o in corso Sempione sempre a Milano (o l’equivalente a Cologno Monzese o a Roma). Vedere i sorci verdi significa stare ai margini. L’intero programma sembra il tentativo di non prendersi neanche un rischio mettendo le mani avanti tramite un ricorso all’autoironia esibita ogni istante, che poi rende tutto innocuo.  

Ananas Blog

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12 Risposte a “Sorci Verdi recensione prima puntata”

  1. Sincero ottobre 6, 2015 a 2:41 PM #

    J-Ax ha sprecato la possibilità di fare un programma di musica che avrebbe fatto ascolti molto alti.
    Si vedeva il suo sguardo fisso a seguire il gobbo, tutto sembrava confezionato (come lo sono del resto tutti i programmi in TV) ma troppo “imbarsamato”, troppo finto e troppo organizzato come le risate registrate.
    Insomma, se ha fatto un poco di ascolti lo deve forse alla presenza della De Filippi, e la prossima puntata chi inviterà?!
    In RAI devono far fare la satira a chi lo sa fare per davvero, come ad esempio Giorgio Montanini, ad ognuno il proprio mestiere!

  2. Michele Davalli ottobre 6, 2015 a 9:55 am #

    Perché un rapper fa monologhi “satirici”?
    Un’occasione persa (per ora).
    Qualche spunto negli inserti video.
    Mi sono sembrate fintissime le espressioni del pubblico.
    Ancora peggio prendere le distanze da se stessi.

    • ananasblog ottobre 6, 2015 a 11:42 am #

      l’ultima che hai detto, soprattutto. L’A

  3. Sergio Silvestri. ottobre 6, 2015 a 9:08 am #

    Mi ero espresso prima dicendo sperando non sia retorica preconfezionata e invece siamo caduti proprio in quello, cercare di essere trasgressivi ma risulta solo un palliativo con parolacce usate a cazzo e battute poco ficcanti, sa’ tanto di uniformazione allo stantio. Che dire? La satira non è una moda, ma un modo, un modo di essere.

  4. Aldo ottobre 6, 2015 a 8:48 am #

    Abbiamo perso un’opportunità, peccato! Nemmeno j-ax ci credeva, ma perché devo crederci io.

Trackbacks/Pingbacks

  1. Una stroncatura di Sorci Verdi da Filippo Giardina | - ottobre 7, 2015

    […] ha postato su Facebook una stroncatura di Sordi Verdi con J-Ax late show andato in onda lunedì su Rai 2 (leggi qui), compito lasciato a lui poiché […]

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