
Claudio Bisio fa un gesto come dire “Venite, venite comici!” (da TvBlog)
La chiusura de il Boss dei comici è l’ennesima “non riuscita” di un talent sulla comicità (prima c’erano stati Comedy Club tanti anni fa e poi C-Factor mai partito e un altro a conduzione Geppi Cucciari e Fabio Volo scomparso dai radar). In senso lato, Zelig, Colorado e poi Made in Sud hanno formato un gigantesco talent in cui la comicità è stata succhiata fino al midollo non lasciando più niente o quasi. La rete a strascico è passata centinaia di volte, ovunque in giro per l’Italia. Sotto forma di laboratori e provini e poi laboratori e poi ancora laboratori e poi provini, poi tv, tv e ancora tv.
Eppure solo poche settimane fa Claudio Bisio annunciava l’idea geniale di un talent sui comici, di una sfida o una gara, di andare ancora una volta in giro in cerca di giovani talenti (Leggi qui). Su Sky Uno dove il pelatone è giudice a Italia’s got talent, con Fremantle Media, che produce IGT. Ora sappiamo che si possono vendere scarponi da sci ai tuareg e granite agli esquimesi, finché i tuareg e gli esquimesi sono così ingenui da tirare fuori i soldi. Allo stesso modo vendere un format basato su qualcosa che non funzionerà mai, al facoltoso produttore televisivo poco conoscitore delle dinamiche del cabaret italiano, be’, se ci riesci sei bravo. Oppure poi ti ci schianti come è successo a Il Boss dei Comici.
Non sappiamo a che punto sia il progetto del pelatone nazionale, se sia stata un’uscita dovuta all’aver mangiato troppo o alla stanchezza, o se nasconda intenzioni serie. Ma può darsi che proprio il fallimento de Il Boss dei Comici faccia fischiare le orecchie e suoni come allarme dalle parti di Bisio, Sky Uno, Fremantle. Filippo Giardina, in un post sul declino della comicità italiana sulla sua pagina Facebook, in data 2 novembre 2015, afferma che: “…premesso anche che molti comici anche potenzialmente bravi si inginocchiano e accettano qualsiasi cosa pur di andare in tv, io credo che nella tv italiana ci sia bisogno di un urgente ricambio di produttori e di autori.”
Il ricambio serve assolutamente, in modo drammatico. L’ambiente sembra paralizzato. Allo stesso modo nessuno pare avere la forza di compiere un cambio di potere. Però anche la lezione dai recenti fallimenti può indurre tutti a spostare almeno un po’ il punto di vista. E a evitare di fare troppe cazzate.
Ananas Blog (Throw down like a barricade)
Sicuramente adesso appare tutto più difficile anche per Bisio, ma non bisogna fare di tutta un’erba un fascio! Non basta avere un’idea ma bisogna anche saperla proporla in un certo modo.
La colpa del flop del Boss dei Comici è dovuta al “creatore” ed agli “autori” che malissimo hanno fatto e nulla è valsa anche la regia di Colabona.
La cosa sconcertante è che dal sito ufficiale di Made in Sud insieme ai “comici”, presentatori ect ect era partita una pubblicità su facebook da mesi per far vedere ai loro telespettatori Il Boss dei Comici su La7. Poi, il programma è stato talmente mal costruito ect ect che anche i “mi piace” di Made in Sud hanno deciso di disertare il programma.
E ci domandiamo… ma la RAI non ha detto nulla per questo voler traghettare gli ascolti su un altro canale che non sia la RAI???
http://www.televisionando.it/articolo/il-boss-dei-comici-su-la7-dal-18-ottobre-2015-made-in-sud-fa-pubblicita-allo-show-su-facebook/124367/
Bah veramente ha affondato la concorrenza di La7, forse era una mina vagante per colpire l’avversario 😉 L’A
Scusate, ma Filippo Giardina, che tanto ama sentenziare, non è stato “autore” di quel bel fallimento televisivo di aggratis?! E parla?!
Filippo Giardina tra qualche anno sistemera’ scaffali in uno dei miei negozi!
Beh, Filippo era incolpevole del fallimento he aveva altra direzione artistica e autorale. Poi parlano tutti, Filippo, io, Muccino, tu… 😉 L’A
Non conosco Filippo ma i suoi pezzi sono belli.