Una volta era facile riconoscere qualcuno che stava per avere successo: aveva attorno qualcuno di Zelig. Allo stesso tempo, chi era vicino a cadere in disgrazia lo notavi perché c’erano quelli di Zelig che stavano scappando da lui. Per molti anni è stata la regola per sopravvivere in uno degli ambienti più bizzarri e sotto pressione che siano mai esistiti: bisognava fiutare il vento, schivare i perdenti, salire sui carri giusti. Pian pianino diventava un istinto. Ora che quel mondo è in disfacimento, quell’istinto è diventato inutile ai piani più bassi, ma sopravvive almeno nei capi.
Domenica 7 febbraio si terranno le primarie del PD per il candidato a sindaco di Milano, in cui si sfideranno Giuseppe Sala (commissario Expo 2015); Francesca Balzani (vice del sindaco uscente Pisapia, da cui ha ricevuto l’endorsement) e Pierfrancesco Majorino (assessore alle politiche sociali della giunta Pisapia). Si immagina che per esempio, Gino, Michele, Claudio Bisio, si schierino senza alcun dubbio con La Balzani o Majorino, che rappresentano la continuità con la giunta uscente. Sala non è propriamente di sinistra, fece parte dell’amministrazione di Letizia Moratti. 5 anni fa il vertice zelighiano si beò letteralmente della vittoria di Pisapia (vedi per esempio qui) e lo stesso Claudio Bisio si fece vedere sul palco assieme a Niki Vendola (vedi qui)
Certo, erano altri tempi, i candidati dell’area di Niki Vendola come lo era Pisapia viaggiavano col vento favorevole e sbaragliavano gli avversari nelle elezioni amministrative. Era un carro su cui salire. Adesso però le cose sono cambiate. Giuseppe Sala è in netto vantaggio sugli avversari. Infatti Gino e Michele hanno fatto “dichiarazione di voto” per lui. Notizia riportata da Dagospia (vedi qui) e nello specifico da affaritaliani.it (vedi qui). Gino e Michele all’Expo hanno presentato la loro versione di Smemoranda. Anche Claudio Bisio (“che ha doppiato il personaggio simbolo di Expo, la mascotte Foody griffata Disney”) si è espresso a favore di Sala, con un discorso un po’ contorto (leggi qui su agielle news) che tenta di mascherare l’evidente salto della quaglia verso la sinistra espressa da Pisapia, Balzani e Majorino, senza però dire che è un voltafaccia.
Qui la vecchia regola universale vale ancora: gli zelighiani si allontanano dalla parte perdente (la sinistra milanese) ed empatizzano verso dove c’è successo, posti fighi e vincenti e glamour come l’expo e dove ci sono candidati che profumano di vittoria. Se il manager Zelig indica la vittoria così come il muschio sugli alberi indica il nord, allora sicuramente Giuseppe Sala vincerà le primarie e poi diventerà sindaco di Milano. Fidiamoci di un istinto raffinatissimo.
Gente, dovete imparare queste lezioni di vita. Sono preziose. Poi non lamentatevi che le cose vi vanno male.
Ananas Blog (Throw down like a barricade)
PS scusate se mi intrometto da solo… Sono il Gino Vignali. Premetto e concludo che io e il Michele a presentare la Smemoranda saremmo andati anche in una people’s house (casa del popolo), ma sarebbe stato troppo complicato pulirla e disinfettarla a fondo per la nostra venuta. Inoltre c’ho il terrore che mi servano delle lasagne unte o del culatello col gnocco fritto. Io, sarà l’età, ma se non mangio cibo impiattato da uno chef stellato con almeno un 100 passaggi televisivi, non riesco a digerire. Spero di essermi stato utile. Gino.
Analisi perfetta.
http://espresso.repubblica.it/palazzo/2016/02/08/news/primarie-del-centrosinista-a-milano-sara-beppe-sala-il-candidato-sindaco-1.249157?ref=HEF_RULLO
Come dicono Gino & Michele, gli ideatori del fenomeno “Zelig”:
«Se il tema di Milano è la continuità con la “primavera arancione” di Pisapia, be’, sette assessori di Pisapia che appoggiano Sala mi sembrano un segno evidente di continuità. Lui è la persona adatta per accelerare nella continuità, visto che Pisapia non ha voluto affrontare il secondo quinquennio, che in una città complessa è decisivo, quello in cui i temi seminati maturano. E se pensiamo che il manager Sala, per correre da sindaco, ha rinunciato a un paio di allettanti e ben pagate offerte internazionali, be’, quale migliore garanzia?».