
La Locandina provvisoria
Il 19 e 20 novembre 2015 a Bologna si è tenuto un work shop sulla comicità stand up, tenuto da Filippo Giardina, fondatore di Satiriasi (leggi qui). L’esperienza è stata positiva e ha avuto una continuità come scrittura di pezzi nuovi e originali, tanto che il tutto avrà un suo esordio giovedì 31 marzo, sempre a Bologna, presso Altro Spazio – via Nazario Sauro 24f (ingresso libero, per info 347 3276768). Definiamolo come un “saggio” dei Giardina Boys (autodefiniti “Residuo Fisso”). Scherzi a parte, Filippo si è dimostrato un ottimo tutor, preparato, determinato e pieno di passione.
Una sorpresa è che ci saranno poche parolacce (smentendo chi identifica spregiativamente la stand up con roba tipo sbo**a o pom**ni, inserita gratuitamente) poiché ognuno ha preso dal suo vissuto e forse non era un vissuto osceno 😉 Salvatore Petrucci descrive il suo rapporto di soggezione con le parole difficili e i caffè letterari; Fabio Dedioniggi (Dedio) racconta le sue esperienze vere di ragazzo non battezzato, Francesco Abbracciavento del suo difficile lavoro di agente immobiliare, sempre partendo da esperienze reali; Eloisa Macrì della sua parte maschile, che la spinge a essere un maschiaccio in un fisico da Barbie; Loris Talluto si è focalizzato sul suo passato di ragazzo magro e inappetente, prima delle grandi abbuffate alla mensa universitaria.
Quello che ho notato è che non è facile andare oltre il monologo di cabaret pieno di scorciatoie e di semplificazioni e di battute surreali che nulla hanno a che vedere col comico che le dice. A parte questo ostacolo, la sensazione è comunque di una forte crescita della stand up comedy in Italia. La profezia di alcuni come Filippo Giardina e Giorgio Montanini è che sia destinata a diventare la forma di comicità dominante. Nel frattempo, sul fronte opposto, Made in Sud ha perso mezzo milione di spettatori rispetto alla stagione passata e non si vede come possano ritornare; forse a Zelig è già stato dato l’ordine di “rompete le righe” e Colorado non è in un periodo eccezionale.
Intanto su Comedy Central parte la seconda stagione di Natural Born Comedians e si appresta la terza di Stand Up Comedy col gruppo storico di Satiriasi (leggi qui post su Maridacaterini,it). A parte ciò la sensazione della stand up in crescita viene soprattutto da ciò che succede nel territorio, dai gruppi che si formano, dai pubblici che si stanno creando, dal numero di biglietti staccati da alcuni “top player” (con numeri fino a poco tempo fa impensati).
Allo stesso tempo, la stand up subisce un passo indietro quando viene ibridata coi vecchi metodi, quando “l’open mic” diventa quasi un laboratorio Zelig (l’autore selezionatore, fammi vedere cos’hai portato, devi stare nei 5 minuti, mettici più battute, stasera siete in 15 in scaletta). Altri passi indietro ci sono quando il giovane (o anche il meno giovane) si avvicina alla stand up, poi va allo Zelig lab, poi va a partecipare a un talent comico, spesso col risultato di non guadagnare un euro su tutti i fronti e di perdere del tutto la propria identità. Si tratta questo di un caso lampante di Melassa Comedy (descritta qui) che si cura facendo delle scelte…
Roberto Gavelli amministratore di Ananas Blog
Apprezzo l’idea e la scelta, quella della stand up. Adoro la Stand-up americana.Sono lontano da Bologna però sarebbe interessante vedere le lezioni di Giardina, c’è sempre qualcosa da imparare e battere nuove strade è un’ottima cosa. L’unico problema è che Giardina non fa ridere; non ci riesce nemmeno per sbaglio.
salutiamo i detrattori di Giardina ;). L’A
Ma non voglio offendere nessuno, esprimevo solo una mia opinione in cui identificavo due cose fondamentali : La prima, che ci sia da imparare da lui,che trovo sia un’artista preparato e che sia una bella idea specie poi con un ‘debutto’ degli studenti; la seconda è che , in mia opinione, lui non fa ridere ma questo non vuol dire che non sia un valido artista o insegnante.
L unico decente e montanini, ma i comici americani Eddie Murphy fa ridere ogni trenta secondi