
Gino Vignali Benemerito II, papa della comicità dimissionario come Ratzinger?
Parlando con gli addetti ai lavori negli ultimi mesi, alla parola “Zelig” veniva sempre associato il complemento “è morto”. La fine di Zelig (come realtà leader televisiva e come marchio identificato col cabaret) sembra da tempo un dato di fatto. Qualcuno ai tempi festeggiò la cosa su Facebook. Michele Mozzati si affrettò a smentire tutto (leggi qui) “Stiamo preparandoci a lavorare a un progetto di Zelig importante.”, suggerì Mozzati. Poi il progetto importante si rivelò essere Zelig Evento, 4 puntate condotte da Cristian De Sica e Michelle Hunziker, in un periodo di “smarocco” tra fine novembre e Natale.
La conferma che l’evento sarà l’ultimo della pompa magna Zelig televisiva è venuta dagli stessi Gino e Michele prima delle vacanze (leggi qui post su Tv Blog). E’ anche vero che un’affermazione di Gino e Michele ha lo stesso valore di un mutuo subprime firmato Lehman Brothers, però c’è almeno una presa di posizione chiara: “Perché celebra i 20 anni di tv, i 30 del locale cabaret milanese dove è nato tutto, e perché segnerà la parziale fine di un percorso: da lì decideremo altre cose per il futuro” . Lo stesso sottotitolo del post recita: “Zelig torna tra novembre e dicembre 2016. Sarò l’ultima edizione di sempre in quattro puntate.”
Detto ciò, è difficile dire cosa riserverà il futuro. Gino e Michele, coadiuvati da Giancarlo Bozzo, hanno inventato il laboratorismo comico su larga scala, invenzione micidiale che ha avuto effetti epocali sulla comicità italiana. E’ un po’ difficile che dalle parti di Viale Monza 140, Milano si possa uscire da questo metodo (una specie di caporalato comico). Quando avranno un’idea e in base quell’idea chiameranno la gente che serve e basta ne saranno usciti.
Mentre Zelig scompare, lentamente come tutti i vecchi soldati, rimane la domanda su cosa sia stato veramente. Molte cose. Alcune talmente paradossali che meritano di essere fissate nella memoria. Per esempio la CATTIVERIA. Andrebbe ammesso onestamente da tutti: dietro la patina vagamente allegra, raramente si è visto un ambiente con una cattiveria umana di quel livello, il far capire a più gente possibile che non erano nessuno, che erano delle merde. Per recuperare un po’ di quel luogo incredibile, potete leggere la sezione Zelig Tales (i racconti di Zelig) una delle vette più alte raggiunte da Ananas Blog.
Come detto sopra, detto di un mondo quasi scomparso, ricordiamo comunque la cattiveria di un ambiente che avrebbe dovuto essere gioioso e solidale per la natura stessa del suo prodotto: la risata. Ammettetelo su, dai! L’avete ripetuto tante di quelle volte senza farvi sentire troppo: Zelig è stato un ambiente un po’ di merda…
Ananas Blog
Laura … “Lei non sa chi sono io!” Ci starebbe bene.
Un’ottima notizia! Dopo Zelig presto via dai palinsesti anche Colorado e Made in Sud!Questa estate i “comici” pro ignoranza hanno guadagnato grazie solo alla Politica che li ha fatti esibire nei paesini, specie in Campania, oppure in centri commerciali grazie ad amici di amici. E’ tempo di tornare alla comicità intelligente e non a quella scema, ripetitiva ed ignorante che ci hanno propinato in questi anni, soprattutto sono stati (ormai sono programmi decrepiti) un bruttissimo esempio per i bambini e gli adolescenti che credono che non sia importante parlare correttamente l’Italiano visto che la TV, specie la RAI che dovrebbe divulgare la Cultura, li ha mandati in onda. Uno schifo.
FUORI TUTTI!
La comicità in televisione è morta e sepolta.Il futuro è nel web,ci sono stati centri commerciali che hanno organizzato con youtubers facendo il pienone,mentre sono fallite miseramente le serate con comici televisivi.
Scusate ma non capisco che senso hanno i laboratori di zelig considerando che non si ha la prospettiva di fare qualche puntata in tv,magari in seconda serata.Anche il laboratorio di viale Monza considerato un traguardo da alcuni comici non penso possa portare a niente.Mi chiedo ancora cosa faranno quei comici che hanno fatto zelig in prima serata,anche per più edizioni,pensando di essere arrivati?, penso siano in tantissimi.Auguro a loro di trovare un lavoro.
Che senso hanno i laboratori? La risposta soffia nel vento… L’A
Era ora, a ruota finira’ pure Colorado. In questi programmi ci sono autori da estirpare con terze medie prese all’ikea. Anche tra i comici L alfabetizzazione e’ scarsa. Lo diceva Funari una vita fa. Una volta bastava la terza media oggi ci vuole la laurea.
terze medie prese all’Ikea non l’avevo mai sentito… L’A
PErché non ti firmi se ciai il coraggio??