riparte la pesca a strascico di Eccezionale Veramente

19 Ott
un peschereccio

Riprende la pesca a strascico anche se sarebbe più saggio il ripopolamento (dal sito di immagini gratuite http://www.pixabay.com)

Sono cominciate, a quanto pare in maniera massiccia, i casting per la seconda edizione di Eccezionale Veramente, con l’invio di mail di convocazione sparate a raffica. L’azione sembra seguire la solita modalità, cioè l’azzeramento di ciò che esiste. Veterani, esordienti, gente già cosciuta, gente già provinata o già andata in tv, tutti messi sullo stesso piano (dai, vieni a fare il provino). E’ un meccanismo ottuso che ripete se stesso senza alcun ragionamento, che obbliga tutti a rimettersi in discussione e umiliarsi di fronte a un esame di cui, nella maggior parte dei casi, non ci sarebbe alcun bisogno. Poi nel mucchio c’è quello che viene palesemente umiliato e ha un’esperienza deludente che era, però, ampiamente prevedibile.

Messaggio a quelli che ci cascheranno ancora: “Oh, poi non lamentatevi, d’ora in avanti MUTI”. Messaggio per quelli che diranno un bel NO: “Bravi, avete fatto la cosa giusta”. Per il resto, il meccanismo è quello collaudato: la Colorado Film riesce a fare un 25 prime serate l’anno (1 stagione di Eccezionale Veramente + 1 stagione di Colorado + gli special di Pucci e Pintus) e può usare Eccezionale Veramente come serbatoio di Colorado.

Però, nonostante la potenza delle forze messe in campo, che avrebbero dovuto asfaltare ogni concorrenza e portare a un predominio totale, qualcosa sembra non girare. Gli inserti da Eccezionale verso Colorado girano un po’ a vuoto, soffrono dell’eccessivo turn over e la trasmissione arranca, è in crisi di ascolti, è andata a toccare il fondo del 5% di share che in altri tempi avrebbe portato alla chiusura immediata. Tanto in crisi da richiedere l’intervento del Super Eroe Colorando,  un format fantasma che ha i poteri di elevare lo share spezzando la trasmissione in 2 (leggi qui).

Detto questo, il perché ci sia ridotti così è spiegato esclusivamente nello spettacolo Paranoie Comiche e parte da lontano, da tempi in cui viale Monza era al 140. Ridetto questo, chiudiamo con  un messaggio a chi ci cascasse di nuovo andando a fare un provino quando tutti sanno perfettamente chi è e cosa fa… il messaggio è: “te ne puoi andare a fare in culo, pirla!” 😉

Ananas Blog

24 Risposte a “riparte la pesca a strascico di Eccezionale Veramente”

  1. ziopino ottobre 21, 2016 a 8:10 am #

    per me è il replicante di bladerunner “ho visto cose che voi umani…” poi la citazione di “rossano e sebastian” è da incorniciare! sembra la rivisitazione casereccia di un cartone giapponese

  2. Certo ottobre 20, 2016 a 10:32 PM #

    certo quelli bravi lavorano ma non è detto che facciano tv

  3. Certo ottobre 20, 2016 a 10:25 PM #

    dai bravi ce ne sono e lavoricchiano. certo magari non fanno i soldi, ma lavoricchiano. ci sono anche comici di quarant’anni che non prendono più perché vecchi, ma bravi.

  4. brt ottobre 20, 2016 a 9:09 am #

    e sai cosa frega a me dei piani alti? io penso ai piani bassi. sai a chi penso? penso a quelli che grazie alla tv vendono corsi di comicità illudendo gente che in tv non ci arriverà mai, penso a chi promette sogni da locali del cazzo, penso che chi parla di stati uniti non sa un cazzo degli stati uniti, non ha mai visto un open mic dove paghi per esibirti e devi persino garantire un certo numero di ingressi. penso alle strutture produttive chiuse perchè non ci sono i programmi, penso che i programmi di qualità sottopagano tanto quanto. penso che questo è uno dei pochi mestieri in cui non puoi bluffare. penso agli originali format francesi rifatti a culo qua in italia da cretini presuntuosi. penso che la comicità italiana si ferma a ponte chiasso perchè decine di cretini non fanno altro che pensare all’america. e, infine, sì penso a tutto l’indotto non artistico. e tutti questi mangiano grazie ai programmi di merda o straordinari che si chiamino zelig, colorado, crozza, made in sud, tv porcu, ottavo nano, eccezionale, drive in, bulldozer, il boss dei comici…telenorba, telegaribaldi, telenove, la 8, la7, antenna tre…

    e invece tu cosa pensi? pensi che ai tuoi amici dei piani intermedi freghi qualcosa della massa di sfigati che mangia qualcosa solo perchè il cabaret ha ancora un mercato?o pensi che gli interessi vendergli dei corsi su come si scrive un monologo satirico? o raccontarsi quanto sono bravi e acuti e numeri uno? lo sai che ci sono comici che fanno i laboratori perchè così almeno mangiano gratis alla sera? come ce n’erano 30 anni fa…come ci sono comici che vanno a farsi le vacanze nei villaggi a 4 soldi…come 30 anni fa…come ci sono comici che fanno cambio merce, come 30 anni fa. crisi epocale, identitaria, economica…ma dove stavi prima che arrivasse la tv? 30 anni fa non era meglio, era peggio. solo che per un comico che faceva battute americane tradotte da makaresko non ce n’erano altri 10 che facevano le stesse battute tradotte da comedysub. è questo che manca ai vecchi leoni? perchè se è questa l’età dell’oro diciamo pure che i vecchi leoni potrebbero anche smetterla di lamentarsi. vuoi sapere quante battute hanno cambiato negli ultimi 10 anni certi comici che si lamentano che non c’è più mercato? meno del 10% e per la maggior parte non sono nemmeno loro, perchè non sanno scrivere e non sanno l’inglese.

    vuoi sapere quanto è calato il totale del live? tanto. e sai perchè? perchè quelli che fanno live nel 90% dei casi fanno cagare. sai quanti comici non lavorano? tutti quelli che pensano ancora in lire insieme a quelli che invece sparlano dei comici che lavorano. il restante 10% fa televisione e radio e cinema e convention e eventi e teatri. perchè sanno fare il loro lavoro. e quelli che in futuro li sostituiranno, lavorano, studiano, investono e perdono persino del tempo a fare i provini.

    sai di quanto è calato il fatturato degli eventi, delle convention e delle pubblicità? 0 perchè se sai fare il tuo lavoro, ti pagano. sai che ci sono comici che pagherebbero per fare una merda di trasmissione di merda? e lo facevano negli anni 50, negli anni 60, nel 2000 e lo faranno nel 3000 dopo cristo.

    “…crisi epocale, identitaria (soprattutto) ma poi anche economica, artistica e lavorativa”. ma sei scemo? vuoi parlare di jobs act o di comicità? perchè se vuoi parlare di jobs act, comincia a scrivere di fastweb e di grom. se invece vuoi parlare di comicità sarà bene che inizi a studiare

    • ananasblog ottobre 20, 2016 a 10:17 am #

      Qui mi scivoli però sul nichilismo del: è sempre andata così e andrà sempre così. Purtroppo o per fortuna le cose cambiano, si evolvono, si creano delle bolle che poi esplodono (figuriamoci se fallisce la Lehman Brothers). Siamo all’interno dello sgonfiamento di una bolla. Se poi vogliamo negare che quella del comico sia una categoria e che ci sia un’economia connessa, vabbè, che dire… Partirebbe il pippone sui motivi per cui non lo sarà mai. Ma sarebbe comunque una categoria anche se nessuno ne fosse consapevole, categoria i cui rappresentanti, padroneggiando il potere della parola, possono anche andare alla conquista del paese (vedi Beppe Grillo).
      Non so, io mi ricordo di aver organizzato un laboratorio negli anni d’oro e di aver garantito un rimborso spese per i comici di 600 euro a serata (non male, dai). Ricordo anche l’effetto di poche apparizioni tv, ai tempi (il boom di Max Pisu partì prima che nascesse il Circus e certa gente fece delle stagioni fortunatissime solo con un paio di puntate del primo Zelig Off con Bisio e la Hunziker). Ricordo anche nei tempi precedenti al boom zelighiano tanta gente sui 120/200/250 spettacoli l’anno. O anche: dopolavoristi che sul lavoro prendevano 1.500 euro al mese e col cabaret part time ne guadagnavano il triplo. Andando molto indietro nel tempo, non ricordo nessuna follia di massa per una trasmissione leggendaria come No Stop, che fu fatta andando a scoprire talenti nei teatrini off. Non mi risulta che nei suddetti teatrini off ci fossero fenomeni di cinismo/sfruttamento/indotto che tu attribuisci esserci sempre stati. Risulta anche un’elevatissima riuscita del cast scelto (tanto da rinnovare in seguito la commedia all’italiana coi vari Verdone, Troisi, Nuti).
      Non sono sicuro che allo stato attuale quelli bravi non subiscano la crisi e lavoreranno sempre, forse le aree di povertà stanno investendo anche loro.
      Poi sul guardare troppo l’America hai anche ragione, ognuno deve trovare una sua strada.
      L’A

      • brt ottobre 20, 2016 a 1:15 PM #

        caro roberto gavelli, tu ai tempi di non stop nemmeno sapevi cos’era una battuta, figurati se sai qualcosa del come facevano il casting. sai chi prendeva la siae di non stop? Pippo Baudo e sai quanta siae prendevano i comici? zero. che mondo meraviglioso. nemmeno sai dove lavoravano quelli che lo facevano prima di diventare famosi, altro che teatrini off. conosci i cachet? sai quanto guadagnava un comico al drive in? no, dai, sono davvero curioso. sai quanta fila si faceva per fare i provini a drive in e non stop? sai quanto duravano le registrazioni? sai quanto sfruttamento c’era? sai dove finiva dritto dritto uno che diceva le cagate che dicono i tuoi amici? sai cosa succedeva se ti beccavano a rubare un pezzo?

        sai almeno com’è nato il fenomeno di zelig di cui parli tanto? sai come sono nati i comici di cui straparli? sai in che locali si faceva cabaret e quanti soldi si guadagnavano? hai memoria di gente come rossano o sebastian e di dove si esibiva la gente? no, sono abbastanza sicuro che non sai nemmeno questo.

        se fossi certo che per un bisio che 10 fa serate in meno (e non succede), ne facesse anche una sola in più una delle tue scoperte meravigliose da stand up di periferia * (e non succede proprio) ti direi che è in corso una rivoluzione. se no, rassegniamoci, meglio che quel vecchio mondo di merda resista, perchè quello nuovo può solo stare meglio anche solo mangiandone le briciole. e, se permetti, la bella esperienza di giardina a sbandati mi pare esattamente confermare questo.

        • ananasblog ottobre 20, 2016 a 2:31 PM #

          Qua mi poni una serie di retroscena interessanti, a questo punto li devi raccontare, L’A

          • brt ottobre 20, 2016 a 5:10 PM #

            qua, caro roberto gavelli, ti meriti solo una risposta: col cazzo! visto che ami parlare, vai e goditi montanini che provoca senza far ridere, vai e studia quello di cui parli, vai e documentati sulla storia che non conosci, vai e cerca di essere meno saccente dei tuoi idoli. vai e studia gli americani che citi sempre e, quando li hai studiati, vai e studia i francesi che inventano i format che altri, intelligentissimi, buttano nel cesso e quando li hai studiati, vai a vedere i comici spagnoli. e quando hai fatto tutto questo, vai e domanda ai tuoi idoli se per caso sanno l’inglese o il francese o lo spagnolo. non quello di george carlin o di coluche o del grand wyoming, ma quello dei centinaia di piccoli sfruttati che subiscono anche il torto di vedersi fottere la siae da italiani col pelo sullo stomaco. vai e studia i retroscena interessanti. e poi a quel punto raccontali tu

            • ananasblog ottobre 20, 2016 a 6:21 PM #

              Uei calma amico, mio il blog, mia l’identità pubblica, se permetti faccio quello che ritengo più giusto. L’A

              • brt ottobre 21, 2016 a 8:37 am #

                sono calmo, sei tu che quando non sai più cosa dire, te la tiri con il tuo blog. è tuo? fanne l’uso che vuoi, ma se l’uso è dire puttanate, abbi almeno la dignità di sapere a spanne di cosa stai parlando. io ti ho solo suggerito di studiare. vai e studia.

                • ananasblog ottobre 21, 2016 a 8:55 am #

                  faccio notare sommessamente che il blog consta di 1.300 e passa post. L’A

                  • brt ottobre 21, 2016 a 9:04 am #

                    caro roberto gavelli, faccio sommessamente notare che è esattamente quello che ho scritto ‘sei tu che quando non sai più cosa dire, te la tiri con il tuo blog’…non rispondere è sicuramente più semplice che ammettere di parlare a vanvera.
                    parli di un passato che non conosci, racconti di storie che sai per sentito dire, informi di realtà che non hai mai visto.
                    un consiglio, roberto gavelli. tieni i fatti separati dalle opinioni, soprattutto se ignori i fatti.

                    • ananasblog ottobre 21, 2016 a 9:25 am #

                      Se li raccontassi tu li pubblicherei volentieri anche con un nickname. Potremmo fare una serie di post dal titolo: “come tutto ebbe inizio”. Pensaci. L’A

  5. brt ottobre 20, 2016 a 7:50 am #

    caro roberto gavelli, hai ragione. ma grazie a dio un giorno finiranno tutte queste brutte trasmissioni contro cui continui giustamente a parlare e sarà un bel giorno per molte persone. quel giorno molte persone potranno finalmente smetterla di fare il regista, l’autore, l’aiuto regista, il tecnico luci, il ballerino, la segretaria di redazione, l’addetto alla sicurezza, il cuoco della mensa, il costumista, il parrucchiere, il truccatore, lo scenografo il tecnico suono, il facchino, il produttore, il cameraman e così via. finiranno i soprusi, finirà il traffico di esseri umani e tutti potranno stare di più con le loro famiglie, i loro figli saranno più sorridenti e più asciutti, vestiti in modo più sobrio e più parsimonioso.

    molti smetteranno di fare persino il comico visto che non hanno uno spettacolo e tutti saranno più felici perchè non ci sarà più lo sfruttamento e trionferà la qualità. torneranno le birrerie dove i veterani del futuro potranno farsi le ossa. si faranno trasmissioni di qualità con veri monologhisti cresciuti per lo più nelle marche o a roma o in fumosi pub lontani dalle telecamere.

    i comici smetteranno di perdere tempo nei laboratori dove vengono sfruttati e non imparano nulla. e non ci saranno più lunghe file per i provini. nessuno dovrà più fare tardi la sera per colpa di scalette infinite e nessuno verrà più umiliato da presuntuosi servi del potere.

    a quel punto non serviranno più i corsi per comici e finalmente le accademie per futuri fenomeni televisivi spariranno, spariranno le lezioni di scrittura, i comici ciccioni potranno dimagrire in silenzio e si tornerà a vedere del buon cabaret nei locali per scambio coppie, nelle pizzerie e dove si fa la lotta nel fango. e sarà solo in quel momento che tutti quelli che pensano di essere bravi dovranno trovarsi un lavoro di giorno. ma nelle marche queste cose le sapete già.

    • ananasblog ottobre 20, 2016 a 8:22 am #

      Grazie per il bell’intervento ironico che, contemporaneamente, solleva tante questioni spinose.
      Stai sostanzialmente dicendo che tutto il movimento comico televisivo ha un indotto costituito da tanti posti di lavoro e/o cachet pagati. Questo è vero. Peccato che ci si ricordi di questo una volta ogni tanto cioè quasi mai. Tradotto: ai piani medio alti non gliene frega niente a nessuno.
      Quante maestranze sono rimaste a casa da quando è iniziata la crisi del cabaret tv?
      Quanti stipendi si sono ridotti a rimborsi spese oppure a semplici stage?
      Quanti comici lavorano in perdita?
      Di quanto è calato il fatturato globale delle serate live? Delle convention? degli spot pubblicitari?
      Quanti comici non stanno lavorando?
      Siamo di fronte a una crisi epocale, identitaria (soprattutto) ma poi anche economica, artistica e lavorativa. Allora perché non dirlo? Forse per tentare di rifugiarsi in una delle ultime sacche di benessere, finché dura?
      Diciamo la verità: il mondo comico italiano è ininfluente, non passa la frontiera di Ponte Chiasso. A dominare il mercato e a far girare i soldi veri sono quelli che fanno stand up, trasmissioni di qualità, sitcom, film visti in tutto il mondo. Sono gli ammericani. Poi anche alcuni marchigiani sono bravi 😉
      L’A

      • kid ottobre 20, 2016 a 12:43 PM #

        Ciao, quando parli di stand up che fanno girare i soldi veri, a parte il solito Montanini (che fa più il predicatore che il comico, unico vero stand up e apposta ometto comedian), a chi ti riferisci?

        • ananasblog ottobre 20, 2016 a 12:58 PM #

          credo parlassi degli USA se leggi bene. L’A

          • kid ottobre 20, 2016 a 1:33 PM #

            Ah ok quindi parli di soldi che non girano in italia, scusa avevo letto male. Bè ma, ci sono comici Italiani che i soldi li fanno girare eccome, insomma i teatri li riempono e con gente che gradisce la loro comicità mica con dei sagomati. Evito di fare i soliti nomi. Comunque, se posso permettermi di dire la mia mi piacerebbe che Montanini pur affrontando tematiche importanti come sta facendo, provasse a fare ridere di più, perché la fruizione del messaggio sarebbe migliore, ciao e scusate per la gaffe di prima ciao 🙂

            • ananasblog ottobre 20, 2016 a 2:22 PM #

              Temo che si diverta a sfidare il pubblico. Comunque l’ho visto in due live questa estate, a Pesaro e Ancona e c’era un continuo risate/appalusi (oltre al fatto di diversa gente specie giovani che si erano mossi per andarlo a vedere) ma insomma poi non fatemi fare l’avvocato d’ufficio di Montanini, che palle! L’A

              • Anonimo ottobre 20, 2016 a 5:47 PM #

                Quello che ha scritto il tizio è’ assurdo. Faccio una domanda. In Italia i bravi lavorano? Fanno sempre lavorare i soliti Gerry Scotti diucane sempre lui. Siamo il paese più clientelare dell universo. Lopez per lavorare faceva il coniglio a buona domenica. Di cosa stiamo parlando

                • brt ottobre 20, 2016 a 6:14 PM #

                  caro anonimo ignorante, rido molto 🙂 sai quanti anni ha tenuto il suo show letterman? e oprah? e carson? no non lo sai…chi sono quelli bravi che non lavorano? così, per curiosità? adesso poi che lavora anche giardina, non ce n’è più uno bravo a spasso. lavora persino il pancho, vedi tu…
                  e non rispondere luttazzi perchè luttazzi non è bravo, non è un caso che passi il tempo a fare a montanini, quello che montanini ha fatto a lui 😀

                • ananasblog ottobre 20, 2016 a 6:20 PM #

                  il canguro, faceva il canguro Lopez.

                  • Hmr ottobre 20, 2016 a 8:08 PM #

                    Leggevo BRT e mi sembrava di ascoltare Patrucco. Che penna ragazzi.
                    Brt sappi che é un complimento.
                    Prima che la leggi dal verso sbagliato e cominci : Ma tu sai che cosa faceva Patrucco? Quanti giornali legge? In che locali ha lavorato? Quanti provini ha fatto? A che ora si sveglia la mattina? E qual’è il suo target di pubblico?
                    Scusa il TU.

                    • ananasblog ottobre 20, 2016 a 8:48 PM #

                      Che sia lui? Sarebbe un onore… Sì, dai, ci sono buone possibilità, il profilo corrisponde. Grande Patrucco!

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