Monica Vallero: fare stand up comedy a Los Angeles

26 Ott
Monica Vallero on stage in Los Angeles

Monica Vallero on stage in Los Angeles

Monica Vallero è un’attrice e scrittrice italiana (qui il sito) nata a Treviso, che ha girato il mondo e che da due anni vive a Los Angeles dove  è stata “folgorata” dalla Stand Up Comedy, tanto da bruciare le tappe e approdare al leggendario The Comedy Store di Hollywood dove terrà il suo show il 9 novembre.  Ci facciamo raccontare direttamente la sua esperienza:

“Ho scoperto Bill Burr e tanti altri su Netflix. Dopo sono andata, per la prima volta, al The Comedy Store, nella MAIN ROOM (sala principale) per vedere Bill Burr, Sebastian Maniscalco ed altri. Avevo le lacrime agli occhi dal ridere e pensato che li ammiravo tantissimo e che io MAI avrei fatto una cosa del genere. Perché ho sempre avuto paura di parlare di fronte a più di due-tre persone. Non è come recitare, la stand-up è una ‘bestia’ diversa. Con la recitazione metti un muro, ti isoli, sei tu in un altro mondo e i personaggi che crei, con i quali interagisci. Con lo stand-up devi interagire con il pubblico, essere presente e credimi che fa paura, soprattutto quando lo fai in una lingua che non è la tua.


Così mi sono iscritta ad una stand up class con David Arnold, un comedian bravissimo. Beh, ho ancora la registrazione sul mio telefonino della prima classe che ho fatto. Tremavo. Il giorno dopo io e una compagna di classe (uniche 2 donne) siamo andate a fare il nostro primo open mic (quasi costrette dal nostro insegnante). Siamo capitate da Hooters. Per chi non lo sa è tipo un bar dove le cameriere sono vestite con abiti succinti e sono tutte ‘carine’ con i clienti maschi. Ero sconvolta. ‘Ma chi me l’ha fatto fare?’ ho pensato. Poi invece non è andata cosi male!


Dopo un mese e mezzo abbiamo fatto lo showcase del corso (tipo un saggio finale). Lì è andata alla grande, c’era un sacco di gente e avevo raggiunto quello che volevo. Mi sentivo coraggiosa. Io e la stand-up avevamo rotto il ghiaccio.

Monica davanti alle firme dei suoi idoli

Monica davanti alle firme dei suoi idoli

Poi, dopo due settimane ricevo un email da questo bravissimo comedian di nome Vargus che organizza shows al Comedy Store dicendo che mi hanno raccomandata a lui e vorrebbe avermi nel suo show. In quel momento volevo piangere e urlare dalla felicita. Ho letto l’email 20 volte per capire se fosse un errore. Ed eccomi li, nella Belly Room del Comedy Store (la stanza più piccola). E’ stato un successo!

Come ospite a sorpresa per chiudere lo show è  arrivato Judd Apatow  comedian, attore e produttore di molte serie televisive (regista anche del cult 40 anni vergine). Non ci potevo credere. Ora sono invitata regolarmente ogni mese allo show Deez Nutz del Comedy Store, e mi esibisco anche nella MAIN ROOM dove tempo fa sono andata IO a vedere loro… strana la vita, eh?
Ogni volta che faccio uno show dico sempre: “OK, questa è l’ultima, non sono una comedian, cioè lo faccio ma sono più una attrice e qui mi diverto solo ecc ecc…”. Ma ogni volta che sono sul palco sento scarica di adrenalina, sento che voglio farlo ancora, e ancora e sempre di più.


La ‘nota dolorosa’ di questo mestiere e che devi tenerti in forma, cioè andare ad open mic tutte le settimane per esercitarti. La maggior parte delle volte è di sera tardi, tipo alle 23 quando si inizia e magari va avanti fino all’una, e il giorno dopo mi alzo molto presto… E sono una ragazza in un ambiente di quasi tutti uomini. Io racconto una storia in 6/8 minuti, dipende da quanto tempo mi è concesso: Essere Italiana in America, e il mio punto di vista (ovviamente in modo comico). Io ho un accento che richiama immediatamente l’attenzione del pubblico su ciò che ho da dire. Certo poi se non fai ridere, qui nessuno ha pietà di te.


Lo stand-up mi ha portato per esempio a scrivere ed ampliare quello che dico nel mio show: ho scritto 7 episodi di una web-serie che andrò a girare tra qualche settimana. Si chiama D.A.V.I. e cioè ‘Dating Americans Versus Italians. Ovviamente in chiave comica.” 

In bocca al lupo a Monica per i suoi progetti a Los Angeles città che è, tra le tante cose, anche il più grande concentrato di talenti attoriali e comici che ci sia al mondo. 

Ananas Blog

19 Risposte a “Monica Vallero: fare stand up comedy a Los Angeles”

  1. Melady ottobre 27, 2016 a 6:47 PM #

    SSecondo me unocheseglidicisegasucchialeccacapiscichesiparladigiardina é uno di quelli che lo ha preso in culo nell’ esperienza idroscalo.

  2. Solitamente ottobre 26, 2016 a 3:53 PM #

    Ma quanto rompi il cazzo con questa stan up comedy! Minchia!
    Ma cosa faceva Benigni? Cosa faceva grillo?
    Porca troia sembra che abbiano inventato qualcosa ! Ma non hanno inventato niente questi di satiriasi .. parliamone ..
    Uno a quelli che il calcio a vedere le partite e l’altro a ballare dalla Clerici!
    Detto questo , in America fanno ridere ! Qui no!
    Questa e’ la differenza

    • Solitamente ottobre 26, 2016 a 3:54 PM #

      Pardon StanD up

    • ananasblog ottobre 26, 2016 a 3:59 PM #

      Mamma mia che maleducazione! Cosa c’entra Satiriasi? Qua parliamo di USA – California – Los Angeles e di un posto, il The Comedy Store, dove sono passati tutti i grandi comici americani. Esci dalla modalità “Giardina” 😉 L’A

    • unocheseglidicisegasucchialeccacapiscichesiparladigiardina ottobre 26, 2016 a 4:57 PM #

      Più precisamente, uno a portar sfiga alla sua squadra a quelli che il calcio, l’altro a fare il belloccio dalla Clerici. Aaah come sono lontani i tempi in cui il suo slogan era ‘sega succhia lecca, sega succhia lecca, sega succhia lecca’, vero manifesto della satira standup romana.

      • ananasblog ottobre 26, 2016 a 4:59 PM #

        scusa ma qui si parla di altro, facciamo una pessima figura da italioti, mentre si voleva respirare un po’ con l’aria della California. Tutto inutile. L’A

        • unocheseglidicisegasucchialeccacapiscichesiparladigiardina ottobre 26, 2016 a 6:06 PM #

          Bravo, adesso citami 3 battute di David Arnold, una di quel fenomeno di Vargus (che per essere precisi in Italia sarebbe sui livelli di Bianchessi senza colapasta in testa, però) e almeno un monologo della Apatow. Però non vale passare prima da wikipedia o youtube o comedybayE’ così che eviti la figura da italiota. Perchè un conto è l’aria della California, altro conto è quella delle Marche.

          • ananasblog ottobre 26, 2016 a 6:16 PM #

            Mi spieghi anche di fronte alla brava Monica Vallero, a quelli che malauguratamente leggono il post e sono lontani dalle nostre diatribe, cosa diavolo ti ha fatto salire la carogna in questo modo e (tra l’altro) in modo così estemporaneo? Perché la carogna ti è salita ed è stato il post. L’A

            • unocheseglidicisegasucchialeccacapiscichesiparladigiardina ottobre 26, 2016 a 8:02 PM #

              No, non mi sale la carogna. Sarebbe potuta salire perchè hai cancellato un commento che parlava di te e di quelle pippe che sponsorizzi. E anche perchè non ti sei ancora documentato sui tre nomi, cosa che non farai perchè, non essendo sottotitolati, non sai cosa di cosa parlano.
              Cosa c’entra la “brava Monica Vallero”? C’entra che al posto di Monica Vallero’, mi toccherei i coglioni, perchè quando tu usi l’aggettivo “brava” di solito lo associ a gente che definire indecorosa è già un complimento. Ed è già buono che non l’hai definita una “gran fregna”.
              E pensa dove sarebbe potuta arrivare se, dando retta a te, avesse fatto il corso espresso sul monologo satirico dell’amico della Clerici.
              Non mi sale la carogna, mi dispiace solo per la “brava Monica Vallero” cui rischi di portare sfiga.

              • ananasblog ottobre 26, 2016 a 8:42 PM #

                Calmati, spari robe a casaccio sperando di offendere, ma qua dopo 6 anni di blog cosa vuoi offendere, se n’è sentite di ogni. L’A

                • unocheseglidicisegasucchialeccacapiscichesiparladigiardina ottobre 26, 2016 a 11:14 PM #

                  Sono calmissimo. Ti ripeto: detto da te, “brava” vale davvero poco. Lo hai associato a delle porcherie così colossali da far pensare che tu stia alla comicità come un francese sta al bidet.

                  • ananasblog ottobre 27, 2016 a 6:54 am #

                    Bah prendo tutto come uno sfogo (da parte tua) però, come dicevo ieri a un amico, perché non avete sfogato la rabbia verso i Gini e Micheli o i Maurizi Totti? Quelli sì che hanno fatto maialate colossali. L’A

                    • unocheseglidicisegasucchialeccacapiscichesiparladigiardina ottobre 27, 2016 a 9:38 am #

                      Prendilo come vuoi. Non sono io ad aver detto che certa gente è brava, e non faccio nomi perchè se no i geni si offendono. Gini, Micheli, Totti? Amico mio, la tua specialità è cambiare discorso quando non sai più cosa dire. Ripeto, stai alla comicità come i francesi stanno al bidet. Ma forse loro almeno cos’è un bidet lo sanno.

                    • ananasblog ottobre 27, 2016 a 10:00 am #

                      Noto che sui Gini, Micheli e Totti ti cala subito la vena polemica. T’ho beccato: sei uno di quelli che mugugnavano dietro le quinte e poi si precipitavano ai provini. L’accendiamo? L’A
                      Ma poi che lezioni può dare un anonimo? Nessuna ovvio

                    • unocheseglidicisegasucchialeccacapiscichesiparladigiardina ottobre 27, 2016 a 11:15 am #

                      Scrivo qui, perchè sotto non mi lascia. Però riporto la frase così almeno si capisce il contesto…

                      “Noto che sui Gini, Micheli e Totti ti cala subito la vena polemica. T’ho beccato: sei uno di quelli che mugugnavano dietro le quinte e poi si precipitavano ai provini. L’accendiamo? L’A
                      Ma poi che lezioni può dare un anonimo? Nessuna ovvio”

                      Parto dal fondo. Anonimo che non può dare lezioni? Hai presente Elena Ferrante? Non si sa chi sia, ma è brava. Hai presente Roberto Gavelli? Si sa chi è, ma rimane un ignorante. A te può dare lezioni anche Martufello.

                      Risalgo di un paio di righe. Mai fatto un provino in vita mia. Altri sì. Conosci Montanini? E Sparracino? E Velia Lalli? E Dado Tedeschi? E Clara Campi? E Giorgio Magri? E Carletto Bianchessi? Dai mi fermo, prima di far far brutte figure agli avengers dello stand up.

                      Risalgo di un paio di righe. No, non mi cala il desiderio di sapere se hai studiato un po’. Mi diverte vedere che non sai stare sul pezzo nemmeno un po’.

                    • ananasblog ottobre 27, 2016 a 11:53 am #

                      Che non hai mai fatto un provino in vita tua è una palla colossale. Sei un veterano (dal lato comico o da quello autorale) e di provini ne hai fatti parecchi. Però l’anonimato ti consente di raccontarla su. Se sei chi penso, c’è una sola locuzione: ma che pirla! L’A

  3. unochesediciilsuonomesigira ottobre 26, 2016 a 3:52 PM #

    brava, se non altro per il coraggio…anche se il coraggio solo per salire al comedy store non credo basti 🙂

    • ananasblog ottobre 27, 2016 a 2:30 PM #

      Amico mio hai scassato. Ti ho fatto sfogare poiché ho capito che si trattava di uno sfogo, il blog c’è anche per questo. D’altronde altri spazi per sfogarsi non ce ne sono. Però la trollata è durata troppo. Avrei dovuto fermarti prima, però ripeto conosco il valore terapeutico dell’arrabbiatura. La gente può leggere da qui in giù il tuo pensiero. Il resto verrà cancellato. E non provare a fare il troll!!! Un abbraccio fraterno, ci si vede. L’A

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