
Lucio Gardin
Lucio Gardin, da Trento, uno dei comici che lavorano di più tra quelli che non hanno il traino televisivo, grazie anche a un lavoro intenso di scrittura, di spettacoli mirati, quindi di rinnovamento continuo del repertorio.
E’ un professionista che ha il polso dello stato della “comicità lavorativa”.
Lo abbiamo intervistato sulla situazione del cabaret dal vivo e non solo.
Leggete tutto con attenzione…
LUCIO, SAI DEFINIRE LO STATO ATTUALE DELLA COMICITA’ LIVE?
Ogni giorno siamo bersagliati da decine di video e battute sul web.. viviamo in una Nazione popolata da comici, non serve più andare a teatro per ridere. Le persone sono sempre più pigre e a teatro ci vanno ormai solo a vedere i nomi grossi. Per fortuna però c’è lo zoccolo duro degli amanti del cabaret, quelli che sanno distinguere un evento televisivo preconfezionato da uno spettacolo in cui senti il respiro del comico, le sue pause e ti pare di percepire il percorso dei suoi pensieri prima che li trasformi in battute.
Io quando sono sul palco, a fine spettacolo insisto nello spiegare al pubblico l’importanza di andare a vedere cabaret dal vivo, senza farsi abbindolare dallo specchietto per allodole che sono i loghi di una trasmissione o dell’altra. Ci sono comici fuori dalla tv (e chi è nell’ambiente li conosce bene) che sono monumentali, e altri che, se invece di essere in tv, fossero nel frigo o nel microonde sarebbero più utili. Qual è lo stato della comicità live? Come per molti altri settori è critico, ma la crisi fa parte della natura, è una selezione naturale.
CONSIDERAZIONI SUI LABORATORI (EFFETTI PASSATI, PRESENTI E FUTURI)
Ho partecipato a pochi laboratori, ma ho smesso subito perché ne ho capito lo scopo. Il laboratorio serve per promuovere a costo zero il locale (o l’eventuale programma TV), e creare un giro di comici postulanti che ucciderebbero la madre per un passaggio televisivo. Il locale ha un indotto promozionale gratuito, i comici hanno un sogno a cui ambire e tutti sono apparentemente contenti. Il “laboratorio” è un’astuta azione di marketing a scapito dei sogni degli artisti.
COME CONSIDERI I COLLEGHI ANCHE ESPERTI CHE PASSANO DA UN LABORATORIO ALL’ALTRO?
Ognuno è libero di fare la scelta che ritiene, ma poi non può lamentarsi se invece di pagarlo per lavorare lo invitano a un raduno di comici dove tutti lavorano a gratis. Se non siamo noi (comici) i primi a dare valore a quello che facciamo, organizzatori e televisione hanno tutto l’interesse a non farlo. Ci sono gestori di locali che sostengono di organizzare questi laboratori per amore del cabaret, ma immagina l’Associazione Artigiani che chiede a degli elettricisti di lavorare gratis, per farsi conoscere. Per quale motivo poi dovrei pagare un elettricista se posso averlo gratis? Chi se ne frega se non è quello dell’altra volta, comunque risparmio.
Serate dove si esibiscono in dieci comici, assiepati in camerini dove ci stanno sì e no in due, e come cachet un piatto di pasta… non si va da nessuna parte. Continua a leggere →
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Tag:Ananas Blog