
SNL Italia del 7 aprile 2018, Sguburra: la parodia di Gomorra e Suburra
La prima puntata del nuovo Saturday Night Live Italia del 7 aprile 2018, in prima serata su TV8, ha realizzato 432.000 spettatori e uno share del 1,8%. La trasmissione ha subito un bizzarro incidente (raccontato qui su Tv Blog): a un certo punto è ripartito un blocco di registrazione già andato in onda: La Maratona Mentana sulle analisi del sangue, le SNL News e lo sketch dei Terzo Segreto di Satira. La cosa probabilmente ha fatto saltare la parte con Alessandro Cattelan che era annunciato tra gli ospiti, ma che poi non si è visto.
Detto ciò, i momenti più interessanti sono sembrati: il monologo di Claudio Bisio sul frate e il ranocchio (con spiazzo finale) la parte migliore di tutte come scrittura; la parodia dell’Isola dei Famosi col Commissario Rex al centro di ogni polemica dei naufraghi; la “pubblicità” dell’amico di colore da usare per non fare la figura dei razzisti, a opera del collaudato Terzo Segreto di Satira; lo sketch sugli uomini primitivi che scoprono la democrazia per la prima volta; il tema delle molestie sessuali col menage tra Vanessa Incontrada e Alessandro Betti.
Più difficili le situazioni con gli ospiti (con l’eterno problema di far interpretare loro battute e gag che escano dal livello interpretativo amatoriale) a parte l’entrata “ignorante” di Mangoni su Giorgia che è sembrata la più efficace. In generale c’è stato un miglioramento rispetto alle precedenti versioni del SNL italiano, anche se la via alternativa verso un nuovo tipo di intendere la comicità sembra ancora lontana.
Ananas Blog
Con di mezzo Fatma Ruffini…
Ma Zelig Tv invece? Dobbiamo considerarli in prova fino a ottobre o si può iniziare a dire che senza i soldi del Berlusca non ha senso riproporsi alla stessa maniera? Quattro sgabelli in una scenografia scarna e lugubre sarebbero più adatti a dei numeri d’avanguardia o perlomeno a qualcosa che ricordi lo spirito “dello” Zelig (1986-1996). E la trasmissione Stars, in cui vengono celebrati gli artisti della pregiata casa, vi fa più o meno antipatia di SNL? Passi per Raul Cremona che è un artista poliedrico di grande esperienza, che gira il mondo e che sa stare al mondo, ma se già Ale &Franz sono un po’ stiracchiati da celebrare (e come Bisio belli impagliati nelle situazioni informali), vedere una trasmissione dove si ripercorre la carriera di Katia Follesa è sinceramente un po’ troppo. Non è che le vite dei comici siano tutte come quelle di Teocoli o Abatantuono. In teoria sarebbe la versione televisiva di una serata che fanno da un po’ nel locale, magari dal vivo è più gradevole ed empatica. Ciò che finora è evidente è che in viale Monza, il tempo si è fermato a quel periodo a cavallo tra la lira e l’euro. Gavelli, secondo te decollerà? Per avere un palinsesto più folto bisognerà aspettare l’autunno o finirà come la web radio?
Ciao, non vedendo il canale Zelig dalle mie parti non so proprio cosa dire. C’è qualcuno che vuole imbastire una recensione? (Beh su “Stars” un po’ l’hai fatta). Sai quanta poca fiducia abbia in Zelig, ma il mio è un punto di vista preconcetto. Potrei dirti che non credo nell’intera operazione, ma appunto sono prevenuto nel dirlo. L’A
Ah, pure a quel tizio che è una specie di cover band ambulante del cabaret è stata dedicata una puntata di Stars……
Chi sarebbe? L’A
Quello lì che faceva numeri che in cabaret avevano già fatto tutti, ma lui diceva di farli nella chiave degli antichi che già facevano quelle cose. Che poi si è auto intestato l’eredità artistica di un defunto.
Ma chi è?!?
Di più nin zo. Ma non è Martufello
Vorrei rivederlo “a freddo” per capire se posso salvare qualcosa ma non si trova alcuno streaming. Sapete se c’è un modo rivederlo on line?
Credo sia stato replicato la sera dopo, per il resto non si trova niente (da quel che ne so). L’A
Hanno messo la puntata su Youtube e rivedendola velocemente vi dico solo che è uno Zelig 2.0.
Non è che manca qualcosa, manca proprio tutto. Sketch politicamente corretti con stereotipi e clichè, parodìa di un leghista che deve sembrare idiota per contratto, parodìa della democrazia in versione primitiva che ripropone ciò che già succede nella realtà senza alcuna critica, o punto di vista originale e senza dire nulla di concreto, parodìa di Gomorra che vorrebbe sfottere i sottotitolatori che traducono a cazzo di cane e che in sostanza non dice nulla, parodìa della maratona Mentana fatta da Mentana, simpatica, per carità ma con meno mordente di un intervista di Fazio e monologhi clichè che non rompono gli schemi, non esprimono un opinione, non toccano argomenti scomodi e non escono dal personaggio neanche per sbaglio.
Suona tutto molto fake. Poi da quel che ho capito la prossima puntata avrà fra gli ospiti Rocco siffredi e Fabri Fibra e questo denota un menù a base doppi sensi e imitazioni sceme dei rapper.. Uaooo, cose mai viste nella tv italiana.. Interessante vero?
Ps. perdonate se scrivo in grande ma vorrei risultare quanto più irritante mi fosse possibile:
CARI AUTORI TELEVISIVI. VI SVELO UN FOTTUTO SEGRETO.
LE PARODìE SERVONO PER RENDERE ODIOSO IL PERSONAGGIO PARODìATO E SVELARNE I RETROSCENA SGRADEVOLI PUNTANDO I RIFLETTORI SUI SUOI SCHELETRI NELL’ARMADIO E NON A RIDERE COME DEGLI IDIOTI SU QUANTO STUPIDO SIA IL PERSONAGGIO!!
NON MI ASPETTO DI VEDERE GEORGE CARLIN NELLA TV ITALIANA, MA ALMENO UN MINIMO DI ANALISI E RAGIONAMENTO DA UNO SKETCH COMICO SAREBBE OPPORTUNO. SE QUANDO FINISCE IL PROGRAMMA IL TUO PUBBLICO NE SA QUANTO PRIMA HAI FALLITO COME ARTISTA E COME PROFESSIONISTA DELL’INTRATTENIMENTO!!!!
DATEVI UNA CAZZO DI REGOLATA CHE SAREBBE IL CASO!!!
L’unico live in Italia è Made in Sud che va in diretta. L’A
AH c’è Crozza!
Mi spiegate qual’è il vantaggio dell’essere live? Davvero ragazzi, ancora me lo chiedo, che c’è in più in un programma in diretta rispetto a uno registrato e montato? Mai dire Gol quando era tutto montato non era forse quattromila volte meglio di qualsiasi programma live? Poi quest’ossessione di avere ad ogni costo il pubblico in studio ha rovinato un programma che era figo proprio quando era registrato e montato.
E il pubblico che sembra sempre lo stesso di tutte queste trasmissioni: borghesuccio con gli occhialini firmati, il bel cardigan, che ride per niente, perché tanto qualsiasi minchiata li porta su di un altro pianeta rispetto al loro piattume fatto di apericene, selfie e idiozie social. Un altro gran bel programma registrato, e scritto in ogni minimo dettaglio, fu Dillo A Wally con Gene Gnocchi (1997). Si rifaceva ai talk show americani, anch’esso prodotto dalla Ruffini, ma con autori del calibro di Daniele Sala e Francesco Freyrie.
Hai toccato il punto: la comicità deve uscire da Milano e dal suo sottofondo fighetto autoreferenziale. L’A
beh non prendiamo come modello le robe tristi. Allora Quelli della Notte… L’A
Ma dire soltanto che è stato una delusione?
Diciamo che è stato in linea con le aspettative. L’A
Qui l’ottima Laura Tonini https://www.vice.com/it/article/7xdek4/saturday-night-live-italia-bisio
Fatemi fare una provocazione. Dirò una cosa impopolarissima che scatenerà il solito disastro con tanto di difensori e fake che compariranno misteriosamente a centinaia e tutti linkando i soliti siti pieni di discorsi infiniti e tutti in politichese.
Cosa non avete capito del caso Luttazzi? Se volete innovare in Italia dovete COPIARE! In un paese dove persino gli autori sono attaccati alla poltrona RUBARE è COSA BUONA E GIUSTA NOSTRO DOVERE E FONTE DI SALVEZZA, PERò DOVETE FARLO PARI PARI PERCHè SE LASCIATE CHE I PROGRAMMI MANTENGANO QUALCOSA DI ITALIANO TUTTO VA A ROTOLI!
è l’unico modo che abbiamo per evolverci. Se volete importare il SNL in italia dovete DEPORTARLO ILLEGALMENTE pari pari a come lo fanno in america per almeno 10 edizioni con le stesse battute che avevano lì 20 anni fa (tanto quello che all’estero fanno decenni prima da noi è comunque attuale) fino a quando le generazioni dopo non iniziano ad abituarsi a quel linguaggio e scriveranno spontaneamente in quel modo, ma se sperate che dal nulla arrivi un messìa che stravolga tutto non otterrete nulla.
Se vi ispirate però mantenendo le basi italiane dei vecchi autori di Zelig ( e premetto che mesi fa notai in alcuni speciali su Bim Bum Bam di MediasetExtra che alcuni autori di Zelig e di programmi Mediaset e mediaset derivavano proprio da Bim Bum Bam, ragazzi rendetevi conto), ogni idea vaga di evoluzione andrà a ramengo!
E so che è difficile perchè anche J-Ax voleva fare un programma satirico coi controcazzi ma come ha dichiarato in un intervista recente a Tvblog, si è trovato a scoprire a solo un mese dall’inizio del programma che tutti i testi che si era scritto mesi prima non andavano bene perchè rischiava denunce incredibili, di dover fare 45 minuti di monologhi a puntata (una quantità che in 7 giorni neanche George Carlin potrebbe mai imparare), di dover fare tipo due ore di programma quando inizialmente erano d’accordo per 20 minuti e tutta una serie di cose che non ha potuto fare altro che abbassare la qualità del prodotto.
Morale: se dovete copiare fatelo davvero, non fate finta!!!!
Mah, più che copiare bisogna saper adattare… da New York al sabato sera non è come da Milano laddove sugli altri canali ci sono la De Filippi e la Carlucci. L’A
Mangoni e Giorgia si conoscono da anni, ovvio che lo sketch viene bene!
Se ci sono sempre gli stessi autori e comici che girano normale che il miglioramento è un’utopia. l’inciucio una realtà. E intanto il web sforna le vere novità ed ha cambiato il gusto delle generazioni ma questi pare non se ne accorgano anzi, pare non freghi niente, la pagnotta innanzi tutto e va bene così. Finché la sfornano.