Andiamo con ordine. Gio Pizzi (Giovanni Pizzigoni) si presenta così: “Mi occupo di doppiaggio, vlog, attualità, cinema e satira!” ed è noto soprattutto per il canale Youtube (vedi qui il canale) GioPizzi – attualità e cultura pop, che conta più di 228.000 iscritti. E’ attivo anche su Facebook, Twitter, Instagram e su altri luoghi dai nomi morbosamente anglosassoni: Twitch, Patreon, Spreaker (vedi qui) ma questo importa poco, ciò che importa è lo stile che rappresenta (salvo smentite) una novità in campo satirico.
Gio Pizzi ricorda un po’ un Saverio Raimondo più giovane e più peloso, meno propenso alla battuta e più all’approfondimento. Di solito la satira comica si appoggia su un evento, un titolo di giornale, un fatto che viene riassunto in poche parole, poiché la necessità è quella di arrivare alla battuta. Ciò porta alla semplificazione, all’imprecisione ed è a rischio di uso dei luoghi comuni. Gio Pizzi lavora molto sulla documentazione (questa è la novità) quindi riesce nel compito arduo di informare facendo intrattenimento. Ovviamente le battute e le gag sono più dilatate. Un esempio notevole è il video sull’Alt-Right (una roba brutta che tutti noi dovremmo conoscere):
Probabilmente il video successivo è più facile come paragone con la comicità italiana, visto che parla del famigerato Congresso delle Famiglie di Verona, derivato da una ideologia che è stata presa spesso di mira dalla satira. Anche qui c’è l’aspetto informativo che viene prima di tutto:
Insomma, la sensazione è quella di aver imparato qualcosa e di essersi divertiti, rivolti però alla direzione corretta, quella della realtà, con la possibilità, la voglia di andare a leggersi qualcosa di più sul tema. Forse si potrebbe prendere a esempio il lavoro di Giò Pizzi, magari scrivendo cose un po’ più documentate, prima di arrivare alla battuta e alla conseguente risata (che devono esserci comunque).
Un ultimo video suggerito, con un meccanismo più easy: Pizzi che legge i commenti offensivi…
Ananas Blog