Battute?… La prima puntata

2 Ott

il Vidiwall di Battute?

Ieri sera lunedì 1 ottobre 2019, dalle 23 alle 23.30, su Rai 2, è andata in onda un po’ a sorpresa la prima puntata di “Battute?” format satirico che aveva subito una clamorosa temporanea cancellazione (raccontata qui). La prima novità è stata nella conduzione affidata a Riccardo Rossi (in sostituzione di Alessandro Bardani ritiratosi per motivi familiari).

Il meccanismo di base è semplice: Riccardo Rossi legge una notizia d’attualità e chiede: “Battute?” subito dopo uno o più comici  seduti attorno a un tavolo rettangolare dicono delle battute sulla notizia. Poi c’è spazio per l’esibizione di uno stand up comedian, una promozione cinematografica, un vidiwall con vip in finto collegamento.  Tra gli stand up comedian da segnalare Carmine Del Grosso e Martina Catuzzi, tutti e due in ottima forma.

L’amministratore  di questo blog, avendo lavorato “sotto Freccero” anni fa, anche in un programma non fortunatissimo, può capire quali siano le difficoltà di mettere in onda un format che non è ancora ben definito e che ha avuto diverse traversie produttive.  Di sicuro, se Rai 2 intenderà proseguire con l’esperimento, sarà necessario un cambiamento in corso d’opera. Così, per essere propositivi (rullo di tamburi) suggeriamo qualcosa su cui intervenire subito: 

ll paradosso del titolo

1) Riccardo Rossi legge la news. 2) Riccardo Rossi chiede: “Battute?” 3) Pausa per andare a inquadrare il comedian. 4) il comedian dice la battuta.

Cosa c’è di sbagliato? che una battuta, in parole povere, è composta da soli due elementi: A. l’alzata (in questo caso la lettura della news). B. La schiacciata (in questo caso la battuta). Se ci metti qualcosa in mezzo va a farsi benedire il tempo comico. Un pallavolista, quando è lì in elevazione non è che fa qualcos’altro prima di schiacciare, perderebbe l’impatto con la palla. 

Anche se l’esegesi della battuta rischia di essere pedante, per fare le cose in regola, “Battute?” andrebbe chiesto all’inizio, poi ci sarebbe la lettura della news e appena dopo la battuta vera è propria.

La comicità televisiva italiana  ha il serio problema di non lavorare abbastanza sul prodotto finito. Spostare la domanda “Battute?” all’inizio sarebbe un segnale importante che si sta lavorando con consapevolezza sul prodotto. Poi il resto verrebbe sa sé. 

Ananas Blog 

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22 Risposte a “Battute?… La prima puntata”

  1. Roberto ottobre 18, 2019 a 7:31 am #

    Per me “Battute?” è bellissimo e funziona. Parte dalla logica della comicità da Social da cameretta poi in realtà crea una cricca che sembra più un allegro tavolo di un bar dove si ride con gli altri. Dopo poche settimane si è creato un gruppo di talenti singoli che interagisce e va oltre alla battuta preparata, ovvio che chi ha più capacità attoriali ed orecchio riesce ad emergere. Riccardo Rossi è perfetto nel ruolo, in mezzo a quei giovanotti in cravatta sembra l’On. Casini che cazzeggia ad una riunione dei 5Stelle che già questo sarebbe un format). Personalmente stravedo per il flemmatico Lundini. Era da anni che non mi affezzionavo ad un programma comico. Evviva.

    • ananasblog ottobre 18, 2019 a 9:13 am #

      Bene, in effetti ha una sua “guardabilità” e dovrebbe far emergere le cose migliori sulla durata. L’A

  2. Meh Boh ottobre 14, 2019 a 12:54 PM #

    Ciao e complimenti per il blog.

    Il programma mi è sembrato una riproposizione mal riuscita di Spinoza (con battute depotenziate del 90%) e di quel tipo di comicità da settimana enigmistica, puro esercizio di stile.

    Si fa anche altrove (Steven Wright, Mitch Hedberg ed Emo Philips sono forse i comici più geniali nel senso vero del termine, ma non scrivevano le loro battute sulle news settimanali) dopo, però, un lavoro di limatura e perfezionamento tale da renderlo un componimento.

    Per il resto non credo si salvi molto: ho visto la performance dello Sgargabonzi (ritenuto il miglior umorista italiano, almeno da alcuni intellettuali) e mi ha lasciato perplesso.

    • ananasblog ottobre 18, 2019 a 9:11 am #

      Ciao e grazie per i complimenti.

      Lo Sgargabonzi ha anche dei detrattori che lo accusano di prendersela con le “vittime” (vedo pezzo su Anna Frank”). poi ignoro cosa faccia dal vivo. L’A

  3. Sincero ottobre 14, 2019 a 11:48 am #

    Questo è un programma che ti fa restare perplesso, senza infamia e senza lode. Ci vogliono programmi con meno persone ma che in seconda serata abbiano il coraggio di fare SATIRA! Allora era meglio continuare a mandare in onda Sbandati di Gigi e Ross con Velia Valli, Saverio Raimondo ect. Freccero cancella programmi come Sbandati per sostituirli con altri come Batture? e fare meno ascolti oppure mandare programmi con format VECCHI come Made in Sud (sarà contento l’amministratore della citazione visto che è un loro fan accanito) oppure ultimo “Che tempo che fa” che, oltre ad essere vecchio, è stato riciclato da tutte le reti RAI. Per fortuna fra poco cambieranno di Direttori di rete e si spera che elimineranno i Format decrepiti per affidare nuovi programmi a veri professionisti dello spettacolo.

    • ananasblog ottobre 18, 2019 a 9:17 am #

      caro Sincero, “fan accanito di made in sud” non è un’offesa, anche se è difficile riconoscermi in tale ruolo. Bisogna separare i risultati dal giudizio oggettivo. Per esempio “Stasera tutto è possibile” sta ottenendo dei risultati di share molto buoni, puoi può piacere o meno, però i risultati li ottiene. L’A

  4. Alessandro Bottura ottobre 10, 2019 a 7:05 am #

    Credo che in Italia la comicità televisiva sia moribonda proprio perché negli ultimi dieci anni i comici hanno accettato qualunque compromesso pur di andare in tv. Per me quindi hanno ragione Marco e Adrien. Per lo stesso motivo Montanini ha torto marcio ed è un esempio pessimo (a parte che non ha molto da dire e lo dice pure male, benché si creda il migliore in Italia, sì ciao).
    A ottobre sarebbe dovuto partire proprio su Rai2 il nuovo talkshow di Luttazzi ma Freccero lo ha cassato perché “Luttazzi fa satira sulla religione”. Luttazzi cioè tiene il punto come sempre ed è così che si deve fare. Sul suo blog racconta per filo e per segno cosa è successo: https://danieleluttazzi.wordpress.com/2019/07/10/come-ti-abortisco-il-pupo-noterelle-per-una-storia-della-rai/
    “Battute?” dovrebbe fare satire sulle notizie. Nella settimana iniziale i giornali erano pieni di titoli in prima pagina sull’ennesimo scandalo in Vaticano (soldi potere eccetera) ma a “Battute?” nella Rai2 di Freccero non se ne è parlato. Ecco appunto. Continuiamo così, facciamoci del male.

    • ananasblog ottobre 18, 2019 a 9:09 am #

      >Credo che in Italia la comicità televisiva sia moribonda proprio perché negli ultimi dieci anni i comici hanno accettato qualunque compromesso pur di andare in tv.

      Noi dai, la colpa sta nel “manico”, nella cima della piramide, nel creare la “domanda” su un numero sempre maggiore di comici, offrendo poco in cambio. L’A

  5. sbaglio? ottobre 5, 2019 a 11:46 am #

    Secondo me c’è troppa severità. Il format è difficile di suo e la RAI ha la capacità solo di complicare le cose. La prima puntata era davvero macchinosa, ma direi che le cose stanno migliorando molto velocemente. Rossi c’è e il tavolo è più animato.. il nano fa ridere…certo si può migliorare.. alcune battute fanno cacare e ci sono comici al tavolo (pochissimi in realtà) che non vanno proprio.. il barzellettiere boh, non saprei davvero. A me non piace… Però i video del berlusca fan sempre ridere… Mi piace che diano il palco per il monologo a turno… in definitiva: Non un nuovo cult, ma manco da stroncare..domanda: gli standupper bravi presenti perchè non avrebbero dovuto farlo? Se vi chiamassero non andreste?

    • Marco ottobre 5, 2019 a 6:40 PM #

      La mia opinione è che se vai in qualunque programma possibile e “basta che paghino” non sei un artista sei una prostituta che si svende per elemosinare qualche straccio di consenso e se poi finisci un un programma “calderone” dove sei uno fra mille e lo spettatore nel migliore dei casi manco si ricorderà il tuo nome a mio parere aggiungi un lavoro in tv al curriculum ma non otterrai un valore maggiore da ciò nè come artista nè come venditore di te stesso.
      Montanini ha diffuso questo modo di ragionare secondo cui: “se mi chiamano a fare il mio lavoro e mi pagano vado, se tu fai l’idraulico e te pagano non vai?” che se hai un ego sproporzionato e ti interessa solo apparire e prendere soldi va anche bene, ma se non valorizza quello che fai agli occhi del pubblico il valore contrattuale lo perdi. Non è che Montanini abbia guadagnato valore andando a Le Iene o in programmi politici Mediaset con un pubblico totalmente impreparato che non rideva neanche a comando e manco sapeva chi era, il valore andando lì lo ha perso, perchè non facendo più i numeri di un tempo televisivamente parlando potrebbero dirgli “tieni sti 4 euro e ringrazia che ti do un posto in tv”.
      Montanini ha anche dichiarato a Tv Talk che se l’avessero chiamato sarebbe andato anche a Colorado. Voi pensate che la sua esibizione qualunque essa sia, anche fosse il pezzo più ispirato di tutta la sua carriera in mezzo a tormentoni, ballerine e battute sulle suocere avrebbe acquisito valore televisivamente parlando o lo avrebbe perso?
      Per questo secondo me dire sì a tutto è controproducente.
      Avere un programma famoso o un logo famoso sui manifesti non basta più ormai perchè siamo nell’era dei social. Non conta più tanto venire da un programma famoso ma conta l’immagine che ti ha dato quel programma.

      • ananasblog ottobre 6, 2019 a 9:21 am #

        Però in epoca di crisi il lavoro si prende a prescindere. Sicuramente un prodotto debole può essere controproducente, ma se ci pensi bene la situazione è quella di mancanza di alternative. Se io, se tu, se chi per noi offrissero un’alternativa (qualità ben pagata, format di culto che valorizzino gli artisti, eccetera) allora si potrebbe esitare sull’accettare o meno un progetto in cui si crede poco. Se invece devo vedermela tra lo zero assoluto e una scelta non esaltante, non resta che fare la scelta non esaltante. L’A

        • Marco ottobre 6, 2019 a 12:06 PM #

          Ti racconto una storia. Circa un anno fa il noto Youtuber Cicciogamer è stato invitato a Mai dire Talk e si è ritrovato preso per il culo dal mago Forest che noncurante del fatto che Cicciogamer ha avuto problemi di peso di cui spesso ha parlato nei suoi video lo ha sfottuto con battute sulla ciccia. Potremmo discutere sull’etica del bullismo di chi invita un ospite e senza manco far capire chi è e che storia ha avuto inizia a bullizzarlo così a caso solo perchè viene da Youtube (che se vogliamo è la stessa etica di merda di Striscia quando attacca la musica trap attribuendole il classico discorso da vecchio conservatore del tipo “i gggiovani doggi si ddroggaano dove andremo a finire ecc.”) approfittando del fatto che il pubblico di anziani che guarda il programma non comprende a pieno i fenomeni odierni e non è interessato a comprenderli ne ad analizzarli ma solo a sentirsi migliore, ma vorrei soffermarmi su un altro discorso.
          Cicciogamer che tecnicamente era lì per promuovere un libro se non ricordo male quale utilità avrebbe mai ottenuto andando in un programma dove il target non è il suo e difficilmente chi lo guarda andrà a cercarsi suoi video su Youtube o a leggersi il libro? Credo zero.
          I comici che vanno a Battute acquisiranno pubblico facendo passerella in rai in un programma del genere?
          Mi piacerebbe chiedere a Giardina o Velia Lalli o Raimondo se hanno mai incontrato un fan che abbia dichiarato che prima di Sbandati non sapeva manco chi fossero e che si è appassionato a loro tramite quel programma ma ne dubito fortemente.

        • adrien ottobre 6, 2019 a 1:26 PM #

          Intendi dire che partecipare a Battute è come fare il rider per Glovo?

          • ananasblog ottobre 6, 2019 a 1:31 PM #

            No

            • adrien ottobre 6, 2019 a 4:50 PM #

              Dalla tua descrizione sembra questo: un lavoro che ti costringe a forti compromessi da accettare giocoforza in mancanza d’altro, ma la cui sola esistenza abbassa verso il basso l’asticella per tutti gli altri

              • ananasblog ottobre 6, 2019 a 7:56 PM #

                La metti giù troppo dura 😉 tieni anche presente che quando aderisci a un progetto televisivo non sai mai cosa succederà, non è definito come potrebbe essere un ruolo in un film o in una fiction con un copione preciso. Infatti il format ha avuto diversi cambiamenti in corso d’opera e probabilmente ne avrà ancora. L’A

    • ananasblog ottobre 6, 2019 a 9:14 am #

      Sì, non è poi malaccio… Certo, se metti il barzellettiere, il video di Berlusconi, il comico che fa il suo pezzo, altre gag, il pianista, etc diventa più un varietà comico, un ibrido tra le battute e altri format. L’A

  6. adrien ottobre 4, 2019 a 7:40 PM #

    Beh dai non è male. Non dev’essere stato facile mettere insieme tutto ciò che rende la comicità un’attività compulsiva, reazionaria e conformista

  7. Marco ottobre 3, 2019 a 8:22 am #

    L’ho visto e devo dire non sono Sincero ma sono furioso. Perchè?
    Mi dite perchè? Perchè cazzo dovete creare qualcosa che esiste già?
    Tralasciando che c’era già Sbandati con i Panelist che forse erano più influencer che comici lo ammetto, ma le battute usa e getta sulle news erano le stesse (e almeno era strutturato sul prendere in giro i media che non fa mai male piuttosto che sul commento fine a sè stesso a una notizia ormai già rifilata e commentata sui social in tutte le forme per essere ancora fresca a quell’ora.)
    Perchè ancora nel 2019 per far ridere dobbiamo ricorrere a “notizia, battuta, notizia, battuta”?
    Qual’è il problema di chi produce sti programmi?
    Persino Saverio Raimondo nel suo programma CCN ha capito che una notizia va commentata nel tempo e magari trasformata in monologo un po di tempo dopo la sua coparsa non consumata nel giro di una giornata.
    Qual’è il valore aggiunto che può portare un programma del genere, visto che esistono i tweet con gente che fa battute sulle news da una vita ed è allenata a fare solo quello che mangia in testa a qualunque battuta che puoi fare alle 11 di sera, visto che loro le battute le han pensate e scritte tipo con mezza giornata di anticipo?!!!
    Davvero siamo ancora a questo? Sarebbe questa la satira irriverente che han dovuto spsotare in seconda serata?!
    Poi se hai lavorato in tv lo sai meglio di me che le battute non vanno annunciate. Luttazzi parlava veloce senza pause per far in modo che la battuta arrivasse al volo e non ci fosse quell’effetto “aspettativa” orribile che c’è in questo programma di cui tu giustamente hai parlato, ma chiamare un programma “battute” e annunciare “battute” prima della notizia come hai detto tu non genererà un maggiore effetto sorpresa perchè il pubblico comunque saprà che la battuta verrà detta in quel momento lì.
    sarebbe come se chiamassimo l’uovo di Pasqua “Dentro c’è un portachiavi”. A che serve se non a far perdere ogni tipo di imprevedibilità?
    Poi, io adoro la stand up ma sempre quelli più innocui chiamano, la Catuzzi, Rapone, Tinti, mancava solo la Giraud e il quadro dei compagni di merenda piacioni e simpatici (sempre de Roma ovviamente) era completo.
    Ma Giorgio Magri? Clara Campi? Chiava Avanzo? Un comico che non ammicchi ad ogni costo ce lo vuoi mettere? Me ne basterebbe uno. Vuoi restare su Roma perchè è più vicino agli studi? Perfetto, Filippo Giardina? Daniele Fabbri? Vincenzo Bordoni?
    Non chiedo di osare, ma un’intenzione vaga di cambiare davvero vista da lontano col binnocolo mi basterebbe.

    • ananasblog ottobre 5, 2019 a 9:12 am #

      Ciao, in un contesto come “Battute?” sarei terrorizzato da qualsiasi cosa si intrometta nei tempi comici. Non ci dormirei la notte per la paura di spiazzare il pubblico, non ottenere l’effetto voluto. Ora, se nessuno è terrorizzato, vuol dire che non c’è nessuna posta in palio, nessuno si gioca la capoccia, nessuno verrà crocefisso in sala mensa. Di sicuro l’autocompiacimento dei comedian è un problema serio, andrebbe azzerato, anche perché ha poche possibilità di diventare iconico o di culto. Sulla Giraud e sulla Catuzzi non sono d’accordo: sono brave. Anche Giardina soffrì a “Sbandati”. L’A

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  1. Battute? una recensione assai positiva | - novembre 14, 2019

    […] “Battute?”, nuovo format satirico di Rai 2 di cui avevamo parlato (per esempio qui). Ora sembra che il programma stia trovando una sua identità, tanto da far parlare di una […]

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