Partendo da un titolo shock che non dovrebbe concedere dubbi (Musica per chiavare) parliamo di un esperimento radiofonico audace che sta funzionando e che si sta guadagnando fama di trasmissione cult.
MPC è condotta da Alex Sabetti e Nicola Vicidomini (coautrice Deborah Farina) e va in onda su Radio Elettrica al mercoledì dalle 21.15 fino a quasi mezzanotte. Siamo passati oltre il giro di boa della prima stagione ed è arrivato il momento di fare un bilancio che è assai positivo.
La trasmissione è completamente improvvisata e Nicola Vicidomini ha saputo creare quel clima sia goliardico che visionario, il quale coinvolge gli amici che partecipano divertendosi. Fin qui si sono sentiti: Nino Frassica, Fabrizio Biggio, Stefano Disegni, Lino Patruno, Fulvio Abbate, Valerio Lundini, Carmine Del Grosso, Jason Piccioni, Antonio Zequila per citarne alcuni. Il cast fisso invece è fatto da inviati o presunti tali:
Franco Vichi (Unione tra consanguignei), Gianni Resta (Pietro Mozzi, Momento Sentimental e Playboy Eligio Rondelli) Nicola Leugio (Angolo del Fedifrago e momento associazionismo) Lorenzo Procacci Leone (Borsette e Borseggi, Lettere dal Penitenziario, Dinamitardi senza rimorso e prof.Salvatore Offenbach – interpretazione dei sogni) Jiurij Mascherpa (il pezzo della settimana) Nicola Procopio (L’esibizionista della Sila) Giangi Roncato (il Satanista felice creatore di una nuova religione) Francesco Puma (Maestro di seduzione) Claudio Vietnam re delle notti romane (presenza fissa in studio).
Qui su Mixcloud la puntata del 13.11.2019 dedicata al grande Fred Bongusto. Ascoltabile anche embed alla fine di questo articolo.
Cosa è esattamente la Musica per Chiavare?
In primo luogo è l’asse portante della trasmissione ed è di qualità eccelsa tanto da renderla unica. Presa integralmente dalla rara collezione di vinili di Nicola Vicidomini, si tratta di quel filone di grandi musicisti e compositori, spesso sottovalutati o dimenticati che hanno (anche) fatto grandi le colonne sonore del nostro cinema (vedi Piero Umiliani, Piero Piccioni, Bruno Martino, passando per il jazz e altro ancora) su cui svetta la stella fulgida di Fred Bongusto.
Non a caso il pezzo d’apertura è sempre il capolavoro “Carissimo maestro di Padova”
Perché si ride e tanto
Con MPC mi capita davvero di ridere come un pazzo. Secondo me il segreto sta nell’affrontare temi scottanti con grande naturalezza, senza andare mai sopra le righe. I personaggi e le situazioni potrebbero anche essere vere. Per esempio il Sentimental, cioè: l’accoppiamento con animali, ci viene raccontato da un imprenditore agricolo amico di Oscar Farinetti il quale ci tiene a precisare che l’animale è sempre consenziente.
Anche l’unione tra consanguinei, per chissà quale miracolo, è esilarante, raccontata con distacco e usata come pretesto per lunghe divagazioni musicali di nicchia. L’interpretazione dei sogni è spiegata con simboli che sembrano non centrare nulla (la matita è la madre) oppure che potrebbero anche essere veri. L’associazione delle associazioni annovera gli odiatori di Mario Tessuto e tante altre che, forse, esistono davvero.
L’elenco delle cose divertenti è comunque lungo.
Per concludere diciamo che Musica per Chiavare funziona, fa ridere e ha la musica con un tiro pazzesco. Merita di proseguire per altre stagioni.
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