Archivio | aprile, 2020

Torna Made in Sud? La Fase due per la comicità?

26 Apr

 

Trotta De Martino (da https://www.ilroma.net/)

E’ in arrivo in televisione la nuova stagione di Made in Sud, la prima della cosiddetta “fase due” di post quarantena? A darne notizia è il sito Tv Blog con un post dal titolo “I retroscena di Blogo: Made in Sud nuova serie verso il ritorno su Rai2 a giugno“. Quindi si tratterebbe di un’indiscrezione che però sembra abbia solide fondamenta, per alcuni semplici motivi:

in Campania il virus ha colpito con meno intensità rispetto alla più martoriata Lombardia dove “risiede” l’altro superstite varietà comico di prima serata, cioè Colorado. Inoltre la motonave mormonica (del manager Nando Mormone) ha sempre avuto la capacità di realizzare contenuti in serie con poche varianti, quindi dovrebbe essere in grado di contestualizzare la comicità su un tema che non si può più eludere: il Corona Virus.

“Facendo seguito all’allentamento delle misure restrittive contenute nel decreto che il governo si appresta a varare nelle prossime ore e che diventeranno operative da lunedì 4 maggio, si valuteranno le condizioni che porteranno questo programma a poter essere prodotto.

Made in Sud tornerà con una serie nuova di zecca sempre dall’auditorium della Rai di Napoli, sempre con la conduzione di Stefano De Martino e Fatima Trotta, per 6 puntate, senza pubblico, ma con tantissime novità.”

Sarebbe una buona notizia. Ci auguriamo che anche Colorado possa riprendere. Sarebbe un segnale di ripresa e rappresenterebbe anche un po’ di “sostegno al reddito” per molti. Ovviamente con contenuti rinnovati poiché la comicità non potrà più essere simile a quella del passato, pre epidemia.

Ananas Blog

Le misure d’aiuto ai lavoratori dello spettacolo, cosa si muove?

5 Apr

Da Pixabay.com (Libera per usi commerciali. Attribuzione non richiesta)

In periodo di pandemia e di conseguente grave crisi economica, torniamo a focalizzarci sulle misure a difesa del mondo dello spettacolo, categoria forse in ginocchio più di ogni altra (e nel nostro particolare sui comici che vivono di live). Vedremo che c’è chi si muove bene e chi meno bene:

L’esempio di Artisti 7607

Artisti 7607 (qui il sito) è una società di raccolta diritti d’immagine nel settore audiovisivo (diritti connessi) che costituiscono una cifra considerevole (nel 2012 erano stimati attorno ai 60 milioni di euro l’anno). 7607 è un’alternativa al più istituzionale Nuovo Imaie.

A tal proposito, nel giugno del 2012 avevo partecipato a un importante incontro di presentazione a Milano, invitato dall’amico Stefano Chiodaroli; condotto dalla fondatrice Cinzia Mascoli (leggi il post). Da allora questa realtà “alternativa” ha fatto dei passi avanti non indifferenti. 

Artisti 7607, ai primi di marzo, con la crisi alle porte, ha prontamente liquidato la prima ripartizione 2020 e ciò è stata una boccata d’ossigeno per molti che, intanto, stavano subendo tutte le conseguenze lavorative della pandemia (qui le specifiche sui diritti liquidati).

Poi sono arrivate delle misure importanti di sostegno al reddito per gli associati: 500 euro per la perdita di lavoro  in marzo/aprile e la possibilità di richiedere 300 euro di anticipo per i compensi  di copia privata 2018 (Per i dettagli vedi qui).

Il sostegno al reddito è un’azione vitale in questi tempi di “non lavoro”. 

Il Nuovo Imaie intanto ha messo in campo un Fondo Speciale per gli associati  (qui il tutorial su come effettuare la domanda) con uno stanziamento previsto tra i 5 e i 7 milioni di euro. 

Il Caso SIAE

Il Consiglio di Gestione Siae ha inaugurato una serie di misure straordinarie valutate superiori ai 110 milioni di euro (Qui il comunicato del 31 marzo 2020)  tra cui:

“un fondo di solidarietà di 500.000 euro per acquistare 2.500 pacchi alimentari che saranno distribuiti agli associati in condizioni di indigenza e/o di invalidità e/o in precarie condizioni di salute che ne faranno richiesta alla mail fondo.solidarieta@siae.it o ai numeri telefonici 065990.2614-2613-2013-3155.”

Poi “un Fondo di sostegno straordinario a favore di tutti gli associati valido per il 2020 e il 2021 di 60 milioni di euro, finalizzato a supportare le ripartizioni nei prossimi due anni.”

Un altro fondo di sostegno per gli agenti mandatari di 4,1 milioni di euro, Poi “prestiti pluriennali a tasso zero agli associati in difficoltà di liquidità” (per questo è previsto uno stanziamento che può arrivare a 50 milioni di euro).

18 settembre? Troppo tardi…

Quello che colpisce è che, pacco alimentare a parte, le misure più corpose sono rimandate per l’approvazione definitiva al 18 settembre 2020 quando si riunirà l’assemblea generale. Cosa c’è di sbagliato? Semplice: a settembre potremmo già essere quasi tutti in mezzo a una strada o costretti a raccogliere ortaggi nei campi per sopravvivere.

La crisi indotta dal Corona Virus genera una carenza fulminea di liquidità (anche o soprattutto) nel mondo dello spettacolo. Per questo le misure di sostegno al reddito sono così importanti.

Si spera in un rinsavimento… 

Il paradosso dell’INPS

Com’è noto il cosiddetto Decreto Cura Italia ha stabilito un bonus di 600 euro per diverse categorie di lavoratori, tra cui quelli dello spettacolo che, però siano iscritti al Fondo Pensioni Lavoratori dello Spettacolo e che abbiano almeno 30 contributi giornalieri per tutto il 2019.

Questo restringe il numero degli aventi diritto e inserisce un criterio burocratico per certi versi inesplicabile. E’ un po’ la maledizione di certe categorie (vedi i comici) di cui il legislatore ignora le esigenze, forse ne ignora l’esistenza stessa. 

Detto ciò si può provare a fare domanda nelle altre categorie previste dal bonus: “Professionisti con Partita Iva e lavoratori in rapporto di collaborazione coordinata continuativa” oppure “Lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali”

Tenendo presente che il Governo a breve varerà altre misure di sostegno al reddito.

Perché la situazione è drammatica

Ananas Blog

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