Archivio | 03 – Comici che copiano (plagi presunti o reali) RSS feed for this section

Bisio, le battute fuori posto, il SNL Italia e Bottazzi

13 Mag

Claudio Bisio, che simpatico copista

Ieri sera, guardando l’ultima puntata del Saturday Night Live Italia sul canale 8, è capitato di sentire Claudio Bisio, in apertura a un monologo sul Paradiso e l’Inferno, dire una battuta  che suonava più o meno così: “Quando morirò voglio morire come mio nonno che si è spento serenamente nel sonno e non urlando come i suoi passeggeri”. La battuta aveva due caratteristiche:

  1. Era scollegata dal contesto ed inserita lì forzatamente e con poca convinzione.
  2. Era uguale a quella notoriamente in repertorio a Duilio Pizzocchi nel personaggio del camionista  Ermete Bottazzi. 

Così è partito di slancio un Tweet: 

Un Tweet con la tipica diplomazia che contraddistingue Ananas Blog

La cosa risultava doppiamente antipatica poiché Bisio doveva conoscere bene la battuta di Bottazzi dato che era andata in onda a Zelig Circus (nel 2006) e ne costituiva addirittura l’inizio del monologo (Vedi qui).

Poi, approfondendo, risulterebbe che la battuta sia un classico dell’umorismo all’americana, un “joke” preso anche a esempio su come si costruisca una battuta (col meccanismo dello spiazzo) la cui origine risale a Will Rogers, attore e comico morto nel 1935:

Link sull’immagine di anteprima

Detto ciò azzardiamo alcune conclusioni sull’intera vicenda:

Duilio Pizzocchi è uno dei più apprezzati “Joke Man” che ci siano in Italia e uno di quello con maggior mestiere. Ci può stare che utilizzi degli standard comici, anche perché la battuta è stata contestualizzata bene nel personaggio del camionista. Meno interessante e fare un “copia e incolla” che stona come un Times Roman 18 messo in un testo tutto in Arial 12 (nella versione di Bisio).

Bisio da chi ha fatto copia e incolla? Dal pezzo visto allo Zelig Circus che conosceva bene per averlo condiviso sullo stesso palco? Oppure facendo il figo che conosce gli standard americani e li cita?

Ah, saperlo…

Addaturnà Luttazzi! (ovviamente)

Ananas Blog

Guagliò un bonifico, una pastiera e abbiamo risolto

29 Mar

Gigi D’Alessio nel monologo sulla fortuna di essere napoletano

Ha fatto un certo scalpore il monologo sulla fortuna di essere napoletano, pronunciato da Gigi D’Alessio durante la puntata di esordio di Made in Sud il 14 marzo 2017 vedi qui su Rai Play. Per il motivo che, successivamente, è trapelato che intere parti erano state “copiate” o “ispirate” chiaramente da “Io sono napoletano” di Raffaele Moccia, poesia che aveva goduto di una notevole diffusione sui social network.  Su Vesuvio Live la comparazione dei testi. Per esempio:

– Originale: “Io sono napoletano e vivo in una città che ha inventato “il sospeso” , il caffè pagato all’estraneo che mai conoscerai, perché nessuno si senta mai così povero da non potersi permettere un caffè”.
– D’Alessio: “Napoli ha inventato il sospeso, il caffè pagato per chi non se lo può permettere. Nessuno può sentirsi così povero da non poter bere un caffè”.

A quanto pare Raffaele Moccia non ha escluso un’azione legale nei confronti della Rai. Di primo acchito, verrebbe da dire: benvenuto! Il diritto d’autore nelle trasmissioni comiche è come l’omosessualità nelle regioni controllate dall’Isis. Recentemente (in un format concorrente) è andato in onda un evidente plagio preso a metà da George Carlin e da Sergio Viglianese e non è successo nulla. Però Ananas Blog, in quanto più alta autorità in materia, può suggerire una soluzione.

Antefatto: durante Zelig One (in prima serata su Italia 1) fu detta una battuta che fu riscontrata uguale a una pubblicata su Le Formiche. Colui che aveva scritto il pezzo, dispiaciuto e invocando la buonafede, si sdebitò inviando all’autore dell’originale un bonifico e una bottiglia di vino. Una soluzione di alta civiltà che potrebbe essere applicata anche per risolvere la questione: chi ha fatto il lavoro di copia e incolla potrebbe inviare a Raffaele Moccia, per esempio, una somma di denaro e una pastiera.

Sono stati i milanesi a inventare il diritto d’autore fottuto al proprietario tramite falsa liberatoria, i napoletani, che hanno inventato il sospeso affinché nessuno si sentisse troppo povero, potrebbero risolvere la questione col cuore e la generosità che li contraddistingue.

 

Ananas Blog

Picasso vs Lucio Battisti

16 Mag
Pablo Picasso

Pablo Picasso foto da apartfrommyart.com

Ci sono aforismi che ci vengono sbattuti in faccia in ogni occasione, a volte un po’ troppo alla buona. Uno di questi è quello attribuito a Pablo Picasso: “I buoni artisti copiano, i grandi rubano” (citato da Wikiquote). E’ riemerso da poco quando un comico a Eccezionale Veramente ha portato un pezzo copiato in gran parte da George Carlin e in parte da Sergio Viglianese. Ciò significherebbe che l’autore del plagio sia un grande? Oppure è un “liberi tutti” sul furto? Non scherziamo.

Non sappiamo cosa avesse voluto dire Picasso, ma la comicità vive su una tradizione, su da cose fatte da altri, a volte ancora in attività, a volte appartenenti al passato. Visto che nessuno inventa nulla, come ci dovremmo comportare con ciò che abbiamo alle spalle? Dovremmo lasciar perdere Picasso e prendere un esempio più vicino a noi: Lucio Battisti. Dal suo genio musicale e dalla sua incredibile carriera si può ricavare l’aforisma giusto: I buoni (e anche quelli meno buoni) artisti copiano, i grandi reinventano. Purtroppo siamo obbligati a fare cose indegne rispetto al passato oppure a copiarlo. Invece dovremmo trovare una nostra identità artistica. L’ispirazione ci deve portare a fare qualcosa di nostro usando ciò che conosciamo già. Tutto ciò esiste, anche qua da noi, ma solo relegato agli ambienti off. Continua a leggere

urge il ritorno immediato di Daniele Luttazzi!!!

22 Apr

daniele-luttazziCi sono eventi che assumono un significato fortemente simbolico. Ieri sera, 21 aprile, durante la sesta puntata di Eccezionale Veramente su La7 (qui) è andato in onda un clamoroso caso di plagio (oppure di “omaggio non dichiarato”) del repertorio di un leggendario stand up comedian d’oltreoceano. La cosa è avvenuta in un’epoca in cui il materiale che si trova online consente di beccare subito chi fa una cosa del genere. E’ avvenuta anche sotto il naso di autori che fino a pochi mesi fa tentavano di mettere le mani sulla stand up comedy italiana (pensa te).

Non facciamo nomi, non citiamo video, ognuno potrà scoprirlo da solo, ma si tratta, con un’evidenza che non può essere negata, di una “similitudine” uguale o peggiore di quelle per cui Daniele Luttazzi è stato crocefisso in passato. Curioso che ciò sia avvenuto proprio in quella LA7 che chiuse in anticipo il suo Decameron (i simboli, a volte). Ananas Blog aveva già assolto Daniele Luttazzi da ogni accusa di plagio (leggi qui).

Ma ora non ci sono però più scuse: pretendiamo il reintegro immediato di Daniele Luttazzi nel gotha della comicità italiana!!! Dategli una trasmissione tutta sua, come minimo…

Ananas Blog

Andrea Pucci omaggia Paolo Rossi

30 Ott
Pucci nel monologo sulle vacanze da sbarbati (link al video)

Pucci nel monologo sulle vacanze da sbarbati

L’ottimo Andrea Pucci è uno di quei pochi comici in grado di far ridere anche leggendo la lista della spesa oppure raccontando una serie di esagerazioni senza neanche bisogno di grandi battute. Questo non significa che non sia in grado di volare alto e di citare i grandi maestri della comicità, com’è successo nella puntata del 28 ottobre 2015 (vedi qui su Mediaset Video dal minuto 0 55): “Un giorno il direttore di banca mi ha detto: Pucci guardi che lei è sotto di 200.000 lire, ma scusi quando ero più, io l’ho mai chiamato lei? quindi cosa cazzo mi chiama a fare?” Battutone d’apertura sulle vacanze di quando si era sbarbati che prende subito il pubblico, ma che ha un sapore di dejà vu.

A molti, infatti, sarà venuta in mente una nota battuta di Paolo Rossi, tratta dalla raccolta di monologhi “Si fa presto a dire pirla” del 1992, Baldini & Castoldi editore, che sicuramente è passata anche in video dalla leggendaria trasmissione “Su la testa”, Rai 3, sempre nel 1992. Tratto dal monologo “Una conchiglia sul sagrato” (pagina 56) e che è stato pubblicato anche su Smemoranda (vedi qui):

“Sig. Rossi, gentilmente, è la banca che parla, volevamo avvertirla che lei oggi ci è andato sotto di due milioni…” “E ieri? Gentilmente, mi scusi.” “No, ieri, gentilmente, lei era sopra di due milioni.”
“E allora, mi scusi, le ho telefonato io a lei? Gentilmente, le ho rotto il cazzo io a lei?”
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Tu si que vales: un bel ninja!

2 Ott
Carlo De Benedetto Ninja a Tu si que vales, 25 ottobre 2014 (link al video)

Carlo De Benedetto Ninja a Tu si que vales, 25 ottobre 2014 (link al video)

Recentemente è emerso un caso di “copia” abbastanza clamoroso e che riguarda il talent Tu si que vales nella versione italiana (canale 5) e in quella albanese. Vittima il comico torinese Carlo De Benedetto ed evidenziato dallo stesso Carlo sulla sua pagina Facebook (vedi qui) in data 25 settembre 2015. Lui ha portato il suo personaggio del Ninja  (conosciutissimo nell’ambiente) nell’edizione italiana di Tu si que vales del 2014 su Canale 5 (vedi Wikipedia) precisamente nella puntata del 25 ottobre (guarda qui il video). La produzione è di Fascino PGT (società di Maria De Filippi) ed Endemol.

Grande sorpresa ha suscitato vedere uno sketch praticamente uguale (e all’insaputa del proprietario) nella prima stagione della versione albanese della stessa trasmissione (vedi Wikipedia) iniziata il 1° aprile 2015 (a volte il destino…). La produzione è di Endemol in collaborazione con Holta Dulaku, Ardi Asllani e Bledar Linza e in onda su Vizion Plus Continua a leggere

La versione di Marco Milano

19 Mar
Marco Milano

Marco Milano

Marco Milano ha scritto pagine importanti della comicità italiana, come per esempio a Mai Dire Gol (col personaggio di Mandi Mandi); ha fatto parte più volte del cast di Colorado contribuendo al successo del format e vi è tornato nella penultima edizione con Nicaul, il maestro di sci pugliese.

Recentemente si è reso protagonista di un lungo sfogo su Facebook, nel quale se la prendeva con i “pseudo scopiazzatori e ciarlatani…“. Lo abbiamo intervistato sul tema.

L’intervista è molto interessante per capire come venga percepita dal singolo comico la questione della creatività (compresi i “sospetti inconfessabili” che qui vengono confessati). Il tema è ampio, contiene tante situazioni, compresa quella delle battute e degli sketch reputati non televisivi che, poi, finiscono in tv interpretati da altri (fenomeno misterioso di “bilocazione” o di “universi paralleli” degno di Voyager). Ecco l’intervista che è, ovviamente, imperdibile:

MARCO, NEL TUO SFOGO TI RIFERIVI A FATTI, EPISODI BEN DEFINITI?

È stato uno sfogo perché in molte edizioni di Colorado, che facessi parte del cast o meno, ho sempre visto o sentito qualcosa di mio. In una edizione, quando erano già alla 4°/5° puntata, proposi in ritardo il moralizzatore Giorgino che, puntualmente, veniva rimandato alla puntata successiva, perché secondo gli autori era da sistemare ed alcune battute non si potevano dire. Per due puntate, quindi la 6° e la 7° non è passato Giorgino ma le sue battute sulla Raffaella Fico, su Belen, eccetera, sono state messe in bocca ad altri. Ottava puntata: mi stravolgono un testo che infatti non funzionò per niente, fino a quando alla 9° puntata chiesi di lasciarmi dire quello che avevo scritto. Tre minuti di monologo, sette applausi a scena aperta. Qualcuno aveva cercato di spargere la voce che il pezzo non aveva funzionato. Peccato per lui, la mia ragazza aveva registrato tutto col cellulare. Continua a leggere

plagi, copie, la catena di montaggio e la rabbia degli esclusi

5 Mar
guarda un po' che roba (dal sito di immagini gratuite Pixabay.com)

guarda un po’ che roba (dal sito di immagini gratuite Pixabay.com)

START! Sono appena partiti Colorado e Made in Sud che, oltre alle critiche sempre più negative, immediatamente si sono  verificate feroci polemiche riguardo a presunti plagi. Non era ancora finita la prima puntata di Made in Sud che già su Facebook veniva fatto notare che il Don Ciro di Ciro Giustiniani, parodia di Don Antonio Polese, della trasmissione di Real Time “Il Boss delle cerimonie” (vedi qui su RaiTv) veniva da tempo parodiato dal comico napoletano Marco Cristi (qui il video su YouTube).

Il video è preso dal laboratorio Le Blatte condotto da Peppe Iodice (in forza a Colorado) presso il locale Duel e registrato il 25 febbraio 2015. Che dire? Innanzitutto che la parodia di Cristi sembra più azzeccata e fa più ridere. Già nel post di ieri (vedi qui) veniva fatto notare che “Ciro Giustiniani, che sarebbe un monologhista, qui costretto a gag che non sono nelle sue corde“. Anche la scrittura comica sembra migliore, meglio costruita, rispetto a quella di Made in Sud basata solo sui soliti giochi di parole (concerne – con cernie). Sì, ma che dire in questi casi? Riporto due commenti di segno opposto, il primo di Antonio, riferito alla questione “Navigatore: Alice Mangione vs Gabriele Rega” a Colorado (leggi qui): Continua a leggere

Flop comico a San Remo: Luca e Paolo non originali sul matrimonio gay?

15 Feb
Luca e Paolo matrimonio gay a San Remo

Luca e Paolo matrimonio gay a San Remo

Del flop comico di San Remo si è detto molto, soprattutto legato alle performance non brillanti di Angelo Pintus e Alessandro Siani, colpevoli di aver portato del repertorio un po’ fuori luogo (vecchie battute per Siani con luoghi comuni su nani e ciccioni e materiale da Colorado per Pintus), ma, si è detto, per fortuna ci hanno pensato Luca e Paolo a risollevare le sorti: “Con Luca e Paolo finalmente a Sanremo la satira decolla.” commentava quasi commosso l’Huffington Post (Leggi qui). Uno degli sketch più celebrati era quello delle nozze gay che si è chiuso addirittura con un sonoro “Vaffanculo” (vedi qui lo sketch su Rai.Tv).

Peppe e Ciccio matrimonio gay a Metropolis

Peppe e Ciccio matrimonio gay a Metropolis

Il meccanismo comico è semplice: di fronte all’altare Luca Bizzarri è entusiasta della vita a due, Paolo Kessisoglu invece, smonta tutto poiché ne vede l’aspetto negativo. Concetto: alla fine i problemi matrimoniali sono universali. Continua a leggere

E’ sempre un piacere essere “citati” da Made in Sud

2 Ott
Le Cicale

Le Cicale 2006 – Kowalski

E’ sempre un piacere quando una tua battuta viene citata da una trasmissione del calibro di Made in Sud, soprattutto se la cosa è compiuta da artisti di punta come Pasquale Palma. Nello sketch dell’ex fidanzato (vedi qui a partire dal minuto 26,30) Pasquale ricorda a Fatima Trotta che “Facevamo l’amore tutti i santi giorni… a Pasqua e a Natale” (minuto 27,30). Ohibò, uno pensa, questa la conosco, così va a ripescare Le Cicale 2006, raccolta a cura di Gino & Michele e Matteo Molinari (ai tempi lo scrivente non era considerato un ribelle):

Le Cicale 2006, pagina 47

Le Cicale 2006, pagina 47

Se lo scrivente fosse un tipo polemico, direbbe che la battuta ha girato abbastanza in ambito cabarettistico, che è stata pubblicata in una nota raccolta (Le Cicale, appunto) e che nello sketch sembra inserita un po’ in modo forzato. Vediamola invece in positivo: un omaggio a un ex autore ora blogger.

 

Fatima io non so stare senza battute, non so...

Fatima io non so stare senza battute, non so…

E adesso che si fa? Pasquà, hai utilizzato senza ombra di dubbio la battuta di un altro, in una trasmissione in cui sei pagato per le tue apparizioni (in cui la suddetta battuta era il clou dello sketch). Che vulimme fa? Braccino corto oppure transiamo?

Roberto Gavelli Amministratore di Ananas Blog

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