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Il lato oscuro di Zelig: le “vittime”

29 Nov

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Questo articolo fa parte delle celebrazioni per i 20 anni di Zelig, del quale la cosa più interessante è indubbiamente il lato “nero”. Il 1° dicembre inizia la prima delle quattro puntate di Zelig Evento, ma questo non è interessante (il prossimo comico è… eccetera, eccetera). Il lato “dark” è una creazione originale dei leader Gino Vignali e Michele Mozzati (Gino & Michele) cui i quadri minori si sono adeguati. Per comprendere questo post occorre aver letto: I comici trattati come bambini…Cosa significa trattare i comici come bambini? Significa nascondere delle informazioni, tenerli all’oscuro, a volte mentire apertamente allo scopo di ottenere qualcosa da loro.” E aver letto anche Il lato oscuro di Zelig: cattiveria o necessità di management? “Ai comici Zelig venivano somministrate dosi di dolore e sofferenza inutili, inutili poiché non servivano a migliorare lo show, piuttosto sembravano inflitte senza uno scopo pratico”.

LE VITTIME il sistema Zelig, basato su tre pilastri (1. Tenere le persone nel mistero, 2. Indurre frenesia produttiva, 3. Infliggere sofferenza emotiva non necessaria) provocava delle vittime. Era inevitabile. Qualsiasi sistema ne crea un certo numero. Però ci sono delle caratteristiche che sono tipiche della vittima zelighiana:

  • Può essere un bravo comico oppure un comico improbabile, non importa. 
  • Deve avere l’ansia di raggiungere ciò che non raggiungerà mai.
  • Deve starci male, essere sottoposto a periodici up and down di umore.
  • Deve tornare periodicamente, seguendo certi input che gli vengono dati.

La vittima può uscire per certi periodi dal suo status, ricaderci ogni tanto o non caderci più (in alcuni casi, andarsene gli risolve la crisi e spalanca le porte al successo personale). La vittima può anche andare in televisione (a sprazzi) ma ciò, strano a dirsi, lo vittimizza ancora di più. I casi peggiori, ovviamente, sono quelli cronici.  La Direzione Artistica ha già deciso che non punterà su di loro, ma li guarda agitarsi, dibattersi anche per lunghi periodi (anche per 10 e più anni) senza intervenire. Anzi, la Direzione Artistica sembra fare il necessario per spingere quelle persone verso lo status di vittima cronica.

Requisiti: per fare sì che il “mercato delle vittime” prosperi occorre non provare empatia verso le persone. L’ideale sarebbe percepirle come sagome di cartone intercambiabili. Se ci fosse empatia ci sarebbe rispetto e ognuno riceverebbe le informazioni giuste (tu ci interessi, tu no, tu torna tra un anno, tu farai 5 puntate, tu 10…) e ognuno potrebbe metabolizzare i dati di fatto. La vittima invece è costretta a metabolizzare le false speranze. La dirigenza sublima tutto ciò nell’aggettivo “stronzo”. Essere “stronzi” è qualcosa di cui in fondo ci si compiace, anche se potrebbe nascondere (non lo sapremo mai) una cattiveria d’animo molto meno simpatica. Continua a leggere

Il lato oscuro di Zelig: cattiveria o necessità di management?

16 Nov

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Zelig festeggia 20 anni di tv e questo blog celebrerà l’evento a modo suo raccontandone gli aspetti più oscuri e controversi. Per proseguire occorre aver letto l’articolo: I comici trattati come bambini (quando cominciò tutto) in cui si precisa che: Cosa significa trattare i comici come bambini? Significa nascondere delle informazioni, tenerli all’oscuro, a volte mentire apertamente allo scopo di ottenere qualcosa da loro. Questo concetto è importante per cercare di comprendere a pieno l’aspetto “nero” dell’allegra banda di viale Monza 140, Milano. (NOTA: questo post ha contenuti che potrebbero risultare deprimenti. In effetti, lo sono).

Un fulmine a ciel sereno – il 19 maggio 2010, totalmente inaspettato, nasceva Ananas Blog, che esordiva con un articolo intitolato: “2005/2006 una stagione terribile” (leggi qui il post) primo della serie dal tema: “Zelig, la creazione  artificiale dell’ansia”. Era imperniato sull’episodio della copertina di Sorrisi & Canzoni TV che era stata dedicata ai nuovi comici Zelig Off (allora su Canale 5 e rampa di lancio per il Circus, quindi per il grande successo). Una parte di questi comici non fecero la trasmissione però furono lasciati “macerare” fino all’ultimo nell’attesa. Nel post si osservava in modo profetico che:

L’ansia è una forma di sottomissione: più uno sta male, più tenterà di alleviare il dolore gettandosi sul prossimo provino, sul prossimo laboratorio, sperando di trovare sollievo al male, alla frustrazione, alla disperazione. Questo crea una grande riserva di manodopera gratuita da cui attingere quando serve, un monopolio di “alberi da frutto” su cui allungare la mano solo quando c’è qualche frutto succoso che è maturato, ma che poi lascia marcire tutti gli altri sui rami.

Da allora questo metodo si è espanso e, mentre l’impero Zelig andava verso un lento declino, veniva adottato  anche da altre realtà comiche.  I progenitori sono indubbiamente Gino e Michele (i leader di Zelig) a cui il blog riconosce il merito di un’invenzione  che è così funzionale da poter essere usata anche altrove senza l’intervento di chi l’ha creata. Il metodo, da un lato, ha delle caratteristiche che assomigliano a quelle di altre attività produttive (per esempio:  i talent) e, dall’altro, possiede delle peculiarità uniche e originali. Continua a leggere

la versione di Daniele Raco…

9 Mar
Daniele Raco, un discorso da uomo libero, su un ring del wrestling

Daniele Raco, un discorso da uomo libero, su un ring del wrestling

Daniele Raco, universalmente riconosciuto come uno dei migliori stand up monologhisti italiani, noto anche per le sue incursioni nel mondo del Wrestling col nome di Kombat Komedian, ha compiuto un gesto clamoroso postato anche in un video su Facebook (vedi qui), cioè quello di togliersi, per sempre la maglietta col logo “Zelig”. Premessa: Daniele è stato per un lunghissimo periodo l’anima dello Zelig Lab di Genova, è stato determinante nel creare quell’ondata di comici genovesi che hanno arricchito Zelig in molte stagioni televisive (Lastrico, Ornano, Carlini, I Beoni, Bottesini, Paci, eccetera). Pur godendo della stima (almeno apparente) di Bananas ha ricevuto in cambio solo poche apparizioni televisive “sudate” e col “Contagocce”, fino all’esclusione subita nell’ultima stagione, sostituito (assieme ad altri) da una massa incongrua di guest e “facce famose”.

Nonostante ciò Daniele è sempre stato fedele al gruppo cui stava dando tanto, ha sempre difeso il mondo Zelig dalle critiche spesso feroci che arrivavano da questo blog, dimostrando correttezza e lealtà. Proprio per questo il gesto è ancora più forte. Nel video, con in sottofondo le note beffarde di Demasiado Corazòn, Raco sale su un ring di wrestling indossando la maglietta di Zelig, poi dice: Continua a leggere

una testimonianza che arriva dalle linee

25 Ott
Pubblico qui come articolo il commento di un lettore che merita di essere messo in primo piano. Si definisce addirittura una “quarta linea” e interviene sul tema “Zelig, perché non chiamare le seconde linee” (leggi post) cioè quei comici che hanno sputato sangue e che potrebbero migliorare la disastrosa stagione zelighiana basata sulla rotazione dei vip e delle vecchie glorie.
Si tratta di un piccolo capolavoro, scritto con ironia e cattiveria e costituisce uno spaccato veritiero del dietro le quinte di Zelig. Ci sono invenzioni linguistiche come le “Sacre Mummie” e i due “Vecchietti Boriosi” (ma chi saranno?) che siedono in fondo alla sala e gli “autori con la A minuscola”, radiografia di un umore acido che è quello prevalente da sempre, ma che non è mai stato raccontato davvero. Voilà:

Il fatto è che di idee su come “risanare” la trasmissione (questa o un suo nuovo clone tipo Araba Fenice in grado di rinascere dalle ceneri di una formula che definire decotta e obsoleta è quasi un complimento) ce ne sono molte. MA: Finché le decisioni saranno prese da due vecchietti boriosi che siedono in fondo alla sala di Viale Monza a NON guardare i provini di gente che ha sputato sangue (e speso soldi per arrivare a Milano magari 10 volte e più nella stagione) per la speranza di una piccola chance… Continua a leggere

sentiti ringraziamenti…

28 Mar

Emiliano Petruzzi, autore di una notevole tesimonianza sul “tritacarne Zelig Off” e di un incredibile post in cui viene destrutturata la “macchina burocratica” legata a questa trasmissione (leggi post precedente), ha voluto scrivere alcuni ringraziamenti finali, relativi alla sua esperienza. In questa stagione in cui si avvicinano i prossimi “provini tv”, sono di grande interesse:

Ringraziamenti e riflessioni di un comico che passava di là per caso (di Emiliano Petruzzi).

Prima di affrontare la nuova annata professionale sono doverosi dei ringraziamenti per ciò che mi è capitato nel 2011…

Ringrazio la Bananas s.r.l. che in questo grande periodo di crisi economica mi ha fatto buttare una consistente somma di denaro… mi servirà di lezione la prossima volta che mi imbatterò in agenzie dilettantistiche. (che taccagni! NDR)

Ringrazio il direttore artistico dello Zelig Lab di Napoli per avermi fatto comprendere Continua a leggere

Zelig visto da sinistra: un articolo condivisibile su l’Espresso

7 Feb
Paolo Migone, approdato alla satira?

Zelig, pur reggendo sul piano degli ascolti, sta registrando da tempo una débacle comunicativa. Non solo le shockanti accuse di Vanessa Incontrada sull’ambiente maschile e maschilista: Aldo Grasso si è reso conto di quanto sia invecchiato il format; Michele Santoro ha addirittura creato il neologismo “zelighizzato” come paradigma di conformismo e mancanza di coraggio (leggi articolo). Su Ananas Blog, poi, sono apparsi i primi racconti del poco onorevole dietro le quinte della cosiddetta “fabbrica commerciale di pezzi televisivi”.

Intanto Bananas srl, in stato di semi confusione, sta cercando di mettere il bavaglio a tutto ciò che succede nei laboratori, tramite un medioevale articolo 3… Recentemente è uscito un articolo condivisibile, scritto dal giornalista de L’Espresso Continua a leggere

breve resoconto di un video rimosso

23 Nov

Nel finale del racconto di Emiliano Petruzzi (leggi la prima parte, la seconda e la terza), dopo la sua clamorosa esclusione da Zelig Off (dopo che aveva consegnato addirittura i dati bancari, ricevuto il piano di produzione e anticipato le spese di trasferta) gli è stato detto che il  motivo era che l’autore dello Zelig Lab di Napoli era stato “licenziato”. Invece, un video su YouTube lo mostrava al suo posto, in piena attività.

Il video, appartenente all’emittente campana “Canale 9” è stato rimosso per violazione di Copyright da parte (addirittura e non solo) di R.T.I. e Lega Calcio. Ne riproponiamo il testo (togliendo ogni marchio commerciale) e proponendone una breve sequenza fotografica. Ecco qua:

“Grande successo per il casting organizzato da Z**** Lab di Napoli, diretto da Michele Caputo, in una location particolarmente bizzarra, proprio come gli oltre 50 aspiranti comici che si sono esibiti in vari sketch.
I provini si sono tenuti nei locali della concessionaria (nome di concessionaria), una delle ultime marche arrivate arrivate nel bouquet (marchio commerciale), in via Reggia di Portici.
In giuria, oltre a Michele Caputo, anche (nome di due consulenti) consulenti alle vendite di casa (nome marchio), Claudia Mirra del teatro Diana  e Salvio Cianciabella, uno degli autori di Z****, arrivato a Napoli proprio per scegliere i migliori comici.
Una bella emozione per tutti i vincitori del casting. Questo è solo il primo di una serie di appuntamenti che vedranno Michele Caputo e il suo laboratorio artistico esibirsi al Diana nell’ambito della rassegna “il mercoledì prendila a ridere”. Il programma prevede, nei prossimi appuntamenti, guest star del calibro di Rosalia Porcaro e Peppe Iodice, inoltre tanti altri divertentissimi comici.”

due provinanti

direttore artistico e autore

 

i locali del provino

conduzione - spalla

la commissione giudicante

Ananas Blog (è un lavoro pulito, ma qualcuno lo deve fare)

una clamorosa, agghiacciante testimonianza su Zelig Off (terza e ultima parte)

22 Nov

Questa è la terza parte dell’incredibile racconto di Emiliano Petruzzi (leggi la prima parte e la seconda parte). Egli ha ricevuto tutte le rassicurazioni che avrebbe fatto Zelig Off, verbali e scritte, ha fornito addirittura i suoi dati bancari, ha concordato il cachet a puntata, ha ricevuto il piano di produzione, ha anticipato le spese di trasferta ed è rimasto a bollire fino all’ultimo, sapendo solo alla fine della sua esclusione.

Finale del racconto…

Farai i provini per zelig off 2012…. no, grazie, io cambio canale!!!

Giovedì 6 ottobre. Mi reco all’appuntamento concordato con il Direttore Artistico dello Zelig Lab di Napoli, presso il teatro sede del laboratorio.

Il Direttore Artistico cerca di distogliermi dal motivo per cui dovevamo incontrarci, iniziando a illustrarmi tutto il programma e il materiale pubblicitario del Laboratorio Zelig che si svolgerà tra ottobre 2011 e maggio 2012. Mi fa notare che le serate sono ad abbonamento, che ogni sera ci sarà un SUPER OSPITE, ballerine, cantanti e quant’altro, praticamente uno show in piena regola, altro che laboratorio! (le serate di Zelig Lab sono serate professionali a tutti gli effetti NDR).

Io gli chiedo notizie sul perché non sono stato convocato per le registrazioni di Zelig Off. La risposta è degna del cabaret: mi dice che è successo perché Bananas ha “fatto fuori” l’autore che per tutto l’anno mi aveva seguito allo Zelig Lab di Napoli e che mi aveva portato fino ai provini (questa è davvero una roba surreale NDR).

Dopo una grassa risata gli rispondo con un eloquente “E io in tutto ciò, che cosa c’entro?” Sto per contattare telefonicamente l’autore, ma il Direttore Artistico mi ferma e mi dice di non farlo perché egli non è al corrente, poiché Bananas non gli ha ancora comunicato la “brutta notizia”.

Comincio a rendermi conto di trovarmi dinanzi ad una “banda di cabarettisti” peccato che tutto ciò avvenga soltanto dietro le quinte, perché sul palco avrebbe molto successo!

Chiedo chi sarà l’autore Zelig che seguirà il laboratorio di Napoli. Il D.A. mi fa: “ottima osservazione” e prova a contattare Bananas in mia presenza, ma non ci riesce, dopodiché riattacca con la megaproduzione del laboratorio Zelig. Io gli dico  che non sono interessato, che per me questi laboratori non hanno più credibilità, che sono un sistema che mi ha fatto perdere tempo, fatica e molto denaro. Saluto e torno a casa.

Nei giorni seguenti vengo contattato dai partecipanti del laboratorio di Napoli, tutti con la voglia di sapere come fossero andate le registrazioni. Comunico la spiacevole storia e tutti restano allibiti. Alcuni vorrebbero addirittura chiamare l’autore Zelig per confortarlo del suo “licenziamento”, ma consiglio a tutti di non farlo perché pare che Bananas non gli abbia ancora detto niente (e anche perché la notizia “puzza”).

Lunedì 10 ottobre: sono finite le registrazioni di Zelig Off e, come per incanto, ricevo una telefonata dall’autore licenziato, segato dal cast. La prima cosa che mi chiede è se ho “registrato” (per la serie: il cabaret dietro le quinte continua…)

Gli comunico che non sono mai stato chiamato e gli chiedo spiegazioni. Lui mi conferma la storiella della sua “esclusione” così com’è stata raccontata dal Direttore Artistico. Mi consiglia di recarmi là il giorno dei provini in data 26 ottobre 2011, poiché avrebbe presenziato la responsabile generale dei laboratori Zelig di tutta Italia e così avrei potuto chiedere spiegazioni a lei.

L’autore mi liquida dicendomi di non chiamarlo più perché, non sapendo la sua collocazione nello staff di Zelig, non può più darmi informazioni. Contatto i ragazzi del laboratorio di Napoli e riferisco tutto. Alcuni lo chiamano per sapere chi avrebbe seguito il Lab. Dopo mi riferiscono che l’autore ha smentito tutto, che lui fa sempre parte dello staff di Zelig e che sarà l’autore che seguirà il prossimo laboratorio di Napoli (è un capolavoro dell’assurdo NDR).

La trama della storia e degna di sedute psichiatriche, ma diventar matto con questa gente non ne vale la pena.

Purtroppo, dopo un paio di giorni di calma piatta, inizio a ricevere continue telefonate e messaggini di invito a partecipare allo Zelig Lab (è una tecnica collaudata, dopo l’esclusione arriva l’offerta di un altro anno di laboratorio NDR).

Rispondo negativamente a tutte le richieste. Addirittura mi vengono inviate due mail, in una (dalla società che gestisce lo show business di Napoli o, per meglio dire, Zelig bla bla lab di Napoli) mi si chiede di partecipar ai provini (vedi foto), ma io la mail di “richiesta accettata” già ce l’avevo! (cosa descritta nella seconda parte del racconto NDR).

Appena dopo, ma la apro il giorno seguente, ricevo un’altra mail (vedi foto) dove mi si dice che non devo fare i provini, ma recarmi direttamente per la serata. Dovrei considerarmi un “privilegiato”, ma rispondo che non ho intenzioni di frequentare lo Zelig bla bla Lab.

le 2 mail spedite dall’organizzazione dello Zelig Lab di Napoli: una di convocazione ai provini, l’altra di convocazione alla serata

Dopo due giorni un collega mi chiama e mi fa notare che su una pagina di Facebook viene pubblicizzata la prima serata di laboratorio con SUPER OSPITE Marco Marzocca e, tra gli altri comici che si esibiranno, c’è anche il mio nome (vedi foto)

foto scattata dalla pagina facebook: Emiliano Petruzzi “convocato” a sua insaputa

Purtroppo le telefonate e i messaggini diventano sempre più insistenti. È la vigila dei provini, mi chiama l’assistente di produzione e, per l’ennesima volta e mi chiede se voglio partecipare allo Zelig Lab. Gli rispondo nuovamente di no, che sono stufo di certi atteggiamenti e che mi sarei recato l’indomani alla sede dei provini per parlare con la responsabile Bananas e per cercare di avere spiegazioni in merito alle mie mancate registrazioni a Zelig Off.

Alla fine della conversazione, dopo pochissimi istanti ricevo da parte del Direttore Artistico il seguente messaggio (vedi foto) provo a contattarlo per circa dieci minuti, ma non mi risponde, suona libero.

l’sms con cui Emiliano è “consigliato” di non andare

Contatto la direzione, dicendo che l’indomani sarei andato comunque, dato che ho ben 2 mail di convocazone.

Il giorno dopo vado presso la sede dei provini, ma non entro all’interno, poiché la responsabile generale che doveva venire da Milano non c’è ed è inutile parlare coi “soliti”… Ma c’è la troupe televisiva di una nota rete locale. Da quella presenza prendo lo spunto per trovare un video su youtube che è molto rivelatore (guarda il video). AGGIORNAMENTO: il video (ieri sera ancora disponibile) è stato rimosso da YouTube (ma dai). Si tratta di un documento importantissimo, quindi c’è da sperare che qualcuno ne abbia salvata una copia…

Nota bene: l’autore che “era stato fatto fuori”, nel video è lì che sceglie i comici!

A giudicare i comici ci sono anche due rivenditori d’auto! (non sono Gino & Michele NDR)

Ci sarebbero tante altre cose da aggiungere a questa storia, perché per raccontare 8 mesi vissuti a contatto con l’ambiente Zelig ci vorrebbe molto tempo, ma se il blog mi darà spazio ancora, scriverò un post con le mie riflessioni.

Emiliano Petruzzi

Ananas Blog (è un lavoro pulito, ma qualcuno lo deve fare)

Battuta conclusiva: “Non ho mentito, ho solo massaggiato la verità” (il perfido produttore Jack Donaghy, nella sitcom 30 Rock

una clamorosa, agghiacciante testimonianza su Zelig Off (seconda parte)

17 Nov
Emiliano Petruzzi
Questa è la seconda parte dell’incredibile racconto di Emiliano Petruzzi (che domani sera ha l’onore dell’esordio in Semiramide di Gioachino Rossini, sotto la regia di Luca Ronconi al teatro San Carlo di Napoli, un onore che vale 100.000 Zelig!). Antefatto:
Egli, tramite provini andati molto bene, ha ricevuto la conferma che farà Zelig Off (da parte dell’autore e del direttore artistico dello Zelig Lab di Napoli). In seguito è stato contattato da Bananas srl, gli sono state assicurate almeno 4 puntate, è stato stabilito il compenso + il rimborso spese, ha ricevuto il piano di produzione, ha spedito i propri dati personali (coordinate bancarie comprese) su richiesta di Bananas srl, è stato convocato per una prova generale tv e gli è stato suggerito di rimanere a Milano nel periodo delle registrazioni, cosa che ha fatto anticipando le spese.
Emiliano ha appena passato l’estate, su incoraggiamento dell’autore Zelig, a provare i pezzi televisivi, comunicando a tutti che avrebbe fatto Zelig Off… Un’avventura a lieto fine?

Seconda parte del racconto di Emiliano Petruzzi

Non tutte le banane riescono col buco!

…È  il 7 settembre. Sono di nuovo in viale Monza 140 per effettuare la serata di prova tv come da accordi presi nel mese di agosto (vedi calendario), sembra un film già vissuto: tanti comici, scaletta lunghissima, locale pieno di pubblico pagante.

Rispetto al provino effettuato nel mese di giugno noto una sola differenza: nei camerini per le esibizioni, insieme a me, ci sono tanti artisti  affermati: comici che già si sono esibiti in prima serata, altri che provengono da Colorado, altri dalla trasmissione Central Station e tanti altri che hanno già partecipato nelle svariate edizioni di Zelig Off (la famosa Melassa Comedy NDR).

Teresa Mannino e Federico Basso aprono le danze. Arriva il mio turno. L’autore mi ha chiesto di eseguire lo stesso pezzo presentato nei provini di giugno. La mia esibizione, per grazia ricevuta, risulta ancora una volta “degna”. Alla fine della serata l’autore mi congeda per la solita riunione con i grandi capi.

Il giorno seguente egli mi conferma che la mia performance è in scaletta di registrazione e si fa consegnare i copioni degli altri 3 pezzi che avrei dovuto eseguire nelle successive puntate (cosa tipica di quando sei già in produzione NDR), dicendomi che non avrei dovuto registrarli alla SIAE perché lo avrebbe fatto Bananas.

Successivamente, il direttore artistico dello Zelig Lab di Napoli mi comunica che ha visto le scalette delle prime due serate di registrazione e che non c’è il mio nome. Chiedo all’autore ed egli mi conferma la cosa, dichiarandomi che ritiene migliore apparire nelle puntate finali del programma, essendo già avviato e avendo una maggiore visione e riscontro del pubblico da casa rispetto alle prime puntate. Dice che si fanno le scalette delle puntate seguendo una logica di “crescendo televisivo” (tenere la gente ancorata alla speranza fino all’ultimo, spesso alterando la verità, sembra una pratica usuale NDR).

Avendo prenotato l’albergo fino alla data del 13 settembre (come da loro consiglio) rimango a Milano e seguo le restanti serate di prova tv e le registrazioni delle prime due puntate di Zelig Off 2011.

Dopo aver sostenuto 8 giorni di spese tra vitto e alloggio, con l’aggiunta del viaggio, decido di ritornare a Napoli e, salutandomi con l’autore, gli chiedo se è ha conoscenza delle scalette per le successive registrazioni. Lui mi tranquillizza dicendomi che il giovedì seguente mi avrebbero contattato per convocarmi per le registrazioni.

Una volta tornato in quel di Napoli, nelle due settimane successive, non ricevo nessuna comunicazione. Contattando periodicamente il mio autore per avere notizie in merito, vengo tranquillizzato sul fatto che mi avrebbero convocato.

In data 22 settembre invio richiesta al link provini/lab (nel sito areazelig) per frequentare il laboratorio Zelig di Napoli per la prossima stagione 2011/2012. La richiesta viene accettata (vedi e- mail) includo questo passaggio perché avrà sviluppi sconcertanti nel seguito del mio racconto.

la convocazione da parte di Bananas srl al provino per lo Zelig Lab Napoli

Arriviamo a venerdi 30 settembre. Oramai sono fuori tempo per le registrazioni della 7° e 8° puntata. Provo a contattare sia il mio autore sia i refenti di Bananas con cui avevo parlato nei mesi precedenti, ma sembrano tutti spariti nel nulla (di solito in questa fase spariscono tutti NDR). Decido di chiamare il direttore artistico dello Zelig Lab di Napoli. Lui non sa darmi spiegazioni in merito e mi rassicura che si sarebbe interessato in prima persona.

Mercoledi 5 ottobre: manca un solo giorno per un’eventuale convocazione alla registrazione delle ultime 2 puntate di Zelig Off. Richiamo il direttore artistico e la motivazione che mi dà è racchiusa in un’eloquente, quasi insignificante frase “Emiliano per questo anno salta tutto”.

A questo punto chiedo di incontrarlo personalmente. Il giorno dopo vado all’appuntamento e… da qui in poi il mio racconto avrà dei risvolti al limite del paradossale… e la storia continua…

Ananas Blog (è un lavoro pulito, ma qualcuno lo deve fare)

Post sull’argomento:

L’importantissimo valore strategico di Zelig Off

Zelig: manipolazione e uso del mistero

Un anno con Ivan Zeligovic

13 settembre 2010, iniziano le registrazioni tv di Zelig Off

Romina La Mantia racconta…

Provini Zelig: il solito “bunga bunga”

 

una clamorosa, agghiacciante testimonianza su Zelig Off

15 Nov
Emiliano Petruzzi
Questo racconto ricostruisce dettagliatamente come funzioni la macchina di manipolazione e di sfruttamento legata alla “filiera” che riguarda i laboratori Zelig, i provini e le trasmissioni tv zelighiane.
Emiliano Petruzzi è comico, autore e attore professionista. Attualmente sta lavorando sotto la regia di Luca Ronconi in Semiramide di Giacchino Rossini, che inaugurerà la stagione lirica al teatro San Carlo di Napoli. Egli ha deciso di raccontare la sua esperienza non per fare vittimismo, ma affinché soprattutto i meno esperti siano a conoscenza di ciò che potrebbe capitargli
Questo racconto, per suoi contenuti e la sua verità, andrebbe fatto leggere a tutti gli allievi delle varie accademie e scuole del comico.
Data la ricchezza di dettagli e la documentazione che verrà allegata, ho deciso una suddivisione in varie puntate. Cominciamo un viaggio in un sistema in cui il fattore umano non esiste più, le persone sono solo pedine da usare quando fa comodo; in cui i metodi (da un punto di vista etico) sono disgustosi.

Prima parte del racconto di Emiliano Petruzzi:

 si nun ce stesser e fess,comm campassero e dritt ?” (se non ci fossero i fessi, come camperebbero i furbi? – proverbio napoletano). 

Questa non vuole essere una storia di denuncia: è soltanto la mia storia, una come tante e tra le tante, “unica”. Tutto iniziò quando, una volta tornato a Napoli dopo anni di esperienze nei vari laboratori di vivisezione per comici nel nord Italia, decisi di presentarmi al provino dello Zelig Lab di Napoli, gestito da un autore proveniente da Milano e da un direttore artistico, noto comico partenopeo. 

Nella baraonda dei provini d’ingresso alla gogna artistica, dopo l’esibizione, l’autore Zelig mi liquidò con un secco NO. Dopo un paio di mesi tornai nel luogo delitto, nel locale dove si svolgeva il laboratorio e chiesi se c’era la possibilità di poter effettuare un paio di esibizioni per provare un pezzo, dato che in quel periodo mi ero qualificato alla finale nel “festival del cabaret emergente di Modena” . 

Il direttore artistico acconsentì. Nell’appuntamento successivo mi presentai per la serata e risultai il comico col pezzo migliore, che suscitò un riscontro di risate ed applausi notevole. Alla fine il direttore artistico mi propose di continuare a seguire il laboratorio. Da li a pochi giorni mi contattò per farmi vedere nuovamente dall’autore. Rifeci nuovamente uno pseudo provino a porte chiuse e l’autore (che pochi mesi prima mi aveva scartato) si convinse delle mie capacita artistiche

Iniziò la mia avventura nello Zelig lab di Napoli. Ero l’unico comico che veniva convocato per tutti gli appuntamenti e, avendo un buon quantitativo di materiale scritto, essendo autore di ciò che dico sul palco, incominciarono a lavorare sui miei testi (per renderli televisivi). Da lì a un paio di mesi il direttore artistico mi comunicò che, alla fine del laboratorio, mi sarebbe stata data l’opportunità di effettuare il provino in viale Monza a Milano per provare a entrare nel cast di Zelig Off 2011.

Nell’ultimo appuntamento del laboratorio, effettuato nel mese di maggio, l’autore Zelig mi confermò ufficialmente del provino per la trasmissione. Il tutto non mi smosse l’animo più di tanto, poiché sono del parere che le carriere si costruiscano e non si inventino. Da lì a pochi giorni fui contattato da Bananas per concordare la data del provino. 

sms di convocazione provino

Tra i miei impegni artistici, riuscii a concordare la data del provino nel giorno 7/6/2011 (vedi foto messaggio cellulare). 

… Il giorno prestabilito sono nel tempio del cabaret insieme a un numero elevato di colleghi provinanti. La sala è piena di pubblico pagante. La dea bendata mi dà una posizione di scaletta favorevole, l’autore dietro le quinte mi pompa alle stelle e arriva il mio momento. Tutto va oltre la mia immaginazione, molto più che bene, ma è soltanto un’esibizione che funziona dalla prima all’ultima battuta. Per dirla breve, quello che si dice il provino perfetto. 

Scendo dal palco e, in una fase di scarico adrenalico, mi vedo avvicinato da artisti del calibro di Checco Zalone e tanti altri, ricevendo complimenti che mi gratificano per i mesi e mesi di lavoro. L’autore mi riempie di complimenti dichiarando che sono il suo cavallo vincente. Io, con un sorriso spensierato, gli ricordo che al provino di Napoli lui mi aveva scartato. 

La serata diventa estenuante si conclude all’una di notte. Il mio autore si accinge a chiudersi nella sala insieme a tutto lo staff, (Grandi Capi compresi), penso per decidere le sorti dei comici che si sono esibiti quella sera.

 Il mattino seguente il direttore artistico del Laboratorio di Napoli, che alloggia nel mio stesso albergo, viene raggiunto da una telefonata: è l’autore che chiede di poter parlare con me e mi comunica telefonicamente che: a) avevo superato il provino, b) che ero in trasmissione e che c) mi avrebbe comunicato il da farsi la sera stessa, quando mi sarai recato nel locale per l’ultimo serata di provini cui tenevo a presenziare per osservare anche gli altri comici. 

È la sera dell’8 giugno. L’autore mi dice che i “grandi capi” sono entusiasti di me e che faccio parte del casting di Zelig Off 2011 e che, nel proseguire dei mesi, mi avrebbero contattato per le pratiche di ingresso alla trasmissione. 

Torno a Napoli e incomincio a “godermi l’estate” come da consiglio dell’autore, il quale mi aveva suggerito: di fare quante più serate possibile; di pubblicizzare nelle mie apparizioni che avrei fatto Zelig Off e di farmi entrare i pezzi nelle ossa affinché arrivassi per le registrazioni di settembre in forma smagliante… 

Le settimane passavano e iniziarono ad arrivare le chiamate delle impiegate di Bananas srl, dove mi si chiedeva la disponibilità nel periodo di registrazioni. Mi fu detto che avrei fatto un numero minimo di 4 puntate. Mi venne prospettato un cachet pari a 400 euro a puntata (essendo un comico emergente) e di un rimborso spese pari a 250 euro, visto che venivo da una distanza considerevole. 

Inoltre mi venne inviata una e-mail (data 27 luglio 2011) dove mi si chiedeva di compilare una scheda, dove oltre ai dati anagrafici, dovevo dichiarare i miei “dati sensibili” (coordinate bancarie) e mi venne inviato il calendario di prove tv e registrazioni. 

Ho mandato nei tempi prestabiliti la scheda compilata nelle seguenti parti che qui vedete illustrata in modo non compilato, (per ovvi motivi di privacy). C’è anche il calendario delle registrazioni dove, in antecedenza ad esse, ci sono tre date di ulteriori prove tv, di cui dovevo effettuarne una. Con la segretaria di Bananas srl fu concordata nel giorno 7 settembre. Mi venne consigliato di prenotare l’albergo per i giorni seguenti a quella data, nell’eventualità venissi inserito nella scaletta delle prima puntate da registrare. 

la mail spedita da Bananas srl il 27 luglio, con le date di registrazione e la richiesta dei dati anagrafici
 Il contenuto della mail di Bananas srl (tipica comunicazione a chi fa parte del cast ed è entrato in “produzione” NDR). Fai click sulla foto per ingrandire.
i due documenti allegati alla mail del 27.07.2011: l’ipotesi di date di registrazione (a sinistra) e la richiesta di dati anagrafici e bancari (a destra)
 Il 6 settembre ripartì la mia avventura verso Zelig Off 2011. E la storia continua…

L’Amministratore di Ananas Blog (è un lavoro pulito, ma qualcuno lo deve fare)

Trascrizione a cura di Nadia
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