Notizia davvero clamorosa con cui si è aperto il 2019, vale a dire il possibile ritorno di Daniele Luttazzi in TV, precisamente su Rai 2. La cosa è stata resa pubblica dalla conferenza stampa (vedi qui) del neo direttore Carlo Freccero (sotto la cui precedente direzione lavorò anche l’amministratore di questo blog, nel lontano anno 2.000).
“Ci siamo incontrati, c’è in vista un progetto per l’autunno. La satira libera è un’altra caratteristica del servizio pubblico ed è finita l’epoca di Berlusconi e di Renzi.”
Chi segue questo blog sa bene quanto sia stato auspicato il rientro di Daniele Luttazzi sui palcoscenici che gli competono. Per tre semplici motivi: 1) le censure appartengono, come detto da Freccero, a un’epoca che ormai non esiste più. 2) I presunti casi di plagio, al di là di come la si pensi, non costituiscono un motivo di emarginazione o di ostracismo. 3) Daniele Luttazzi può piacere o meno, ma è innegabile che sia una spanna sopra quasi tutti.
Facciamo un breve riassunto: già nel gennaio 2013 pubblicavamo il post Daniele Luttazzi assolto da ogni accusa di plagio, in cui si elencavano una serie notevole di “ruberie” avvenute nel mondo della comicità senza che nessuno battesse ciglio (Visto e considerato che: nel mondo della comicità il concetto di plagio e di copia è sostanzialmente nullo, frutto questo di una legislazione assente e di una consuetudine inveterata…). Ergo, Luttazzi meritava l’assoluzione piena a prescindere da colpe presunte o reali.
Nel marzo del 2015 veniva pubblicato il post Svelato il complotto ai danni di Daniele Luttazzi, che partiva dal fatto che Luttazzi fosse indagato per frode fiscale (poi assolto). Da lì si prendeva spunto per evidenziare una “congiura del silenzio” facile da spiegare: il nostro eroe stava bene lì dove stava. “Dove Luttazzi? Cosa sta facendo? Non sarebbe il caso tornasse in scena? Se fai queste domande a qualche collega o presunto tale, l’impressione è che tutto si risolva con “un’alzata di spalle”, anzi c’è quasi come un muro di gomma. E’ brutto dirlo, ma Daniele Luttazzi fa comodo lì dov’è. Un concorrente in meno.”
Insomma, l’accusa di frode fiscale era un ulteriore motivo per sancirne l’indegnità, mentre magari il sentimento dell’ambiente (che è sempre molto competitivo) era quello del “ma sì, un rivale di meno”.
Il 22 aprile 2016 usciva il post: Urge il ritorno immediato di Daniele Luttazzi!!! Scritto in seguito a un clamoroso caso di plagio passato in tv in prima serata (pari, pari da George Carlin e Sergio Viglianese) senza che ci fosse alcuna conseguenza, anzi, con la promozione in finale dell’autore dello scippo. Era un ulteriore prova della non colpevolezza di Luttazzi.