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Scegli tu il nuovo capoprogetto di Colorado!

15 Feb
da Pixabay.com

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Passati per sempre gli anni della gestione di Cesare Vodani, e anche quelli dell’interregno di Dario Viola, adesso Colorado deve andare alla ricerca di un nuovo capoprogetto, che possa accompagnare il format così com’è o contribuire a qualche forma di rinnovamento. Non è facilissimo.

Alle spalle c’è l’onda perfetta del flop di Luca e Paolo le cui conseguenze (si immagina) siano pesantissime almeno a livello psicologico. Vediamo, con un sondaggio informale, quali potrebbero essere i candidati.

Sono consentite le risposte multiple:

Ananas Blog

Oggi le comiche, ma domani? I misteri del lab femminile

16 Set

A cura di: Redazione

 Il Laboratorio Femmminile di Zelig (oggi le comiche) è un mondo a parte nel mondo a parte dei laboratori Zelig.

È STATO APERTO nel 2003, festeggia il settimo anno di età, ma vedendo il lavoro svolto rimangono una serie infinita di punti di domanda, se vogliamo simili a tutti quelli relativi agli altri laboratori.
IN GENERALE sembra che questa pluriennale laboriosità abbia prodotto, come fenomeni duraturi, solo Geppi Cucciari e Teresa Mannino.
PERÒ GEPPI CUCCIARI è più un frutto del lavoro di Lucio Wilson (uno dei pochi autori che “scrivono” che, guarda caso, nel laboratorio femminile non ci ha mai messo piede), mentre la brava Teresa Mannino non è proprio un prodotto finito: dovrebbe migliorare la conduzione e come monologhista cede qualcosa (o tanto) rispetto ai più esperti.
IL LABORATORIO FEMMINILE sembra un’area di parcheggio da cui le auto raramente vengono ritirate.
LE MENTI più maliziose dicono che (inconsciamente) si tiene lì un gruppo di donne nella speranza che, chissà, frequentandole possa nascere qualche flirt. Ci DISSOCIAMO dalla malizia, anche se “la speranza che succeda qualcosa” è una costante dell’universo maschile.

 

Viviana Porro

ANDANDO A MEMORIA vengono fuori molte cose che, in un mondo normale, sarebbero classificate come lavori fatti non per arrivare a un prodotto finito, ma per dilatare i tempi all’infinito. Queste cose, accumulandosi tra loro, potrebbero spiegare la mancanza di risultati in proporzione all’impegno profuso.  
VALE LA PENA di fare un esempio, quello di VIVIANA PORRO che aveva il formidabile personaggio della Signora Pugliese col figlio ricchione. È rimasto per un certo periodo inalterato, poi è finito a Zelig Off con un “piccolo” cambiamento: la signora pugliese è diventata piemontese.
OVVIAMENTE nel passaggio c’è stato un calo sensibile di energia, si sono perse le potenzialità del personaggio che, guarda caso, è durato poco ed è finito nel dimenticatoio.
OVVIAMENTE Viviana ha vissuto la solita trafila ansiogena dell’infinito provino, ed è stata messa più volte sulla graticola del “forse fai tutte le puntate… oplà: non ne fai neanche una o quasi nessuna”.
ORA SI DIRÀ che la colpa è tutta di Viviana Porro che non si è rinnovata, che non ha saputo portare pezzi all’altezza. Ma i laboratori Zelig non erano luoghi ad elevata competenza gestiti da personale professionista? (in realtà pensiamo il contrario, vedi post sul dilettantismo)
Da questo esempio si può ricavare una metodologia su come dilatare i tempi della degenza zelighiana:
A) NON SVILUPPARE le potenzialità di un personaggio e non affrontare le sfide difficili.
B) DOPO ANNI DI LAVORO, ripiegare verso qualcosa di più facile che anestetizzi le potenzialità del personaggio.
C) SCARICARE tutte le colpe su chi interpreta il personaggio, tanto l’inflazione di comici rende ininfluente il fatto che il singolo non ottenga risultati a scadenza ragionevole.
QUESTI PUNTI spiegherebbero in parte i tanti anni di lavoro con risultati modesti.
PS PUÒ DARSI che nel caso di Viviana Porro sia arrivato un diktat dall’alto, tipo: “Quest’anno abbiamo già dei comici pugliesi”, interventi che sono finalizzati a un interesse televisivo, che distruggono il lavoro che si è fatto fino a quel momento (anche quello degli incolpevoli autori) e che aumentano il senso di precarietà e incertezza di chi sta sotto che si deve adeguare per forza.
(Continua…)