Ci sono vari modi di scoprire qualcosa, per esempio quando qualcuno di influente te la segnala. E’ successo a molti recentemente col gruppo comico Trioreno, che sono stati citati da Natalino Balasso nel suo formidabile Discorso di Capodanno 2019, (minuto 13.15) con le seguenti parole: “C’è stato un trio di comici a Bologna. Si chiamava Trioreno. Erano geniali, per questo non senti parlare di loro e continui a sentir parlare di Boldi e De Sica. Il Trioreno aveva dipinto lo spirito della nazione attraverso piccole cose, ad esempio attraverso la lettura dei segnali stradali…”
Balasso cita appunto lo sketch dei segnali stradali, visibile anche su Youtube:
Quello che stupisce (il video è del 1988) è il ritmo, l’energia con cui vengono smontati i luoghi comuni, con un meccanismo di call and response (botta e risposta) che in musica è tipico del blues e che nel Trioreno (qui sta il genio) viene riportato alla comicità e fa ridere tanto, tantissimo.
Per tornare alle origini, la storia del Trioreno è semplice: formato dai bolognesi Roberto Onofri, Marcello Foschini, Roberto (Bob) Messini, con l’aggiunta di un autore dietro le quinte (Mario Giorgi); la loro carriera è cominciata vincendo il Festival di Loano nel luglio 1987, che ha spalancato loro le porte alla partecipazione a Drive In (stagioni 1987/1988).
Qui ricordo bene che, ai tempi, guardando Drive In la genialità del Trioreno era evidente, anche se un po’ penalizzata da un minutaggio troppo breve e da una scaletta che accumulava gag una via l’altra. Invece in ciò che è caricato online si intuisce quale può essere l’energia sprigionata dal Trioreno dal vivo. Qui un altro sketch notevole, dal titolo “Professore”.
La visibilità post Drive In ha portato ad alcuni anni di lavoro intenso. In seguito il rapporto con la tv è stato un po’ discontinuo. Citiamo: “Fate il vostro gioco” (Rai 2, 1988), Europa Europa (Rai1 2 1989 e 1990) Roxy Bar (1994) Colorado Café (2006).
Come ci ha raccontato Bob Messini, i ragazzi bolognesi del Trioreno non avevano l’idea di come si gestisca o si sfrutti il successo; di come ci si venda o si monetizzi al meglio. Ingenuamente pensavano che il mondo dello spettacolo non fosse composto al 10% di “arte” e al 90% di pubbliche relazioni.
Però la buona notizia è che il Trioreno c’è ancora, non si è mai separato. Un po’ come certe band che non si sciolgono e che sono sempre in odore di reunion. Non tanto tempo fa c’è stata la realizzazione di “Triage” una trilogia di corti teatrali. I tre stanno seduti e usano ritmi più lenti, non per perdita di energia, ma per scelta artistica.
Picasso ha detto che “I mediocri imitano, i geni copiano”. I ragazzi del Trioreno sono dei geni e non hanno neanche copiato… alla faccia di Picasso!
Ananas Blog