Una nuova stagione stand up (prima parte)

20 Set

ardegna

Un microfono

dal sito di immagini gratuite https://pixabay.com/

La stagione che si è appena conclusa ha visto un consolidamento del fenomeno stand up in Italia, ed è stata di sicuro una svolta per certi versi inaspettata. Le serate e i luoghi si sono moltiplicati (grazie anche all’azione di Stand Up Comedy Italia, leggi qui). Così come il numero di giovani che ha iniziato a salire sul palco solo con una luce e un microfono. Certo, siamo agli albori, è tutto ancora principalmente open mic, ma il movimento ha la sua vitalità che fa sperare per il futuro. Vediamo di anticipare cosa bolle in pentola:

Bologna ha visto un’intera stagione al BrewDog, locale palestra zeppo di universitari (attirando comedian dalle Marche, dalla Lombardia, e perfino da Berlino, in sinergia tra Stand up Comedy Italia e Riccardo Cantoni) e l’attività della factory Renato Tabacchi, guidata da Bob Ferrari che esordisce il 20 settembre (oggi) presso il Leggere Strutture con lo spettacolo di Max Guidetti. La novità di quest’anno è che si lavorerà sugli spettacoli singoli, (dopo Guidetti, Bob Ferrari, Silvio Perfetti, Ubba, Rossella Cabiddu, Riccardo Cantoni), piuttosto che sulla formula open mic, che verrà riproposta invece al Macondo, a partire dal 28 settembre. La Renato Tabacchi ha lavorato molto anche nell’estivo si segnalano per esempio le esibizioni al parco 11 settembre, sempre di Bologna.

Scendendo a Rimini, il 21 ottobre ripartono le serate al Circolo Milleluci, dopo la riuscita della passata stagione. Anche Rimini ha visto un’attività intensa, arrivando perfino a lambire le serate nei luoghi dedicati alla musica brasiliana. C’è stato un lavoro creativo che ha sconfinato nel teatro, sull’asse Alessandro Ciacci (autore di The Gag in on the Table) e Raymond Solfanelli. Risalendo abbiamo Piacenza, il 13 ottobre inizia la stagione stand up, di cui è artefice il giovane Valerio Airò, presso il Baciccia Cafè.

A Palermo si segnala la rassegna “School of Comedy” a cura di Stand Up Comedy Sicilia, che vedrà alternarsi comedian consolidati come Pietro Sparacino, Clara Campi, Giorgio Magri, Michela Giraud, ad altri più emergenti come Sofia Gottardi e Andrea Saleri.

E Milano? Dal 13 settembre sono riprese le serate open mic del gruppo Melamarcia Comedy, presso La Dogana (via Dogana 2), e riprendono (a breve) le esibizioni stand up organizzate dal grande Dado Tedeschi presso il B-Floor di Milano, Lo stesso Dado curerà una rassegna presso  il JOY, in zona Lambrate, al lunedì. Sono attese altre realtà in partenza, vediamo e vediamo cosa si muove nel resto d’Italia… (Fine prima parte)

Ananas Blog

36 Risposte to “Una nuova stagione stand up (prima parte)”

  1. gianduia settembre 23, 2016 a 7:59 am #

    Non parlate mai di Torino, nè ?

    A Torino di fa Stand Up da più di 4 anni.

    C’è una serata, una volta al mese, che si chiama Banditi che propone pezzi di stand up sempre inediti http://standup.comicitac.it

    Da due anni abbiamo il Torino Stand up Festival che propone serate Stand up e Workshop
    http://www.torinostandupfestival.it

    • ananasblog settembre 23, 2016 a 8:49 am #

      calma parliamo di Torino nel prossimo post. L’A

  2. Dado tedeschi settembre 21, 2016 a 12:32 PM #

    Una domanda. Per i dibattiti non sarebbe più giusto avere nome e cognome? II ci metto faccia e (ahime) corpo sempre e quando parlo male di qualcuno me ne assumo la responsabilità. Perché se mi insulta Alberto Patrucco ci rifletto… se mi insulta Gino pilotino faccio una risata e compatisco. Ps ho fatto almeno 30 open Mic con Clara e l’avrò vista almeno 12 volte con gli spettacoli interi. Tranne in casi di sperimentazione pura (due tre volte in degli open mic) ha sempre sempre sempre fatto ridere (il pubblico, non solo me). E se Giorgio magri copia prego indicare comico e battuta perché la critica seria si fa così. .. se no si è solo… neanche leoni da tastiera ma pescivendoli da tastiera ( Ps il pescivendolo è un mestiere nobilissimo…):

    • ginopilotino settembre 21, 2016 a 12:58 PM #

      Caro Dado, libero tu di ridere per 12 spettacoli interi e almeno 30 open mic. Libero io di pensare che alcuni farebbero meglio a dedicarsi ad altro. Di pescivendoli e pescatori preferisco non parlare.
      Gino Pilotino

      • Dado tedeschi settembre 21, 2016 a 1:14 PM #

        Caro coglioncello anonimo “libero io”a anche libero tutto il pubblico presente alle varie serate che rideva quanto me”

        • Cosa Non Si Fa Per settembre 22, 2016 a 8:39 PM #

          Magari sono i grandi nomi a nascondersi dietro l’anonimato.

      • Luther Caligine settembre 23, 2016 a 5:04 am #

        IL problema e che, qui, alcuni hanno anche pretese “etiche” sulla comicità quando, per dirla elegantemente, fanno uscire la merda dal culo.
        I migliori autori sono su Spinoza, gratis, come ben sanno i plagiatori…

        • ananasblog settembre 23, 2016 a 7:15 am #

          Non sapevo che Woody Allen scrivesse su Spinoza, gratis… L’A

  3. Sincero settembre 21, 2016 a 9:44 am #

    E’ bene che ci siano queste iniziative per dare spazio alla SATIRA ed ai giovani, anche se all’inizio per farsi conoscere è gratuito, mentre nei programmi televisivi, specie i professionisti, devono essere pagati.
    Basta vedere nelle piazze italiane (pagate dai cittadini italiani tramite i Comuni/Politica) per un’ora un “comico(?!?)” che dice sempre le stesse cose da anni solo perché viene direttamente dai programmi dei bimbominkia Colorado e/o Made in Sud.
    I Politici pensassero a mettere in sicurezza i loro paesi dalle frane e dai disservizi ect e se proprio vogliono spendere tanti soldi che lo facessero invitando dei veri professionisti delle spettacolo oltre a dare spazio anche gratuitamente a nuove iniziative!
    La RAI ha cominciato a capire che deve dare spazio anche allo Stand Up Comedy con Montanini, ect, e Giardina nel programma a cui parteciperà in RAI si è ritrovato, suo malgrado, i presentatori eterni di Made in Sud (niente è eterno), visto che il presentatore doveva essere Teo Mammucari.

    • Sai settembre 21, 2016 a 1:44 PM #

      Sai tutto ma non sai un cazzo! Il presentatore doveva essere un altro!
      Comunque la tua vita deve essere davvero una merda! Come non ti invidio!
      Ps: Giardina .. Ancora parlate di Giardina! L’uomo dei pochi teatri e quei pochi mezzi vuoti! il signor Giardina andrebbe a piedi a Zelig o a Made in Sud se lo chiamassero! Ma non ti chiamano stai sereno

      • Sincero settembre 21, 2016 a 11:47 PM #

        Anonino sei un IGNORANTE visto che ignori e parli a vanvera! Da Tvblog del 29/07/2016 “…Alla conduzione della trasmissione era previsto Teo Mammucari, che con l’occasione tornava sul luogo del delitto, ovvero la seconda serata di Rai2 dove condusse in un glorioso passato il varietà di Giovanni Benincasa Libero. Caso voleva poi che Teo in occasione di questo programma, si sarebbe ricongiunto proprio con Benincasa, che figura fra gli autori proprio di It’s only Tv. . . . Ebbene, cosi non sarà, perchè come abbiamo avuto modo di raccontarvi, Teo rimarrà a Mediaset. Rai2 dunque ha dovuto decidere il nome del conduttore di It’s only Tv e sembra che la ricerca abbia portato Ilaria Dallatana proprio all’interno delle mura della sua rete…”.
        SVEGLIA! ZELIG è ormai FINITO come lo sono anche COLORADO e MADE IN SUD. La TV deve trasmettere programmi sempre nuovi e non sempre le stesse cose di bassissima qualità. Quindi sono fondamentali: NOVITA’, PROFESSIONALITA’ e QUALITA’.

  4. alborino settembre 20, 2016 a 5:07 PM #

    !uando leggo “comedians consolidati come….Clara Campi……”, mi viene da ridere. Preciso, mi viene da ridere a leggere il nome, perchè lei è onestamente negata. E Giorgio Magri ha uno sterminato repertorio di battute non sue. Non se la prendano, ma delle volte è meglio essere sinceri. In America li chiamano E poi, se fa piacere, parliamo anche dei non soldi degli albori anche se siamo agli albori da 5 anni.

    • ananasblog settembre 20, 2016 a 5:26 PM #

      Qua mi offendi la Clara Campi e Giorgio Magri in modo davvero gratuito che respingo. L’A

      • alborino settembre 20, 2016 a 7:04 PM #

        Respingi perchè non sei obiettivo. Non offendo nessuno: è un giudizio sulle persone, ma su cosa raccontano. Giorgio Magri pesca con leggerezza in America, Clara Campi non fa ridere. E poi, se fa piacere, parliamo anche dei non soldi degli albori anche se siamo agli albori da 5 anni.

        • Clara settembre 21, 2016 a 9:12 am #

          Sarò pure negata, ma vivo di questo, al contrario di tanti che stanno lì a criticare ma la mattina vanno in ufficio 🙂

          • Mauro Kelevra settembre 21, 2016 a 6:09 PM #

            Quindi chi lo fa senza “camparci” è stupido?

            • Cosa Non Si Fa Per settembre 23, 2016 a 5:27 am #

              Sig. Clara mi scusi il paragone, ma io lavoro in banca e con questo vivo. Ma ciò non vuol dire che io abbia i soldi. ci spnorostitite per strada che campano con il mestiere, e magari non gli piace fare sesso. È tutto un dire.

            • elmo settembre 25, 2016 a 7:07 PM #

              e’ solo una recita, non ci crede manco lei

      • elmo settembre 25, 2016 a 7:05 PM #

        che la campi sia negata e’ un fatto. cosi’ come che magri copi e non scriva mezza battuta. ma almeno lui fa ridere

        • ananasblog settembre 25, 2016 a 8:22 PM #

          Un saluto agli hater della Campi. Poi un giorno qualcuno spieghi perché tanto rancore. L’A

    • giorgiomagri settembre 21, 2016 a 9:33 am #

      Se dici che pesco con leggerezza dici il vero, se dici che copio sei pregato di specificare cosa a chi e magari firmarti , che tanto se la tua carriera è morta e sepolta è merito tuo e non colpa di quelli bravi tipo me

  5. Undubbio settembre 20, 2016 a 11:56 am #

    Lavorare tutti, lavorare gratis? Nel tuo articolo mancano notizie su questo aspetto, perché se te la prendevi tanto coi zelig-lab, mi sembra di capire che in questo caso la musica non è diversa.

    • ananasblog settembre 20, 2016 a 12:32 PM #

      Posso citare il post che forse hai letto con disattenzione:
      “Certo, siamo agli albori, è tutto ancora principalmente open mic, ma il movimento ha la sua vitalità che fa sperare per il futuro.”
      Differenza sostanziale con Zelig: che lì c’era un marchio attorno a cui girava un business miliardario su cui alcuni lucravano alla grande.
      Certo, poi si deve passare dall’open mic ad avere uno spettacolo e poi ad avere un pubblico che ti segue (e la tv e il cinema, etc.). Se ci fai caso è il percorso che hanno fatto dei comedian di successo come Giorgio Montanini. Ma il percorso è lungo. L’A

    • Clara settembre 20, 2016 a 1:14 PM #

      Gli open mic in genere sono gratis, anche se spesso si divide il cappello a fine serata. Le serate (e ne abbiamo tutti un po’ in calendario, anche i più “giovani”) sempre tutte pagate. A me la musica sembra diversissima anche e soprattutto per mille altri aspetti, ed ho esperienza di entrambe le realtà.

      • Undubbio settembre 20, 2016 a 4:14 PM #

        dico solo che è facile fare calendari con serate che non costano nulla ne ai gestori ne al pubblico, ma siamo sicuri che questo non danneggi il “circuito” a discapito di serate proposte a pagamento? Che interessi ha un gestore di un locale a chiamarti a “fare una serata”, quando invece può averne gratis via open mic? Forse fino a che non sei professionista è ok, ma dopo? Sempre serate come secondo lavoro? Pensaci. Qualsiasi altro servizio che tu offri, se lo fai gratis, abbassi il costo generale. Se Io ti vengo a fare la revisione della caldaia gratis per farmi conoscere? Mi meraviglio di Gavelli che di queste cose ne ha parlato più di una volta, che fine hanno fatto i suoi esperimenti “Onda Comica” o simili? Forse che è abituato a non pagare e a scroccare, e tutti dovrebbero fare lo stesso. L’esempio di Montanini, poi, è fuori luogo: è diventato qualcosa con un percorso diverso, e non c’entra la gavetta. Qualcosa, non qualcuno. Ma voi continuate così.

        • ananasblog settembre 20, 2016 a 5:29 PM #

          Amico mio, sono temi scottanti, però il circuito è danneggiato da altro, tipo 180 comici che vanno gratis a uno pseudo talent.
          Credo comunque che l’open mic c’è in tutti i paesi evoluti soprattutto anglosassoni. L’A

          • Undubbio settembre 20, 2016 a 7:54 PM #

            Ooooh! Non svicolare! E’ giusto fare serate a gratis? Sì, o no? …i pseudo talent danno un altro tipo di visibilità e non li puoi mettere sullo stesso piano. E’ giusto fare serate a gratis? Sì o no? Qual’è il progetto? Cosa ti aspetti da un gestore di locali? Che tipo di gavetta è? E’ giusto fare serate a gratis? Pensi che l’open mic sia la strada giusta? A chi conviene? E’ giusto fare serate a gratis? Sì o no? FARE SERATE DI INTRATTENIMENTO A GRAAAAATIS?

            • ananasblog settembre 20, 2016 a 10:22 PM #

              Oooooh, stai trollando. La regola qua sul blog è che sono concesse un massimo di 3 trollate e questa è la terza. L’A

        • Gli settembre 21, 2016 a 12:13 am #

          Gli open mic non sono gratis per i gestori dei locali, hanno dei costi. I comici si iscrivono agli open mic, ma nessuno di essi spera di “arrivare” con gli open mic. Partecipano esordienti che vogliono mettersi alla prova e comici che testano materiale da proporre poi nelle serate retribuite.

  6. dado tedeschi settembre 20, 2016 a 11:05 am #

    dico per completezza che al B-floor si affiancherà con gestione artistica del sottoscritto, anche un altro locale, il JOY a Milano in zona lambrate, che da ottobre, settimanalmente proporrà due comedians e un “giovane”. E il tutto succederà al lunedì (perchè bisogna creare qualcosa che ti costringa a non vedere “il grande fratello vip”)

    • ananasblog settembre 20, 2016 a 12:26 PM #

      Grazie Dado, aggiungo. L’A

      • Claudio Masiero ottobre 2, 2016 a 12:01 PM #

        Tre comici sullo stesso palco. Ma dividono il cachet od ognuno di loro prende un compenso pieno?

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