Prove tecniche di (non) trasmissione

25 Feb

Relax in pausa

Ananas Blog esiste dal maggio del 2010. Come sanno alcuni lettori più o meno affezionati, da un po’ di tempo è stata diradata la pubblicazione di contenuti. Il motivo è semplice: un mondo intero sul quale il blog aveva puntato i riflettori è andato a mano a mano a scomparire. Ananas è nato per raccontare proprio quel mondo che, per tanti motivi, era del tutto nascosto. 

Chi ha vissuto in pieno l’epopea “Degli anni d’oro del cabaret” sa di cosa si stia parlando e ne può riassaporare i momenti di splendore e di resa economica. Allo stesso tempo ne avrà conosciuto il lato oscuro fatto anche di dolore e di umiliazioni e allora sentirà un retrogusto amaro in bocca.

Che quel mondo sia in declino è sia un peccato che un sollievo, qualsiasi cosa sia stato.

Ananas è andato avanti e continuerà a essere online per un altro motivo semplice, semplice: anche negli ultimi anni di poca attività, il blog ha continuato a macinare visualizzazioni. I lettori arrivano alla spicciolata anche se da tempo nessuno li cerca o fa qualcosa per attirarli.

Ananas Blog si è trasformato in una sorta di biblioteca informativa (che poi era l’intenzione iniziale).

Relax in pausa caffè

Un anno fa è arrivata la pandemia del Covid-19, della quale ancora non si vede la fine. Si è abbattuta tra gli altri su un settore già in forte crisi come quello della comicità/spettacoli dal vivo. Allo stato attuale non si vede una via d’uscita certa se non nella fine della pandemia stessa e nel progressivo ritorno al “liberi tutti”.

Cosa ne sarà della comicità italiana non è dato sapere. Forse con più lungimiranza avremmo affrontato la crisi con maggiore vitalità e posto le basi per la ripresa. È agli atti che per un lunghissimo periodo abbiamo appaltato quasi ogni attività ai “3 minuti televisivi” lasciando perdere filoni che adesso farebbero comodissimo.

Detto ciò Ananas Blog è stata sul pezzo e ha fatto il suo dovere, senza generare rivoluzioni, ma facendo un’opera di informazione e trasparenza unica nel suo genere.  

La quantità di contenuti, le migliaia di articoli, rappresentano una fonte di racconti e di retroscena cui chiunque può attingere. Molte cose sono da virare al passato non esistendo più.

Quella cattiveria umana che è stata in larga parte il traino dominante del bel mondo comico, probabilmente, esiste ancora, qua e là, a macchia di leopardo, anche se non crea più gli effetti di soggezione di una volta.

Quindi c’è una parte di contemporaneità anche nelle parti vintage di Ananas Blog.

Detto ciò proviamo a spegnere tutto, a rilassarci, a mettere quella parola FINE che si scrive laddove un buon libro ha detto tutto ciò che doveva dire al lettore e va riposto nella biblioteca di casa, ma sempre a portata di mano.

Ananas Blog

Auguri di Buon Natale e di un 2021 in ripresa…

21 Dic

Ananas Blog

Zelig TV chiude (dopo 2 anni di attività)

3 Nov

La notizia non ha sorpreso. Zelig Tv ha chiuso le proprie attività dopo 2 anni di messa in onda, proprio il 31 ottobre 2020. Chi si è sintonizzato l’altra sera sul canale 63 del digitale terrestre, con un certo stupore, si è trovato ad assistere a una televendita di coltelli da cucina. Come cercheremo di spiegare più avanti, l’evento era prevedibile da tempo.

Partiamo dall’inizio e da un interessante articolo pubblicato su dailyonline.it (leggi qui) basato sulle dichiarazioni di Gianni Crespi, nuovo CEO di Smemoranda Group, che controlla Zelig Media Company produttrice del programma. La chiusura di Zelig Tv fa parte del piano industriale e della razionalizzazione del business. Questo non significa però un tirare i remi in barca. Anzi:

“Il brand Zelig diventerà il punto di riferimento italiano della comicità, spaziando dall’intrattenimento al branded content per quelle aziende che decideranno di fare comunicazione di brand attraverso la cifra comica. ”

La dichiarazione d’intenti, poi, è ambiziosa:

“La nostra missione è produrre contenuti da sottoporre a tutto il mercato, dagli editori tv alle piattaforme over the top, dai centri media alle concessionarie e le aziende.” 

Precisando che con piattaforme Over The Top (OTT) si intendono Netflix, Amazon Prime, Now TV e simili, può essere che le dichiarazioni del CEO riflettano la realtà oppure costituiscano un modo elegante per giustificare un arretramento degli asset comici. Già perché…

Partiamo dal prodotto.

Si diceva sopra della “fine annunciata”. Infatti, fin dall’inizio della programmazione, Zelig TV ha messo in onda una serie di format e di proposte creative tutte caratterizzate da due elementi:

  1. “Wannabe” cioè voler realizzare talent, talk show, varietà, intrattenimento, edutainment, format che si rifanno a programmi già esistenti, ma contro i quali si paga lo scotto di budget abissalmente inferiori.
  2. Nessuna innovazione significativa nel linguaggio televisivo e nei processi creativi. 

Questo è vero fin dallo show di punta, certo pregevole, condotto dagli ormai collaudati Davide Paniate e Federico Basso, ma che riproduceva una formula già usata fino allo sfinimento (ed ecco a voi… tormentoni… personaggi… ma cosa dice?… eccetera). Show che comunque dovrebbe aver trovato una collocazione presso Comedy Central.

Detto ciò è significativo come i format della nuova ondata di Zelig TV siano, in un certo modo, scivolati via senza impressionare troppo se si esclude forse l’eccezione di… Continua a leggere

Vicidomini il più grande comico morente (monografia)

20 Ott

Un’iconica e linguale immagine di Nicola Vicidomini. Foto di Claudio Castello

E’ uscita un’importante (e per certi versi sorprendente) monografia: “Il più grande comico morente. La comicità e il teatro di Nicola Vicidomini”. Mimesis Edizioni Milano. A cura di Enrico Bernard.

(Qui per acquistarlo) è un incredibile e sicuramente meritato fuoco di fila di saggi dedicati all’arte del nostro Nicola Vicidomini da parte di estimatori che “parlano” con cognizione di causa.

Questo è eclatante già a partire dalle prefazioni a cura di Cochi Ponzoni e Nino Frassica e dalla Postfazione di Maurizio Milani. Quindi vediamo apposto a inizio e fine volume il timbro dei massimi rappresentanti della comicità surreale italiana. Cochi Ponzoni scrive:

“La sua poetica visionaria, innovativa, estrema e dalle venature punk, coadiuvata da una fisicità ed energia fuori dal mondo, è in grado di colpire davvero nell’intimo. Credo che questo magister della follia, incarni oggi, in assoluta autonomia, un vero e proprio filone culturale a sé…” 

Invece Frassica ribadisce che:

“Nel panorama attuale poche cose sono in grado di sorprendermi e divertirmi, agli spettacoli di Vicidomini rido moltissimo. Rido per le canzoni al pianoforte, per i versacci, per le situazioni surreali inimmaginabili, per il suo essere costantemente e senza tregua politicamente scorretto, indecente, animalesco…”

Maurizio Milani chiude con:

‘Nicola Vicidomini è il più bravo comico della sua generazione.
Dispiace che alcuni anziani del comune di Gioia Tauro sono andati in Comune a lamentarsi appena è apparso in Tv. Ecco intercettazione ambientale della lamentela.
Anziani: “Ieri in televisione c’era un comico che ci ha fatto paura, sia per l’aspetto che per le cose che diceva…”’ 

Tra i saggiatori c’è anche l’amministratore di questo blog che, non potendo competere con tanta saggezza e gloria artistica, si è focalizzato sul rapporto tra il nostro eroe e la televisione comico commerciale Continua a leggere

A difesa e tutela di Made in Sud

7 Ott

BilanciaLa notizia è stata diffusa ieri, martedì 6 ottobre 2020 e riguarda un’indagine della Guardia di Finanza che coinvolge anche la Tunnel Produzioni di Nando Mormone per un presunto giro di false fatturazioni.

Qui un resoconto su Davide Maggio. La notizia è rimbalzata ovunque online da Repubblica a Fanpage, a Il Fatto Quotidiano. Ricordiamo comunque che si tratta ancora di “un’ipotesi investigativa”.

Dalle parti di Ananas Blog è subito venuto in mente un episodio similare accaduto al Caffè Teatro di Samarate (Varese) di Maurizio Castiglioni. Ricordiamo che questo locale, Il Tunnel di Nando Mormone e lo Zelig di Milano sono stati i pilastri su cui è nato lo straordinario successo del cabaret italiano.

Caffè Teatro, appunto, fu indagato per una presunta evasione di circa 1 milione e  mezzo di euro, indagine che si concluse con l’assoluzione “con formula piena poiché il fatto non sussiste” (Leggi qui l’articolo). Cosa era successo però? Che per anni il nome del Caffè Teatro di Maurizio Castiglioni era stato associato a un’immagine criminosa.

Questo è quello che, ingiustamente succederà a Nando Mormone e alla sua “creatura” Made in Sud, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi e ciò è profondamente ingiusto. Maurizio Castiglioni (grande amico di Mormone) interpellato, ha detto: “Sono fiducioso anzi sono sicuro e mi auguro che questa storia avrà un esito favorevole, così come è successo a me”. 

Evidenziamo anche che Made in Sud ha tanti detrattori e avversari a Napoli, però ci si augura che nessuno abbia stappato bottiglie di spumante o abbia gioito poiché c’è poco da festeggiare. 

Ananas Blog

Creatività comica: Enrico Zambianchi e ‘Gatarola’

4 Ott

Copertina di Gatarola

C’è chi, causa stop forzato, ha trovato gli spunti per sbancare sui social. Un caso clamoroso è quello dell’amico Arnaldo Mangini (clown, sosia di mr. Bean, allievo di Jango Edwards, etc.) che è diventato in pochi mesi una star di Tik Tok con più di 7 milioni di follower (secondo in Italia al momento).

In realtà Arnaldo ha utilizzato la propria sopraffina arte nella clownerie trovando il media adatto a diffonderla. C’è stato un lungo lavoro dietro (qui un suo tutorial).

Un caso eclatante di creatività da lockdown è costituito da Enrico Zambianchi, attore e comedian romagnolo tra i più apprezzati e originali sulla scena (lo ricordiamo finalista della prima edizione di Eccezionale Veramente).

Enrico, nei mesi di blocco, ha completato un progetto che accarezzava da tempo: tradurre in dialetto romagnolo il poema spagnolo “Gattomachia”, scritto nel 1634 dal drammaturgo e poeta Lope De vega. Da qui è nato ‘Gatarola’, un poema folk in dialetto Romagnolo, con 42 tavole illustrate e traduzione in italiano a fronte.

Operazione notevole per la qualità stravagante dell’opera (avventure picaresche che vedono protagonisti i gatti i quali riflettono pulsioni e comportamenti assai umani) e per la valorizzazione del dialetto, lingua che potrebbe estinguersi nel giro di un paio di generazioni. Qui per esempio un’esilarante traduzione dell’Amleto di Shakespeare.

Gatarola contiene ben 241 note che aiutano il lettore “forestiero” a comprendere i modi di dire e i significati reconditi della bella e spesso fraintesa parlata romagnola. Continua a leggere

Battute? non c’è più, al suo posto Valerio Lundini

15 Set

Valerio Lundini (da Tv Blog, link sull’immagine)

‘Battute?’ è una trasmissione comica di seconda serata andata in onda la scorsa stagione su Rai 2, condotta da Riccardo Rossi, con un gruppo nutrito di giovani comedian. Partita malissimo, aveva trovato a mano a mano la sua strada. Su Ananas avevamo pubblicato una recensione assai positiva (Leggi qui),

‘E se fosse “Battute?”, il migliore programma comico di questi anni? Sta a vedere che questa volta la Rai s’è inventata un gioiellino.’  

Tanto che sembrava logica la conferma di una seconda stagione (come scritto qui) per il motivo che: 

‘… il format, dopo gli inizi stentati, ha trovato una sua quadra nel cast e nella conduzione e nel tipo di comicità (più di situazione che di battuta secca), totalizzando ascolti dignitosi.’

Invece la riconferma non c’è stata, non vedremo una seconda stagione di Battute? e questo è un peccato. Davvero. Però la notizia interessante è che al suo posto sta andando in onda “Una pezza di Lundini” con Valerio Lundini, uno dei comedian che più si erano distinti nel format.

Una pezza di Lundini va in onda al lunedì, martedì, giovedì in seconda serata su Rai 2 (inizio il 7 settembre) Qui in streaming su Raiplay.

Lundini (affiancato da una bravissima Emanuela Fanelli) si rifà alla tradizione del surreale. I suoi padri nobili italiani sono, per la destrutturazione del linguaggio, Massimo Bagnato (uno dei nostri comici più underrated) e Lillo & Greg (con i quali Lundini ha collaborato). Per l’umorismo nero un respiro di Nicola Vicidomini e, per i silenzi, un tocco di Antonio Rezza. Come stile di intervista il modello cui aspirare può essere considerato Between Two Ferns con Zach Galifianakis;

 

Riguardo agli sketch il modello supremo è Neurovisione (Mtv e Comedy Central) non perché IO sia stato lo sceneggiatore delle due stagioni, ma come esempio riconosciuto di follia/qualità. 

La trasmissione ha suscitato reazioni entusiastiche. Dopo la prima puntata, TV Blog titolava: la comicità dell’assurdo ha una nuova stella

“Per fortuna c’è Lundini a metterci una pezza con un programma scritto benissimo, la sua irresistibile inespressività e il suo gusto per il surreale. Da stasera la comicità dell’assurdo ha una nuova stella.”

Toni elogiativi anche da parte di Fanpage, Davide Maggio, e in una nutrita serie di commenti su Twitter. Tra cui quello di un giornalista e conduttore popolare come David Parenzo

Il nuovo programma di @giovannincasa* e’ semplicemente geniale! “Una pezza di Lundini” fa ridere dal minuto 0,01 al minuto 20 e qualcosa. Purtroppo dura troppo poco. 

*Giovanni Benincasa autore anche di Battute? e di tanto altri programmi, 

La partenza è stata un po’ fredda: 3.06% di share, 3,61% (la puntata dell’8 settembre), 2,9% (la puntata del 10 settembre). Lo studio dei grafici mostrerebbe un quadro più drammatico. Per esempio nella seconda puntata la trasmissione precedente (Boss in incognito) aveva realizzato il 10,63% e addirittura chiuso al 13%. Il format di Lundini (media del 3,61%) avrebbe chiuso al 2%. La puntata del 14 settembre ha avuto una media dell’1,74% (fonte DavideMaggio) e avrebbe chiuso all’1,5%. Risultato preoccupante.

Ricordiamo però che anche Battute? partì col freno a mano tirato. Già, Battute?, c’è qualche possibilità che possa tornare?

Qual è però la verità tra il fuggi-fuggi del pubblico e l’acclamazione a genialata? Sicuramente la verità sta nel mezzo, nei pregi e nei difetti di Lundini stesso: il ragazzo ha degli spunti geniali, questo è indubbio, però ha una certa inesperienza come attore la quale rende meno efficace la messa in scena delle genialate.

Non a caso Emanuela Fanelli è quella che se la cava meglio. Perché è un’attrice strutturata con alle spalle una solida preparazione.

Poi, in generale, bisognerebbe lavorare di più sul prodotto finale e innamorarsi meno delle proprie idee. Ci sono due strade: 

Questo vale in senso lato in un paese che ha visto la sketch-com sostanzialmente sparire dai palinsesti. 

Detto ciò: partenza contrastata e possibilità di migliorare. E speriamo anche in un ritorno, in qualche modo, di Battute?

Ananas Blog

Il Cirque du Cirill, dai palchi live alla TV

23 Lug

Il Cirque du Cirill è uno show live con come capocomico (lo dice il titolo) il grande Gabriele Cirilli, che aveva visto un bel successo di pubblico presso il Teatro Sociale di Busto Arsizio prima della ovvia chiusura dovuta al Covid 19.

In attesa di tornare sui palchi live, il Cirque du Cirill è approdato in televisione, precisamente lunedì 20 luglio alle 21 su Comedy Central (canale 128 e 129 di Sky) e in streaming su Now TV (canale on demand di Sky) (vedi articolo su Poltronissima di lucaemax).

Di cosa si tratta?

“La vita è come un circo. Si vive stando in equilibrio tra le peripezie della vita quotidiana. Il titolo si ispira spiritosamente al noto “Le Cirque du Soleil”, e ne ricalca la varietà degli stili e il susseguirsi di personaggi tanto diversi quanto talentuosi.

Che cos’è la vita, in fondo, se non un circo? Siamo tutti un po’ giocolieri – clown – acrobati, impegnati tra mille acrobazie, ogni giorno.”

Oltre al capocomico Gabriele Cirilli, il cast artistico comprende:

Ale Bellotto – Italo Giglioli – Dj Panico – Urbano Moffa (uno dei preferiti da Ananas Blog) – Claudio Cremonesi – Rosy Messina – Didi Mazzilli (Grandissimo) – Jessica Bertin – Sheila Veronica Verdi – Santino Caravella – Gianluca Giugliarelli – Massimo Contati – Fabrizio Vendramin – Ilaria Lugli – Vincenzo Comunale – Ilaria Gattafoni – Silvia Gattafoni – Egon Polzone.

La direzione Artistica è di Maurizio Castiglioni, per i pochi che non lo sanno uno dei padri della moderna comicità italiana soprattutto tramite il Caffè Teatro di Verghera di Samarate (Varese). Recentemente c’è stata una sentenza (leggi qui) che ha restituito piena legittimità a una storia così importante per il nostro settore.

Comunque l’idea del Cirque venne proprio a Castiglioni e a Cirilli al Caffè Teatro una 15ina di anni fa. Rimase sospesa ed è stata ripresa l’anno scorso. 

Per chi se lo fosse perso, il Cirque du Cirill sarà replicato:
su Comedy Central sabato 25 luglio ore 19:35 (canale 128), e alle ore 20:35 (Sky canale 129)
domenica 26 luglio ore 15:50 (Sky canale 128) e alle ore 16:50 (Sky Canale 129)
Lo spettacolo rimarrà on demand sia su SKY GO che su NOW TV fino al 3 settembre 2020

Daje!

Ananas Blog 

Made in Sud, la prima puntata post quarantena

18 Giu

Martedì 16 giugno, su Rai 2, è andata in onda la prima puntata di Made in Sud dopo la sospensione dovuta al Corona Virus. I risultati sono stati oltre le aspettative: 2.121.000 spettatori per un 9,9% di share.

Al di là del merito artistico, un po’ così, così (qui una recensione per Tv Blog da parte di Fabio Morasca) è stato importante come segnale produttivo, come esempio di “ritorno al lavoro” per artisti e maestranze, dopo un lock down che ha quasi azzerato il mondo dello spettacolo. 

Intanto non ci sono segnali da parte di Colorado, cioè dell’altro residuo varietà comico di prima serata. (Non è stato neanche possibile sapere quanto sia stato raccolto dalla Zelig Covid Edition anzi se qualcuno sapesse qualcosa…). Detto ciò vediamo in breve i contenuti della trasmissione che è condotta da Stefano de Martino e Fatima Trotta, col supporto di Lello Arena, Biagio Izzo, Sal Da Vinci, Enzo Fischetti, Frank Carpentieri.

Ovviamente senza pubblico e comici distanziati. Sigla Feat Edoardo Bennato.Tema della puntata: Il Coraggio. Dopo l’introduzione e un omaggio al Decamerone del Boccaccio, Mariano Bruno a schiaffo: Giggino a mascherina (sono sulla bocca di tutti). Biagio Izzo col distanziometro, I Ditelo Voi parodia del Prof Burioni (è juventino: amuchina, amuchina). Izzo, De Martino e Trotta fanno un centone (da anima mia = la pandemia).

Gli Arteteca (Monica Lima ed Enzo Iuppariello) interpretano loro stessi in quanto coppia con la figlia Sara. L’App Dolce metà (con Francesco Albanese), Paolo Caiazzo ha l’onore di duettare col grande Lello Arena: i due anziani sulla panchina. Matranga e Minafò con Gianni Lattore (non siamo congiunti, siamo con Gianni), Peppe Iodice in collegamento esterno (non ce l’abbiamo fatta). Imitazione di Maria De Filippi (da parte di Vincenzo De Lucia). Parodia del Tik Tok. Mariano Bruno fa il cavallo a schiaffo (cloppete, cloppete).

Caiazzo / Cardamone (frecciatina a Vittorio Feltri), Ciro Giustiniani parodizza Ciro l’Immortale (so mmuorto?). Omaggio a Renato Carosone. Gli Arteteca sposi. Gradita presenza di Simone Schettino in veste di monologhista. Altro personaggio di peso: Antonio D’Ausilio col pipistrello PIPI (non dire Whuan!),  Enzo e Sal con la novità dei Bamboccioni. Mino Abbacuccio con Peppe Domanda, clamoroso Nello Iorio che fa il Corona Virus (vi ho fatto vedere i delfini nel Golfo di Napoli senza drogarvi, la Panda è mia).

Nicola Barber Shop (Tommy Terrafino). Il grande (soul express) Enzo Avitabile con Clementino. Provini (Quentin Tarantella) collegamento da Ostuni con Uccio De Santis, barzellette in piazza, Mariano Bruno – C’èttina. I Gemelli di Guidonia parodia de Il Volo. Arena/Caiazzo 2. Maria Bolignano, fitness con Peppe Laurato e Rosaria Miele. Eccetera, eccetra. Da segnalare le Sex and the Sud e Adel, comico di origini egiziane che parla della tragedia di George Floyd.

Ananas Blog

Al via le misure di sostegno per autori e artisti, da parte del MIBACT

6 Giu

MIBACT (link al sito)

È stato pubblicato il Decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, previsto dall’articolo 90 del Decreto Legge “Cura Italia”, che attribuisce ad autori, artisti e mandatari le risorse finanziarie provenienti dalla quota del 10% della copia privata, insieme al provvedimento con le modalità per le relative domande che dovranno essere presentate entro il prossimo 3 luglio. (Vedi qui articolo completo).

La cifra che verrà stanziata è importante, equivale a 13,536 milioni di euro. I beneficiari saranno: 1) autori, 2) artisti interpreti ed esecutori, 3) mandatari, cioè lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione. Nella pagina della SIAE sopra indicata si può scaricare tutta la modulistica per effettuare le richieste.

I requisiti sarebbero i seguenti (tenendo presente che i parametri sono stati stabiliti dal ministero e non dalla SIAE):

Per gli autori: aver conseguito nel 2018 un reddito non superiore a 20.000 euro; aver raggiunto una quota di diritti d’autore non inferiore a 1.000 euro. Inoltre la quota dei diritti d’autore non dev’essere inferiore al 20% del reddito totale “Il contributo potrà essere al massimo il 50% del reddito autorale maturato per un importo massimo di 3.000 euro.”).

Qui si entra nell’inferno burocratico in cui i criteri non si capisce come siano stati determinati. Per fare un esempio, l’amministratore di questo blog non ci rientra per un pelo… vabbè. 

Per artisti ed esecutori: anche qui è presente il paletto dei 20.000 euro di reddito. ed inoltre, alternativamente:
□ quota minima fatturata per cassa di 100 euro nell’anno 2018;
□ nel caso di artisti rappresentati da organismi di gestione collettiva abilitati, di aver preso parte, quale interprete primario o comprimario, ad almeno 5 fonogrammi o 5 puntate di serie televisive o 2 opere cinematografiche negli anni 2018 e 2019.

Questi ultimi passaggi sono un po’ oscuri. A quanto pare, per questa sezione, si divide la cifra totale per il numero dei richiedenti. Si consiglia di leggere bene tutta la documentazione e magari di farsi aiutare da uno che ne capisce. Che Dio ci assista e ci aiuti.

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