Questa sera al Teatro Nazionale di Milano si registra la seconda puntata di Italialand, che andrà in onda domani sera su La7. Nel grande, indiscusso successo della prima puntata c’è stata un “piccola macchia” documentata nel post Maurizio Crozza incappa in un clamoroso caso di plagio? (che sul blog ha raggiunto la bellezza di 875 click).
La rubrica Kazzenger verrà messo in scaletta questa sera? Forse sarebbe il caso di no…
Alcune precisazioni: a) Crozza merita tutto il successo che sta avendo, anche di più b) C’è da augurarsi che Italialand diventi un punto fisso del palinsesto di La7 per il prossimo autunno e oltre c) I discorsi qualunquisti del tipo “Crozza si comporta peggio di quelli che vorrebbe fustigare” oppure “sono tutti uguali” sono fuori luogo.
Eppure il danno c’è stato, nei confronti di chi ha ideato la parodia di Voyager prima di Crozza (troppo simile anche secondo l’autorevole Aldo Grasso), nei confronti di chi ha scritto (prima) battute uguali a quelle dette da Crozza.
Chiudere la rubrica, chiedere scusa, eccetera, sarebbero gesti nobili, ammesso che vengano fatti, ma lascerebbero comunque il retrogusto della fregatura.
Cosa bisognerebbe fare per rimediare al danno? Si tratta di un’ipotesi fantascientifica. Qui in Italia, nel mondo comico, vige il far west e non ci sono garanzie.
Ma, per rimediare, l’unica soluzione sarebbe di staccare un assegno.
Ananas Blog (è un lavoro pulito, ma qualcuno lo deve fare)
Aggiornamento: la seconda puntata di Italialand ha fatto un botto ancora più grosso: 10,93% di share e 2.754.000 telespettatori
alla fine com’è andata a finire?
>alla fine com’è andata a finire?
Magnum, pare sia finita con un nulla di fatto. Kazzenger è stato fatto anche nella seconda puntata di Italialand (m’hanno segnalato). Crozza e il suo staff, da quel che risulta, non si sono sentiti in dovere di fare niente, manco un gesto di fairplay. Del resto perché? In mancanza di regole…
L’A
Potrebbe esserci forse un’altra soluzione: un’assicurazione obbligatoria! Tutte le professioni (casalinghe comprese) richiedono un’assicurazione per coprire eventuali rischi e/o danni subiti o arrecati nello svolgimento della propria arte o mestiere. Una bella polizza “R.C.A.” (Responsabilità Comica Autoriale)! In caso di danno si compila una bella constatazione amichevole con tanto di prove (filmati, pubblicazioni o quant’altro), esce un perito che constata l’entità del danno, si quantifica il risarcimento, lo si liquida e tutto è sistemato!!!!!
>Potrebbe esserci forse un’altra soluzione: un’assicurazione obbligatoria!
Qualcosa di simile esisterebbe già, se si applicassero le norme…
A proposito di “congrui assegni”: http://www.tvblog.it/post/25535/sabrina-ferilli-denuncia-poltronesofa