Tag Archives: Checco Zalone

Zelig, prossimamente al cinema

23 Ott

Coming Soon

Zelig ha sempre avuto un rapporto difficile col cinema, diversamente da Colorado che suddivide il proprio fatturato tra trasmissione tv e incassi al botteghino (spesso con attori provenienti dalla trasmissione). Il colpo di fulmine non è mai scattato, fin dal deludente La Grande Prugna, passando per le prestazioni così, così di Ale e Franz, per la sostanziale fuga di Checco Zalone dallo staff autorale zelighiano (vedi regia di Gennaro Nunziante), fino all’insuccesso di Giovanni Vernia che ha bloccato una possibile serie di collaborazioni proprio con la Colorado Film. 

Peccato, il cinema poteva essere una “valvola di sfogo” poteva costituire un “piano b” all’ormai stanco cabaret televisivo di prima serata. Questo a livello produttivo, per gli autori, per i comici. Però, mai dire mai. Non è detto che il gigante ferito non si rimetta in piedi e inneschi nuove energie. Sul sito di Zelig Bananas, infatti, c’è una sezione cinema (vedi qui) su cui campeggia la scritta “Coming Soon” che vorrebbe dire “prossimamente”.

Sì, ma prossimamente cosa? Un progetto coi comici Made in Zelig? Un sunto di tanti anni di arte comica masticata e assimilata fino a capirci qualcosa? Del film o dei film “coming soon” Zelig si sa poco. Secondo un lettore del blog, Bananas sta interagendo con la Lumière Film di Lionello Cerri, l’Anteo di Milano, eccetera e che ci sarebbe qualche copione in preparazione. Mistero…

Ananas Blog (Long May You Run)

alla ricerca e alla scoperta di Gianfranco Marziano

9 Lug
Gianfranco Marziano

Gianfranco Marziano

Succede che un giorno, dopo aver pensato di averle viste tutte, ti imbatti in Gianfranco Marziano da Salerno. Qualcuno posta su Facebook il link di un articolo, in fondo al quale si parla di questo personaggio in termini quasi di mitizzazione e allora ti viene subito la curiosità di saperne di più. Chi mai te l’ha fatto fare!  Scopri che le cose non saranno più le stesse, hai trovato un nuovo modo di ridere, di pancia, anche in maniera talvolta “stupida”. Marziano ha una pagina Facebook, ma la sua pagina Wikipedia è stata cancellata più volte (qui la discussione).

Su internet si trova un sacco di materiale suo, Youtube ne è piena. La produzione di Gianfranco Marziano varia tra canzoni, libri, reading, poesie Haiku, parodie, monologhi, performance live, jam session di chitarra, eccetera, eccetera. Ma il punto è che si tratta di un pazzo vero, al contrario di alcuni “grandi” che farebbero anche cose simili: Tony Tammaro che è un personaggio fittizio e soprattutto Checco Zalone che nella vita di tutti i giorni è un ragazzo posato e gentile. Checco Zalone fa tutto per piacere e ci riesce, fa solo ciò che funziona. La battuta dissacrante è studiata per essere a rischio zero. Continua a leggere

La Piramide Comica: TU in quale gradino sei?

13 Nov

La Piramide Comica è quella struttura sociale con un vertice molto ristretto e una base che, scendendo gradino dopo gradino, ospita sempre più persone. A mano a mano che si aggrava la crisi lavorativa, i gradini bassi diventano più affollati (parallelamente sempre meno gente resta in alto).

Lassù in vetta, al vertice della Piramide Comica risiede un gruppo ristretto di ricchi  e potenti manager produttori. Giù in basso stanno tutti quelli che, pur frequentando l’ambiente comico, economicamente, vanno in pareggio o in perdita.

I vertici hanno bisogno di questi “squattrinati” da “sacrificare” alle divinità. Anche i “faraoni” si inchinano a dèi superiori, come ANUBI Cologno Monzese o OSIRIDE Pier Silvio, dèi che richiedono prodotti sempre più ripetitivi, di bassa qualità e pieni di comici.

E tu, in quale gradino sei della piramide comica?

VERTICE ASSOLUTO – I TOP PRODUCERIn questa posizione dominante stanno alcuni produttori che (ancora) determinano cosa vada in tv e cosa sia comico. Ma non solo: monetizzano molto bene tramite una sorta di “multitasking”, prendono alcune decine di Continua a leggere

Natale senza Zalone (rimandato il film)

22 Giu

Checco Zalone ha appena dichiarato di voler riscrivere il suo prossimo film (doveva essere dedicato alla crisi), ciò farà saltare l’attesa uscita natalizia. La domanda che inizia a serpeggiare è: si tratta di fenomeno, un genio, oppure di uno bravo ma sopravvalutato, che non ha molto da dire, la cui parabola è destinata al declino?

Il fenomeno non è nuovo. Giovanni Vernia si è appena schiantato sul suo debutto cinematografico, molti fenomeni televisivi sono già down, c’è in atto una fuga di spettatori dalla comicità (leggi post). 

Il “Sacha Baron Cohen italiano” non parlerà di crisi perché Continua a leggere

La Cacada vs una Vita di M.

4 Giu

Filippo Giardina feat Silvia Celestini Campanari

 

Checco Zalone ha da poco pubblicato la sua canzone tormentone per l’estate 2012: La Cacada (guarda il video ufficiale). Che dire: divertente, ma un po’ sottotono rispetto a ciò che ci si aspetta dal nostro comico numero 1: il tema delle tasse (è un’estate a culo stretto), il verso all’hit di Michel Telò (Ai se eu te pego), soprattutto un quadro qualunquista e già obsoleto, sorpassato da altri fatti più eclatanti o più tragici.

E’ anche l’estate delle tasse, ma soprattutto del grillismo dilagante, della bufera sul calcio, dei corvi in Vaticano, (purtroppo) del terremoto…

Più efficace è sembrato il video di Filippo Giardina, fondatore del prestigioso gruppo Satiriasi, che può permettersi di guardare la realtà da una posizione più caustica e indipendente. Il titolo è “Una Vita di M.” (Guarda il video di Filippo Giardina). L’idea nasce anche dopo aver visto il video di Zalone, costatandone la poca riuscita.

Infatti il pezzo è una parodia dell’indignazione un po’ qualunquista che sta dilagando ovunque, soprattutto sul web (come osservato a metà del brano). Il fatto che la “burla” sia riuscita è comprovato dal fatto che molti indignati la stiano condividendo su facebook, scambiandola per un inno anti casta.

Ananas Blog (l’unico servizio pubblico cabarettistico)

Zelig, la puntata numero 6 (post sanremese)

25 Feb

La puntata numero 6 di Zelig ha ottenuto 5.050.000 telespettatori e il 19,57% di share (che sia il più basso di sempre?). Si sa, non c’è più la neve, i giovani al venerdì sera escono, questo spiegherebbe l’essere arrivati appena appena alla soglia “psicologica” dei 5 milioni… Oppure hanno collegato male i fili com’è successo per i neutrini ;).

La puntata ha visto pochissime parodie sanremesi (Sgrilli, De Angelis, qualche battuta di Bisio). La novità è che non c’è stato Checco Zalone che, nell’ottica dei piani alti, doveva tornare con la coda tra le gambe a fare i pezzi tv che l’avevano fatto diventare famoso, sfruttando qualche canzone resa popolare da San Remo. Il suo “ritorno” avrebbe coinciso con un “ridimensionamento”. Per il momento Checco ha dribblato la trappola e rimane il numero 1 .

C’è stata la novità dell’ottimo esordio stagionale di Daniele Raco, con standing ovation. Altra novità: Simone Barbato ha interagito col noir di Ale & Franz (il più amato, assieme ai più amati del passato?). 

La novità in negativo è stata che alle 23.15, cioè dopo 2 ore di trasmissione, non era entrato nessun esordiente in uno show (forse anche per questo?) mai così ripetitivo e stanco.

Si rischia la querela se si dice che Ale & Franz, Mr Forest, Gioele Dix ormai annoiano a morte? Che sono spompati? Gioele Dix (il più bravo attore del cast Zelig) ormai ha esaurito tutte le osservazioni di costume sugli automobilisti (è arrivato alle 4 frecce quando si va dal tabaccaio a comperare le sigarette) e incombono altre 9 puntate… Arbre Magique? Liquido Antigelo? Il sassolino che ti incrina il parabrezza… Aiutooooooooooooooooo… la serializzazioneeeeeeeeeeee

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Gino, Michele, Bozzo e l’Operazione Simpatia

20 Gen

La sindrome della boiata pazzesca 

quel sorriso bonario e paterno

Zelig festeggerà questa sera l’attesissima puntata numero 100, tra rientri di vecchie glorie e annunciati baci lesbo. Intanto i capoccioni sono impegnati in un intenso tour mediatico per rinfrescare un’immagine che negli ultimi tempi si è un po’ appannata. Non solo il clamoroso j’accuse di Vanessa Incontrada sull’ambiente maschile e maschilista, ma anche la stampa (con qualche anno di ritardo) si sta accorgendo che c’è qualcosa che non va, che il format è bollito, ripetitivo e che fa poco ridere.

Così Gino & Michele sono andati nella tana del mediasettismo (Verissimo) a vendere il solito “fumo” (oh come siamo simpatici, oh come siamo bonari) scivolando però su cose agghiaccianti (tipo la telecamera puntata sul figlio per studiarne le reazioni). Allo stesso modo, è stata rilasciata una mega intervista a TeleSette, rivista specializzata del settore, assieme al direttore artistico Giancarlo Bozzo.

Se ci fate caso, per le interviste in video Bozzo viene chiuso a chiave nel suo ufficio di viale Monza 140, forse perché ha l’aria triste, trasandata ed è poco comunicativo (tutto è marketing). Nelle interviste su carta ogni tanto viene coinvolto. L’esistenza di Carlo Turati, invece, viene del tutto ignorata,  come si fa coi parenti di cui ci si vergogna.

L’intervista su TeleSette risulta un piccolo capolavoro di umorismo involontario, se chi la legge conosce la verità su come funzioni davvero la macchina comica zelighiana. Insomma, le belle frasi dette per catturare la simpatia dei profani, assumono all’occhio esperto lo status di “boiata pazzesca”. Ora ne commentiamo qualcuna:

A Giancarlo Bozzo viene chiesto: “Che cosa fa Continua a leggere

Benvenuti nel cimitero degli elefanti…

16 Gen

Zelig Arcimboldi in prima serata si sta rivelando una specie di “cimitero degli elefanti”: un luogo in cui tanti veterani tornano a ripetere quasi gli stessi gesti, le stesse battute, le stesse gag, intasando un cast già sovraffollato.

Zelig vive 2 stagioni: nella prima c’è voglia di nuovi talenti; nella seconda entrano in campo le agenzie e vengono chiamati i veterani a fare i “minutaggi importanti”. Questo significherebbe che: 1)  i capi (bravi a fare affari) si fidano poco dei nuovi talenti; 2) i veterani hanno bisogno di tornare nel tritacarne tv, anche se dovrebbero avere tutte le carte in regola per “volare da soli”. 

Cosa spinge i senatori della risata a tornare, invece di Continua a leggere

il cast di Zelig 2012

10 Gen

Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di presentazione dell’attesissima nuova edizione di Zelig, che si appresta a un compito relativamente facile: risollevare un po’ la prima serata di Canale 5. La seconda puntata sarà la numero 100 e si prevede una serie di grandi rientri dei cosIddetti senatori: “Annamaria Barbera (Sconsolata), Paolo Cevoli, Raul Cremona, Gabriele Cirilli, Sergio Sgrilli e Fabrizio Fontana…” (Leggi articolo su TvBlog).

Il cast mette un po’ di vertigine, ti chiedi come faranno a starci tutti e che tipo di visibilità avranno, anche se 15 puntate sono comunque lunghe da riempire. Il totale fa una sessantina di esseri umani:

“… si segnala il grande ritorno di Ale & Franz insieme a Pali&Dispari, Max Pisu, Antonio Cornacchione, Marco Marzocca e Claudio Batta. Insieme a loro anche Enrico Bertolino, Lella Costa, Gioele Dix, Giacobazzi, Gene Gnocchi, Teresa Mannino, Annamaria Chiarito, Antonio D’Ausilio, Cinzia Marseglia, Paolo Migone, Max Pisu, John Peter Sloan, Debora Villa, Paolo Cevoli, Raul Cremona, Mister Forest, Marco Della Noce, I Boiler (Paniate, Basso, Cinelli), Marco Guarena, Mancio & Stigma (Emo), Leonardo Manera, Kalabrugovic, Andrea Sambucco, Giovanni Vernia, Antonio Ornano, Paolo Labati, Rocco il Gigolò, Giorgio Verduci, Stefano Bellani, Gianluca De Angelis, il Duo Idea, Nuzzo & Di Biase, i Senso D’Oppio, Bove & Limardi, Massimo Bagnato, Maurizio Lastrico, i Sagapò (De Angelis, Pozzoli, Zoboli), Hansel & Pretzel, Salvatore Marino, Simone Barbato, Andrea Di Marco e La Ricotta.”

Due annotazioni. La prima: il messaggio trasversale che Michele Mozzati in conferenza stampa ha lanciato a Checco Zalone, del tipo: “torna qua, cosa ti metti a fare gli show da solo?” (Checco, non andare, non farti umiliare, sei uscito dal tritacarne, non tornarci! NDR)

La seconda: l’abbandono della satira che era stata tanto strombazzata l’anno scorso (e mai decollata): Paola Cortellesi ha ammesso che quest’anno non farà neanche un’imitazione. Insomma, lei che potrebbe stare nel club dei Guzzanti e di Crozza, ormai è relegata a fare i balletti, le facce buffe, le canzoncine e le battute su Bisio anziano, perlomeno pagata bene.

Ananas Blog (è un lavoro pulito, ma qualcuno lo deve fare)

Zalone, parziale delusione?

10 Dic
Checco Zalone

Ieri sera la seconda parte del Resto Umile World Show ha mostrato un sensibile calo rispetto alla prima puntata: 5 milioni di telespettatori e un 18,5% di share (- 4 punti), comunque buonissimo dato il periodo di crisi nera di Canale 5.

Poi: c’era il lunghissimo ponte dell’assunta che sicuramente ha sfavorito gli ascolti. Poi: ormai sembra sicuro (ma va) che le cifre dell’auditel siano “taroccate” a favore di Rai e Mediaset (ma dai). Leggi articolo sull’argomento su TvBlog.

In generale si è avuta la sensazione di sfruttamento spinto al massimo della “gallina dalle uova d’oro”. Tv prima serata, film che sbancano il botteghino (a questo punto qualsiasi comico tira un sospiro di sollievo e si ferma a godersi il successo, dice “mo esco dalla logica dell’auditel, della tv a tutti i costi”), invece: trionfale tournee live e poi show televisivo tradizionale.

Show simil Fiorello nelle scenografie e nella scaletta, con spruzzate di Crozza, rendendosi conto che: Zalone è titubante nella conduzione, i suoi centoni (canzoni parodia) sono inferiori a Crozza, Sora Cesira, Elio e le Storie Tese; le sue imitazioni sono inferiori a quelle di Crozza, Guzzanti eccetera.

Le battute sono sempre quelle all’infinito (mi piacciono le mignotte, sono disonesto).

Forse Zalone saprà uscire dalla macchina dorata dello sfruttamento miliardario (per carità, beato lui) oppure lo aspettano: film a catena sul meridionale che va in un altro posto, ritorni tv a Zelig, tournee simili tra loro, oppure lo schiama Pupi Avati e svolta in senso Abatantuono 😉

La tendenza sembra quella che ci fa dire “fenomeni non ce ne sono”, fenomeni un po’ pompati sì. Oppure: manca il contesto per rendere grande qualcuno. Forse, se Gasmann diventasse famoso adesso, farebbe i film di Natale…

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